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Autore: onedeyes    28/02/2013    0 recensioni
Carlotta ha diciassette anni e un sogno. Non chiede molto, no? Un giorno tutto cambia e riesce a realizzarlo. Con la sua migliore amica, Martina, compirà un viaggio che le cambierà, che le stravolgerà la vita. Un viaggio che la introdurrà in un mondo di amori, musica, passioni. Un viaggio che la farà ritrovare faccia a faccia col vero amore, che però non sembra destinato a durare.. Dovrà lottare per farlo sopravvivere, dovrà lottare per tenersi stretto ciò che è riuscita a conquistare con molta fatica. Dovrà lottare e riuscire a vincere. Ma per amore si può fare di tutto, no?
Genere: Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Incompiuta
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11. Una serata particolare.


<< Harry che ci fai qui? >> chiesi guardandolo stupita.

Harry mi guardò dalla testa ai piedi e le sue labbra si incurvarono in un sorriso malizioso, che contagiò anche il suo sguardo. Abbassai lo sguardo e realizzai che indossavo soltanto un telo. << Aspetta un attimo. >> gli dissi prendendo il pigiama e correndo in bagno. Lo indossai rapidamente, legai i capelli in una coda alta e tornai da lui. << Ti preferivo prima.. >> disse guardando deluso i miei pantaloncini e la canotta bucherellata. Alzai gli occhi al cielo e sbuffai. << Non fare il coglione. >> dissi sedendomi sul letto. Lui si sedette vicino a me e si stese sul letto. Lo guardai confusa, chi si credeva di essere? << Comodo? >> chiesi scocciata. Lui sorrise e annuì, chissà forse sapeva che il suo sorriso era il mio punto debole. << Allora..stavi dicendo prima? >> domandò tirandosi su e avvicinandosi. << Quando? >> chiesi scansandomi, non riuscivo a riflettere lucidamente con lui troppo vicino. << Prima, hai detto che non so chi ti ha invitato a cena fuori.. Chi? >> chiese curioso. Lo guardai e riflettei seriamente prima di decidere se rispondergli o meno.. alla fine cedetti, era pur sempre lui. Harry. << Nick. >> dissi abbassando la voce e lo sguardo. Lo sentii trattenere il respiro, alzai lo sguardo preoccupata. Harry era silenzioso, non sembrava lui. Gli sfiorai il braccio, sentii la mano bruciarmi. << Tutto bene? >> chiesi preoccupata. << Sì, divertitevi. >> disse, facendo per alzarsi. Lo tirai giù per una manica della camicia. << Harry, mi dovevi dire qualcosa? >> chiesi avvicinandomi. Non riuscivo a lasciarlo andare, perché? << Sì, volevo dirti se stavamo insieme ma... >> accennò ad un gesto con la mano. Lo guardai senza parole. Io e lui, soli? Gli avrei voluto gridare di si mille e mille volte, ma c'era Nick di mezzo e poi la chiamata di mio padre, lui era veramente preoccupato.. << Rimani qui. >> dissi senza pensarci. Mi guardò confuso. << Come? >> chiese incredulo. << Tanto io ceno qui in hotel, finita la cena torno su e possiamo parlare.. >> spiegai semplicemente. Perché? Perché mi stavo incasinando in quel modo la vita? << Dici davvero? >> domandò sgranando i suoi enormi occhi verdi.
Guardai l'orologio, mancavano venti minuti alle otto.
<< Io ora mi devo preparare, tu rimani o vattene. Fai quel che vuoi! >> dissi lasciandogli la piena libertà di scelta. Volevo proprio vedere cosa avrebbe scelto. Ci pensò su un poco e la sua risposta mi lasciò sorpresa. << D'accordo, preparati e finite presto quella cena, io ti aspetto. >> disse sorridendo dolcemente. Presi i vestiti vicino a lui e corsi in bagno. Indossai la canottiera nera e la gonna rossa, non amavo metterle, ma quella era particolarmente bella. Legai i capelli in una treccia laterale e mi truccai leggermente, matita e mascara e un filo di lucidalabbra. Uscii dal bagno e il mio sguardo cadde su Harry, che stava giocando con il suo telefono. Quando alzò lo sguardo, sussultò meravigliato. << Sei perfetta. >> disse soffermandosi sul mio viso. Mi avvicinai e gli lasciai un leggero bacio sulla guancia. << Sarò veloce, te lo prometto. >> dissi, scappando da quella stanza.

In ascensore sentivo il cuore battere all'impazzata, Harry Styles mi stava aspettando nella stanza d'albergo e io ero a cena con un altro ragazzo... La serata si prospettava interessante.

