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Autore: evenstar    10/03/2013    9 recensioni
"Sebbene fosse appena mezzogiorno la giornata di Pepper era stata già piena e decisamente stressante, avendola vista impegnata a convincere il suo scontroso e volubile boss a prendere il suo jet personale per volare a New York per una importantissima, e molto poco rimandabile, riunione.... Si era appena rivolta alla lettura delle sue mail quando l’icona di una busta lampeggiò sullo schermo, indicandole come un altro messaggio le fosse appena arrivato. Pepper corrugò la fronte, accigliata"
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Tony Stark, Virginia 'Pepper' Potts
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Slice of Life: here with you. '
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Il sole primaverile si rifletteva sull’oceano creando riflessi dorati scintillanti in netto contrasto con l’azzurro intenso del cielo terso. Dall’enorme vetrata di Villa Stark il panorama invitava ad uscire a godersi il tepore, ma l’ineccepibile Virginia “Pepper” Potts era seduta compita su una sedia accanto al tavolino del salotto, immersa nella lettura della sua posta elettronica. Sebbene fosse appena mezzogiorno la sua giornata era stata già piena e decisamente stressante, avendola vista impegnata a convincere il suo scontroso e volubile boss a prendere il suo jet personale per volare a New York per una importantissima, e molto poco rimandabile, riunione.
Come ogni volta prima dell’agognata partenza c’erano stati capricci (da parte di lui) e lusinghe (da parte di lei) e la promessa che per il prossimo mese nessun altro impegno amministrativo avrebbe turbato le giornate del bel miliardario.
Quando finalmente il caffè era stato bevuto, gli occhiali da sole indossati e le chiavi dell’auto trovate, Tony Stark partì sgommando e salutando distrattamente attraverso il vetro abbassato. Pepper si era quindi potuta dedicare pienamente a quella parte del suo lavoro che prevedeva il gestire tutto il resto dell’azienda Stark che non fosse Tony stesso. Si era appena rivolta alla lettura della sua settima mail quando l’icona di una busta lampeggiò sullo schermo, indicandole come un altro messaggio le fosse appena arrivato. Pepper corrugò la fronte, accigliata.
 
Messaggio da Tony Stark
Signorina Potts, mi annoio mortalmente.
 
Pepper, dopo un sospiro esasperato accompagnato però da un ghigno divertito, cominciò a digitare la risposta.
 
Messaggio da Pepper Potts
La riunione è iniziata da meno di cinque minuti, è matematicamente impossibile persino per lei essere già annoiato.
 
Non fece in tempo a chiudere la finestra di dialogo per cercare di tornare al suo lavoro che un'altra busta lampeggiò sullo schermo.
 
Messaggio da Tony Stark
La riunione non è ancora iniziata. Sembra che qualcuno sia in ritardo.
 
Messaggio da Pepper Potts
Allora come fa ad essere annoiato?
Comunque per una volta non è lei ad essere in ritardo. Non le fa una strana impressione?
 
Messaggio da Tony Stark
Che senso ha essere il capo se poi non posso nemmeno arrivare in ritardo?
 
Messaggio da Pepper Potts
In quanto capo dovrebbe dare l’esempio.
 
Messaggio da Tony Stark
C’è lei per quello.
Forse è solo finito il caffè.
 
Messaggio da Pepper Potts
Cerchi di non bere altro caffè, è già abbastanza iperdinamico così.
 
Messaggio da Tony Stark
Sa che non tradirei mai il suo caffè. Perché non è venuta con me oggi?
 
Pepper sospirò divertita, chiuse le altre e-mail e aprì direttamente la chat della posta.
 
Pepper: l’idea era quella di finire il lavoro prima del weekend. Cosa che attualmente mi sembra abbastanza improbabile.
Tony: essendo la mia assistente personale, dovrebbe assistermi.
Pepper: essendo la sua assistente personale, e non la sua baby sitter, dovrei organizzarle il lavoro.
Tony: perfida. Ha per caso dormito male questa notte?
Pepper: ho dormito poco, ma non male.
Tony: interessante. C’è qualcosa che dovrei sapere?
Pepper: Nulla di cui non sia già ampiamente al corrente, non è ancora iniziata la riunione?
Tony: sì, circa 5 minuti fa.
Pepper: allora dovrebbe smetterla di importunarmi e cominciare a seguire.
Tony: mi basta un neurone per seguire questi discorsi, gli altri li dedico tutti a lei, signorina Potts.
Pepper: li dedichi al Consiglio, signor Stark, o la mando anche alla prossima riunione.
Tony:  la mia continua vicinanza sta avendo effetti deleteri su di lei, Potts.
Pepper: la mia è pura sopravvivenza. Peccato che la cosa sembri non funzionare anche in senso opposto.
Tony: sono difficilmente influenzabile.
Pepper: per favore. E’ tutto, signor Stark?
Tony: per il momento è tutto, signorina Potts.
 
