Anime & Manga > Puella Magi Madoka Magica
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Autore: mahidevran    10/03/2013    2 recensioni
[human!QBxMami]
— Dì, Kyuubey … Perché lei? —
La bella studentessa dai boccolosi e morbidi capelli biondi diede finalmente voce a quei dubbi, che da qualche giorno le ronzavano in testa senza darle tregua ma che allo stesso tempo non poteva lasciar trapelare in presenza delle due giovani apprendiste.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kyoko Sakura, Kyubey, Madoka Kaname, Mami Tomoe, Sayaka Miki
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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  Dì, Kyuubey … Perché lei?  
La bella studentessa dai boccolosi e morbidi capelli biondi diede finalmente voce a quei dubbi, che da qualche giorno le ronzavano in testa senza darle tregua ma che allo stesso tempo non poteva lasciar trapelare in presenza delle due giovani apprendiste. Come il resto dei suoi sentimenti.
Sciacquava le tazzine e le stoviglie nel lucido e pulito lavello di acciaio con meno calma rispetto al solito, dal momento che la risposta tardava ad arrivare. Nessuna voce irrompeva all’interno della sua mente svuotata e stanca per confonderla ulteriormente, come accadeva dal giorno del loro primo incontro.
Non si era mai fatto problemi neanche riguardo a quello, con nessuna di loro.
Quanto può valere, in fondo, una mente se separata dall’anima che la guidava?
Odiava quella modalità di dialogo all’inizio. La trovava barbara e inopportuna, oltre che indiscreta, tuttavia desistette nel proposito di illustrargli quali diritti umani andava infrangendo in quel modo non appena si rese conto che non concepiva cose come la “privacy” o l’ “intimità” che tutti pretendevano, almeno nella propria mente.
Col tempo però, ci aveva fatto l’abitudine. L’aveva accettata, e prima che se ne rendesse conto la sua debole mente ne risultò così assuefatta da desiderare l’incessante risuonare di quella voce tra le pareti del proprio cervello.

Le tazzine da tè in cui avevano bevuto le nuove kohai cozzarono tra loro, producendo un suono che riecheggiò in tutto l’appartamento, sempre troppo grande e vuoto per due soli inquilini.
Doveva star ridendo di lei, certamente. Una domanda così stupida, una domanda da umani che ancora una volta confermava la loro più grande debolezza: le emozioni.
Lei non gliel’avrebbe mai rivolta una domanda simile, perché lei era superiore a quel tipo di sentimenti.
L’invidia, il desiderio, la rabbia, l’odio, il risentimento e la gelosia la risparmiavano generosamente.
Solitudine, rimorso e disperazione non le appartenevano. Quel cuore puro non dava mai segni di cedimento o debolezza, per quanto fosse nascosto dietro le sembianze di una ragazzina comune e indifesa.
Era forse per questo che Kyuubey l’aveva scelta con maggiore entusiasmo rispetto a quanto facesse di solito?
Ciò le appariva impossibile poiché aveva conosciuto delle ragazze magiche con propositi egoistici o addirittura malvagi, e non per questo erano meno forti di lei, che combatteva per difendere i deboli e gli innocenti, anzi, quella natura crudele e dura permetteva loro di combattere come delle vere guerriere. Proprio come quella misteriosa Akemi, o piuttosto, come la ragazza magica che di tanto in tanto prendeva vita nei suoi ricordi per tornare a tormentarla. La sua prima apprendista. La prima a voltarle le spalle.
Allora perché?
Una come Madoka Kaname non era adatta ad un simile compito. Mami era certa che, con l’aiuto e il supporto suo e di Sayaka Miki, avrebbe resistito al massimo un mese dalla stipulazione del contratto. Nonostante ciò, il messaggero magico l’aveva supplicata di provare a convincerla.

“Ti prego, Mami. Mi serve.” aveva detto. Parole che da chiunque altro sarebbero suonate come un’implorazione, ma da lui non erano altro che un ordine con una bella maschera di cortesia. “E serve anche a te. Non sarai più sola.”

Quanto sciocca la credeva? Mami forzò quel sorriso che tanto detestava, che quando terminava le lasciava la bocca così amara da darle il voltastomaco. “D’accordo.”

Chiuse il rubinetto dell’acqua. Nei secondi successivi l’unico rumore nell’elegante appartamento fu quello delle ultime gocce che da esso penzolavano ancora per poi infrangersi sulle porcellane che giacevano sul fondo del catino.
 — Kyuubey … — 
Mormorò ancora. Quel nome fluttuò fuori dal confine delle sue rosee labbra con lentezza quasi lamentosa.
Le gambe non volevano più saperne di reggere il corpo, quindi scivolò lentamente lungo la credenza sottostante al lavello, fino a ritrovarsi rannicchiata sulle fredde piastrelle del pavimento.
Lui invece non era più lì, aveva lasciato l’appartamento al fianco di Kaname Madoka.
Sì, stava sicuramente ridendo di lei, povera e misera creatura che non si era sentita mai più sola dal giorno in cui allungò il braccio rotto verso quel ragazzo sconosciuto che parlava di desideri, magia e le prometteva che avrebbe potuto aver salva la vita se solo glielo avesse chiesto.
“Salvami.” A quel tempo non sapeva nulla di streghe, maledizioni, Soul Gem e Grief Seed eppure anche quando ne fu informata non si pentì di aver chiesto il suo aiuto. Combattere contro le streghe e rischiare la stessa vita che le era stata concessa erano fardelli sopportabili. Perché Kyuubey era accanto a lei, e senza che il freddo alieno se ne accorgesse per la prima volta aveva avverato due desideri destinati ad una sola maga.








❝ Note dell'autrice. ❞

Mi sono divertita parecchio a scrivere questa qui, sì.
Sotto lo sguardo attento del QB sulla mia scrivania, tehehe--
human!QBxMami sono decisamente una delle mie OTP, e prima o poi avrei dovuto farlo.
Riguardo al suo aspetto secondo me, l'ho immaginato per tutto il tempo con queste sembianze: 
1 )  http://25.media.tumblr.com/tumblr_lrngp28Lyj1qean6yo1_500.jpg
2 ) http://25.media.tumblr.com/tumblr_lst2b7xP0J1r40ndio1_500.jpg
Giovane ma non troppo, insomma. ( Non ce la facevo a creare qualche shota, scusate. / coff )

Alla prossima. /人 ‿‿ 人\ 

   
 
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