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Autore: kagome123    27/09/2007    10 recensioni
Salve ragazzi! Ecco a voi la mia nuova storia sulla mitica coppia InuxKag. Questa volta non mi sono rifatta a nessun episodio dell'anime ma ho semplicemente deciso di continuare da dove si interrompe la trasposizione televisiva. Aspetto come sempre le vostre critiche e i vostri commenti. Si comincia!!!
Genere: Romantico, Azione, Avventura | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Inuyasha, Kagome
Note: OOC, Lemon, What if? (E se ...) | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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kj ....e vissero per sempre felici e contenti


Intanto Sango e Miroku, che nel frattempo si erano sposati, e il piccolo Scippo vivevano al villaggio della vecchia Kaede e attendevano da ormai più di 4 mesi il ritorno dei loro amici.
Sh : “Sango, pensi che Kagome e Inuyasha torneranno? Mi mancano tanto”
S : “Non so più cosa pensare, Shippo. Ormai è passato troppo tempo.”
M : “Io invece sono sicuro che torneranno molto presto. Non dobbiamo perdere la speranza! ”
Sh : “Spero che tu abbia ragione, Miroku. Ma…guardate! Una luce…!”
M : “…e proprio nella direzione della casa di Kaede! Andiamo a vedere!”
I ragazzi si diressero velocissimi verso la casa di Kaede dove avevano lasciato lo specchio. Quando erano ormai arrivati Shippo fu avvolto da un odore, anzi due odori molto familiari…
Sh : “SONO LORO!!!! INUYASHA…KAGOME!….SONO TORNATI!!!!!!!”
M & S : “COSA??????????”
Shippo corse come un fulmine ad aprire la porta. Nessuno poteva credere ai propri occhi. I loro amici erano finalmente tornati!
S : “Oh mio Dio!”
M : “Inuyasha….divina Kagome! Siete proprio voi?”
Inuyasha e Kagome sorrisero e si avvicinarono ai loro amici, sebbene fossero un po’ intontiti per il viaggio.
Shippo in preda ad una grande gioia saltò tra le braccia di Kagome piangendo forte. “ Kagome…snif…sei tornata…sei tornata…snif…”
K : “Su non piangere, piccolo Shippo. Ora sono qui…su…su…” gli disse accarezzandolo dolcemente sulla testa.
I : “Hey, moccioso! A me non mi saluti?”
Shippo sorrise e con ancora le lacrime agli occhi si gettò tra le braccia di Inuyasha. Nel frattempo Kagome corse a salutare Sango, ancora incredula del ritorno dell’amica. Poi neanche lei riuscì a trattenere le lacrime che per lungo tempo aveva tenuto soppresse piangendo a lungo sul petto dell’amica. Fu proprio in quel momento che Sango si accorse del pancione di Kagome. (e non solo lei)
S : “Ma cosa????….Kagome…”
M( con sguardo indagatore) : “Divina Kagome, ma… cosa vi è capitato? Mi sembrate alquanto ingrassata…”
Sh : “E’ vero! E poi perché sento l’odore di Inuyasha dentro la tua pancia?”
Inuyasha e Kagome arrossirono per quello che aveva detto il piccolo Shippo.
K : “Bhe…ecco…”
I : “Si…dunque…ehmmmm……”
Miroku e Sango, vedendo la reazione dei due, sorrisero (avevano capito tutto!!). Poi Miroku, con sguardo da pervertito, si avvicinò ad Inuyasha e dopo avergli messo un braccio sulla spalla gli disse : “Mmmm…ma bravo, Inuyasha! Sai, da te tutto mi sarei aspettato tranne questo! Mi hai sorpreso…e non poco! Che ne dici se…MI RACCONTI TUTTI I PARTICOLARI?????….AAAHHHIIIII, Sango!!!” (  Sango gli ha tirato l’Hiraikotsu sulla testa!!!)
S : “Non starlo a sentire…comunque…CONGRATULAZIONI Kagomechan!!!!! Sono così felice per te!!!!”
K : “Grazie, Sangochan!!” e l’abbracciò nuovamente.
M : “Inuyasha, Inuyasha….vecchio volpone!!! Su, vieni qui! Fatti abbracciare!”
Inuyasha tutto rosso ricambiò l’abbraccio.
Intanto Shippo che era rimasto sulla testa di Inuyasha a guardare tutta la scena, non aveva capito bene le cose.
Sh : “Qualcuno potrebbe spiegarmi cosa succede? Non ho ancora capito niente!!!!”
