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Autore: angyp    11/03/2013    5 recensioni
Seguito della storia: "Strade inaspettate".
L'atmosfera tranquilla che sembrava instauratasi sembra lontana: nuovi cupi presentimenti fanno ingresso nella famiglia Lupin, che lotta per acquistare la serenità. Intanto Remus deve vedersela con i suoi incubi e le sue paure, perchè chi gli ha già fatto del male vuole ancora vendetta ...
Genere: Guerra | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Shonen-ai, Crack Pairing | Personaggi: Nimphadora Tonks, Nuovo personaggio, Remus Lupin, Severus Piton | Coppie: Remus/Ninfadora
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Dopo la II guerra magica/Pace
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Remus si svegliò di colpo e temette di aver colpito i suoi piccoli. Per fortuna, loro sembravano non aver risentito dei suoi bruschi movimenti.
Tonks era al lavoro, aveva ripreso, troppo presto secondo lui, ma sua moglie non era certo la classica casalinga da starsene con le mani in mano. I turni di notte la stremavano, ma li preferiva, perché così poteva trascorrere il giorno tra le coccole del marito e dei suoi piccoli. Erano stati troppo tempo separati contro la loro volontà. Adesso sentivano un bisogno irrefrenabile di stare insieme più tempo possibile, come se qualcosa sarebbe potuta cambiare da un momento all’altro, come se il fato li avrebbe separati di nuovo.
I suoi bambini continuavano a ronfare. Teddy era disteso al posto di Tonks, cresceva ogni giorno di più ed era un gran chiacchierone, come sua madre. Tra i due Lupin c’era la piccola Diana: i suoi ciuffetti magenta si riflettano insieme al suo respiro.
Teddy non era mai stato geloso di Diana, nonostante lei non fosse molto più piccola di lui. Anzi, da come Teddy la coccolava nel lettone, imitando suo padre, era piuttosto protettivo. Aveva capito qual era il senso di una famiglia: proteggersi a vicenda.
-C’è un posticino per me?
Remus non si era accorto che Tonks si era ritirata. Cercò piano piano di accostarsi vicino il suo bambino, ma i suoi modi delicati finirono per farlo sussultare.
-No, no amore. E’ presto, dormi ancora.
Ma il piccolo aveva aperto gli occhi e si rifugiò tra le braccia della mamma.
-Com’è andata, oggi, Dora? –chiese Remus sottovoce.
-Come sempre. Ma se tu sei sveglio deduco che non valga lo stesso per te, vero?-chiese Tonks severa.
-E’ successo ancora. –rispose Remus, abbassando la testa verso Diana e accarezzandola, attento a non farla svegliare –ma ne parliamo dopo.
 
Tonks adesso aveva quasi paura a lasciarlo solo. Da una parte, temeva che qualcun altro potesse portarglielo via. Era una paura assurda, lo sapeva, ma dopo quello che era successo e tutti i momenti terribili che avevano passato, era il minimo.
Da qualche tempo gli incubi di Remus erano rincominciati. Lei cercava di farlo stare tranquillo il più possibile, anche perché tra una settimana sarebbe tornato ad Hogwarts a lavorare, e non poteva certo passeggiare liberamente nei luoghi in cui era cominciato tutto se non gli passavano quelle paure!
Questo Tonks cercò di fargli capire quella mattina:
-Remus, se non te la senti di tornarci…
-Ho dato la mia parola a Severus, è troppo tardi adesso per rifiutare.
-Lo so, ma lui ti capirebbe.
-Non voglio rifiutare io, Dora, non voglio fare più il depresso. Ho giurato a me stesso che … lei, non mi avrebbe più rovinato la vita. Devo vincere queste paure, questi incubi. Credevo mi fosse passata. Invece rivivo sempre … quei momenti. Quell’inferno.
Tonks si avvicinò al suo uomo, lo accarezzò. Era così fragile in quel periodo.
-Ci riusciremo, insieme. Anche io non riesco a sentirmi ancora libera del tutto. E’ passato poco tempo e credevo che con la nascita di Diana le cose sarebbero migliorate. Ma ho maggiormente paura, abbiamo due bambini e non posso dimenticare che quel mostro è entrato qui, una volta, per uccidere Teddy. –disse Tonks con un brivido.
Remus non rispose. Era stata colpa sua se quella notte lei voleva far del male al suo piccolo. Ma era troppo desideroso si scappare.
Samantha Gretchen era in coma nell’infermeria di Azkaban da quasi tre mesi, eppure continuava a dare il tormento alla famiglia Lupin come se fosse a piede libero, attorno alla loro casa.
 
 
 
Angolo autrice: ciao a tutti! Questo è un piccolo prologo introduttivo, però in seguito vorrei creare dei capitoli più lunghi con più contenuti. Pian piano lo farò! Grazie a chi sceglierà di darci un’occhiata! Lo apprezzo tanto e per favore, avendo la paura di sfociare nell’OOC, vi prego: ogni consiglio è prezioso!
  
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