Fumetti/Cartoni europei > Altri
Ricorda la storia  |      
Autore: Osage_No_Onna    02/03/2013    1 recensioni
[Slash://]
[Slash://]Konnichiwa! Puff è di nuovo qui a pubblicare una storia su questo favoloso cartone italiano che seguiva da giugno a novembre del 2011 la domenica mattina alle 7.50! Qualche mio lettore lo conosce? *frinire di grilli*
Va beh, ok, passiamo alla trama: un ragazzo e una ragazza, molto diversi ma allo stesso tempo molto simili, sono accomunati dal possesso di una pietra verde e di un cristallo che fa vivere loro straordinarie avventure insieme ai loro amici.
Ma, in gran segreto, i due protagonisti si amano e non aspettano altro che il momento adatto per dichiararsi. Nell' attesa che questo arrivi (o che piuttosto i due piccioncini si decidano a fare il primo passo v.v) quali saranno i pensieri dei nostri due eroi?
Scopritelo qui!
-Puff
PS:Il P.O.V qui è quello maschile.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie '*For my love I'll survive*'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

 Batticuore

Puella in somnio o figlia d' arte

Lo sapeva ormai. Sentiva nell’ aria il suono del suo violino, il suo modo di sottrarsi alla conclusione di canzoni tristi scappando veloce.  La vedeva dappertutto. Mentre pattinava, cadeva, sbuffava per un’ attimo e si rialzava ridendo. Quando cantava con la sua voce soave, argentina, un po’ come quella di un soprano tragico. Quando si sedeva per terra con un foglio, una matita dal tratto leggero, una riga e un libro dalle dimensioni di un foglio A4 e cominciava a disegnare. Quando si lamentava dei suoi personaggi ,che non venivano mai bene quanto volesse. In riva al fiume, con i suoi splendidi occhi velati di malinconia. Quando passava davanti ad un armadio pieno zeppo di abiti scuri e li accarezzava ad uno ad uno, sfiorandone la stoffa morbida. Quando, seduta alla sua scrivania di legno, quella che le avevano riservato, cercava la posizione di questo o quel vulcano o il significato di una parola latina. Quando si accovacciava o si sdraiava sul divano e leggeva I ciliegi di Tokyo. Quando litigava con le tre sorelle e le esclamazioni e le risate si sentivano a cinquecento miglia di distanza. Quando le lacrime percorrevano il suo viso e tutti cercavano di consolarla, ma lei chiedeva di essere lasciata in pace. Quando provava dei trick sullo skate con Isaia e lo osservava ammirata. Quando discuteva di questioni filosofiche con Matilde e Stephan. Quando rideva con il resto della banda. Quando gli passava accanto e gli sorrideva fugacemente, prima di voltarsi e fuggire via, con i capelli che ondeggiavano al ritmo della sua camminata.  E quando, con voce da sogno, si perdeva raccontando una delle sue storie, quelle che avevano la facoltà di farti vivere straordinarie avventure o di farti riflettere intensamente, “quelle che non finiva mai”, così le definiva con un risolino. La figlia d’ arte.
Puella in somnio, ragazza nel sogno, così la definiva Stephan, che la conosceva da quando aveva otto anni, e scambiava con lei consigli sui metodi di disegno. Lui la conosceva da quasi due settimane, troppo poco rispetto a quel ragazzo “bello come il sole” o ai suoi genitori e le sue sorelle. Certo lei non lo meritava, era TROPPO TUTTO rispetto a lui. Lui era certo che lei avrebbe scelto Stephan, erano così simili e armonizzavano bene. Troppo, per i suoi gusti. Sognava costantemente quella ragazza dalla doppia nazionalità, dalla treccia bassa e morbida e dagli occhi marroni con sfumature azzurre… lui la chiamava per nome o “Figlia d’ arte”. La pura verità.
Inizialmente c’ era un’ altra ragazza nei suoi pensieri, nella sua mente, nel suo cuore. Ma poi la Figlia d’ arte era subentrata e aveva sostituito la ragazza dai capelli rossi.
La Figliad’ Arte la chiamava “Haru No Kaze”, vento di primavera.
Lui aveva provato a confrontarle, ma aveva scoperto che era impossibile metterle a confronto, tanto erano diverse. Erano come lo Yin e lo Yang.
L’ una era una volpetta rossa e vispa, dagli occhi azzurri. L’ altra aveva i capelli castano scuro con riflessi ambrati e gli occhi in prevalenza scuri. La prima era allegra, energica, scanzonata e pareva prendere tutto per gioco. La seconda era spesso seria e malinconica, sempre gentile e molto responsabile, forse perché, rispetto agli altri, aveva già un lavoro. Un lavoro leggero, certo. E soprattutto che le piaceva molto. Aveva anche avuto successo e orde di ammiratori la seguivano negli ambienti in cui aveva prosperato.
Ma a lui questo non importava, sentiva semplicemente di amare quell’ angelo sceso dal cielo. Chissà perché le stelle non avevano provveduto a riprenderselo.
Perché la amava? Non lo sapeva. I capelli morbidi, gli occhi marroni con venature azzurre tanto belli ed espressivi, la risata che scoppiava gioiosa come una festa, le parole tanto profonde che diceva quando si parlava di qualcosa di importante, le dita flessuose, la grazia innata nei movimenti, la bella voce e il suo modo di piacere a tutti per il suo carattere tanto dolce, gentile e docile nonostante le poche asperità erano solo delle scuse, o meglio delle ulteriori motivazioni.
Era un amore sbocciato all’ improvviso come le violette sul ciglio della strada. Nascono per moto spontaneo, senza una motivazione precisa. Accarezzate dal sole e spinte dall’ acqua.
Era amore. Basta. Meden agan. Nulla di troppo, come le aveva detto lei. La Figlia d’ arte aveva una sorella, aspirante grecista. Si era fatta insegnare da lei come si dicesse “nulla di troppo” in greco antico e poi la Figlia d’ arte l’ aveva insegnato a lui.
Era semplicemente amore. “Aishiteru”, avrebbe detto lei in giapponese, la sua lingua natale.
“Aishiteru, Yumiko-chan.”

Angolo dell' Autrice
Wou-hou! *Mod.ScleroON* Arieccomi! Come al solito, la sensazione di fare schifo nello scrivere Fiction brevi si è impadronita di me. Sighsigh...
Cooooooooomunque, giusto per chiarire, il protagonista maschile (Tomoya) è un protagonista del cartone, mente Yumiko, la ragazza, è un mio personaggio, presente anche nella mia long Invisibile e Libera.
In breve: vi piace questa One-Shot? Sarei felice di saperlo!

See you!
-Puff

   
 
Leggi le 1 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni europei > Altri / Vai alla pagina dell'autore: Osage_No_Onna