Shock.
Sono quasi morto se penso che sono ancora disteso a pancia ingił come un pezzo di carne sul banco del macellaio, immobile e sconvolto a fissare con gli occhi spalancati le tende oltremare della stanza di Alan Pascal, mentre lui č fuori chissą dove, chissą con chi, chissą a fare cosa.
Tra laltro sono anche mezzo nudo: la maglietta sollevata ed i pantaloni abbassati alle caviglie, penzolanti ad una sola di esse. Giusto il tempo di afferrarmi per i capelli, liberarmi dellimpiccio dei vestiti, prendermi senza tanti complimenti e mollarmi lģ come una bamboletta di carne.
Fa male.
E mi sento ridicolo.