Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran
Segui la storia  |       
Autore: wilsbud    10/03/2013    3 recensioni
Guardavo le persone, tanto per vedere chi era innamorato, e chi era solo lì per perdere tempo. Poi ho visto Ed, era ancora sul palco, e lui mi ha guardata negli occhi, con uno di quegli sguardi che non si dimenticano facilmente, poi ha rivolto la sua attenzione ad Harry.
Sapeva. Niente di specifico, in realtà, ma sapeva. E credo che ad un amico non si possa chiedere di più.
Genere: Angst, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

introduzione

 
‘Vivien, vodka al tavolo dieci.’ Una figura slanciata si avvicinò al bancone dove james aveva appoggiato un bicchiere di vetro. ‘Vivien? Vuoi muoverti?’ La ragazza sbuffò ed alzò nervosamente gli occhi al cielo. Si portò una mano sulla fronte ed afferrò il bicchiere pieno di alcol. Camminò decisa tra i tavoli, schivando tutte le persone ubriache che cercavano di reggersi in piedi.

Il tavolo dieci era occupato da un giovane che indossava un cappellino di lana marrone, lasciando che alcune ciocche dei suoi capelli ricci uscissero dal copricapo.
Vivien appoggiò il bicchiere sul tavolo e mimò un ‘prego’ con le labbra.
Il ragazzo alzò la testa, i suoi occhi color smeraldo incontrarono quelli color nocciola di Vivien.
‘Grazie mille’ rispose con voce roca. La mora accennò un sorriso e si allontanò verso il bancone.

‘Quel ragazzo..’ disse James mentre preparava un altro drink. ‘Ti stava guardando il culo’ concluse ghignando. Vivien si voltò, il ragazzo a cui prima aveva portato una vodka la stava ancora guardando. Egli sorrise ed alzò il bicchiere verso la mora.
Vivien si girò di scatto cercando di coprirsi le guance, ormai diventate rosse, con le mani.
‘Hai quasi diciannove anni e diventi ancora rossa quando un ragazzo ti guarda?’ La mora abbassò lo sguardo, che si posò su un bicchierino appoggiato sul bancone, ed iniziò a giocherellare con le dita. ‘Sì’ rispose. James iniziò a ridere e scosse la testa mentre porgeva un drink ad un’altra cameriera. ‘Credo che dovresti parlargli. Sembra carino.’ Vivien alzò lo sguardo. ‘Non che a me piacciano i maschi, ma se fossi una ragazza, lo troverei carino’ concluse James.
Vivien sorrise e si alzò dallo sgabello, si sistemò il grembiule e sbuffò.
‘Vado a recuperare qualche bicchiere.’ La ragazza si allontanò e raccattò qualche bicchiere vuoto ai tavoli, quando, ad un tratto, le luci si spensero.
Si fermò e guardò il piccolo palco di fronte a lei, un riflettore illuminava uno sgabello posto proprio al centro. Un ragazzo con la chitarra sulla spalle salì sul palco, aveva i capelli rossi e gli occhi azzurri. Si sedette e portò il microfono alla bocca.
‘Sono Ed Sheeran, ho preparato un po’ di canzoni per questa sera’ disse appoggiando il suo strumento sulle gambe. ‘Credo che inizierò con kiss me.’
Le note della canzone echeggiarono per tutta la stanza. Un paio di coppie iniziarono a ballare. Vivien sorrise e rimase ferma nello stesso punto per un paio di minuti. ‘Questa voce..’ Il cuore le iniziò a battere forte, i brividi invasero tutto il suo corpo. Quella voce, quella canzone avevano completamente catturato l’attenzione di Vivien, che venne presto interrotta da una mano che si posò sul suo fondo schiena.

‘Ciao’ una voce roca giunse alle sue orecchie. Vivien ruotò la testa e si ritrovò i due occhi verdi che aveva incontrato poco prima al tavolo dieci, fissarla. ‘Scusa, non volevo spaventarti’ disse sorridendo. ‘Avevo solo intenzione di chiederti se volessi ballare con me.’
Vivien fece una smorfia. ‘Ballare? Qui? Adesso?’ Si girò ed appoggiò i bicchieri su un tavolo vuoto. ‘E tu chi sei?’ Il giovane sorrise, due fossette gli si formarono ai lati della bocca, allungò la mano e strinse quella di Vivien. ‘Sono Harry.’ Le loro mani si staccarono ‘E qual è il tuo nome?’
‘Vivien’
rispose sicura. ‘Ma ora devo tornare al lavoro.’
Ella si girò e riprese i bicchieri che poco prima stava portando al bancone, ma una mano afferrò il suo polso. ‘Balla con me, sono solo cinque minuti. Non ti ucciderà nessuno.’
Harry le prese i bicchieri, li appoggiò sul tavolo e strinse le mani di Vivien. La ragazza rimase a fissare quel gesto. Nessuno le aveva mai preso le mani in quel modo, per la verità nessun uomo al di fuori di suo padre le aveva preso le mani, perché Vivien non aveva mai avuto un fidanzato.
Si, aveva avuto parecchie ‘relazioni’, ma non così importanti da arrivare a tenersi le mani.
‘Che succede?’ Chiese Harry avvicinandosi a Vivien. ‘N.. niente.’ Balbettò.

