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Autore: krishel    05/03/2013    0 recensioni
Storia ambientata a cavallo tra la 3a e la 4a stagione di Fringe, potrebbe contenere degli spoiler per chi non ha visto. Peter prende coscienza con la sua vera natura.
Genere: Angst, Science-fiction, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU, Missing Moments, What if? | Avvertimenti: nessuno
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E' una corsa contro il tempo la mia, una corsa per impedire che gli eventi prendano la loro forma. Una forma che sto cercando disperatamente di impedire, da troppo tempo ormai.
Ho dimenticato tutto.
Il mio nome, la mia faccia, i miei occhi.
Ma non ho dimenticato quello a cui sto dando la caccia.
Era iniziato come un giorno normale anche se avevo uno strano presentimento addosso.
Poi tutto è precipitato.
Passato, presente e futuro si sono sgretolati di fronte ai miei occhi. Ho vissuto contemporaneamente la mia nascita e la mia morte, ma nulla mi ha preparato a vivere lo stesso per le persone che amo.
Corri, ragazzo, corri.
Rimpiango di non aver amato abbastanza.
Rimpiango di aver odiato troppo.
Il mio vero rimpianto è quello di non aver vissuto.
Tutto quello che mi era familiare, tutto ciò che amavo, tutti quelli con cui avevo vissuto per anni ora sono altrove. Non esistono più se non nella mia mente sotto forma di ricordi. Mi sto aggrappando a questo ora, è ciò che mi fa andare avanti. Corri, non c'è più tempo, non c'è più tempo...
Prendo la rincorsa e urlando mi lancio di corsa a perdifiato, buttandomi dall'alto di un palazzo. Improvvisamente mille voci esplodono nella mia testa. E'la mia vita, i miei ricordi, la mia coscienza. Sono tranquillo, so che non mi farò del male.
Buio.
Riapro lentamente gli occhi, ho paura di vedere dove sono capitato.
La luce intensa del neon mi acceca. Sono in una stanza di ospedale ma non c'è nessuno vicino a me. Devo alzarmi e vedere dove mi trovo. Mi tolgo da dosso tutti gli elettrodi. Poi mi alzo dal letto e indosso alcuni vestiti dentro l'armadio. Comincio ad incamminarmi per i corridoi ma non c'è nessuno. E' come se fosse tutto deserto. Intravedo una sagoma scura con la coda dell'occhio.
- Ehi, c'è nessuno qui? - urlo ma la mia voce rimbomba con uno strano eco.
Ancora quella sagoma, comincio a inseguirla, sento che devo sapere di chi si tratta. E' come se giocasse con me. Per quanti sforzi faccia per avvicinarmi, non riesco a colmare la distanza. Comincio a essere stanco, temo che la mia mente mi stia giocando brutti scherzi. Se non altro ancora non ho visto i soliti segni. Dove sono?
E perchè sembra non esserci anima viva?
Mi fermo. E anche la sagoma sembra fermarsi.
Lentamente si avvicina. E' una figura tutta nera, con il cappuccio tirato su. I suoi gesti sono lenti, armoniosi. Pian piano scopre il volto e mi ritrovo a fissarmi come in uno specchio.
- Chi sei?
Sorride ma non risponde. L'uomo si gira verso lo specchio che si trova dietro di lui, poi ritorna verso di me. Mi saluta con la mano e si avvicina allo specchio. Non riesco a toglere gli occhi da lui, da quello che sta facendo. Pian piano entra dentro lo specchio, e scompare. Al suo posto rimane solo il riflesso dei miei occhi sconvolti.
   
 
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