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Autore: Kurrin Bright    08/03/2013    3 recensioni
Mari, la figlia del comandante Ivan, è costretta a diventare la nuova leader del Team Idro fino a quando il padre non si sarà ripreso da una terribile ferita e realizzare il sogno di salvaguardare ed espandere le acque di Hoenn. Quando scoprirà che sia la sua l'organizzazione sia i loro nemici, il Team Magma, hanno in realtà scopi loschi dovrà liberare Kyogre e Groundon con l'aiuto di Ash, Vera, Brock, Max e dei loro pokémon.
Genere: Avventura, Drammatico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Anime
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«Bene.» mormorò Mari. 

Il piccolo Rein nel frattempo era ancora immerso in quel bizzarro mondo di ricordi, dove la voce acuta della bambina dagli occhi dolci e trasparenti si confondeva con il pesante sbadiglio della ragazza che era diventata la sua allenatrice.

«Leo ha detto che abbiamo il pomeriggio libero, cosa possiamo fare?» chiese lei, sdraiandosi sulla sabbia rovente e giocherellando con la sua bandana.
«Vorrei andare a vedere papà, però gli Idrotendenti hanno detto che posso farlo solo questa sera, quindi… pensiamo…»
Mari non si mise a pensare, aspettava solo una risposta dal pokémon. Il Marill non la degnò di uno sguardo. Era incredibile, anche per un pokémon, come il tempo passava e come gli umani cambiavano. Eppure quella bambina, dentro l'allenatrice, doveva ancora esserci.

«Rein? Mi stai ascoltando o sei nel paese delle baccalghe giganti?» fece la ragazza tentando di riportarlo alla realtà.

«Rill!» rispose Rein guardandola con occhietti stupiti. Mari lo accarezzò, sorridendo.

«Pensatore!» lo rimproverò amichevolmente, dandogli una pacca sulla testa. Il pokémon ricambiò il sorriso.

«Tornando a noi: cosa possiamo fare siccome abbiamo il pomeriggio libero e papà sta riposando?» chiese ancora. 

Questa volta la ragazza poteva stare sicura, Rein non era più distratto e presto una risposta sarebbe finalmente arrivata! 

Infatti il tempo non ci mise molto e il pokémon Aquatopo ebbe un illuminazione.

«Rill! Rill!» esclamò saltellando.

«Allora, cosa aspetti? Spara!» ordinò Mari, impaziente di assistere all'ipotesi del suo Marill.

 

Rein fece un cenno con la testa e per qualche secondo rimase immobile e poco dopo dalla sua piccola bocca uscì una grossa bolla, pronta a danzare nell'aria. 

«Quello è Idropulsar!» disse la ragazza, curiosa di sapere cosa voleva trasmettere il suo amico con quel piccolo e simpatico spettacolo.

Il pokémon eseguì un rapido gesto con la zampina, accompagnato da un occhiolino. Come per dire Non è ancora finita! Dopo aver sparato violentemente nel cielo altre bolle, identiche dalla sua bocca uscì un vento gelato, pronto a raggiungere le sfere, che diventarono palle di gelo.

«Quella invece è Bora! Ehi, ho una mezza idea!» esclamò Mari con aria di vittoria. Rein però fece un versetto stridulo e la sua fronte si accurvò, questo era un Ehi tu, sii paziente! La ragazza sbuffò e si sedette goffamente, pronta ad attendere il gran finale. Tuttavia le sfere ghiacciate stavano cadendo a terra, lo spettacolino non poteva di certo finire così! La coda del Marill si illuminò di una luce argentea e iniziò a colpirle agilmente, distruggendole. Di esse erano rimasti solo piccoli cristalli di brina che scomparsero velocemente. 

Il pokémon sorrise gioiosamente ed eseguì un rapido inchino.

«Quella era Codacciaio… ci sono! Vuoi allenarti con le combinazioni, giusto?» domandò l'allenatrice.

«Rill.» Annuì Rein. 

