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Autore: Loveless X    08/03/2013    0 recensioni
Sappiamo tutti della storia tra Luka e Yuki, del loro legame. Ma... Cosa succede a Luze, lo spietato fratello di Zess, quando incontra Loveless?
Genere: Avventura, Dark, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kanata Wakamiya, Luze, Nuovo personaggio, Yuki Sakurai, Zess/Luka Crosszeria
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Loveless era un nome in codice.
Le era stato assegnato da uno strano ragazzo con i capelli lunghi di nome Takashiro, in una notte d'inverno.
Sembrava conoscerla bene, anche se lei era solo una ragazzina cenciosa seduta sull'asfalto. L'aveva portata nella sua grande villa, dicendole che avrebbe dovuto combattere, che quei flash che sentiva la notte non erano sogni, ma ricordi di una vita passata.

Eppure, a lei non dispiacevano. Sembravano felici dopotutto, molto meglio della vita che conduceva adesso.
Alcune volte si trovava nel letto della sua stanza a cercare di richiamarli per sentire un po' di calore, ma quando si sforzava non ci riusciva mai.


Erano passati dieci lunghi anni da quando i suoi genitori l'avevano mandata in quella città per imparare a combattere. Non le avevano dato molte  spiegazioni, e forse non sarebbero servite, perché lei allora era ritenuta troppo piccola per capire.
Ma quella sera, quando le avevano raccontato tutto, dell'offerta del governo, della residenza Giou, e dell'uomo che sarebbe venuto a prenderla, lei era fuggita. Ed era rimasta in un angolo della strada, sotto un ponte, a guardare le stelle.

-Opporrai resistenza?-
Resistenza? Cosa poteva mai fare lei? Il suo destino era stato scritto prima ancora che fosse in grado di scegliere, quindi non aveva molte alternative.
Si levò in piedi, con i vestiti stracciati dalla lotta contro il suo maestro, guardò l'uomo del clan Giou. Lui le sorrise e la condusse verso un'auto.

-Andremo in Giappone. Ti porterò con me e conoscerai altri ragazzi come te-  Le disse con voce serena . - Non dovrai salutare il tuo maestro, ci abbiamo pensato noi...non immaginavamo che educasse i suoi allievi in quel modo, siamo venuti appena scoperto...-

Guardò il cielo dal finestrino oscurato. Dietro di sé aveva solo il vuoto, non esistevano più né i suoi genitori, né il suo maestro.

Fu presentata una sera a cena.
Nella residenza aveva conosciuto altri "Zweilt".
Come le avevano spiegato, queste persone erano disposte a combattere e a dare la vita per sconfiggere Reiga, l'oscuro negromante. Ma a lei, sembravano solo pedine, messe su una scacchiera e manovrate per il volere di quell'uomo, per assecondare la folle storia del loro destino.

-Come mai sei da sola? Non hai un compagno? -  Il primo a rivolgerle la parola era stato Yuki. Era gentile, proprio come le aveva detto il capo. Così, quando accennarono a presentarsi, su esortazione di Yuki, lei alzò le mani ridendo 
-Tranquilli, so già chi siete, mi è stato detto molto di voi-
Tutti si misero allora a scrutarla. Si sentiva a disagio, non era mai stata insieme a così tante persone. Non che gli importasse, era chiaro, ma non voleva dare una cattiva impressione.
-No, non ho un partner. Il mio maestro, nella scuola dove sono stata cresciuta, mi ha educato per rendermi autosufficiente in battaglia... è una caratteristica della mia scuola, non meravigliatevi-
Hotsuma sbuffò . -Certo, vuoi dire che sei anche una eroina? Cosa credi di essere, ragazzina? Guarda che sei appena arrivata! Tutti gli Zweilt hanno bisogno di un compagno, altrimenti non si è degni di essere considerati tale!-

Quel ragazzo l'aveva messa in difficoltà. Per fortuna internvenne il capo, che era seduto a capo tavola e ridacchiava come se quella fosse una conversazione di poco conto.

-Va bene così, Hotsuma. Non ha detto che non può avere partner, semplicemente che per adesso è in grado di cavarsela da sola. E fidatevi, per quanto io conosca la scuola dove è stata allenata, posso dirvi che non sta mentendo. Conosce anche il suo partner naturale, solo che anche lui è stato educato a sopravvivere in modo autonomo, quindi non sono in sintonia. Ritengo che sia meglio tenerla con noi così, adesso-

Sospirò, poi tornò alla sua cena, mentre tutti annuivano. 
-Solo che... non è un po' triste?- disse Yuki, guardandola.

Lei sorrise, indicando Zess -Anche tu non hai uno Zweilt, eppure lui ti è accanto. Non preoccuparti per me, Yuki. Ci siamo già incontrati, io e la mia persona speciale. Non è uno Zweilt, e forse...non si ricorda nemmeno di me... ma sono certa che la rivedrò-
   
 
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