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Autore: heycalif0rnia    01/03/2013    4 recensioni
«Sei felice ora? Ora che l'hai buttata giù e che è indifesa. E solo dopo realizzi delle parole che hai detto e delle ferite che non andranno mai via. Sei felice ora?»
Genere: Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Are you happy now?

Megan stava dormendo beatamente quando la sua sveglia suonò.
Si alzò dal letto ancora mezza addormentata e si diresse verso la cucina.
Prese una tazza, versandoci del latte e prendendo dei biscotti.
La solita routine quotidiana.
Fatta colazione si preparò, andando in bagno e vestendosi.
Dopo aver messo quei jeans che tanto amava si fermò a guardarsi allo specchio.
I suoi capelli marrone erano tutti spettinati e il suo rossetto rosso era già sbavato.
Alla fin fine era una bella ragazza,
ma la sua fiducia in se stessa era stata messa alla prova troppe volte.
La scuola dovrebbe essere un ambiente sereno dove studiare tranquillamente.
Ma per Megan non era così, era il contrario.
Lì non veniva accettata, veniva derisa e presa in giro tutti i giorni.
Prese la sua borsa e, scese le scale, si incamminò verso la suola.
Si mise le cuffiette e cominciò ad ascoltare musica;
era il suo modo per pensare ad altro.
 

Liz camminava per i corridoi della scuola,
a braccetto con la sua amica Katherine.
Liz era la ragazza più popolare della scuola.
Aveva i capelli biondi,
occhi azzurri e un fisico che tutte le ragazze invidiavano.
Era anche fidanzata con Tómas,
il capitano della squadra di football.
Cosa poteva desiderare di più?
«Liz, dimmi» disse la sua amica, mentre si dirigevano al loro armadietto,
«con chi andrai al ballo di primavera?».
Liz alzò lo sguardo, rispondendo all’amica.
«Con Tomas, con chi sennò?».
Catherine rise, per poi aprire l’armadietto.
«È arrivata quella sfigata, ah si… Megan, giusto?
Voglio divertirmi un po’…»
disse lei, prendendo il suo libro di storia.
«Ancora no.» disse Liz, per poi aggiungere
«Mi sono voluta divertire un po’, guarda e impara Katy…»
Liz rivolse lo sguardo ad un armadietto poco più lontano dal suo,
vedendo arrivare Megan.

 She stood out in the crowd
Was a little too loud
But that's why we love her
She's not like other girls
She could've conquered the world
Until you broke her
Down...

 

Megan si diresse verso il suo armadietto, senza farsi notare.
Odiava camminare per i corridoi della scuola,
dove tutti la potevano squadrare da capo a piedi.
Preferiva prendere i suoi libri ed entrare prima in classe.
La mora aprì l’armadietto ma improvvisamente cadde un foglietto.
Non voleva fare conclusione affrettate,
ma magari era qualcosa di speciale?
Un invito al ballo di primavera?
Era curiosa, quindi si abbassò e lo raccolse,
aprendolo piano piano.
Rimase delusa, trovando la scritta “FREGATA!” scritta in rosso.
Si girò, notando che due ochette ridevano.
Erano Liz e Katherine, tanto per cambiare.
Non smettevano di rovinarle la vita a quanto pare.
Megan appallottolò il biglietto lanciandolo dentro l’armadietto,
per poi dirigersi verso la classe.
Perché una sola parola scritta in un biglietto la poteva… distruggere?
 

Are you happy now?
That she's on the ground
And do you realize the words you say
Make bruises that don't fade away
 

Liz tornò a casa, lanciando la borsa sul divano.
Prese una barretta dietetica dalla sua dispensa,
cominciando a mordere qualche piccolo pezzettino,
per poi dirigersi in camera sua.
Prese il suo computer portatile,
per poi sedersi sul suo letto zeppo di cuscini rosa.
Digitò il nome del blog della scuola,
dove erano iniziate le votazioni per la reginetta del ballo di primavera.
Cominciò a scorrere le pagine,
notando svariate facce delle ragazze della scuola.
Erano però state divise in due categorie: “sexy” e “nerd”.
Liz rise, cominciando a scorrere il mouse sempre più giù.
All’improvviso notò una sua foto,
che era stata classificata nella categoria “nerd”.
La bionda chiuse il pc,
lanciando la barretta a terra.
Lacrime cominciavano a rigare il riso di Liz a non finire,
mentre guardava il suo riflesso allo specchio.
Era così… sbagliata?
Ogni volta che cercava di sorridere,
quella foto rimbombava nella sua mente.
Si sedette sullo stipite del letto e cominciò a piangere,
facendo colare il mascara sopra il suo vestito bianco.
Aveva lavorato sulla Liz “perfetta” per così tanto tempo,
rinunciando anche a fare delle cose che amava
solo per essere accettata dagli altri.
Ma forse non abbastanza.

 Are you happy now?
That you've brought her down
And she's thinking that she won't fit in
Cuz you said something's wrong with her
Are you happy now?
 

Megan entrò in camera,
sbattendo la porta e lanciando la borsa a terra.
Era così arrabbiata con se stessa.
Cosa aveva fatto di male?
Perché era sempre lei la vittima di questi scherzi stupidi?
Forse così tanto stupidi non erano, visto che la facevano sempre star male.
«
Nessuno mi capisce, voglio solo scomparire.» ripeteva lei, nella sua mente.
Si sdraiò nel suo letto, chiudendo gli occhi.
A volte voleva addormentarsi per sempre e non riaprirli più.
Voleva smettere di sentire tutti gli insulti,
voleva solo farli smettere… per sempre.

