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Autore: IndelibleSign    07/03/2013    7 recensioni
-Joseph, due birre. Una per me e l'altra per Hermione.- disse il ragazzo verso il cameriere.
-Sono astemia.- sbuffò la ragazza.
-Credevo che ti chiamassi Hermione, umh..- iniziò lui -Fa lo stesso. Joseph, una birra per me e una per Astemia.- concluse facendo l'occhiolino al cameriere.
Immediatamente la ragazza scoppiò a ridere.
Era legale essere così stupidi?
-Astemia vuol dire che non voglio e non posso bere alcolici.- rispose lei scuotendo le spalle con disinteresse.
-I tuoi dovevano davvero odiare gli alcolici per darti un nome del genere.- 
Genere: Demenziale, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Niall Horan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Beer.

 

 

La rossa aveva appena finito di esibirsi in una delle sue solite canzoni in uno dei soliti squallidi locali per alcolisti ultraottantenni o ragazzi in depressione che passavano spesso il loro tempo libro lì.
Cantare non era di certo il suo hobby, ma per racimolare qualche gruzzoletto doveva pur sempre mettere su qualcosa che le riuscisse quantomeno decentemente, e cantare era una di quelle cose.
Lei amava anche scrivere, se proprio lo si deve dire, ma non era sicura di farlo bene.

"Come pensate ci si senta a non essere sola?.."
 
..cominciò a scrivere sul suo taccuino, prima di avviarsi verso il bancone e lasciarsi cadere su uno degli sgabelli.
Sbuffò prima di poggiare il peso del suo corpo soltanto sul suo gomito sinistro, per poi poggiare la sua guancia sul palmo della mano.
Tamburellò con la biro sulla superficie del bancone, prima che qualcuno attirasse la sua attenzione:
-Ehilà, Hermione!- era chiaramente la voce di Joseph, un cameriere sessant'enne, colui che per primo le aveva permesso di esibirsi.
-Joseph, portami il solito.- disse prima di sorridergli, ed abbassare lo sguardo per l'ennesima volta sul suo taccuino.
Ondeggiò con lo sguardo, osservando una coppia di anziani a danzare.

"Come pensate ci si senta ad avere qualcuno con cui ballare nonostante i piedi vi facciano male?.."

Solamente quando sentì lo sgabello accanto a lei scricchiolare e un odore nauseabondo le colpì l'olfatto, alzò il capo disgustata.
-Hermione!- urlò quest'ultimo.
Strano a dirsi ma non era un ottantenne, ma un ragazzo apparentemente giovane: aveva un colore di occhi talmente azzurro che probabilmente fissandoli troppo avresti potuto affogarci addirittura, delle labbra talmente candide che per un attimo aveva desiderato morderle, per non parlare poi dei capelli biondi con qualche ciocca leggermente castana.
-..Emh, tu sei?- chiese curiosa.
Sapeva che la maggior parte delle persone che passava il suo tempo lì la conosceva, ma altrettanto non era per lei.
-Il tuo stalker professionista, signorina Mellark. Niall Horan.- si presentò tendendole la mano.
Appena Hermione chinò il suo sguardo sulla mano poco curata del biondo, ritrasse il suo sguardo e tornò al suo quaderno.

"Come pensate ci si senta ad essere migliore?.."

..appuntò ancora.



