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Autore: Larriesh    05/03/2013    0 recensioni
Blaine e Kurt vivono un un mondo in cui tutto è basato sullo scorrere del tempo, e ogni persona ha reolato il proprio grazie ad un orologio sul braccio, che scorre a ritroso.
Cosa succede se Blaine vive alla giornata, con pochissimo tempo a disposizione, mentre Kurt è un cosiddetto "ricco", con decine di anni davanti, che però vuole cambiare il mondo?
[idea di base: "In time"]
Genere: Azione, Romantico, Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Burt Hummel, Rachel Berry | Coppie: Blaine/Kurt
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Blaine aggrottò le sopracciglia. "Che idea?" chiese. 

Kurt si morse il labbro inferiore. Parlare avrebbe significato mettere a repentaglio il mondo intero. Avrebbe distrutto il mondo di suo padre, il suo grande impero, la sua ricchezza - e non solo la sua, bensì tutte le zone ricche che esistevano in quel pianeta, le cosiddette "zone 1". Ogni stato ne aveva una; in America la zona 1 era quella dove viveva lui: New Greenwich, al di fuori della quale partiva la suddivisone nelle zone povere del ghetto. 

Avrebbe significato anche, però, un nuovo inizio, dove le persone povere non esistevano, dove ognuno avrebbe avuto diritto ad anni di vita e non solo a misere ore: nessuno avrebbe più vissuto con la paura della morte incombente.

Guardò Blaine, che lo fissava curioso, ansioso di sapere.

"Blaine, quello che sto per dirti è difficile per me. È come se stessi 'tradendo' mio padre." disse.

Il moro strinse più forte le mani che erano ancora nelle sue e sussurrò: "Kurt, non ti obbligo a fare nulla. Tu mi hai detto di voler fare qualcosa e di avere un'idea. Ma se non te la senti, lasciamo perdere; aspettiamo che i Minutemen smettano di cercarti e ti riporto a casa." 

Kurt scosse la testa deciso. "No. Non voglio tornare. Anche se non parlassi, se non agissimo, credo rimarrei qui. Anzi.. credo farei a modo mio. Tornerei a casa, prenderei altro tempo e lo porterei qui." Alzò gli occhi verso di Blaine e li incatenò ai suoi. "È questo che voglio fare, Blaine. Voglio diventare una sorta di Robin Hood moderno. A New Greenwich ci sono banche talmente piene di tempo, che nessuno si accorgerà se manca qualche centinaio di anni. Voglio tornare a prenderlo, portarlo qui e donarlo alle persone che ne hanno bisogno." 

Blaine lo guardò, ammirato dal suo altruismo. Insomma, lui era ricco, cosa poteva interessargli del ghetto? E invece Kurt lo aveva sorpreso, dimostrando di tenerci davvero, di sentirsi male nella sua condizione di favore. Gli sorrise e annuì. "Kurt, questa è davvero una bella idea. Però.. come facciamo a tornare a New Greenwich? Non abbiamo abbastanza tempo da usare per pagare l'entrata alla città. O meglio, tu ne hai, io no."

Kurt sospirò, lasciò andare le sue mani e iniziò ad arrotolarsi la manica del golfino che indossava, iniziando a scoprire il suo orologio.

Blaine, nel frattempo, non spostò lo sguardo dal suo viso concentrato. Non voleva invadere la privacy di Kurt: se avesse voluto mostrargli il suo tempo lo avrebbe fatto, lui non aveva intenzione di sbirciare. Si convinse che il motivo del suo sguardo prolungato fosse quello e non l'osservare quanto più possibile la bellezza del ragazzo che aveva di fronte.

Una volta scoperto l'orologio, Kurt alzò il viso e vide che Blaine lo stava fissando intensamente; arrossì e gli mise il braccio davanti al viso. 

"Guarda." gli disse.

Blaine si decise ad abbassare il viso e quello che vide gli fece spalancare gli occhi dalla sorpresa.

"Dieci anni? Ma come è possibile, Kurt? I Minutemen avevano iniziato a rubartelo..?"

Kurt scosse la testa. "No. Mio padre mi ha concesso solo questo tempo."

Blaine era sbalordito. "Ma come? Con tutte le migliaia di anni cha ha a disposizione?"  

Kurt annuì, grave. "Però non è questo il punto. So come entrare a New Greenwich ed è il percorso inverso tramite il quale sono arrivato qui. Ora ti spiego."

Il ragazzo di fronte a lui attese. 