Pepper chiuse la finestra di chat con un sorriso di vittoria e tornò a leggere le sue e-mail riuscendo nelle due ore successive a rispondere a tutte. Stava per chiudere il computer per dedicarsi alla pila di fogli che l’attendeva sulla scrivania quando un messaggio sonoro la indusse a riaprire la mail.
 
Messaggio da Tony Stark
Che ore sono in California?
 
Pepper scosse la testa, esasperata.
 
Messaggio da Pepper Potts
Ha uno smartphone connesso alla rete mondiale e lo chiede a me?
 
Messaggio da Tony Stark
Era una scusa.
Mi mancava.
 
Messaggio da Pepper Potts
Bugiardo. Sarà talmente occupato a scrutare le gambe della nuova amministratrice, Belle Flint, che non si sarà neanche accorto della mia assenza.
 
Messaggio da Tony Stark
Nego.
E io non le manco?
 
Messaggio da Pepper Potts
In un certo senso.
 
Messaggio da Tony Stark
Cosa indossa?
 
Messaggio da Pepper Potts
La stessa cosa che indossavo quando è partito questa mattina.
 
Messaggio da Tony Stark
Stavo ancora dormendo, rievochi.
 
Pepper, nonostante tutto, arrossì, ma poi riprese a digitare.
 
Messaggio da Pepper Potts
Camicetta bianca, gonna al ginocchio crema, tacco.
 
Pepper si aspettava una risposta quasi immediata ma, dopo cinque minuti passati a fissare lo schermo vuoto, decise di inviare un altro messaggio, preoccupata.
 
Messaggio da Pepper Potts
Ancora lì?
 
Messaggio da Tony Stark
Silenzio, Potts.
Sto immaginando.
 
La chat si riaprì con un “pop”.
 
Tony: è impegnata questa sera?
Pepper: a dire il vero, sì.
Tony: non mi piace quando ha impegni.
Pepper: mi è concesso avere impegni il giorno del mio compleanno.
Tony: è il suo compleanno? Questa conversazione mi ricorda qualcosa…
Pepper: è molto simile a quella di qualche anno fa, in effetti.
Tony: e?
Pepper: e…  sì, è il mio compleanno. Cade, come sempre, lo stesso giorno dell’anno passato.
Tony: tanti auguri.
Pepper: grazie.
Tony: quindi?
Pepper: cosa?
Tony: i suoi impegni, signorina Potts.
Pepper: una cena.
Tony: romantica?
Pepper: chissà.
Tony: sono quasi geloso.
Pepper: non ne ha motivo, signor Stark.
Tony: e si vestirà con quel vestito blu?
Pepper: quale vestito blu?
Tony: lo sa quale.
Pepper: può essere.
Tony: devo lasciarla, Potts. Flint e le sue gambe in avvicinamento.
 
La finestra della chat si chiuse prima che Pepper potesse digitare altro. Scosse la testa e chiuse il computer con un gesto stizzito, odiava non avere mai l’ultima parola con lui.
Per il resto del pomeriggio Tony fu evidentemente molto impegnato perché non ci furono altre interruzioni e Pepper, con suo grande piacere, riuscì a finire il lavoro. Le si prospettava non solo una brillante serata ma anche un intero weekend senza lavoro.
Il pomeriggio volgeva al termine, il sole si stava tuffando nell’oceano e nel cielo si mescolava un arcobaleno di colori: rosso e arancione vicino all’acqua, blu scuro dalla parte delle colline e un azzurro tenue che li separava come una striscia di raso tesa tra i due. Le prime stelle iniziarono a brillare quando Pepper decise di andare a prepararsi per la serata; mancavano ancora un paio d’ore all’appuntamento ma preferiva essere pronta in anticipo. Aprì le ante dell’armadio e prese un vestito ancora avvolto nella sua custodia, un recente acquisto mantenuto nuovo proprio per quell’occasione. Era un abito audace, lungo, rosso fuoco e, con la sua unica spallina, le lasciava scoperta una spalla e gran parte della schiena; dopo averlo indossato ed essersi truccata si guardò compiaciuta allo specchio. Pochi istanti dopo JARVIS l’avvertì che l’auto di Tony era appena entrata dal cancello del giardino. Pepper stava per prendere la borsetta e scendere nel salotto quando il suo smartphone miagolò.
Pepper fisso l’oggetto come se non l’avesse mai visto prima, il suo cellulare non aveva mai miagolato, di questo era sicura. Il suono si ripeté e sul display comparve l’icona di una busta che sapeva essere quella di un sms in arrivo. Fece scorrere l’indice sul display e aggrottò le sopraciglia, confusa.
Scosse la testa facendo ondeggiare la massa di capelli ramati, lasciati ricadere in morbide onde proprio per l’occasione. Tony doveva aver di nuovo trafficato con il suo cellulare modificando suoneria e il suo ID chiamante. La ragazza odiava quando l’uomo si metteva a cambiare le sue impostazioni perché poi, regolarmente, qualunque cosa toccasse non faceva più quello che doveva. Tony sosteneva che le sue erano migliorie ma, alla fine, era lei quella che non riusciva più a telefonare. 
 
