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Autore: MyNosh    09/03/2013    1 recensioni
“Non mi sono mai aspettata nulla, ma sai, ci ho sperato fino all’ultimo.”
— cosmicfiasco, tumblr.
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Liam Payne, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: Tematiche delicate
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                                                                             Sei cosi altrove che non riesci neanche piu a tornare."

Il rumore fastidioso simile a quello di una macchinetta dell elettrocardiogramma risuona
nelle mie orecchie fastidiosamente.
Socchiudo gli occhi varie volte prima di aprirli del tutto,un colore acceso mi provoca danno.
Mi guardo attorno e solo pochi attimi dopo i ricordi ofuscati nella mia mente si fanno chiari.

Guardo i miei polsi e il resto del mio corpo,sul ventre le mani che passano su di esso provocano
leggeri dolori seguiti da dei miei piccoli mugolii.
Guardo vicino al mio cassetto,ci sono vari tipi di pillole,i miei antidepressivi.

'Ivy,ti sei svegliata finalmente' la Dottoressa Janina è al fianco del mio letto bianco sorridente,
passa una mano sulla mia guancia accarezzandola delicatamente,le sorrido abbassando 
poi lo sguardo.
'Che è successo Jan?' le chiedo con la voce roca e assonnata,sospira e scuote il capo.
'Niente piccola,niente' conclude porgendomi un bicchiere d'acqua e una piccola pastiglia rotonda di colore
rosa confetto,la prendo posandomi sui gomiti e deglutisco il tutto.
'Ora rilassati,non fare sforzi' mi rassicura aiutandomi a stendermi e rimboccandomi le coperte.
Sistema il tubo della flebo e la gradua a seconda del periodo di tempo in cui le gocce devono scendere.
'Ciao Jan' dico con una voce sottile,sorride e si allontana.


'Ehi' una voce fioca si fa sentire dal mio orecchio destro,mi giro dal lato opposto
a quello in cui stavo e ammicco un 'ciao' con la testa.
'Ti sei rimpasticcata eh?' chiede quasi divertito il ragazzo dai capelli castani sdraiato
sul letto affianco al mio.
'Già..' dico soffermandomi per un secondo,sospiro.

'Facciamo un gioco?' chiede sedendosi a gambe incorciate sul materasso morbido,sorrido.
'Che tipo di gioco?' chiedo incuriosita,mi alzo stenendomi sui miei gomiti e lo guardo,è divertente.
'Si chiama.il gioco delle domande,in pratica tu devi rispondere finendo con una domanda,capito?' annuisco.
'Si,qual'è il tuo nome?' inizio sorridendo,ammicca notando il fatto che ho appreso bene 
'Liam,che ci fai qui Ivy?' mi soffermo nel pensare a come possa conoscere il mio nome poi,
capisco che magari ha ascoltato la conversazione di prima con Jan.
'Io,sono depressa,ho tentato il suicidio varie volte,mi taglio,credo sia questo il motivo per cui sono cui,
sai cose così,che capitano tutti i giorni direi' fingo un sorriso 'Tu?' metto in questa domanda
un senso di curiosità profondo,sembra un tipo apposto.
'Io mi drogavo,sai,sempre per via della depressione. Quanti anni hai?' chiede con un tono di malinconia
nella voce,forse dovuto a ciò che mi ha dato per riposta.
'Sedici,tu?' rispondo fingendo un sorriso sperando che ricambi
'Diciotto' smorza un sorriso 'Da quanto frequenti gli ospedali per.. questa cosa?' chiede posando
il gomito sulla gamba e appoggiando il viso sulla mano piegata.
'Ormai sarà un anno,e tu?' abbasso lo sguardo al pensiero che ciò che faccio da un anno non
è una cosa buona,ma sopratutto il fatto che non riesco a smetterlo di fare,mi fa rattristire ancora di più
'Sei mesi,circa,non so' fa spallucce,come se la cosa fosse poco interessante
'La domanda?' chiedo con un pizzico di ironia
'Ah,perchè lo fai?' sorride.

'Ho perso i miei genitori quando avevo quindici anni,
da li tutto è andato a finire nella merda e così io sono finita in questo giro di vita spericolata. Capita che crolli. Capita che ti manca, anche se non dovrebbe. Capita e basta.Tu?' il mio tono diventa triste,proprio
come il mio sguardo.
'Io,io l ho fatto perchè,li vedi questi?' chiede mostrando vari lividi sul suo petto e sul suo collo
'Me li ha fatti mio padre,tornava ubriaco e siccome gli andava si sfogava su di me' il suo tono
si fa cupo come il suo sguardo,giocherella con le mani sulle varie cicatrici ancora fresche.
'Fine del gioco?' chiedo come se fosse una domanda ironica
'Tu che dici?' chiede formando un sorriso splendente tra le sue labbra.
'Mh,io direi..' abbasso lo sguardo 'direi di andare a fare un giro,solo io e te' sussurro osservando poi,
la sua barbetta fine sul suo mento,i suoi occhi marroni e intensi,le sue labbra carnose,il suo
naso a patata. Persino le sue sopracciglia folte sono attraenti.
'Ci sto' dice sorridendo e alzandosi dal letto.
'Ci vediamo alle sette davanti alla sala mensa' sussurra sfiorando le sue labbra contro le mie.
  
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