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Autore: Francy1993    03/03/2013    0 recensioni
Giulia è una sedicenne come tante altre ma un giorno particolare una scoperta cambierà totalmente la sua vita.
Genere: Azione, Fantasy | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 1 - Sei mesi dopo
 
  1. Sono passati sei mesi da quella fatidica gita al fiume, da allora in Giulia molte cose sono cambiate, sia fisicamente che caratterialmente. In primis cercava di allenarsi giorno per giorno per poter controllare meglio la sua capacità, e l'allenamento dava i suoi frutti di conseguenza il suo fisico era diventato più sportivo, non era muscoloso, ma se prima era una ragazza asciutta ora era evidentemente più in forma. Come seconda cosa il suo carattere era cambiato, non sapeva come mai ma era diventata molto più decisa: prima si ritirava dentro sè stessa ed era molto timida, dopo il giorno della gita aveva notato un cambiamento radicale nel suo comportamento, ora prendeva spesso la parola, faceva valere le sue idee, non si faceva mettere i piedi in testa da nessuno e, cosa più importante ma che inquietava abbastanza Giulia, era diventata molto più attaccabrighe, cercava lo scontro in continuazione, se qualcuno le diceva qualcosa si alzava immediatamente e gli andava contro. Quest'ultimo cambiamento a Giulia non piaceva per niente, non la faceva sentire sè stessa, era come se in quei momenti a parlare era un'altra persona, e si vergognava molto per cui cercava in tutti i modi di tenere questa sua "nuova personalità" nascosta agli altri. Anche la giornata tipo di Giulia è cambiata molto, prima andava a scuola e, tornata a casa, si dedicava allo studio, ora finito l'orario scolastico andava sempre ad allenarsi, aveva trovato un posto nascosto, dove nessuno avrebbe potuto vederla e poteva eseguire i suoi esercizi senza preoccupazioni, non aveva nemmeno più bisogno di studiare, le bastava stare attenta a scuola per ottenere voti uguali se non migliori di prima, non capiva com'era possibile, ma non le dispiaceva, così sarebbe riuscita a concentrarsi di più sugli allenamenti. In una giornata come tante altre Giulia era andata a scuola, non era successo niente di particolare, aveva rischiato di colpire un ragazzo che l'aveva provocata ma la sua personalità originale si è imposta ed era riuscita a trattenersi. Tornò a casa molto tranquilla, adagiò la cartella sulla sua scrivania, pranzò e uscì per andare al suo solito posto per gli allenamenti. Il pomeriggio trascorse senza intoppi, controllava sempre meglio la sua abilità e di questo andava molto fiera soprattutto perchè all'inizio le era risultato difficile. Ad un certo punto dal nulla apparve, proprio davanti a lei, un cerchio luminoso azzurro, era abbastanza alto, sarà stato almeno due metri, Giulia si spaventò, non sapeva cosa poteva essere, però era molto curiosa, lo era sempre stata, e la sua curiosità la portava ad avvicinarsi, voleva toccare quel cerchio per capire cosa fosse, aveva paura, non sapeva cosa poteva succedere. Si avvicinò con cautela e timore, ma la curiosità era troppa, allungò la mano e toccò il cerchio azzurro. Si sentì come strattonare, il terrore si impossessò di lei, chiuse gli occhi per paura di ciò che poteva accadere e cadde a terra, ma non era nel prato come prima, era sopra un pavimento duro, sembrava marmo. Aprì gli occhi e si alzò, era in una stanza circolare, al centro un computer con molti schermi, non ne aveva mai visto uno di quel tipo, ma era spento e sembrava che fosse inutilizzato da molto tempo. Tolse lo sguardo dal computer e lo rivolse alla parete della stanza, era totalmente bianca e in quel bianco svettavano le porte marroni. Porte marroni? Se ne accorse solo in quel momento, le contò, erano sette in tutto. Si avvicinò ad una delle porte, cercò di aprirla ma era chiusa a chiave. Osservò la porta nel suo intero e notò una scritta in alto, aveva dei caratteri che non aveva mai visto prima, nonostante questo riuscì a leggere quello che c'era scritto "Cratis", Giulia si sorprese dal fatto che riusciva a leggere cosa c'era scritto, ma ancor di più rimase basita quando si accorse che sapeva che voleva dire "Acqua". Si allontanò dalla porta chiusa e si avvicinò ad un'altra, appoggiò la mano sulla maniglia e con suo grande stupore la porta si aprì. Giulia entrò e si ritrovò in una comunissima stanza quadrata totalmente spoglia se non per la porta da cui era entrata, con le pareti dipinte di un rosso acceso, vagò per la stanza per qualche minuto ma ben presto si annoiò, avrebbe desiderato tanto dei libri che le spiegavano che cosa le stava succedendo, non fece in tempo a pensarlo che in fondo alla stanza comparve una libreria enorme con moltissimi libri. Totalmente scombussolata Giulia si avvicinò al mobile e lo toccò, come per vedere se era reale, ed effettivamente lo era, non era frutto della sua immaginazione, la libreria c'era eccome, osservò i titoli dei libri che conteneva: ce n'erano di diverse grandezze e colori, scritti in lingue diverse che Giulia incredibilmente riusciva a decifrare senza alcun problema, ne sfogliò alcuni e notò che tutti avevano in comune il fatto che parlavano di sette fantomatici "padroni degli elementi". Giulia si mise a riflettere su ciò che era appena accaduto: "Ho desiderato dei libri che mi spiegassero cosa sta succedendo ed effettivamente dei libri sono apparsi, magari questa stanza può realizzare ciò che mi serve, non resta che provare". Dopo questa breve riflessione pensò che avrebbe voluto una stanza dove dormire e nella sua testa si figurò la stanza che aveva sempre desiderato, come per magia apparve una porta alla sua destra, Giulia la raggiunse, la aprì ed entrò nella stanza che si era immaginata: una bellissima stanza rotonda, con le pareti arancioni e un letto a baldacchino a forma di cuore rosa, era la sua più grande vergogna, adorava i letti rosa a forma di cuore ma non aveva il coraggio di rivelarlo a nessuno. Tornò nella stanza principale e iniziò a pensare a tutto ciò che le sarebbe potuto servire e tutto appariva come per magia. Prese alcuni dei libri dalla libreria, li portò nella stanza, si appoggiò nel letto e iniziò a leggere.
  
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