S : “Ma Shippo! Non hai capito? Kagome aspetta un bambino da Inuyasha!!”
Shippo appena sentite queste ultime parole cadde a terra. “COSAAA????”
K : “Si Shippo, è così! E nascerà anche molto presto!”
Shippo in preda alla gioia corse ad abbracciare di nuovo Kagome. “Che bello! Che bello! Finalmente avrò dei fratellini con cui giocare!!!”
S : “ Molto presto? Ma Kagome…a che mese sei? Io non penso più di cinque mesi…”
K : “Sono esattamente quattro mesi e mezzo, ma siccome il bambino ha sangue youkai nelle vene potrà nascere al massimo tra due o quattro settimane.”
M & S : “COSA??????? VERAMENTE?????”
I & K : “SI!! J J”
Ci fu un abbraccio collettivo e poi si diressero tutti dentro la capanna felici come non mai.
Il resto della giornata passò tranquillamente. Kagome e Inuyasha raccontarono agli amici tutte le loro avventure e di come avevano sconfitto ad uno ad uno tutti i draghi dell’Apocalisse. Sango e Miroku fecero lo stesso e quando dissero che si erano sposati Inuyasha e Kagome quasi non credettero alle loro orecchie. Ora toccava a loro due prenderli in giro!! Tra risate e abbracci poi toccò a Shippo parlare. Adesso lui viveva con alcuni parenti sulle colline non poco lontano da lì e si trovava molto bene. Raccontò a Kagome e Inuyasha tutto quello che aveva fatto e che aveva imparato.
“E sono diventato più forte di prima!!!” disse Shippo alzandosi in piedi.
I : “Ah si? Voglio proprio vedere quanto sei migliorato! Su andiamo, ti sfido!!! Fatti sotto!” e prendendo alla sprovvista lo colpì sulla testa con un pugno.
Tutti risero come matti. Tutto era tornato esattamente come prima o quasi…
K : “A proposito… ma la sfera dei quattro spiriti che fine ha fatto?”
Ka : “Non preoccuparti, bambina. È al sicuro tra le mie mani!”
Kagome vedendo la vecchia Kaede si alzò e con gli occhi gonfi lacrime l’abbracciò forte. “Nonna Kaede!!! Mi siete mancata tanto!!!”
Ka : “Anche tu e Inuyasha, ma a quanto vedo stai molto bene! Congratulazioni!” e sorrise ai due.
Kaede diede in mano a Kagome la sfera dei quattro spiriti ormai completa. “ Ora è tua. Tocca a te decidere cosa farne”
Kagome la prese e la guardò. Era passato così tanto tempo dall’ultima volta che l’aveva vista così e le venne in mente la prima volta che conobbe Inuyasha…che nostalgia! Poi il suo sguardo cadde sul pancione e sorrise. Quella piccola sfera aveva fatto in modo che accadesse tutto questo ma non voleva che allo stesso tempo finisse. Ormai nessuno dei suoi amici desiderava più utilizzare il gioiello. Il fratello di Sango era ormai morto e Sango aveva accettato la sua morte, Shippo aveva trovato tanti amici che gli volevano bene come dei genitori e Inuyasha non desiderava più diventare un demone completo.
Ora l’unico suo utilizzo era quello di permetterle di oltrepassare il pozzo per andare nella sua epoca.
K : “Nonna Kaede, se a te non dispiace io vorrei utilizzare la sfera per poter continuare a venire in questa epoca per sempre. In questo modo perderà tutti i suoi poteri e non potrà essere più causa di dolore per nessuno” e si voltò verso Inuyasha che le sorrise dolcemente.
Ka : “Sono d’accordo! Allora è deciso domani esprimeremo il desiderio davanti al pozzo mangia ossa!”
S : “ E’ bellissimo, Kagomechan!”
Sh : “Sono così felice! In questo modo potrò vederti sempre!”
M : “Non potevo aspettarmi altro dalla Divina Kagome.”
Inuyasha le si avvicinò e l’abbracciò dolcemente. “Naturalmente anch’io potrò attraversare il pozzo vero?”
Kagome ricambiò l’abbraccio e disse : “Ma naturalmente! Pensi che mi sarei potuta dimenticare di te? Devi parlare con i miei, se non ti ricordi! J”
I : “Ah, già! E’ vero! Brrrrrr, ho una paura!!!”
