Storie originali > Drammatico
Ricorda la storia  |      
Autore: KazeSlasher    06/03/2013    0 recensioni
Ciao.
Non so perchè ti sto scrivendo questa lettera, tanto so che non avrò mai il coraggio per spedirla.
Vorrei dire che è perchè voglio che tu capisca, ma sarebbe una bugia. Tu hai già capito. Ed è questo che mi fa stare male.
La verità è che voglio che tu ti senta in colpa per ciò che mi hai fatto. Voglio che ti senta in colpa perchè ti sei innamorato di un altro mentre stavi con me.
Genere: Drammatico, Introspettivo, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate, Triangolo
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

A Ray e Stephan.

Letter to Ray

Ciao.
Non so perchè ti sto scrivendo questa lettera, tanto so che non avrò mai il coraggio per spedirla.
Vorrei dire che è perchè voglio che tu capisca, ma sarebbe una bugia. Tu hai già capito. Ed è questo che mi fa stare male.
La verità è che voglio che tu ti senta in colpa per ciò che mi hai fatto. Voglio che ti senta in colpa perchè ti sei innamorato di un altro mentre stavi con me. Forse non hai mai capito realmente quanto io sia stato male per quello che è successo.
Non il fatto che tu, alla fine, abbia preferito lui. No, non è questo. E' che io ci credevo. Credevo in te, credevo in noi. Per la prima volta nella mia vita avevo accettato l'idea di potermi fidare, di volermi fidare di qualcuno che non fossi io.
E invece...
Sapevo di te e Stephan. Sapevo cosa era successo tra voi prima che io e te ci innamorassimo. O meglio, quando tu eri innamorato di me, ma io non ricambiavo. Quando lui ti consolava perchè io ti ignoravo. Quando io ancora ti conoscevo a malapena.
Te la ricordi la prima volta che ci siamo incontrati?
C'era anche Stephan, quel giorno. Eravamo nel tuo ristorante, solo noi due, e tu ci hai fatto assaggiare quel nuovo dolce che avevi appena inventato.
Fai la migliore ganache al cioccolato del mondo, sai? Mi sento stupido a non avertelo mai detto.
Avrei dovuto capire fin da allora che io e te non eravamo destinati ad essere una coppia. 
Stephan c'è sempre stato, fin dall'inizio.
Un dannato triangolo. 
Però so che mi hai voluto davvero, almeno per un po'. E io ho voluto te, come non avevo mai desiderato nessun altro prima.
Eri... Dio, eri perfetto. 
Ti guardavo e mi sentivo mancare il fiato. Proprio io, sempre così freddo, timido e misantropo.
Io ti ho lasciato superare quel limite che mi ero imposto di non far varcare mai a nessuno. Ti ho concesso ogni brandello del mio essere, fino alle briciole. Ne hai attinto a piene mani, felice che finalmente fossi tuo. Non dirò che è stato tutto inutile, perchè in tutta la mia esistenza non mi ero mai sentito tanto vivo.
Perchè, grazie a te, sono stato felice. Anche se per poco.
Quanto è durato quell'idillio, Ray? Qualche settimana?
Quando quella sera mi hai guardato negli occhi, prima ancora che tu parlassi sapevo che qualcosa si era spezzato. 
Quando mi hai detto di te e Stephan... in fondo lo sapevo già. Ma non per questo ha fatto meno male.
Mi hai spinto sott'acqua quando stavo appena cominciando a stare a galla. 
Tu non lo sai, ma quella sera mi hai ucciso. 
E anche se eri davvero pentito, anche se ti ho perdonato, anche se poi hai continuato a fare la spola tra me e lui, lottando contro te stesso, contro il senso di colpa che ti obbligava a stare con me e il tuo cuore che invece voleva lui, anche se ti ho amato fino alla fine, sapevo che non sarebbe stato più lo stesso.
In fondo, credo sia stato un bene per tutti e tre che tu abbia scelto lui.
No, non sto scherzando. Adesso riesco anche ad essere felice per voi. Mi fa piacere che siate felici.
Non sento più quel dolore lancinante al petto. Non sento più le lacrime premere con forza per uscire. Non sento più quei miliardi di aghi che si infilano gelidi sotto la pelle ogni volta che ti vedevo sorridere.
Ora vi guardo e non sento più nulla.
Sono tornato quello di un tempo. Quello che aveva il terrore di essere anche solo sfiorato dagli altri. Quello che viveva nascosto in una gabbia d'acciaio, che allontanava gli altri con le sue stramberie. Quello di cui, per qualche ragione che ancora non mi spiego, ti eri innamorato.
Ma c'è una differenza.
Fa molto più freddo, ora, dentro di me. Un freddo devastante che nessun fuoco potrà neppure vagamente scalfire.
Perchè quel ragazzino freddo, timido e misantropo ha imparato la lezione.
Non c'è spazio per l'amore, nella mia vita. Non più.
Non c'è spazio più per nulla, perchè il ghiaccio divora tutto, riempie ogni angolo libero.
Non voglio più avere freddo, ma ormai so che nessuno potrà scaldarmi.
Tu ci sei riuscito, per un po'. Ma forse quel ghiaccio ti ha fatto paura, e per questo hai preferito Stephan.
Lui ha bisogno del tuo calore quanto me.
Mi piacevano tanto le tue mani. Profumavano sempre di vaniglia e limone.
Chissà quanti dolci prepari per lui.
Ma non importa. Non importa più ormai.
Sono tanto stanco, Ray. Stanco di questo freddo che mi toglie il fiato.
Ma presto non sentirò più niente. Perchè un modo, uno solo, per mandare via il ghiaccio c'è.
Ma non si scioglierà, no. 
Si romperà. Insieme a me.
Addio Ray. Salutami Stephan.
Ti amo.


  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Drammatico / Vai alla pagina dell'autore: KazeSlasher