Rimani con me...

<< Mi dispiace... >>.
Sono le uniche parole che riesco a dire, a pensare con razionalità...
<< ... Non riuscirò a mantenere la mia promessa >>.
Tsunade... tu che sei una donna arrogante, una donna dal carattere impossibile, egoista e che ama giocare d' azzardo e che a volta perdi il lume della ragione... la stessa donna che il più delle volte si comporta in modo infantile... ora stai piangendo... è colpa mia vero? ti ho deluso ancora.
Mi chiedo per quanto ancora farò soffrire le persone a me care... ancora per poco.
Mi alzo dal letto dell' ospedale, scendo e ti abbraccio ma continui a piangere... cosa ho fatto di male Bacchan? Che cosa ho fatto per farti soffrire in queso modo?
Ho combattuto una guerra... ho imparato a controllare Kurama... ho riportato Sas' ke al villaggio, posso dire di essere cresciuto un pochino, o no?
Allora perchè il gioco deve finire...?
Smetti di piangere e mi dai il resto della giornata libera... cosa stai facendo neh? Vuoi lasciare a me il compito di comunicarlo agli altri vero....?
Non tolgo il sorriso dal volto mentre mi incammino fuori da questo posto.
Il sorriso... ormai è l' unica cosa che mi rimane vero...?
Quante cose ho da dire, da realizzare... i miei sogni mandati in mille pezzi, si sono rotti come un piatto caduto a terra... e non riesco a smettere di pensare a te...
Dannato, anche in quesi momenti ci sei solo tu... come farò senza di te neh?
Vorrei mettere la vita in pausa, vorrei salvare i miei progressi e tornare indietro... vorrei ma non posso... la vita non è un gioco no?
Di solito, si piange in certi casi... allora perchè non riesco a farlo?!
Ti vedo dall' altro lato della strada che parli tranquillamente con Sakura... si, confermo, state bene insieme.
Mi guardi e ti avvicini a me... no ti prego, vattene... non avvicinarti... Sas' ke ti prego, rimani a parlare con Sakura.
Alzi una verso di me e io come un codarto mi giro e comincio a correre dalla parte opposta.
Che coniglio che sono... un coniglio di pezza.
Sento i suoi richiami e li ignoro continuando a correre.
No... non posso dirglielo, non io, non ora... non voglio...
Continuo a scappare facendosi spazio tra le altre persone cominciando ad ansimare... un tempo non ero così... ne sono sicuro...
"Infatti, eri un bamboccio rompi palle... peccato, mi piaceva giocare con te... troverò qualcun' altro"
alzo un sopracciglio sentendo la voce della volpa che imbomba nella mia testa.
decido di rallentare prendendo la strada per il molo rispondendo poi a Kurama.
-quanto sei astardo amico mio... si eh1 mi mancherai anche tu tranquillo!-.
Sospiro sentendo improvvisamente freddo, per essere primavera, si muore ancora di freddo.
"Io non ho detto questo Naruto, è ovvio che mi mancherai anche tu idiota".
Comincio a ridere, fermandomi per prendere del the caldo riprendendo la strada per il molo.
-Wow, da quando sei così dolce amico mio?-.
Sento la volpa sghignazzare dentro di me massaggiandomi il fianco destro, il quale viene colpito da una fitta improvvisa.
"Beh... Da quando ti piace quell' piccolo Uchiha bastardo.... mi hai contaggiato e anche molto amico...".
Sgrano gli occhi arrossendo di colpo fermandomi sul piccolo ponte guardando il lago.
-Fottiti amico... lo sai che se adesso sono in questo stato, parte dlla colpa e anche tua vero?-.
Colpito e affondato, vedimo come rispondi.
Aspetto in silenzio qualche imprcazione da parte della volpe o insulti di ogni genere ma... non dice nulla, sospira quasi tristemente... impossibile!
"Lo so Naruto... ".
Tutto quello che riesco a fare è sbuffare, da quando ci siamo ridotti così? sembriamo due idioti... ah no aspetta, lo siamo!
- Senti amico non volevo dirlo... non lo penso davvero, la colpa è solo mia... sono stato troppo testardo e sono andato incontro ai miei limiti... non devi essere riste per queso ok?-.
Mi metto seduto sul bordo del ponticello di legno soffiando sulla mia bevanda ancora bollente.
"Che fai... accetti i tuoi stessi errori nacchan?".
Beh mi sebra ovvio no?
Ormai è l' unica cosa che mi resta da fare.
Ammettere i propri sbagli significa: Crescere... Tutti commettiamo errori, ma è compito nostro riuscire a dare un senso anche agli errori poiché c'è molta differenza tra andarsene senza averli compresi e rimanere chiedendo scusa... Anche cadendo è possibile fare un passo in più.... Sta a noi decidere se cadere in avanti o cadere all'indietro.
Comincio a bere sorridendo chiudendo gli occhi per godermi meglio il calore del the che inizia a iscaldarmi la gola.
Che gionata di merda...
Poso il bicchiere incrociando le gambe mettendo il broncio.
<< Ah! ma bravo! che fai? scappi coniglio? >>.
Impreco mentalmente riconoscendo al volo la voce.
Prima era una giornata di merda... ora sono io quello nella merda cazzo!
<< Mh? che ho fatto teme? >>.
Mi giro per guadarti mentre mi sorridi teneramente... al contrario io assottiglio lo sguardo rigirandomi.
Come faccio a dirglielo? come... come.... come...
<< Tzè lo chiedi anche? Sei corso via, di solito mi riempi di insulti di prima mattina... mi ci sono abituato >>.
Ti siedi vicno a me avvicinando una mano ai miei capelli... non farlo ti prego, non toccarmi ora...
Abbasso la testa spostandolo dalla parte opposta della tua mano guardando i piedi.
Io che amo i tuoi occhi, che mi fanno tornare il sorriso appena li vedo, ora non riescoa guardarli... Ho deluso anche te... ed è la cosa che fa più male.
Riesco a percepire il tuo sguardo confuso ma non riesci a vedere che il mio sorriso è falso...
<< Che ti prende Dobe? >>.
Eccola! La domanda che non volevo sentire!
Sorrido trovado la forza di  guardarti, scuotendo la testa velocemente.
<< L' Hogake-sama mi ha detto che ti ha dato la giornata libera, stai male? >>.