Tutti risero. Poco dopo Kaede preparo la cena e dopo che tutti si furono saziati andarono a dormire. Quello era stato un giorno magnifico per tutti.


La mattina dopo l’appuntamento era a mezzogiorno vicino al pozzo mangia ossa. Tutti furono puntualissimi.
Kagome si avvicinò lentamente al bordo del pozzo e una lacrima le rigò il volto. Non credeva che l’avrebbe mai più rivisto poi dopo aver tirato un sospiro alzò la sfera in alto e chiuse gli occhi.
K : “Ti prego, o potente sfera dei Quattro Spiriti! Fa in modo che io, Inuyasha e tutti i nostri discendenti possano ora come in futuro attraversare il pozzo mangia ossa, luogo di incontro tra due epoche. Per i Kami, ascoltami ed esaudisci questo mio unico desiderio!”
Appena Kagome ebbe finito di parlare la sfera emise una luce potentissima e accecante. Il tempo cambiò improvvisamente e il cielo, prima sereno, si riempì di enormi nuvoloni minacciosi. Kagome indietreggiò un po’ e si avvicinò ad Inuyasha che le era rimasto accanto fino a quel momento. Un fulmine colpì il pozzo e un bagliore accecante si sparse per tutto il paesaggio circostante. Poi tutto finì veloce come era iniziato. Dovettero passare alcuni minuti perché tutti fossero in grado di riaprire nuovamente gli occhi. Kagome fu la prima e subito il suo sguardo cadde sulla sfera: aveva perso il suo bel colore rosa ed era diventata completamente bianca.
K : “Il desiderio è stato esaurito! E ora la sfera non ha più alcun potere!”
S : “L’incubo è finito! Finalmente potremo vivere in pace per il resto della vita!”
M : “Niente più Naraku! Sono così felice!”     
Sh : “Anch’io! Anch’io!”  
Kagome sorrise e si voltò verso Inuyasha. “E tu non dici niente?”
I : “E che altro dovrei dire, scusa? Io sono già felice!”
K : “Mmmm?”
I : “Tu sei tutta la mia felicità! Che altro dovrei desiderare di più?”
K : “Oh, Inuyasha!” e i due si baciarono con passione davanti agli occhi degli amici che gli guardavano con un po’ di malizia (specialmente Miroku).
Ora rimaneva una sola cosa da fare. Andare dall’altra parte del pozzo e parlare con i suoi genitori del bambino. Come l’avrebbero presa? Kagome cominciò ad agitarsi.
Inuyasha percependo il suo cambiamento d’umore le strinse la mano : “Non devi preoccuparti Kagome. Andrà tutto bene!”
K : “Lo spero proprio. Tu restami vicino, però!”
I : “Si…(tanto sarò io quello a essere linciato dai tuoi!!!! Brrrr!!!)”
E così dopo aver salutato tutti ed aver ricevuto un amuleto porta fortuna da Miroku, i due saltarono nel pozzo.

Appena arrivati Kagome fu avvolta da rumori familiari che non udiva da ormai molti mesi: il rombo delle macchine, la campanella della scuola, l’aereo…
Una lacrima solitaria le rigò il volto. Fino a poco tempo fa credeva che non li avrebbe mai più uditi. Poi una voce giunse alle sue orecchie, la voce di suo fratello Sota.
So : “Ciao mamma! Sono tornato!”
E quella di sua madre.
M : “Bentornato. Come è andata la scuola, oggi?”
Kagome non poteva più attendere oltre. L’ansia e la gioia di poterli finalmente riabbracciare era troppa. Inuyasha percepì la sua agitazione e prendendola per mano la esortò ad andare. Kagome ricambiò la stretta e cominciò ad avviarsi verso l’uscita. Aprì lentamente la porta e, dopo aver tirato un profondo respiro, urlò con tutto il fiato che aveva in gola: “MAMMA, SONO A CASA!!!”
La mamma e Sota, appena udirono queste parole, si girarono contemporaneamente in direzione del pozzo.
M : “Ka…Kagome??
S : “Sorellina sei tornata!!!!”
K : “MAMMA!!! SOTA!!!!”
Kagome corse verso di loro piangendo e li abbracciò. Anche Sota e la mamma stavano piangendo. Rimasero così per molti minuti finché la madre di Kagome e Sota non notarono il pancione.
So : “Sorellina, come sei ingrassata!!”
M : “Kagome, ma…tu…?”
Kagome indietreggiò un po’ in direzione di Inuyasha e gli strinse la mano. “Mamma, io e Inuyasha dobbiamo qualcosa di importante da dirti.”