Messaggio da Me, perché chi altro ti chiama?
Toc Toc.
 
Pepper rise, scese rapida le scale e andò alla porta convinta della sorpresa che avrebbe provocato quando Tony l’avesse vista. Non si era preparata invece alla sorpresa che colse lei nel vedere lui. Aprì la porta e si trovò di fronte ad un enorme mazzo di rose rosse che nascondeva quasi interamente l’uomo che le reggeva in mano. Quando Tony fece ondeggiare il mazzo, comparendo dietro il bouquet, il cuore della ragazza perse un battito. Indossava un completo nero con una cravatta bordeaux e una camicia bianca semplice, ma il tutto gli dava un aspetto talmente sexy e provocante che Pepper trattenne il fiato.
- Tony – mormorò facendosi da parte per lasciarlo entrare.
Tony sorrise e le porse l’enorme mazzo di rose non mancando di osservarla attentamente con sguardo languido.
- Sono stupende. Grazie – gli disse prendendo i fiori e dirigendosi verso la cucina, in cerca di un vaso.
- Tu sei stupenda – le mormorò avvicinandosi a sfiorarle i capelli con le labbra e posandole un bacio leggero mentre lei stava ancora trafficando con le rose. – Non è blu – prese atto osservando il vestito che indossava.
- No. Ti dispiace?
- Assolutamente no. E’…  - non finì la frase ma prese qualcosa dalla tasca e si mise dietro di lei facendole ricadere dolcemente un filo d’argento con un piccolo ciondolo di rubino sul petto. - … intonato.
Pepper sorrise chinandosi ad osservare il regalo e poi girandosi verso di lui per posargli un bacio sulle labbra.
- Auguri – le disse sempre sorridendole.
- Grazie, è bellissimo.
- Mi sei mancata oggi – le rispose lui.
- Davvero? – chiese con tono ironico. – Pensavo che fossi impegnato con Flint e le sue gambe – gli disse allontanandosi un po’ per osservare la sua espressione.
- Non sono neanche lontanamente paragonabili alle tue – le rispose audace.
- Quindi le hai osservate bene per fare un confronto? – gli chiese con tono sarcastico, alzando un sopracciglio.
- Com’è che riesci sempre a rigirarmi come vuoi? – disse Tony riavvicinandosi a lei per un altro bacio.
- Anni di esperienza.
- Come assistente personale?
- Come fidanzata – chiarì lei ridendo.
– Allora, impegni per la serata, signorina Potts?
- Una cena, signor Stark.
- Romantica?
- L’inizio è stato promettente – rispose prendendogli la mano e guidandolo verso la porta d’ingresso.
- E se mettessimo da parte la cena e passassimo direttamente al dolce?
- Non ci provi signor Stark. Sono mesi che mi ha promesso una cena per il mio compleanno, come scusa per essersene dimenticato tutti gli anni passati.
- Quest’anno me lo sono ricordato – le disse dolcemente.
- Ammetto che stai migliorando, con il tempo – acconsentì lei.
- E dopo la cena?
- Dopo… - si avvicinò a lui e gli sussurrò qualche parola all’orecchio mentre un’espressione di sorpresa e allegria gli compariva sul volto. – Ma solo se rimetti a posto suoneria e ID del mio cellulare – concluse allontanandosi da lui e lasciandolo incredulo in mezzo al salone. 



Ok, lo ammetto non sono riuscita a trattanermi. L'altro giorno ripensavo alla scena di Bridget Jones in cui lei chatta con Daniel da un ufficio all'altro e mi sono accorta come questa sia una cosa in perfetto stile Stark. E quindi eccovi il risultato dei miei vaneggiamenti.
Lo so non è alta letteratura ma puro fluff, ma va bene così. 
PS: ammetto anche che sono molto felice che la Disney si sia comprata la Marvel: oggi al Disney store mi sono comprata la tazza di Iron Man 3. Sono patologica. 
Ciao

  
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