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Autore: gleeismykriptonite    11/03/2013    1 recensioni
Genere: Drammatico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Talking to the moon.
 
Try to get to You
In hopes your on
the other side
Talking to me too

 
23 Marzo 2013
Monica, sono passati quasi due anni da quando non ci sei più tu.
Sai qual è la domanda più frequente che i miei vicini mi fanno?
“Luca, perché parli con la luna?” La domanda suona meglio fatta dai bambini, ma da un adulto.. da un adulto no.

Io non parlo alla luna. Io parlo a te, Monica. A te, che da quasi due anni sei lontana me.
Ti rivoglio indietro. Perché il destino è crudele?
Non potevo morire io al posto tuo?
Le lacrime mi cadono dal 23 Marzo 2013, dalle ore 16.52 e 32 secondi. Ricordo benissimo quando ti sei spenta.
Doveva toccare a me, io avevo bevuto, IO. Non tu. Tu non c’entravi niente, eri solo alla guida con uno spericolato, Monica.
Odio pensare a tutto ciò che è successo. Ma mi capita ogni giorno, ogni ora, ogni notte, ogni piccolo istante della mia vita.
“Perché parli con la luna, Luca?”
In effetti la domanda è rettifica: è vero, io parlo con la luna. Tu per me eri la luna.
Emanavi sicurezza, eri splendore nel buio. Eri una ragazza perfetta, era la mia ragazza.
Ora sei così lontana. Le pratiche, i giudici e la polizia fanno finta di niente: mi sono costituito, ma non vogliono accettare il caso. Devono andare più in fondo, dicono.
Non voglio più crederci.
Non posso continuare ad alzare gli occhi al cielo, sono un uomo ingiusto. Ti ho uccisa io, Monica. E non posso riaverti indietro, non puoi rispondermi, non puoi più.. niente, semplicemente.
 
Indovina un po’ dove sono. – scrissi in un sorriso – esatto, sono proprio davanti a te.
Guardo la tua lapide da quasi due ore, più o meno. Non sapendo che scriverti. Questa è la dodicesima lettera che ti scrivo da quando è successo. Non riesco a trattenere le lacrime. Una, due, tre, poi dieci, quindici, ho perso il controllo. Guardo la tua foto immobile sulla lapide, il tuo sorriso è caldo e raggiante. Accogliente. Sembra che tu voglia dirmi che non è colpa mia, ma invece lo è.
Eravamo in tre in auto, io, tu e Marco. Io e Marco stiamo bene. L’altro guidatore, quello a cui sono andato addosso facendoti sbattere la testa, sta bene. Non è colpa né tua, né di Marco né dell’uomo al volante dell’altra auto. È soltanto colpa mia – le lacrime continuavano a grondare, come un giocatore di pallone gronda di sudore dopo una lunga ed intensa partita – soltanto mia.
Ricordo ancora le tue ultime parole, “Ti amo, Luca.”
Come hai potuto?
Come hai potuto amare uno come me, in quel momento?
Come hai potuto pensare a me, in quel momento?
Io ero, sono, la causa della tua morte. E non merito di essere qui. Probabilmente, seduto sul terreno bagnato, in questo momento, dovresti esserci tu, non io. Io sarei dovuto essere il volto sulla lapide, non tu. È il mio nome che sarebbe dovuto essere scritto sulla lapide, non il tuo. Quel sorriso là sopra doveva essere il mio, non il tuo.
Se si potesse ti farei prendere il posto mio, mia Monica, ma questo, si sa, non si può.
 
Non mi senti? Ti sto chiamando, continuo ad urlare alla luna, a parlarle. Faccio finta che quella luna sei tu e, metaforicamente, lo sei.
Sei dall’altra parte, ma ci vorrei essere io. Vorrei essere io la luna, non provare rimorso, angoscia. Paura.
Credo, ancora, di poter arrivare a te, parlando alla luna, Monica. So che sei lì, mi guardi. Quando la luna è piena, riesco a vedere un tuo occhio. Quando la luna è mezza, invece, riesco a vedere il tuo sorriso.
Sento che tutti mi parlano alle spalle, lo percepisco. Dicono che sono pazzo, perché ogni notte parlo alla luna.
Salvami da tutto ciò, insegnami ad essere come te.
Monica, sto per raggiungerti, così da poterti dare l’addio che, ancora mezzo sbronzo, non ho potuto darti.
A presto mio unico e candido amore, Luca.


Scusate se ci sono errori, non ho riletto. In tal caso ditemelo nelle recensioni, ditemi anche se ho sbagliato la categoria, perché non sapevo dove mettere le mani, ahah.
Spero che vi sia piaciuta la lettera/storia.
Baci, @xdarrensvoice.
  
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