M : “Entriamo in casa. Anche il nonno sarà felice di vederti. E poi si discute meglio davanti ad una tazza di the!”
Il nonno appena vide la sua nipotina entrare incominciò a piangere come un pazzo e corse ad abbracciarla. Poco dopo anche lui notò il pancione.
N : “Ma…che…?
Poi il suo sguardo cadde su Inuyasha.
N : “TU, MALEDETTO DEMONE!!! COSA HAI FATTO ALLA MIA BAMBINA?? Sapevo di aver fatto un grave errore accogliendoti in questa casa e ora ne sto ricevendo conferma!!!! Avrei dovuto sigillarti subito…”
K : “NO! NONNO SMETTILA!!!!!” urlò Kagome “Non…ti permetto di trattare così Inuyasha! Lui è il mio compagno…”
N : “COMPAGNO? I demoni non hanno sentimenti, questo è risaputo! Lui ti ha solo usato come strumento di piacere! E guarda con che risultato!!”
K : “No! Nonno tu non capisci! Noi ci amiamo…questo bambino è frutto del nostro amore…”
N : “BASTA!!!!!!!!!” e diede uno schiaffo così forte a Kagome da farla cadere.
Inuyasha che fino a quel momento era rimasto fermo e zitto, vedendo la sua amata cadere, perse la ragione. D’istinto si gettò addosso al vecchio, bloccandolo a terra. Il suo sangue youkai stava ribollendo e stava lentamente perdendo la ragione. Kagome si accorse che i suoi occhi stavano diventando completamente rossi e un brivido le attraversò la schiena. Doveva fermarlo…doveva fare qualcosa! E così pochi istanti prima che potesse attaccare lo abbracciò. Inuyasha nel sentire l’odore della sua Kagome così vicino si calmò all’istante e tornò normale.
K : “Inuyasha, non è successo niente…calmati adesso…”
I : “Kagome…scusami….io…forse tuo nonno ha ragione quando dice che sono un mostro…”
K : “No, Inuyasha tu non lo sei! Se tu fossi veramente un mostro adesso non sarei qui. Tu hai fatto delle cose che nessun altro essere umano avrebbe mai fatto: mi hai difeso e hai messo a repentaglio la tua vita per me così tante volte che è impossibile contarle tutte. Io ti amo così come sei, Inuyasha!” e mentre diceva questo sorrise.
I : “Kagome…”disse e l’abbracciò forte.
La mamma sorrise nel vederli così innamorati. Poi parlò.
M : “Nonno, a me non interessa nulla se lui è un demone. Lui l’ha sempre difesa e voluta bene e ora che il loro affetto si è tramutato in amore vorresti che si separassero? Vorresti che il piccolo che Kagome porta in grembo cresca senza padre? Kagome e Sota hanno sofferto e continueranno a farlo per il resto della vita dato che non hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Non voglio che mio nipote cresca senza conoscere le sue origini. E poi, ammettilo, anche tu ti sei affezionato ad Inuyasha…”
N : “Io…no…cosa dici…ehmmm…”
So : “Colpito nel segno, nonno! Inuyasha adesso è diventato davvero mio fratello, vero?” disse, rivolgendosi alla mamma.
La donna annuì e Sota corse subito ad abbracciare il suo nuovo fratello maggiore. “Inu no nii-chan! Inu no nii-chan!” urlava mentre teneva stretta la manica del suo kimono. Inuyasha e Kagome sorrisero. Poi la donna si avvicinò ad Inuyasha e accarezzandoli dolcemente il volto disse: “Benvenuto in famiglia, Inuyasha!”
I(completamente rosso) : “Bhè…ecco io…grazie”
M : “Su, dobbiamo festeggiare! Forza Sota, aiutami! Vieni anche tu, nonno! Kagome non deve sforzarsi!”
Il nonno prima di andare in cucina, si avvicinò ai due. “Ragazzo, perdonami per prima…Sei il benvenuto nella famiglia Higurashi!”
I : “Grazie…anche io le chiedo scusa per…”
N : “Non è niente ragazzo, è già tutto passato! Goditi la festa!”
Inuyasha era un po’ disorientato ed incredulo dopo quello che era successo ma anche felice. La famiglia di Kagome aveva accettato sia lui che il piccolo e d’ora in poi sarebbe potuto rimanere con lei per sempre.
Kagome pianse a lungo. Era felice come non mai. Ora Inuyasha faceva parte della famiglia.

