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Autore: DaGio    05/03/2013    2 recensioni
(ATTENZIONE-NEI PRIMI CAPITOLI SONO CONTENUTI SPOILER)
"Ba Sing Se, sto arrivando!" disse incamminandosi per il sentiero principale, aumentando il passo. Purtroppo però la cometa era più vicina di quanto pensasse e a breve in cielo sarebbero comparsi anche i mezzi fluttuanti più avanzati della Nazione del Fuoco, cosa che avrebbe potuto ostacolarlo non poco."
Questa è la mia prima fic e si tratta di un'opera abbastanza...confusa? Comunque l'ambientazione è quella dell'intero mondo della serie e la narrazione va dal penultimo capitolo dell'ultimo libro: "Fuoco", passando per la fine della serie e proseguendo poi con una storia totalmente inventata, o quasi. Spero possa piacere agli appassionati, buona lettura!!
Genere: Avventura, Fantasy, Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Quasi tutti | Coppie: Katara/Aang, Suki/Sokka
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Avatar: La Leggenda di Aang
- La costruzione di una solida Repubblica -


PROLOGO:


Il cielo tornava a schiarirsi, dopo che la luna riapparve da dietro ai nuvoloni grigi che la nascondevano. Una figura poco illuminata dalla flebile luce camminava in controvento: si trattava di un ragazzo alto un metro e settantacinque, vestito con un kimono verde molto più corto del normale, come quelli utilizzati dai cittadini comuni e dai taglialegna, come una tunica, raccolto da una fascia celeste appena più in su della vita. Indossava un paio di pantaloni neri e due stivali in cuoio marroni.
Il fruscio delle foglie e dell'erba aumentò e l'oscurità si faceva più densa a intervalli, quando le nubi tornavano a coprire la sfera argentea più in alto nel cielo. Il vento portava quelle nuvole verso sud-ovest, quindi più in avanti il ragazzo avrebbe potuto trovare bel tempo, con un pizzico di fortuna. Ad un tratto la misteriosa figura deviò dal sentiero principale, per riparare dentro ad una cavità nel piccolo colle alla sua sinistra. Dopo pochi minuti, prelevò dei rami e pezzi di legna raccolti durante il tragitto e li posò a terra, ammucchiandoli per bene, quindi vi avvicinò la mano destra, dal cui palmo ne scaturì una fiammella non troppo grande che prese a bruciare la legna. Un fremito scosse per due lunghi secondi il ragazzo, il quale cominciava a scaldarsi dopo aver marciato con quel freddo fino a notte tarda. Ora il suo volto era ben illuminato dal piccolo falò e si potevano notare decisamente più dettagli. Gli occhi castani e i corti capelli del medesimo colore, labbra carnose e un lieve taglio sulla guancia destra che sarebbe sicuramente scomparso col tempo.
Nemmeno lui sapeva con certezza cosa stava facendo e perché ma era già arrivato sino a quel luogo, nel Regno della Terra e Ba Sing Se distava ancora solo due chilometri.
"Come posso trovare quello che cerco..." mormorò sospirando, in tono sconsolato.
Si trovava nel Regno della terra da quasi una settimana, dopo aver saputo del piano d'invasione della Nazione del Fuoco e della cometa di Sozin. Quegli ultimi giorni sarebbero stati decisivi per le sorti del mondo intero e decine di volontari stavano accorrendo da tutte le parti per tentare di far pendere la bilancia della buona sorte dalla parte dei popoli oppressi dal Signore del fuoco Ozai, il monarca assoluto che tentava di conquistare definitivamente tutti i territori delle altre tre regioni.
Il ragazzo prelevò dallo zainetto un sacco a pelo che distese a terra, vi ci si infilò dentro e si rannicchiò in posizione fetale, scaldandosi il più possibile per rendere più facile il riposo. Non voleva bruciare il Ki, l'energia interiore, che da poco aveva imparato a sentire ed accumulare. Il falò rimase inaspettatamente acceso ancora per un paio di minuti, fino a quando il giovane non si addormentò pensando alle imprese e avventure compiute in così pochi giorni. Era giunto da luoghi lontani, apposta per aiutare il Regno della Terra a resistere alla minaccia che sarebbe giunta a momenti da parte della Nazione del Fuoco. Certo non sarebbe stato facile farsi vedere come un amico dalla resistenza, comprendendo lui stesso che un dominatore del fuoco non poteva essere che ostile agli occhi di quella gente, ma d'altronde anche il vecchio generale Iroh e altri ex membri della Nazione del Fuoco erano accorsi a Ba Sing Se, secondo alcune fonti provenienti da un piccolo villaggio vicino alla grande città di Omashu. Ormai era fatta, perché giunto fino a quel luogo non poteva certo tornare indietro e poi anche lui voleva dare il suo modesto contributo per liberare il mondo dal Signore del fuoco Ozai. Così, con quei pensieri non più confusi, il ragazzo finì in un sonno profondo e ristoratore che lo avrebbe portato a svegliarsi di mattina, in una nuova giornata che lo avrebbe permesso di avvicinarsi sempre più alla capitale di quella Monarchia Confederata.
Quando il giovane si svegliò, aprì gli occhi lentamente e constatò che intorno a lui era ancora tutto troppo buio. Doveva essere ancora presto e decise di concedersi ancora qualche minuto prima di alzarsi per controllare quanto mancasse all'alba. Dopo essere uscito con estrema lentezza dal sacco a pelo, il ragazzo si rimise le calzature e sporse la testa fuori dalla cavità in cui si trovava, poi notò che l'orizzonte prendeva a rischiararsi e rientrò per mettere in ordine i suoi indumenti. Prese uno specchietto che usò per vedere il suo viso stravolto riflesso: i capelli erano schiacciati da una parte e le occhiaie visibili come non mai. Lì vicino scorreva un filo d'acqua, probabilmente a causa di una qualche sorgente all'interno del colle, quindi sistemò una scodella di dimensioni discrete e attese che si riempisse, poi si diede una sciacquata alla faccia, al collo e bevve pochi sorsi. Doveva rimettersi in marcia e riprendere il cammino più velocemente che poteva se non voleva tardare allo scontro finale. Ma qualcosa attirò la sua attenzione proprio quando mise lo zaino in spalla e uscì dalla cavità, qualcosa che gli mise suggestione. Si trattava della Cometa di Sozin, che sembrava divenire sempre più grande man mano che si avvicinava e tra poco sarebbe iniziato il piano d'invasione dei nemici. Doveva sbrigarsi e prepararsi all'imminente battaglia per la libertà, prima che il mondo cadesse nelle tenebre e nella distruzione.
"Ba Sing Se, sto arrivando!" disse incamminandosi per il sentiero principale, aumentando il passo. Purtroppo però la cometa era più vicina di quanto pensasse e a breve in cielo sarebbero comparsi anche i mezzi fluttuanti più avanzati della Nazione del Fuoco, cosa che avrebbe potuto ostacolarlo non poco.
   
 
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