"Hai presente il muro di confine?" Blaine annuì e Kurt continuò. "Beh, quando ero ancora un ragazzo viziato che non sapeva come funzionava il mondo, iniziai ad essere curioso e a chiedermi cosa ci fosse oltre il muro. Insomma, la vita era ovunque come lo era dalle mie parti? Provai a chiedere a mio padre, ma lui era troppo occupato con il suo lavoro, come al solito, per curarsi delle mie domande, così dovetti arrangiarmi da solo: mi recai in ogni biblioteca della città, in ogni archivio e alla fine trovai delle vecchie carte, dei vecchi articoli, delle vecchie mappe. Scoprii così l'esistenza della altre zone. E ci rimasi male. Iniziai a rimuginarci su, ma più ci pensavo più mi rendevo conto di quanto non mi piacesse il mondo in qui vivevo. Poi, un giorno, durante le mie letture, trovai questa vecchia mappa risalente alla costruzione del muro e vidi che era segnalato un passaggio costruito molti anni prima, che non era controllato. Mi recai sul luogo e, benché ci fossi passato diverse volte accanto, non mi ero mai accorto di un ipotetico passaggio. Sembrava un normalissimo pezzo di muro. Avendo la mappa a disposizione, notai una piccolissima fessura, nella quale era possibile inserire le dita e spostare una lastra, oltre la quale si intravedeva un lungo tunnel buio. Al momento pensai di avere la soluzione a tutto: avrei percorso il tunnel e sarei venuto qui. Non avevo minimamente pensato a dei possibili rischi. Così preparai scrupolosamente ogni dettaglio: allo scattare del mio tempo, avrei atteso il momento propizio e avrei attraversato il varco. Il resto della storia la sai." disse Kurt. "Quindi, ora basta tornare di là." 

Blaine abbassò lo sguardo, pensieroso. "Kurt, posso chiederti una cosa?" domandò.

Il ragazzo annuì. "Certo, tutto quello che vuoi."

Blaine alzò il viso e lo guardò. "Tu.. quanti anni hai?" 

"Tutto qui? Mi aspettavo delle domande con risposte molto più complesse." rise Kurt, sollevato. 

Blaine gli sorrise di rimando. 

"Ne ho 20 e 3 giorni." rispose.

Blaine annuì. Se lo sentiva che Kurt fosse così giovane. 

"E tu?" chiese Kurt.

Blaine rimase zitto e in risposta si arrotolò la manica della camicia che indossava fino a mostrare l'orologio, le cifre ancora immobili.

Kurt sgranò gli occhi. "Davvero il tuo tempo non è ancora partito?" chiese incredulo. "Dimostri più anni di quelli che hai."

Blaine rise. "Kurt non sono un ragazzino. Compirò 20 anni domani. Anzi.." disse, guardando il cielo fuori che si rischiarava, segno dell'alba imminente. "..compirò 20 anni tra poche ore."

Kurt gli strinse una mano. "Non cambierà nulla e l'iniziare dello scorrere del tempo non farà male. Ti pizzicherà solo un po' il braccio. E poi..l'aspetto che avrai per il resto dei tuoi giorni è.. molto bello." mormorò, arrossendo. Anche Blaine arrossì e distolse lo sguardo da Kurt. "Se anche tu hai compiuto gli anni da poco, potremmo festeggiare.. ti va?"

Kurt lo guardò, sorpreso dalla sua richiesta. 

"Ovviamente qui in casa." chiarì Blaine. "Non ti farei mai uscire con i Minutemen là fuori che ti cercano."

"E cosa facciamo?" chiese Kurt.

"Ti va una pizza?" propose Blaine.

"Una pizza? Cos'è?" 

Blaine sgranò gli occhi e spalancò la bocca. "Non puoi non sapere cos'è una pizza, Kurt! Dobbiamo rimediare! Anche se non è l'ora indicata per mangiarla, dato che è l'alba, ma insomma, ieri sera non ho cenato e ho un certo languorino.." si perse in parole Blaine. Poi scosse la testa, come a riprendersi dai suoi pensieri. "Tu hai fame Kurt?" gli chiese.

Kurt sorrise, intenerito dall'atteggiamento di Blaine. "Sì, Blaine. Festeggiamo con la prizza."

"Pizza." lo corresse Blaine.

"Quello che è. Vediamo cosa combini in cucina." rise Kurt.

"Ehi!" se la prese Blaine, fingendo il muso. "Io sono bravissimo a cucinare!"

Kurt, con le lacrime agli occhi dalle risate, si alzò dal divano e porse la mano a Blaine. 

"Allora, campione, vediamo che sai fare."

Blaine prese la mano del ragazzo e lo portò in cucina con sé.

Un'azione semplice come cucinare qualcosa insieme li avrebbe sicuramente distratti dalle loro preoccupazione per la loro missione imminente.

 

 

*

 

Eccomi :)

Nulla da dire per quanto riguarda il capitolo, se avete domande da fare vi lascio i miei contatti:)

E ricordatevi che mi fa sempre molto piacere avere i vostri pareri e commenti! :)

 

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