He liked science not sports
He knew what he stood for
He's not like you, you don't like that
15 years down the road, he could be everything you won't
But right now you're breaking him
Down...

Il giorno dopo era in corridoio,
seduta vicino agli armadietti in disparte,
mentre ripassava per una verifica importante.
Era concentrata a studiare
ma ad un certo punto un piede le toglie il libro dalle mani.
Esso si trova nel centro del corridoio e viene calpestato da tutti.
«Basta, smettetela.» gridava la mora, cercando di recuperare il suo libro.
«
Poverina,» gridava ironicamente Katherine,
«ora comincia a piangere.» aggiunse, facendo scoppiare una risata generale.
Riuscì a raccoglierlo ma tutta la gente la spingeva

e cercava di farla cadere a terra.
Vide Liz andare via e svoltare l’angolo.
Un’altra spinta la fece per poco cadere a terra
ma lei non si arrendeva.
Decise di farsi spazio e correre in bagno.
«Non piangere, non qui.» si ripeteva lei.
Se doveva piangere non doveva farlo davanti a tutti.

 Are you happy now?
That he's on the ground
And do you realize the words you say
Make bruises that don't fade away

Liz camminava insieme a Katherine per i corridoi della scuola
quando entrambe notano Megan tutta sola
seduta vicino agli armadietti.
Si guardarono negli occhi,
annuendo una all’altra.
Liz si diresse verso Megan,
che era intenta a leggere il suo libro,
e tirò un calcio ad esso, facendolo cadere a terra.
La bionda cominciò a ridere,
vedendo che Megan cercava in tutti i modi di riprendere in mano il suo libro.
«Poverina,» gridava ironicamente Katherine,
«ora comincia a piangere.» aggiunse, facendo scoppiare una risata generale. Mentre Katherine prendeva in giro Megan,
Liz ricevette un messaggio da un numero sconosciuto.
“Sexy o nerd? Tu sei DECISAMENTE nerd.”
Dopo aver letto quel messaggio, le cadde il mondo addosso.
Si fece spazio fra la folla che si era raccolta attorno a loro
e si diresse verso i bagni.
Aprì una delle porte e cominciò a piangere,
ripensando alla foto e al messaggio.
Cosa c’era di tanto sbagliato in lei?

 Are you happy now?
That you've brought him down
And he's thinking that he won't fit in
Cuz you said something's wrong with him
Are you happy now?

 

Megan arrivò in bagno,
fermandosi davanti al grande specchio.
Si asciugava le lacrime,
chiedendosi che cosa aveva fatto per meritarsi così tanto odio.
Quando d’un tratto sentì dei singhiozzi provenire da uno dei bagni.
La porta era socchiusa e decise di aprirla.
Si ritrovò davanti Liz che piangeva.
Perché era lì?
 

I've heard that it was done to you
Is that why you do what you do
Well that's no excuse, no 

Si stava asciugando le lacrime quando qualcuno entrò in bagno piangendo.
Cercò di non farsi sentire ma a Liz scappò un singhiozzo.
Subito dopo una ragazza aprì la porta del bagno dove si era nascosta.
Era… Megan.
Aveva il trucco colato, segno che anche lei stava piangendo poco fa.
«Ho sentito della storia del sito, mi dispiace e…» disse la mora,
ma venne interrotta.
«Non sei tu che ti devi scusare, sono io.
Scusami, scusami davvero. Non volevo.» disse Liz,
stringendo la mano a Megan.

And if it felt hell to you
Then why'd you wanna put them through
What hurt you

«Non sei tu che ti devi scusare, sono io.
Scusami, scusami davvero. Non volevo.» disse Liz,
stringendo la mano a Megan.
Le aveva davvero detto scusa,
dopo tutte quelle prese in giro quotidiane?
Dopo tutte le volte che aveva pianto per le sue parole e per i suoi scherzi,
per tutte quelle volte che odiava se stessa mentre si guardava allo specchio,
per tutte le volte che si sentiva sola,
per tutte le volte che si considerava “inutile
perché glielo avevano detto troppe volte.
«Posso abbracciarti?» aggiunse la bionda,
ricevendo un «Si.» da parte di Megan.
 

Are you happy now?
That you've brought them down
I, I don't think so

 

Liz guardò negli occhi Megan,
per poi chiederle «Posso abbracciarti?».
L’aveva insultata e presa in giro un’infinità di volte
e ora le chiedeva un abbraccio?
Non l’aveva mai chiesto alle sue amiche, come Katherine.
Ma in quel momento si sentiva capita.
Non si sentiva sola, sentiva che c’era qualcuno accanto a lei
che la amava per quello che era,
non per quello che doveva essere per farsi accettare.
Con grande sorpresa ricevette un «Si.» da parte di Megan
e le sue ragazze si abbracciarono, per poi uscire dal bagno.

 
 

Erano due ragazze completamente diverse,
con due storie alle spalle.
Liz usava le parole ed odiava gli altri senza motivo
perché si sentiva sola dentro
e non apprezzata per quello che era davvero.
Megan non riusciva a ribellarsi
e camminare a testa alta,
ricevendo insulti dopo insulti.
Alla fine i due opposti riescono finalmente a capirsi.
Tutti i giorni, a scuola, Liz e Megan si salutano e si sorridono.
Perché hanno capito che l’odio verso gli altri e verso se stesse non le aiuta.
Con l’appoggio l’una dell’altra sono riuscite finalmente ad essere felici.

   
 
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