I due erano soliti ad allenarsi inventando nuovi tipi di combinazioni. Mari fin da bambina si stupiva sempre davanti ai coordinatori esperti e ai loro pokémon, tuttavia il solo pensiero di andare ad una gara le dava i brividi, con tutte quelle persone ad osservarla!
Per lei era meglio tenere le sue creazione per se stessa e per il suo pokémon.  
Inoltre trovava la carriera della coordinatrice troppo da femminuccia viziata e antipatica, quindi non si faceva mai vedere da nessuno. 

Era la leader di un'organizzazione, doveva avere determinazione e carisma, non poteva di certo perdere tempo in queste cose, per quanto si divertiva.

«Dici? Ti ricordi la scorsa volta cosa è successo? Alice ci ha visti! Meno male che non lo ha detto a nessuno, quella.» Fece lei preoccupata.

 

Rein si diede una zampata sulla faccia, sbuffando, questa volta era un Sei sempre la solita!

«Ma sì, rischiamo!» esclamò Mari alzandosi. Era evidente che entrambi si stavano annoiando, non potevano di certo stare tutto il giorno a oziare.

La piccola creatura gioì saltellando e si mise in posizione, pronto ad iniziare.

«La combinazione che hai fatto era un po' facile, proviamone subito una un pochino più difficile.» Disse la ragazza.

«Iniziamo! Rein, usa un Idropulsar bello grande!» ordinò puntando il dito sul Marill, che obbedì all'istante lanciando la sfera d'acqua in aria.

«Bora!» urlò la ragazza ansiosa. La bolla si congelò, pronta a cadere al suolo.

«Preparati, dobbiamo fare un effetto ancora più bello di quello di Codacciaio! Ora! Usa Protezione.» 

Rein eseguì la mossa, preoccupato che la sfera di gelo potesse colpirlo. 

Essa si schiantò contro la barriera che lo proteggeva. Questa volta i cristalli erano molti di più e decoravano magicamente l'aria.

Al posto di un inchino, Mari eseguì una rapida posa di vittoria: fece saltare il suo amico pokémon in spalla ed infine tirò trionfosamente un pugno rivolo verso il cielo, il tutto accompagnato da un sorrisetto furbo ma deciso.

 

All'improvviso un rumore secco e continuo colpì le spalle della ragazza, non c'era dubbio: un battito di mani. Si girò preoccupata, i suoi pensieri iniziarono a sparare nel vuoto tutte le ipotesi possibili su chi poteva essere lo spettatore ma solo una abbracciò la realtà; Leo.
Tutta quella soddisfazione si tramutò frettolosamente in imbarazzo e la paranoia della ragazza aveva vinto, quel rosso che tingeva le sue guance poteva essere solo il colore della vergogna e della sconfitta.
 Le sue braccia penzolavano, molli e immobili, come quelle di una bambola e il suo stomaco si agitava all'interno del corpo mordendo se stesso.

«C-che cosa ci fai tu qui??» chiese, balbettando.

«Ero di passaggio.» Si giustificò il ragazzo grattandosi la schiena con la mano. Lei non sapeva cosa dire, era solo avvolta dal desiderio di sprofondare per terra.

«Scusa se ho assistito, raramente ho visto degli allenatori e dei pokémon esibire coordinazioni, nonostante le gare ad Hoenn sono molto comuni.» Disse lui.

Mari lo osservò; le mani di Leo iniziarono a giocherellare assieme all'ansia, le labbra venivano mordicchiate con rapidità. Il tutto decorato con un sorriso rovesciato. Era abbastanza evidente che era dispiaciuto di averla fatta imbarazzare così tanto.

«Non fa niente.» Rispose la giovane leader sorridendo. Il ragazzo mise a posto il braccio e anche lui incurvò le labbra all'insù, andava tutto bene, per fortuna.

«Come va la tua ferita?» domandò.

«Non era poi così grave, lo ammetto. Tuttavia ho provato a correre e a salire le piccole scale del sottomarino e mi faceva un male tremendo!» spiegò Leo.