Il festino casalingo durò fino a tarda sera. Kagome ed Inuyasha avevano raccontato tutto quello che era successo in quei lunghi mesi e la madre di Kagome fu felicissima di sapere che il bambino sarebbe potuto nascere da un giorno all’altro. Poi esausti andarono a dormire. Inuyasha e Kagome dormirono insieme nella stanza di lei che d’ora in poi sarebbe diventata la loro e del bambino…

Il giorno dopo Kagome ed Inuyasha si svegliarono di buon ora. Dovevano andare tutti insieme a fare spese e a comprare le prime cose per il piccolo. Inuyasha rimase a casa con il nonno e Sota mentre la mamma e Kagome andarono al centro commerciale a fare spese. Le due donne tornarono parecchie ore dopo con un sacco di buste.
I(con un enorme gocciolone) : “Ma…cosa sono tutte quelle buste?”
K & M : “Il minimo indispensabile per la crescita del bambino!”
I : “Eh?”
K : “Vedi Inuyasha, questo è un biberon, questo è un ciuccio, questo….”
Inuyasha guardava stupito tutte le cose che continuavano ad uscire dalle buste e che Kagome minuziosamente gli faceva vedere. Alla fine, dopo che ebbe montato il lettino e il fasciatoio, inuyasha si avvicinò e cominciò a studiare ogni cosa attentamente.
I : “Non credevo che per un bambino così piccolo servissero tutti questi “strani aggeggi”! Mmmm….mia madre non ha usato tutte queste cose…”
K : “Bhè…naturalmente perché la maggior parte di queste cose non esistono nell’epoca SenGoku!”
I : “Hai ragione! I bambini di quest’epoca sono molto fortunati…”
K : “Inuyasha? Cosa c’è? Se così….pensieroso”
I : “No…niente!”
K : “Inuyasha, sai che con me puoi parlare liberamente”
Inuyasha rimase qualche minuto in silenzio poi, dopo aver fatto un respiro profondo, si girò verso Kagome, che intanto si era seduta sul letto vicino a lui e cominciò a parlare.
‘I : “Kagome…è da un po’ di tempo che ci sto pensando. Tu credi veramente che nostro figlio potrebbe vivere nella tua epoca?”
K : “E perché non dovrebbe, scusa?”
I : “No, non volevo dire questo...il mio più grande desiderio è che il bambino possa crescere in un mondo dove non ci sia né morte né guerra ma…”
K : “Ma, cosa?”
I : “Kagome nostro figlio non è uguale agli altri bambini! Lui è un…”
K : “Mezzo demone?”
I : “Si. Kagome, io non voglio che il piccolo cresca solo e allontanato da tutti, non voglio che diventi come me…”
K : “Inuyasha…”
I : “…io, prima di conoscere te e gli altri, ero introverso, spesso mi isolavo, facevo tutto di testa mia senza ragionare e a causa di questo mio stupido carattere ho messo molte volte a rischio la vostra vita! Per questo, Kagome, voglio che nostro figlio vada a quella tua scuola, si faccia degli amici e impari un sacco di cose utili che gli serviranno sicuramente ovunque andrà! Almeno in questo modo non crescerà ignorante come me…”
Kagome rimase molto colpita da quello che Inuyasha aveva appena detto. Sorrise dolcemente e poi l’abbracciò forte.
K : “Oh, Inuyasha non mi sarei mai aspettata queste parole da te! Tu che elogi la scuola! Sei veramente cambiato…”
Inuyasha arrossì. “Bhè…per questo devo ringraziare solo te…”
Kagome sorrise nuovamente e lo abbracciò più forte: “Però non è vero che sei ignorante! Hai imparato a maneggiare Tessaiga tutto da solo e con le tue sole forze! Bisogna elogiarti per questo!”
I : “Si…è vero…però…”
K : “Niente ma! Voglio che quando nostro figlio sarà cresciuto tu gli insegni ad usare la Tessaiga così che diventi forte e coraggioso come te! Anche se nascerà una bambina!”
I : “Cosa????? Una…bambina?”
K : “Bhè non possiamo sapere il sesso del bambino finché non sarà nato…potrebbe anche essere…”
I : “NO NO NO E ANCORA NO! Sarà sicuramente un maschio! Ne sono sicurissimo!”
K : “…e se invece fosse una bambina?”
I : “In questo caso allora….bhè…ecco…potremmo avere un altro bambino…sempre che tu sia d’accordo…ehmmm”(arrossisce completamente).
