Cara Santana,

Ti sto scrivendo perché non so nemmeno se hai voglia di sentire quello che ho da dire. Non voglio obbligarti, ma piuttosto darti la possibilità di scegliere, se vuoi leggere questa lettera oppure no.

Prima di tutto, mi dispiace.

Mi dispiace per quello che ti ho fatto. So di aver precedentemente detto di non essere l'unico che ti ha costretto al coming out, ma ho parlato con Kurt e Rachel e i suoi papà e sono stati tutti d'accordo sul fatto che ho sbagliato. Hanno detto diverse cose che mi hanno colpito, seriamente. Così, mi sono seduto e ci ho riflettuto, ho riflettuto su quello che è successo e ho realizzato che sì, è stata colpa mia. Ma mi sono anche reso conto che non si trattava solo di questo.

Non era mia intenzione ferirti in quel modo.

A dire la verità, è una bugia. Ero arrabbiato con te, perché continuavi ad insultarmi. Ero così arrabbiato, perché a volte la tua bocca funziona veloce come una mitragliatrice ed io non sono bravo con le parole.
Non riesco a stare dietro a tutto e a volte perdo il controllo e dico alle persone che sono pazze e prendo a calci le sedie. Mi sono arrabbiato con te e ho perso il controllo e mi sono spinto oltre. E' una scusa davvero patetica. Ne sono consapevole. La verità è che, quando ti ho urlato di fare coming out, volevo ferirti. Volevo avere ragione. Ma lo giuro, non volevo farti sopportare le conseguenze. E mi vergogno così tanto di me stesso.

Mi vergogno per averti chiamata codarda. Non so niente di quello che hai passato o quello che qualsiasi altro ragazzo gay ha passato. E non lo saprò mai. Non saprò mai com'è scoprire di essere diversi e non essere capaci di comunicarlo al mondo. Non capirò mai questo tipo di lotta interiore. Sono cresciuto con una mamma che mi ha sempre amato e con cui ho sempre potuto parlare di tutto.. Anche se hai detto che ai tuoi genitori va bene il tuo amore per Brittany, non è l'unica cosa che ti preoccupa. Non so nemmeno esattamente cosa sia che ti ha impaurito così tanto. E' qualcosa che non proverò mai. Ed io ti ho giudicata. Mi dispiace.

Non sei una codarda. Devi aver avuto così tanta potenza e forza di volontà per capire chi sei, da sola, senza nessuno che ti aiutasse a comprenderti e a cui potessi rivolgerti. Per fare tutto ciò serve un coraggio che io posso solo ammirare. Non so se ce l'avrei fatta. Voglio dire, sono cresciuto senza un padre e per questo, trovo che sia davvero difficile capire che tipo di uomo voglio diventare. Ma almeno ho sempre saputo com'era essere un ragazzo etero. Nessuno mi ha mai suggerito di non essere me stesso. Nessuno ha mai provato a togliermi i miei diritti. Ho sempre avuto amici con cui parlare di cose da ragazzi. Hai mai avuto qualcuno con cui parlare della tua sessualità? Qualcuno a cui paragonarti? Qualcuno che ti aiutasse a scoprire che tipo di donna gay vuoi diventare? Non lo saprò mai.

Veramente, Santana, tu e Kurt siete le persone più coraggiose che conosca. Ed io sono il codardo. Sono davvero un codardo per aver usato l'unica cosa che sapevo di te, l'unica insicurezza che avevi, contro di te, perché non avevo un insulto con cui risponderti. Tutti si aspettano che io sia il leader, il ponte tra i ragazzi popolari e gli sfigati. Dovrei mostrare a tutti che l'odio non ci porta da nessuna parte, che dovremmo aprire i nostri cuori e le nostre menti agli altri.

E poi arrivo io e rovino tutto come ho fatto e l'unica cosa che ti ho mostrato è che se hai paura di qualcosa, allora non puoi fidarti e confidarti con me. Ho mostrato a tutti che l'unica cosa che temi più di tutte uscirà allo scoperto se non sei abbastanza attento. Ultimamente ti ho mostrato che avevi il diritto di essere intimorita. Perché le persone sono cattive e non rispetteranno la tua privacy se non pensano che tu la meriti. In quel senso, sono la ragione per cui le persone non fanno coming out.

Sono così dispiaciuto per aver oltrepassato il limite in questo modo.

So che non c'è niente che posso fare per farmi perdonare. Non posso restituirti quello che ti ho preso. Posso solo fare un passo indietro e lasciarti prendere in mano la tua vita. Non posso rimangiarmi quello che ho detto a proposito di Brittany. Sono stato assolutamente scorretto e non avevo nessuno diritto di farlo. La tua relazione è affare tuo, non mio.

Non posso nemmeno aspettarmi la tua amicizia. Dopo aver sconvolto la tua vita probabilmente vorrai solo distanza, fisica. E ti prometto che te la darò. Fin quando la vorrai.

Posso anche prometterti che mi informerò meglio. Passerò più tempo con Kurt e i papà di Rachel e farò del mio meglio per diventare un uomo migliore.

La mia speranza è che un giorno potremo sederci e parlare. Se questo non succederà, rispetto la tua scelta, ovviamente. E' solo che... immagino che mi piacerebbe molto conoscerti. Cioè, dico sempre che siamo tutti amici, quando invece ho forzato la mia amicizia con te e ti ho forzata ad accettare l'amore e la compassione di tutti quando probabilmente l'unica cosa che volevi era solo un po' di tempo per te stessa. Un amico non fa così. E sicuramente nemmeno una famiglia.

Ma voglio questo, Santana. Voglio guadagnarmi la tua amicizia.

Perché contrariamente a quanto detto, mi preoccupo per te. E le persone si preoccupano per te. Sia in positivo che in negativo.

Ti voglio bene.

E spero che un giorno riuscirai a credere che non sono un cattivo ragazzo. Sono solo un idiota cicciotello.

- Finn.

__Sabotage's corner.
Ciaaaao! E' la prima volta che traduco una OS e ho deciso di avventurarmi perché leggendo questa storia mi sono commossa molto e quindi credo che merita di essere tradotta.
Inoltre, Finn merita di non essere visto come il cattivo della situazione, perché non lo é, quindi vorrei riabilitare il suo nome u.u
Credo non ci sia bisogno di spiegazioni riguardo alla trama, Finn si sente davvero in colpa per aver costretto Santana al coming out e le scrive una lettera.
Inoltre, questa è la cosa più vicina alla Brittana che potrò mai scrivere, quindi accontentatevi u.u
Spero non ci siano errori, bacini <3