«Perché allora non ti siedi qui, sulla sabbia? È calda, ma non scomoda!» lo invitò Mari. Lui annuì e si accomodò, sdraiandosi sul grande tappeto dorato.

Rein fece una rapida corsetta verso il biondo e lo guardò con una faccia buffa, ma allegra, come per dargli il benvenuto nella piccola compagnia.

 

«Senti Mari…» disse Leo.

«Sì? Cosa c'è?» domandò la ragazzina. Chissà questa volta cosa il simpatico conducente voleva dire o chiedere.
Prima di sparare tutte le ipotesi più assurde aspettò la sua risposta.

«Sei piuttosto brava nelle combinazioni assieme a Rein, anche se potete tranquillamente migliorare! Che ne dite di partecipare ad una gara?» propose. 

«Non saprei proprio. Il solo pensiero di andare ad una gara mi spaventa, con tutta quella gente…» Mari lanciò le prime parole che passarono nella sua testa.

«Però partecipare a spettacoli e gare pokémon è un modo per superare l'insicurezza e la paura del pubblico, non credi?»

Lei non sapeva cosa rispondere, in fin dei conti Leo aveva ragione. Ma era davvero quella l'occasione di affrontare i suoi problemi? Figuriamoci.

«Sì, ma… la leader del Team Idro ad una gara? Ti immagini una persona con un incarico come il mio partecipare ad un evento simile?» fece, stirando i muscoli delle gambe dalla tensione.

«Bah, ma non è questione di professione! Questa è questione di pokémon!» la incoraggiò lui. 

I pensieri della ragazza si spensero, ora quel che contava erano le parole che sarebbe stata in grado di dire. Anche se, forse, era prossima ad una figuraccia. 

Ora però era arrivato il momento in cui doveva arrangiarsi da sola.

«Di pokémon? Nel senso che l'unica cosa che conta è il legame con essi e la bravura con cui si sa addestrarli?»

«Esatto!» esclamò lui con un rapido schiocco di dita.

Forse, dopotutto, non era un passatemo così da femminuccia scontrosa fare dei giochi, anche simpatici, con le mosse del proprio Marill. 

 

 

Note dell'autrice (Datemi un pizzicotto, vi prego)

*Crys risale da un pozzo* Nbwhahahahahaha! E io risorgeròòòòò… già fatto xD Emh, no, ero nel pozzo solo per simboleggiare la mia rinascita, yeah!

Vi chiedo scusa per quanto riguarda le combinazioni. Ho poca fantasia in queste cose, alcune saranno ripetitive nel corso della storia, vi avviso!

Mari parteciperà presto ad una gara, questo fatto non è un caso. Proprio con una gara conoscerà gli eroi principali della serie Advance e la storia inizierà a prendere il suo lato decente e insieme fermeranno gli scopi loschi che il Team Idro non si aspettava :D

Capitan Ovvio: Hai appena spoilerato!

Crys: D: è vero! NUUUOOOH! *si suicida con la Masanume* Aspettate, io sono immortale! Non posso suicidarmi! DOPPIO NUUUOOOH!

Ho scritto questo capitolo ascoltandomi per bene e a manetta le musiche del videogioco Final Fantasy X per PS2, ah… calmano l'anima! :)

Vorrei tanto farci una bella giocata ora, ma non posso ç_ç devo andare a flauto traverso xD
Comunque sia se vi interessa posso darvi i titoli di qualche bella OST! ;)

Questo capitolo lo dedico nientemeno che ad AleSaphi24, la terza recensitrice principale della fic :')  

Perdonate anche il fatto che il capitolo è leggermente più corto rispetto al precedente e a molti errori di battitura dovuti allo stress! Sono stanca morta.

Un grosso "grazie" lo do a tutti i recensori principali tra cui

- _Nobody_ (anche se è tanto che non la sento)

- Silver Star

- AleSaphi24 (citata prima)

E anche a tutti i lettori silenziosi! Oggi vi ho scocciati fin troppo quindi me ne vado.

Alla prossima (mancheno, gne gne è_é)

 

CrystalHika

   
 
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