-Cosa scrivi?- di nuovo quell'irritante e squillante voce le riempì i timpani.
Sbuffò, senza però degnarsi di rispondere.
-..Posso leggere?- trillò lui sporgendosi per riuscire a leggere qualche parola.
Appena lo fece, Her chiuse di scatto il suo taccuino.
Nessuno -e ripeto-, nessuno aveva il diritto di leggere ciò che scriveva.
Fortunatamente, a "salvarla" arrivò Joseph, con la sua coca-cola.
-Tieni, oggi offre la casa.- le sorrise l'anziano porgendole la lattina che lei subito iniziò a bere.
Quando voltandosi notò Niall fissarla con sguardo accigliato, ruotò gli occhi al cielo.
-Joseph, due birre. Una per me e l'altra per Hermione.- disse il ragazzo verso il cameriere.
-Sono astemia.- sbuffò la ragazza.
-Credevo che ti chiamassi Hermione, umh..- iniziò lui -Fa lo stesso. Joseph, una birra per me e una per Astemia.- concluse facendo l'occhiolino al cameriere.
Immediatamente la ragazza scoppiò a ridere.
Era legale essere così stupidi?
-Astemia vuol dire che non voglio e non posso bere alcolici.- rispose lei scuotendo le spalle con disinteresse.
-I tuoi dovevano davvero odiare gli alcolici per darti un nome del genere.- si accigliò il biondo.
-Il mio nome è Hermione! Astemia indica il fatto che io..- provò a rispiegare, ma appena notò lo sguardo perso di Niall, sentenziò il tutto con un gesto della mano.
-Ma ti chiami Hermione perché ai tuoi piaceva Harry Potter?- ancora una volta, lui.
-No, Niall. Mi chiamo Hermione perché mia nonna di chiamava così.- rispose mugolando con tono lamentoso, cosa che fece ridacchiare Niall.
-Io sono irlandese.- disse con nonchalance il biondo.
-Da quando?- rispose la rossa, ridacchiando sommessamente.
Nessuno sfuggiva al suo giochetto.
-Da quando sono nato, sai, l’Irlanda, le pinte di birra.- rise.
-No, intendevo, da quando dovrebbe interessarmi qualcosa di te?- concluse lei lasciandogli un buffo sulla guancia destra.
Bevve l’ultimo goccio della sua coca cola, prima di ringraziare con un sorriso Joseph, indossare il suo cappotto felpato ed uscire, noncurante dell’incessante pioggia.



“Come pensate ci si senta a non camminare sola sotto la pioggia?..”

