Non ti resta che sognare
Stanco, il piccolo Ivan, si mise a sedere sul freddo pavimento della gelida stanza vuota,in cui si trovava.
Aveva le mani e la divisa, tutte sporche di pittura verde, gialla e azzurra, e questo non gli dispiaceva affatto anzi, appena se ne accorse sorrise.
Amava quei colori.
Azzurro come il cielo senza nuvole.
Giallo come il caldo sole che splendente illumina il cielo.
E verde come le immense distese di prato.
Amava ciò che non aveva.
Eh già, perché in Russia il giallo del sole e l’azzurro del cielo, erano coperti dal cupo e triste grigio delle nuvole, e il verde dei prati era nascosto dal candido bianco della neve.
La Russia era fredda, e lui odiava il freddo.
Amava ciò che non aveva, ma nessuno gli impediva di sognare;
alzò lo sguardo e fissò con lo sguardo vacuo la parete che aveva di fronte, sulla quale aveva disegnato con i suoi colori preferiti, il cielo, il sole, e un campo di girasoli.
Ogni qual volta avrebbe avuto freddo, si sarebbe chiuso in quella stanza, seduto sul pavimento e avrebbe cominciato a fissare quella parete, immaginandosi in quel meraviglioso mondo.
Adesso anche lui aveva un sole, un cielo e un prato.
Note di ROSHIKO:
Questa è la mia prima Fan Fiction, spero di non avere problemi con il codice Html *incrocia le dita*, e soprattutto spero che sia di vostro gradimento :3
L’avrò riletta almeno dieci volte, per paura di aver fatto errori ortografici, e...e…e…e niente ho un’ansia insensata addosso che mi sta solo agitando.
Aspetto le vostre recensioni.
Привет
Roshiko