Anche Kagome era diventata completamente rossa dalla testa ai piedi. Non si aspettava una proposta del genere ma in cuor suo sarebbe stata felicissima di avere altri bambini…in fondo lei e Inuyasha erano “sposati”.
I : “Hey, non fraintendere! Questo non vuol dire che io non sia felice di avere una femmina, anzi….ne sarei onorato…      
K : “Inuyasha…”
I : “Si? (Oh mio Dio! Adesso mi dirà che sono un maniaco o peggio mi manderà “A CUCCIA” per almeno venti volte…Aiuto!)”
K : “Sai, fin da quando ero piccola ho sempre cercato di immaginare come sarebbe stata la mia vita dopo il matrimonio. Ma il mio più grande desiderio è sempre stato quello di avere tanti bambini con l’uomo che amo (mentre dice questo guarda verso Inuyasha). Quindi…non vedo niente di male nell’avere altri bambini! Solo che vorrei aspettare un po’ prima di averne un altro…finire la scuola…”
I : “Non sei arrabbiata con me?”
K : “Perché dovrei esserlo? Credo che sia una cosa naturale…e poi siamo compagni di vita, no?”
I : “Forse hai ragione!”
In quel momento la voce della madre di Kagome li risvegliò dai loro pensieri: “Kagomeeeee! Inuyashaaaaa! Su venite giù, la cena è prontaaaaaa!”
I : “Che ne dici di andare a mangiare qualcosa?”
K : “Oh, si! Ho una fame che non ci vedo!!!!!!!”
I : “Bene! È così che ti voglio!!!! Su salta su!” e così si diressero in cucina ridendo come matti.


Erano passate ormai due settimane e, dato che erano a Luglio, il caldo diventava ogni giorno sempre più asfissiante. Kagome era sul letto attanagliata da un fortissimo mal di testa che non sembrava volersene andare e cercava di combattere il caldo stando rinchiusa nella sua camera con l’aria condizionata accesa al massimo. Inuyasha non riusciva a stare fermo un minuto. Era molto preoccupato per Kagome ma sua madre cercava di tranquillizzarlo dicendogli che era perfettamente normale per una donna all’ultimo mese di gravidanza soffrire di forti emicranie. Questo era un chiaro segno che Kagome avrebbe potuto avere le doglie da un giorno all’altro.
Era notte inoltrata quando Kagome si svegliò in preda a forti dolori. Inuyasha non appena vide che le acque si erano rotte, capì tutto e corse subito a svegliare gli altri. La mamma fu la prima ad arrivare e mentre cercava di tranquillizzare la figlia cominciò a impartire i vari compiti: “Inuyasha, va a prendere una bacinella d’acqua! Nonno, tu prendi degli asciugamani! Sota, tu gli antidolorifici! Presto!”
“SI!” urlarono tutti all’unisono e in pochi minuti tutto era pronto.
Per Kagome quella fu la notte più lunga della sua vita. Il sole era già sorto quando, completamente sudata e stremata, aveva cominciato a spingere.
M : “Forza, Kagome! Dai!”
K : “Non…ce…la…faccio…più…!”
M : “Kagome! Un ultimo sforzo, su! Oh mio Dio! La testa! Si vede la testa! Non mollare proprio adesso!”
K : “ Mmmm….Mi sento svenire…aaaaahhhhhhhhhhhhhhhh!”
Kagome urlò con tutto il fiato che aveva in gola e un attimo dopo si potevano già sentire i primi vagiti del piccolo. Inuyasha, che era rimasto con lei per tutto il tempo e non le aveva mai lasciato la mano, cercò di imprimere bene nella sua mente quel nuovo odore e una lacrima di felicità gli attraversò il viso.
M : “Congratulazioni, Inuyasha! È un bellissimo maschietto!”
Inuyasha sorrise e timidamente si avvicinò al piccolo ancora un po’ sporco di sangue. Un ciuffo di capelli argentati gli copriva gli occhi semichiusi e sopra la testa aveva un paio di orecchiette da cagnolino come lui solo che avevano delle piccole striature nere. Era bellissimo! Inspirò a fondo il suo odore e gli accarezzò dolcemente il pancino.
M : “Ora vado a lavarlo e a medicargli il cordone ombelicale. Non ti preoccupare per Kagome, lasciala riposare. Sarà stanchissima come credo anche tu… perché non ti riposi un po’?”
