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Autore: Moony_911    04/03/2013    0 recensioni
Fin dal primo istante in cui i loro sguardi si incrociarono, era chiaro per tutti che erano come il giorno e la notte anche se i due avrebbero impiegato un po’ di tempo per capire che in realtà stavano uno all'altra come gli elementi di un’equivalenza matematica, e che proprio questo compensarsi a vicenda, a lungo andare, avrebbe rappresentato il punto di forza della loro coppia.
Genere: Fluff, Introspettivo, Slice of life | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Il giorno di Natale passò tranquillo, andarono a pranzo a casa di Adèle che aveva appena avuto la bambina dove trovarono tutta la famiglia Rocher al completo ad accoglierli e stavolta Chloè si sentiva meno un pesce fuor d’acqua.
Sarebbero rimasti a Le Havre anche il giorno successivo, il giorno di Santo Stefano per il quale avevano deciso che  tutti insieme, anche Adèle che avrebbe affidato la piccola alle cure dei nonni per qualche ora, avrebbero portato i bambini a pattinare sul ghiaccio.
Passarono il pomeriggio di Natale a giocare a tombola tutti insieme, inclusi i bambini, cosa che si rivelò ancora più chiassosa di quanto non fosse già di per se. Ma il chiasso che li circondava era allegria, allegria allo stato puro e loro erano stati contagiati.
Arrivarono così al pomeriggio successivo quando, tutti insieme erano arrivati alla pista di pattinaggio.
Dopo aver aiutato Lucas con i pattini, Thomas si piega sulle ginocchia davanti ad una Chloè decisamente titubante e la incoraggia a fare lo stesso.
“Davvero Thomas non importa, vai tu, io vi guardo da qui!” cercò di convincerlo lei.
“Non se ne parla neanche! Avanti!”.
“Ma io non so pattinare!!!”.
“E qual è il problema?!” la rassicurò lui  “Ci sono io con te, puoi stare tranquilla...”.
Chloè lo guardò un attimo preoccupata e poi si sciolse in un sorriso decidendo di avere fiducia nel suo uomo.
 “Al massimo andrai giù per terra, e che sarà mai!!” le disse aiutandola poi con i pattini.
“La fai facile tu, eh?!” rispose lei dandogli un bacio leggero sulle labbra.
“Diciamo che me la cavo sempre...” ammise lui abbracciandola.
 
Nonostante facesse decisamente freddo  quel pomeriggio, si divertirono un sacco.
Lucas pattinava in compagnia dei cugini mentre Thomas teneva per mano Chloè che gli stava letteralmente appiccicata per paura di cadere.
Dopo un primo imbarazzo generale Chloè si lasciò guidare e cominciò a prendere confidenza col ghiaccio.
Thomas non la lasciò un attimo e le fece fare diversi giri in mezzo alla pista mentre ridevano come dei ragazzini.
Uscirono dalla pista tutti un po’ infreddoliti e una volta cambiati, Odile propose di andare a casa sua per bere una cioccolata calda tutti insieme.
Così una volta rientrati a casa di Odile, i bambini andarono nella stanza dei giochi e i grandi si sistemarono in salotto davanti al camino seduti sul divano mentre la cioccolata calda era sul fuoco.
Stavano seduti vicini  mentre sorseggiavano la cioccolata quando il telefono di Thomas cominciò a squillare.
“Scusatemi...” disse alzandosi per andare in cucina a rispondere.
“Ahia...” disse Odile che nel frattempo aveva fatto un salto in cucina a prendere i tovaglioli “qualcosa mi dice che è una telefonata di lavoro, tato ha una faccia!!”.
Chloè stava per alzarsi per vedere di cosa si trattasse quando Thomas fece rientro in salotto.
“Chi era?” gli chiese avvicinandosi parlando sottovoce.
“Hyppolite...” rispose  “ci vogliono a Parigi il prima possibile, abbiamo un caso...”.
“E Lucas?” chiese lei cercando una risposta ma fu Odile che con il su solito tempismo presentò loro una soluzione.
“Tato devi rientrare non è così?” chiese la ragazza.
“Purtroppo si pulce,” rispose lui un po’ affranto “era il commissariato, dobbiamo rientrare a Parigi il prima possibile...”.
“Senti perché non lasci Lucas qui da noi per qualche altro giorno?!”intervenne allora Adèle “Si sta divertendo con i bambini e penso gli farebbe piacere restare un po’ qui!”.
“Davvero Thomas, poi te lo riportiamo noi fra qualche giorno,”proseguì Odile cercando di rendersi convincente “tanto avevamo già in programma di venire a Parigi per andare a trovare i genitori di Julien!”.
“D’accordo, d’accordo, d’accordo!” rispose infine Thomas “Se a Lucas va bene per me non ci sono problemi ragazze, anzi, vi ringrazio davvero!”.
 
All’idea di rimanere con le zie e soprattutto con i cuginetti qualche altro giorno Lucas non stava nella pelle e accettò senza problemi.
Certo, gli dispiaceva che il padre dovesse andare via e non potessero restare ancora insieme, ma sapeva che si trattava di lavoro e che poteva essere richiamato in ogni momento.
Chloè e Thomas lo abbracciarono, e lo salutarono con la promessa di chiamarsi in ogni momento disponibile.
Salutarono anche i bambini e gli altri e poi si avviarono all’uscita.
Erano in macchina già da un pò quando Chloè gli chiese di che cosa si trattasse.
“Non lo so tesoro, Hyppolite non è stato dettagliato come al solito...so solo che hanno trovato un corpo e vogliono che tu lo veda prima che lo spostino...” rispose lui.
“Mi dispiace che siamo dovuti venire per questo...”.
“Non ti devi preoccupare, non è colpa tua! E per quanto riguarda Lucas non ti preoccupare, non può che fargli bene qualche altro giorno in compagnia dei nonni e delle zie!!”.
“Parlando di altro per un istante...” continuò lei “che facciamo l’ultimo dell’anno??”.
“Che ne dici se organizzassimo una cena a casa mia?Potremmo sentire Odile e Julien se sono a Parigi e anche Fred ed Hyppolite, che ne pensi?!”.
“Penso che mi sono innamorata di un uomo burbero ma geniale!” rispose lei alla fine dandogli un bacio sulla guancia.
  
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