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Autore: Ale Villain    05/03/2013    3 recensioni
Il pozzo resterà bloccato per qualche giorno e ciò accadrà proprio quando Inuyasha si trova nell'epoca di Kagome. Ma qualcuno è riuscito ad attraversare il pozzo insieme al mezzo demone a sua insaputa e raggiungerà la tranquilla vita moderna della ragazza. Inuyasha sarà sempre con lei, ovviamente, ma l'aria monotona di quell'epoca comprometterà la sua "normale" vita da mezzo demone? Ma chi è il misterioso personaggio che ha attraversato il pozzo?
AGGIORNAMENTI INTERROTTI FINO A DATA DA DESTINARSI
Genere: Avventura, Fantasy, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Inuyasha, Kagome, Miroku, Sango, Un po' tutti | Coppie: Inuyasha/Kagome
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Kagome camminava tranquilla, con il suo inseparabile zainetto giallo in spalla. Era tranquilla, quella mattina, nonostante dovesse ritornare nella sua epoca per affrontare qualcosa di più pericoloso di Naraku stesso: gli esami. L’idea di tornare a casa non le dispiaceva affatto; le mancavano le comodità del mondo moderno.
Era da due settimane che stava nell’epoca Sengoku ed era rimasta molto indietro con il programma scolastico. E che scusa si era inventato questa volta suo nonno? Improvvisa infiammazione alla ghiandola intestinale? Mal funzionamento dell’ipofisi? Ci potevano stare entrambi;  il nonno di fantasia, in questo campo, ne aveva. Sorrise senza accorgersene: eh sì, il mondo moderno le mancava proprio.
Arrivò, finalmente, davanti al pozzo, dove ad attendere la sua partenza c’erano Inuyasha e Shippo. Il mezzo demone se ne stava seduto a braccia conserte con le spalle appoggiate al pozzo, a fissare il prato, serio. Appena vide Kagome distolse lo sguardo dal prato: << Tra tre giorni devi essere qui >> disse serio << se non sei puntuale ti vengo a prendere >>
<< Dai, Inuyasha, lo sai che sono sempre puntuale >> disse iniziando a sedersi ai bordi del pozzo.
<< Kagome fai presto in questi tre giorni, a Inuyasha mancherai >> disse Shippo allegro. Di rimando si beccò un pugno in piena nuca e gli spuntò un bernoccolo bello grosso.
<< Smettila di prendertela con lui! >> lo sgridò la ragazza << E fai il bravo durante la mia assenza >>
<< Bah >> disse solo Inuyasha, ad occhi chiusi.
<< Ah, Inuyasha, ricordati una cosa… >> aggiunse poi con voce intensa.
<< Sì, dimmi… >> disse Inuyasha curioso con le orecchie da cane che si muovevano a scatti.
<< Bè… mi raccomando tienilo a mente in questi tre giorni… >> poi si fece improvvisamente rabbiosa << A CUCCIA! >> si sentì un bottò e Inuyasha finì faccia a terra, mentre Kagome calò nel pozzo.
<< Ma che cosa ho fatto ora?! >> domandò disperato, non avendo voglia di alzarsi.
<< Evidentemente non vuole che mi picchi come fai di solito >> disse il cucciolo di demone volpe, sicuro di sé.
<< Ma piantala! >> finì l’altro alzandosi << Piuttosto andiamo a cercare quel bonzo >> disse sollevando in malo modo Shippo e mettendoselo in spalla << Ha abbandonato Sango così di punto in bianco, chissà dove sarà andato! >> e iniziò a correre, come faceva  a suo solito.
 
 
 
Sota entrò nel vecchio tempio della famiglia Higurashi: << Buio? >> chiamò << Buio? Insomma, non puoi sparire ogni volta! >> disse con le braccia sui fianchi.
Il fratellino minore di Kagome era alle prese, per l’ennesima volta, con il gatto di famiglia, che come al solito era sparito chissà dove.
Il pozzo, tutt’a un tratto, si illuminò e distrasse Sota dal suo compito di cercare Buio.
<< Ehi Sota! >> esclamò Kagome saltando fuori dal pozzo.
<< Sorellina! >> disse l’altro con il volto luminoso << Sei tornata! >>
<< Eh si >> disse Kagome contenta << Finalmente sono a casa >>
<< Dai andiamo, ci sono mamma e il nonno che ti aspettano! >> disse euforico e trascinando la sorella per il braccio.
<< Arrivo, arrivo! >> disse sorridendo.
Mentre facevano mano nella mano quel piccolo tratto di strada dal tempio fino a casa, Buio ricomparve e seguì i due.
Kagome aprì la porta di casa e esclamò immediatamente << Sono a casa! >>
<< Kagome! >> disse la mamma correndo ad abbracciarla.
<< Oh ciao cara >> disse semplicemente il nonno << Ho avvisato la scuola e ho detto che avevi una brutta gastrite che non ti faceva mangiare per giorni >>
<< Ehm.. sì ecco… grazie… >> disse con un sorriso preoccupato. – Il nonno le inventa tutte – pensò.
<< Vieni Kagome, è l’ora di pranzo >> disse la mamma << ho preparato il riso, poi se vuoi puoi andare in camera a riposarti >>
<< No mamma, non posso riposarmi >> rispose la ragazza << ho da studiare tanto in questi due giorni e devo anche farmi passare gli appunti di matematica, altrimenti non passerò mai l’esame >> disse sedendosi e sentendosi una studentessa modello.
<< Ma Kagome, sei appena arrivata a casa >> provò la mamma.
<< Lo so mamma, ma non posso perdere tempo >> continuò << ho promesso a Inuyasha che sarei ritornata entro tre giorni e i tre giorni non li voglio assolutamente sforare! >> esclamò infine.
<< Come sta il fratellone? >> chiese Sota.
<< Tutto bene non preoccuparti >> disse frettolosamente << finalmente si mangia qualcosa di più commestibile >> disse con gli occhi lucidi per la commozione e iniziò a mangiare tutto quello che si trovava sulla tavola.
<< Kagome ma sbaglio o sei dimagrita? >> domandò il nonno.
<< Cosa? >> chiese con il cibo in bocca << No, non credo >>
<< Oh oh! Potrei usare questa scusa per la prossima volta che devi ritornare dall’altra parte! Che sei dimagrita e non hai più forze eh… >> disse euforico.
<< Eh… sì nonno, non ora! >> disse tra una forchettata e l’altra.
Il resto del pranzo passò tranquillamente e Kagome, una volta finito di mangiare, si rinchiuse in camera.
<< Bene >> disse << Ora devo mettermi sotto, altrimenti non arriverò mai a superare l’esame! >> esclamò piena di energia.
Si sedette sulla sedia girevole e iniziò a scrivere formule, teoremi e numeri; tutte cose complicate che doveva imparare in soli… due giorni!
<< Non ce la farò mai ! >> disse disperata appoggiando la testa sul tavolo.
 