Inuyasha annuì e dopo aver dato un bacio sulla fronte a Kagome si addormentò vicino a lei.

Erano passate un paio d’ore da quando era nato il piccolo. Kagome dormiva ancora mentre Inuyasha era sveglio e teneva in braccio il bambino. La madre di Kagome lo aveva lavato, medicato e vestito con un completino di colore azzurro. Poi dopo averlo fatto vedere al nonno e a Sota lo aveva riportato da Inuyasha, che intanto si era svegliato, e infine aveva medicato Kagome. Era stanchissima ma non le importava. Lei avrebbe fatto di tutto per sua figlia. E così dopo aver fatto alcune raccomandazioni ad Inuyasha andò anche lei a riposare lasciando Inuyasha felice come non mai.

Kagome aprì lentamente gi occhi ma fu costretta quasi subito a richiuderli a causa della forte luce mattutina. Mosse un po’ la testa ma fu attraversata da un forte dolore lungo tutta la schiena. Sembrava come se tutte le sue ossa fossero rotte. Provò di nuovo a girare la testa ma c’era qualcosa che le copriva la vista. All’inizio non capiva cosa fosse poi all’improvviso ricordò tutto quello che era accaduto la sera prima e la sua espressione cambiò.
K : “(E’ il mio bambino….il mio bambino)” pensò e avvicinò la mano verso quel piccolo esserino vestito di blu. Lo sfiorò dolcemente portandolo verso di se e facendo attenzione a non svegliarlo. Mentre lo guardava una lacrima le attraversò il viso: era la cosa più bella che avesse mai visto! Lo studiò attentamente in tutti i suoi dettagli: il viso piccolo e paffuto, le manine piccole e rosa, gli occhi e infine le orecchie, due bellissime e piccolissime orecchie da cagnolino. Sorrise e una nuova lacrima le solcò il volto.
In quel momento il piccolo si svegliò emettendo piccoli mugolii e aprendo piano piano gli occhi. Kagome osservò attentamente il colore dei suoi occhi e sorrise ancora di più quando si accorse che erano ambrati. Avvicinò lentamente la mano e con un filo di voce, in cui si poteva leggere tutta la sua commozione, disse: “Ciao piccolo! Sono la tua mamma!”
Il piccolo girò lentamente la testa in direzione di quella voce, aprì di più gli occhi e mosse leggermente le piccole orecchie. Poi, dopo aver fatto un profondo respiro, fece un lungo sbadiglio. Kagome rise e gli accarezzò la testolina.
K : “Buongiorno! Dormito bene? O sei ancora stanco?”
Il bambino la guardò a lungo come per studiarne la sua immagine e poi iniziò a muovere il naso inspirando forte l’aria circostante. Lui però lo conosceva già quel odore e sorrise.
Kagome lo guardava incredula e intenerita allo stesso tempo. Con un po’ di fatica si mise seduta e l’abbracciò meglio senza mai staccare lo sguardo da lui.
K : “Chissà quanto tempo abbiamo dormito. E poi mi piacerebbe sapere dove sono finiti gli altri!”
Proprio in quel momento la porta si aprì e apparve Inuyasha con in mano un vassoio.
I : “…Oh? Ti sei svegliata! Come ti senti?”
K : “Tutta indolenzita ma non è niente! Sto abbastanza bene. E poi è stato un bellissimo risveglio!
Inuyasha sorrise e guardò in direzione del piccolo tra le braccia di Kagome.
K : “Hai visto come è bello?”
I : “Non ho mai visto niente di più bello in vita mia” e si chinò per baciarla dolcemente sulla testa.
Kagome alzò la testa e incrociò il suo sguardo con quello di lui. Poi si baciarono con passione.
K : “Come lo chiamiamo?” disse Kagome dopo qualche minuto.
I : “Bhe…io…non saprei…che ne dici di…ehmmmm….Shinju?”
K : “Shinju?....Shinju Higurashi, suona bene! Ok allora è deciso! Shinju Higurashi sarà il tuo nome!” e mentre diceva questo teneva in alto il bambino muovendolo lentamente.
Inuyasha sorrise vedendo lo sguardo del bambino un po’ confuso e disorientato.
I : “Hai fame? Ti ho portato qualcosa da mangiare”
K : “Ti ringrazio…sto morendo di fame! Tienilo tu per favore…”
Kagome diede ad Inuyasha il bambino e dopo aver preso il vassoio cominciò a mangiare. Pochi minuti dopo arrivarono Sota e la mamma.