I loro corpi aderivano perfettamente, i loro bacini combaciavano.
‘Sento il tuo cuore battere’ Harry prese delicatamente la mano di Vivien, le loro dita si
intrecciarono. ‘Sei bellissima.’
Vivien allontanò bruscamente il corpo di Harry dal suo. Il palmo della sua mano era appoggiato al petto del ragazzo. ‘Perché mi dici queste cose?’
‘Perché le penso.’
Vivien scosse la testa ed accennò un mezzo sorriso. ‘Devo tornare al lavoro. La mia pausa è finita.’
La ragazza prese il grembiule che Harry le aveva tolto poco prima e se lo mise. Poi afferrò i bicchieri e tornò da James.
‘Ho preso i bicchieri’ Disse la mora sedendosi e posando i bicchieri. ‘Scusa se ci ho messo tanto.’
Appoggiò il gomito alla superficie lucida del bancone e si tenne la testa con la mano. ‘Rupert è arrivato.’ James si fermò e guardò Vivien. ‘Mi dispiace..’
La ragazza stortò la testa. ‘Di cosa stai parlando?’
‘Rupert ti ha vista avvinghiata a quel ragazzo e..’
James prese fiato. ‘Ha detto di toglierti il grembiule e di andartene.’
Vivien spalancò la bocca, sentì gli occhi divenire lucidi. Quel lavoro le serviva, era l’unico modo che aveva di guadagnare qualche soldo per lei e la sua famiglia.
‘Non può essere’ Disse alzandosi. ‘Dimmi che non è vero.’
Non c’era bisogno di sentire il suo tono di voce per capire quanto Vivien fosse disperata.
James le fece una carezza sul braccio e l’abbracciò.
‘Lasciami!’ James obbedì. ‘Dov’è Rupert? Devo parlargli! Non può licenziarmi solo per questa stronzata.’
‘Oh eccolo, è là.’ Vivien si voltò e vide Rupert parlare con Harry. Si avvicinò furiosa al corpo possente del suo capo e picchiettò la mano sulla sua spalla.
‘Non può licenziarmi.’ Rupert si voltò ed incrociò le braccia. ‘Io ho bisogno di questo lavoro. Mia madre e mia sorella hanno bisogno dei soldi. Non è nemmeno..’
‘Sai Vivien, avevo intenzione di licenziarti, prima che questo ragazzo mi dicesse quanto tu sia stata brava e gentile.’
Vivien si girò verso Harry. ‘Puoi rimanere. Ma che non succeda più una cosa del genere.’
‘Io.. C.. Certo. Mi dispiace.’
‘Per oggi hai finito, ci vediamo domani.’

‘Grazie a Dio ho ancora il lavoro.’ Il volto di Vivien era diventato pallido dallo spavento, si tolse il grembiule e si sedette su una sedia. ‘Cazzo, che spavento.’
‘Credo che dovresti ringraziare me, non Dio.’
‘È stata tutta colpa tua!’
‘Tecnicamente io ti ho solo chiesto di ballare.’
La ragazza guardò Harry in malo modo, scosse la testa e si alzò. ‘Me ne vado.’
‘Aspetta!’
Harry afferrò la mano con cui Vivien si stava slacciando il grembiule, che poco dopo cadde a terra. ‘Senti Harry, non voglio essere scortese, sei un bel ragazzo e tutto quello che vuoi, ma non voglio finire di nuovo nei guai. Quindi è meglio che me ne vada.’
‘Non finirai in altri guai. Promesso.’
‘Certo, come no!’
Il ragazzo che poco prima stava cantando sul palco, era comparso dietro Harry. Appoggiò la sua chitarra che aveva sulle spalle vicino al tavolo e sorrise. ‘Mai fidarsi di Harry.’
‘Ehi amico, così non aiuti.’
Il ragazzo con i capelli rossi mise un braccio attorno alle spalle dell’amico. I suoi occhi azzurrissimi si posarono su Vivien, che in men che non si dica arrossì.
‘Oh scusa, non mi sono presentato. Sono Ed.’ Egli porse la mano alla mora.
‘Sì, lo so’ Disse Vivien afferrando la sua mano. ‘Ehm, l’hai detto prima.. C.. Comunque io sono Vivien.’ Ed si chinò e prese il grembiule da terra. ‘Questo deve essere tuo.’
Vivien afferrò il suo grembiule e lo fissò. Si stupì di quanto fosse gentile quel ragazzo, non aveva mai visto un uomo così in tutta la sua vita. ‘Grazie’ Disse accennando un sorriso. ‘S.. Sei davvero gentile.’
Il rosso sorrise. ‘Che ne dici? Ce ne andiamo?’ Si rivolse ad Harry.
‘Come vuoi.’
‘Beh Vivien, è stato un vero piacere.’

‘Ma..’ Vivien cercò di continuare il discorso. ‘Tornerai qui a suonare?’
‘No, però se vuoi puoi venire a sentirmi.’
‘Certo, come si chiama il locale?’
‘Se mi dai il tuo numero dopo potrei mandarti un messaggio con il nome del locale.’
Si intromise Harry. ‘Solo se vuoi ovviamente.’ Ed colpì lo stomaco di Harry col suo braccio.
‘Il locale si chiama Monkey’s, è qui vicino. Di solito suono lì ogni sera, ma oggi avevo voglia di cambiare, così sono venuto qui.’
‘Oh, hai fatto bene a venire qui.’ Vivien sorrise timidamente. ‘Beh, allora ci vediamo domani.’




 

zuau asdfghkl,
sono emozionata, questa è la mia prima fan fiction su ed.
spero vi piaccia, l'idea non mi è sembrata malaccio. ovviamente mi aspetto qualche recensione,
altrimenti non continuo. *è una minaccia*
niente, io ho finito di annoiarvi.
a presto. un bacio,
wilsbud.

  
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Ed Sheeran / Vai alla pagina dell'autore: wilsbud