Uscii dall'ascensore e trovai Nick all'ingresso, indossava un maglioncino blu e un pinocchietto beige. Era un'amore.
<< Wow, se sapevo che saresti stata così elegante, avrei scelto altro da indossare! >> esclamò avvicinandosi e salutandomi con un abbraccio. << Tranquillo, stai benissimo.. andiamo? >> chiesi sorridendo. Lui annuì e così ci recammo al ristorante.
Il tavolo che ci avevano riservato era fuori, all'aperto. 'E' una bellissima serata..' si era giustificato il ragazzo che lavorava lì. Sospirai e lo seguii, mi bloccai quando mi accorsi che era esattamente sotto la mia finestra. Potevo intravedere la sagoma di Harry.
<< Tutto bene? >> chiese Nick. Mi ripresi e annuii, sorridendo.

Ordinammo il cibo e appena il ragazzo si allontanò, Nick iniziò a parlare. << Allora, come va? >> domandò, posando il cellulare sul tavolo. << Mah, diciamo bene.. sono un po' nervosa, tu? >> chiesi, alzando di tanto in tanto lo sguardo alla finestra.
<< Nervosa, e perché? >> chiese confuso. << L'ultima volta che sono stata a cena fuori con un ragazzo era col mio ex, prima che mi mollasse.. >> dissi scuotendo le spalle. << Ahhh.. >> fece lui. Ci rifletté su e poi disse << E com'era il tuo ex? >>. Rimasi perplessa. << Era un tipo normale, anche se stronzo. Pensa che mi ha confessato di avermi tradito più volte mentre stavamo insieme. >> dissi fredda al ricordo. << Wow, mi ricorda qualcuno.. >> mormorò ridendo. Non volevo parlare di me quella sera, però. << Tu come conosci Niall? >> chiesi curiosa. La domanda mi bruciava dentro sin dal primo giorno. Lui rise. << Me lo chiedono tutti, siamo amici sin da piccoli.. solo che lui vive lontano da qui e quindi ci vedevamo di rado.. poi si è formata la band e lui è venuto qui più spesso. >> disse scrollando le spalle. << E con gli altri della band che rapporto hai? >> chiesi, facendo spazio al cameriere che aveva portato il cibo. Nick divenne improvvisamente nervoso. << Non li conosco benissimo.. però c'è n'è uno che proprio non mi va giù. >> disse guardandomi. Sapevo a chi si riferiva. << Harry? >> domandai con un filo di voce.
Come se mi avesse sentito, passò davanti alla finestra e senza farsi vedere, si fermò a guardarmi.
<< Sì, è uno stronzo.. scusa, ma io la vedo così. >> disse bevendo un sorso d'acqua. Lo guardai e subito alzai lo sguardo, Harry mi stava ancora fissando. Sorrisi osservando la sua sagoma. Non riuscivo a credere a Nick. Forse era solo geloso di lui, forse era successo qualcosa ma Harry non era uno stronzo. No, Harry era il ragazzo che mi stava aspettando in camera. Il telefono mi vibrò. Martina. << Nick, scusami un attimo. >> dissi alzandomi e allontanandomi. Mi avvicinai al bordo piscina e poi accettai la chiamata. << Ehi. >> disse lei con fiatone. << Corso? >> chiesi. << Sì, dai paparazzi.. >> disse con l'affanno. Paparazzi, quella parola mi gelò. << Capisco. >> dissi. << Allora, come va la sera da sola? >> chiese. << Non sono sola.. >> dissi guardando Nick e la finestra. << Cosaaaa?! > gridò Martina. Sospirai e le dissi l'essenziale. << Sono a cena con Nick e Harry mi aspetta in stanza. >> Silenzio. << Mi prendi in giro? >> domandò dopo minuti di silenzio. << No, ora torno che altrimenti mi chiederà che fine ho fatto, ci sentiamo dopo, ciao. >> dissi attaccando il telefono prima che potesse replicare. Tornai da Nick e lui mi sorrise indicandomi il dolce davanti a me.
<< Non era un appuntamento se non si concludeva con una fetta di torta. >> disse. << A-ap-appuntamento? >> chiesi sbigottita. << Certo, non lo è? >> chiese confuso. << Nick, io.. no, cioè.. ho bisogno di conoscerti prima di.. questa era una cena tra amici, per me. >> dissi mettendo le cose in chiaro. Nick ricevette le mie parole come schiaffi. << Beh, allora è inutile dirti che mi piaci Carlotta e spero che ci rivedremo. >> disse sospirando e mangiando il suo dolce. Rimasi a guardarlo per un pò.
Perché le cose dovevano essere così complicate? Sospirando, mangiai il mio e quando lo finii gli risposi.
<< Ci rivedremo, te lo prometto. >> dissi alzandomi.
Lui si alzò, mi abbracciò. << Ti chiamo domani e magari usciamo, da amici. >> aggiunse subito. << D'accordo, a domani. >> dissi salutandolo e tornandomene in camera, sperando ci concludere in fretta la serata.


 

  
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