S : “Sorellina, ti sei svegliata finalmente!!” e corse vicino al letto ad abbracciare la sorella.
M : “Come ti senti, cara?”
K : “Sto bene, mamma…mi fanno solo un po’ male le gambe e sento un po’ di bruciore…”
M : “Vorrà dire che stasera ti medicherò di nuovo, così domani ti sentirai molto meglio. Il bambino si è svegliato?”
K : “Si, quando ho aperto gli occhi lui era accanto a me e pochi istanti dopo si è svegliato. È stato bellissimo!!”
S : “Come lo avete chiamato?”
I & K : “Shinju!!!”
S : “Che bel nome!!! Inu no nii-chan me lo fai tenere in braccio?”
I : “E va bene! Fai attenzione, però!”
S : “Non ti preoccupare!”
Il bambino rimase tranquillo e si lasciò dondolare fino a quando non iniziò ad innervosirsi e a piangere.
Subito Kagome lo prese in braccio e cercò in tutti i modi di calmarlo ma per quanti sforzi facesse il piccolo non accennava a smettere.
K : “Non capisco! Fino a qualche minuto fa era calmissimo! Su, Shinju adesso calmati! Shhhhh…”
Ma il piccolo non smetteva di piangere anzi…
M : “Kagome, secondo me il piccolo Shinju ha fame, guarda come si stringe al tuo petto!”
Kagome rimase per qualche istante immobile riflettendo sul da farsi. Poi aprì la camicetta e avvicinò il piccolo a un seno. Qualche istante più tardi il piccolo stava già succhiando il latte come un matto.
Inuyasha e Sota rimasero incantati davanti a quella dolcissima scena. Per Inuyasha era la cosa più bella che avesse mai visto.
K : “Avevi proprio ragione, mamma! Senti come tira! Avevi tanta fame, tu?” e mentre diceva queste parole iniziò ad accarezzargli dolcemente i capelli e poi volse lo sguardo in direzione di Inuyasha che la guardava con occhi sgranati e sorrise.
M : “Bene, ora io e Sota andiamo giù a sistemare un po’ di cose. Kagome, quando il piccolo finisce di succhiare alzalo e fagli fare il ruttino! Mi raccomando, ti ricordi come facevi con Sota?”
K : “Oh, si! Me lo ricordo benissimo! Non ti preoccupare!”
M : “Ok. Allora io sono in cucina...Inuyasha, non farla alzare dal letto, capito?”
Inuyasha, sempre continuando a guardare in direzione di Kagome, fece di si con la testa. La mamma sorrise guardandolo e dopo aver preso il vassoio se ne andò insieme a Sota.

Il resto della giornata passò tranquillamente. Infatti il piccolo si era addormentato subito dopo aver finito di mangiare e non aveva dato più alcun fastidio. Quella sera, dopo aver allattato nuovamente il piccolo e messolo a dormire nel suo lettino, Kagome era nel letto abbracciata al suo Inuyasha ma non riusciva a prendere sonno.
“Kagome che c’è?”
“Non riesco a dormire…”
“Ti fa male qualcosa?”
“No, non è questo…è solo che sono ancora emozionata per la nascita del bambino…”
“A dire la verità anch’io…Ci ha colto tutti di sorpresa”
“Già…sai non mi sembra vero. Da oggi sono una mamma anch’io. Ora la mia vita sarà piena di nuove difficoltà!!”
“Non avere paura…ci sarò io con te da ora in poi.” Disse baciandole la guancia.
“Si lo so. Ti amo Inuyasha”
“Ti amo anch’io”

Da quel momento i due rimasero sempre insieme movendosi tra passato e futuro. Pochi mesi più tardi anche Sango diede alla luce il suo primo bambino Toshio, primo di molti molti altri, per la grande felicità di Miroku. Anche Inuyasha e Kagome, dopo che si fu finalmente diplomata, ebbero altri bambini, un maschio e due femmine, tutti con le orecchie da cagnolino.
E come si suol dire alla fine delle storie fantastiche, i nostri amici “vissero per sempre felici e contenti”

Fine



Piacuta??????????? Commentate commentate!!! Non dimenticate di seguire l'altra mia fanfic "una nuova avventura" che, non preoccupatevi, cercherò di concludere al più presto, per la vostra e la mia felicità. Grazie ai tanti che mi hanno seguito e spero che se aggiungano sempre di più.
Baci*** ^___________________________^
Kagome123
   
 
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