 
 
<< E-E dai Sango, stavo solo scherzando! >> disse Miroku cercando di calmare la sterminatrice di demoni che gli aveva piantato una bella cinquina in pieno volto.
<< Ah si? >> disse lei con le mani sui fianchi << tutte le volte dici che scherzi! E tutte le volte lo stesso scherzo: ti becco sempre a rimorchiare con qualche bella ragazza! >> esclamò rossa in volto per la rabbia.
<< Lascialo perdere, Sango >> disse Inuyasha da sopra un albero, vicino ai due litiganti << è sempre il solito >>
<< Hai ragione Inuyasha… >> disse lei facendo un respiro per calmarsi << Piuttosto, quando hai detto che torna Kagome? >> domandò alzando lo sguardo verso di lui.
<< Tre giorni >> rispose senza voltarsi << Ma sono sicuro che sarò costretto ad andarla a prendere: succede sempre così >>
<< E’ vero, Kagome non è mai puntuale! >> confermò Shippo.
<< Tsk >> disse  Inuyasha. Uno dei suoi soliti versi.
<< In questi giorni mi sa che è meglio se ci portiamo avanti >> disse Miroku con il mento tra l’indice e il pollice << Ci sono stati molti avvistamenti di demoni in vari villaggi >>
<< Sì, hai ragione >> disse il mezzo demone scendendo con un balzo dall’albero in cui stava così comodo << Partiamo subito >>
<< Kirara! >> esclamò Sango, chiamando il suo gattino a due code per farlo trasformare in una tigre formato gigante dai denti aculei. Su di essa si sistemarono Sango e Miroku. Shippo avrebbe viaggiato sulle spalle di Inuyasha.
<< Dov’è stato il primo avvistamento? >> domandò Inuyasha mentre correva a perdi fiato.
<< Se non mi sbaglio in un villaggio verso est, dietro quel monte >> indicò Miroku con la mano che portava il vortice.
Inuyasha sorrise in modo minaccioso, come era solito fare ed accelerò il passo.
<< C’è un solo problema >> aggiunse Sango.
<< E quale sarebbe? >> domandò Inuyasha scocciato.
<< Senza Kagome non possiamo sapere se il demone che stiamo per affrontare ha con sé un frammento della sfera o no >>
<< Poco importa, lo scopriremo >>
Sango guardò Inuyasha: senza Kagome diventava sempre aggressivo, molto più del solito. E in questi casi avrebbe voluto anche lei mandarlo a cuccia.
Erano quasi arrivati al villaggio quando Inuyasha fiutò qualcosa:
<< Cos’hai sentito? >> domandò Miroku al mezzo demone.
<< Odore di bruciato… >> rispose pensieroso.
<< Ah sì, si vede del fumo! >> esclamò Sango.
<< Acceleriamo! Se c’è stato un incendio da poco magari qualche persona la riusciamo a portare in salvo! >> proseguì il monaco.
Arrivarono al villaggio e appena entrarono trovarono il disastro più totale: era scoppiato sì un incendio, ma non c’era anima viva, se non due o tre uomini che tentavano di scappare.
Il mezzo demone sfoderò Tessaiga, la sua inseparabile spada, ma il monaco, sceso dal dorso di Kirara, lo fermò:
<< Aspetta Inuyasha >> disse mettendo una mano sulla spada per trattenerlo << Credo sia abbastanza inutile utilizzare la cicatrice del vento, non servirebbe a niente >>
<< Hai ragione >> disse rimettendo nel fodero la spada.
<< Ma allora cosa possiamo fare? >> domandò Sango con la maschera che gli copriva il volto fino al naso.
<< Intanto pensiamo a salvare queste poche persone che girano sperdute. Poi provvederemo >> disse serio Miroku.
 

 
 
 
Ok ragazzi, questa è la mia prima FF su Inuyasha, il mio manga preferito, spero vi piaccia!
Recensite in tanti e fatemi sapere come vado! J
Un beso <3
Changest.
  
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