..scrisse ancora, mentre grosse gocce di pioggia le bagnavano il quaderno.
Prima che potesse del tutto bagnarsi, lo richiuse riposandolo nella borsa.
Una volta alzato lo sguardo dalla borsa, però, notò che nessuna goccia di acqua le colpiva i capelli, così quasi involontariamente alzò lo sguardo.
Un ombrello arancione a pois rossi la copriva, proteggendola.
-Ti prenderai una bronchite, così.- una voce la fece sobbalzare.
Niall.
-Horan!- urlò la ragazza portandosi una mano sul petto, leggermente spaventata.
-So di non essere bellissimo, ma puoi contenerti.- sbuffò lui, sorridendo sotto i baffi.
La ragazza gli sorrise, chinando il capo.
Lui non era bellissimo, era perfetto.
-Grazie.- trillò all’improvviso lui.
-Per cosa?- domandò Hermione, camminando insieme a lui verso casa sua.
-Per aver pensato che sono perfetto.- ridacchiò lui.
-C-Come?- ed ancora una volta Niall le sorrise.
-Potrai avere anche gli occhi blu come la notte, Her, però riesco a leggerci ogni singolo dolore, ogni pensiero o ricordo che sia.- le sussurrò tirandola di più verso lui, per proteggerla dal freddo e dalla pioggia.
-E sentiamo, a cosa sto pensando ora?- chiese lei prima di incollare i loro sguardi.
“Sei un’idiota” pensò lei.
-Fino a prova contraria tu stavi camminando sotto la pioggia, quindi idiota probabilmente ci sarai tu.- disse fintamente offeso il biondo.
Lei spalancò la bocca, leggermente sorpresa.
“Bububudadada” ridacchiò pensando alla sciocchezza che stava pensando.
-No, Her, se pensi lettere a caso non posso leggerti.- brontolò Niall.
Fu un attimo dopo che Hermione sentì la sua mano riscaldarsi ed un’altra mano unirsi alla sua, stringendola.
-Che..- provò a replicare, ma Niall fu più veloce.
-Così ci riscalderemo e non moriremo come pinguini.- concluse lui, riprendendo a camminare velocemente.
Tutto d’un tratto, però, Her si fermò, facendo voltare il biondo.
“Abbracciami, Niall” pensò sperando che anche quella volta lui capisse.
..E così fu.
Capì di stare abbracciando il biondo solamente quando sentì la pioggia bagnarla da capo a piede, l’ombrello cadde a terra voltando via a causa del vento, e le braccia di Niall le circondarono le spalle, facendole chinare il capo fino al suo petto.
-Tu sei pazzo, Horan. La persona più pazza che abbia mai conosciuto.- ridacchiò lei, sempre stretta nel suo abbraccio.
-E perché mai?- chiese lui, nonostante sapesse la risposta.
L’unica cosa che sapeva era il fatto di amare il sorriso di Hermione.
I suoi occhi blu che facevano da contrasto con i suoi capelli rossi.
Le sue labbra rosse e le lentiggini attorno al naso.
Il suono soffice della sua voce, leggermente graffiata.
-Prima pensi che ‘Astemia’ sia il mio nome, poi improvvisi dicendo che i miei erano Potterheads, come se non bastasse leggi nella mente –cosa abbastanza traumatizzante- rise lei –Poi mi copri con l’ombrello dicendo che avrei preso una bronchite senza, e poi mi abbracci lasciandoci scoperti alla pioggia. Sei pazzo.- riprecisò ridendo ancora.
Niall amava anche il suono della sua risata.
-L’alcool gioca brutti scherzi, allora.- rispose lui sciogliendo l’abbraccio.
-Andiamo?- indicò la strada avanti a lui, ancora troppo lontana dalla casa Mellark.
Hermione annuì, riprendendo a camminare insieme a lui, leggermente più indietro.
-Aspetta, Niall?- lo richiamò.
Ancora una volta il biondo si voltò, sorridendo.
“Mi baci?” pensò.
Niall non disse nulla, semplicemente si avvicinò a lei, abbastanza vicino da sentire la fragranza del suo profumo.
-Dillo ad alta voce.- le ordinò.
“Ho vergogna”
-Non devi. Io sono quello pazzo, ricordi?- rispose lui.
-Mi baci, Niall?- ribadì lei, leggermente arrossita.
Per tutta risposta lui sorrise, trionfante.
E poi? Solamente l’uragano di emozioni causatagli dall’incontro delle sue labbra con quelle di Hermione, soffici e calde.
Quando Hermione sciolse il loro contatto, prese immediatamente il suo taccuino, dove vi erano appuntate le frasi della giornata, più una che stava per scrivere e per rispondere:

“Come pensate ci si senta ad essere amati? Io lo so, e credetemi, è la sensazione più bella al mondo.”
 
-Ora possiamo andare.- terminò lei sorridendogli, per poi stringergli la mano fortemente e camminare sotto la pioggia verso casa, di tanto in tanto saltellando e ridendo.



Un passante poté giurare di aver sentito un “TI AMO!” detto da un accento irlandese, ma chissà, probabilmente solo allucinazioni.
..O no?


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Aloha lettrici belle! 
In realtà non penso che questa os sia una delle migliori che abbia scritto, infatti credo che sia qualcosa buttato giù in un momento di noia. 
Spero, però, che vi piaccia comunque.

Non so voi, ma io Niall demente ce lo vedo perfettamente. HAHAHAHAHAHAHA (amu, ti lowo. hihihi
Poi volevo cambiare il nome della protagonista in Ron perché Hermione mi fa cagare il piccione, però mi scocciavo di cambiare e quindi.. SI CHIAMA HERMIONE!
HAHAHAHAHAHAHAHA lo so, mi odiate.

Se non la seguite, vi chiedo di passare da:  
Hall of fame.  che è una mia FF e la trovate nella mia pagina di EFP!
Oppure potete passare da:  
Took a month boy, to steal my heart. che è già finita! 

Mi aspetto pareri personali, critiche e chi più ne ha più ne metta.
-vostra, Martina.
 
 
  
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