Serie TV > Once Upon a Time
Ricorda la storia  |      
Autore: Harleen    11/03/2013    4 recensioni
SPOILER! SPOILER! SPOILER!
Fanfiction scritta a seguito della puntata 2x16, "The Miller's Daughter" andata in onda ieri notte. Trasuda spoiler da ogni parola!
“Mi hai mai amato?”
“Perché pensi che abbia dovuto strapparmi il mio stesso cuore dal petto?”
Genere: Angst, Introspettivo, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Cora, Signor Gold/Tremotino
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Disclaimer: Guess what? Niente è mio. Sconvolti, vero?

Love is Weakness



“Mi hai mai amato?”

“Perché pensi che abbia dovuto strapparmi il mio stesso cuore dal petto?”


***


Le parole del re le rimbombano in testa: l'amore è una debolezza. E lei non vuole più essere debole. Non vuole che qualcuno possa colpirla di nuovo e farle male.

Le mani le tremano e sente il cuore pulsare fin nelle tempie, onde di terrore e angoscia che la sommergono. E sopra ogni cosa l'aspettativa ed una paura tutta nuova: vieni qua, supplica mentalmente, vieni. Salvami. Amami.

Si guarda allo specchio e si asciuga le guance. È debole; non deve esserlo. Non lo sarà più.

La pressione delle dita si fa dolorosa sul petto, e questa volta non pensa a quella sciocca ragazzina di fronte alla quale si è dovuta umiliare: questa volta le immagini sono diverse, questa volta è il re.

L'amore è una debolezza.

Cora non vuole essere debole, ha paura di esserlo.

Smette di sentire dolore, e vede la mano scomparire nella sua cassa toracica. Le dita si stringono attorno a qualcosa di caldo e pulsante, il terrore così opprimente da sentire la testa che gira e lo stomaco rivoltarsi. Sospira, e l'ultimo pensiero va alla vita che potrebbe avere; chiude gli occhi immaginando di specchiarsi in quelli di sua figlia. Gli stessi di Tremotino. Sospira di nuovo, il pugno stretto attorno alla gonna, e dà uno strattone.

Guarda il suo cuore senza capire cosa abbia effettivamente tra le mani: è rosso, è pulsante, è stupendo. Ed è suo.

Immaginava che sarebbero scomparse tutte le angosce e le paure, eppure sono ancora là; ma non è più una tempesta, è come una risacca. Un mare precedentemente sconvolto dalla furia del vento e che ora sta calmandosi poco a poco.

Sente onde di disgusto ed angoscia travolgerla, farla boccheggiare, e poi ritirarsi fino a lambirla a malapena. La mente più lucida che mai, la consapevolezza improvvisa che l’amore è una debolezza.

È difficile distogliere lo sguardo da quella perfezione, ma alla fine riesce a mettere il proprio cuore nel cofanetto che le ha dato Tremotino e chiuderlo.


***


È come un veleno, riflette mentre vede qualcosa spezzarsi dentro Tremotino. Una ferita infetta che sta finendo di spurgare, e che sarà cauterizzata il prima possibile per prevenire altri problemi futuri. Stringe un po’ di più la presa sul suo cofanetto, mentre il mare dentro di lei inizia ad agitarsi – ha mai smesso? Non lo sa. Cora vorrebbe solo che lo facesse. Che quelle onde smettessero di travolgerla.

Si sente soffocare.

“Non mi hai mai amato. Mai!

È paralizzata. Prigioniera dentro sé stessa mentre vede il male che gli sta infliggendo e non trova il coraggio – il cuore – nemmeno per allungare una mano, per tentare di offrirgli un briciolo di conforto. Lo amava? Oh sì. Lo amava da impazzire. E tutt’ora è come se sentisse l’eco sorda di quel sentimento, mentre avverte l’impulso di piangere scontrarsi contro l’impossibilità di farlo. È questo il problema: sa di amarlo, ed allo stesso tempo non prova niente. Un guscio vuoto che sta venendo abbandonato dai sentimenti che prima lo albergavano.

“Hai cambiato il nostro accordo, Tremotino. Hai diritto ad avere solo tuo figlio.” La voce le si spezza in gola, mentre il mare infuria. L’ultima volta. Sarà l’ultima volta. “E qualsiasi bambino avrò, non sarà mai tuo.”

La calma, finalmente, arriva.

Sospira mentre sente la pace invaderla per la prima volta nella sua vita, come un’onda che sul bagnasciuga spazza via le orme dalla sabbia.

Con quello, riflette asciugandosi gli occhi inumiditi dal vento gelido, si è liberata dal veleno.

Amare è essere deboli, e Cora si sente più forte che mai.


***


Riflettendoci, Tremotino è come un serpente.

È lui a sputare veleno, è lui ad averla infettata fin dall’inizio. Ed è lui che anche ora, morente ed indifeso, riesce a farle di nuovo del male.

Sente gli occhi pungere.

Non è normale, non ci è abituata; non è giusto.

È colpa di Tremotino, è lui che le sta facendo questo. Sente le gambe incerte mentre si alza, ed il terrore le stringe lo stomaco quando solleva il pugnale. Si sente debole. Per la prima volta dopo anni, sente il mare riprendere agitarsi.


***


“Madre!”

Il cuore le batte all’impazzata nel petto, scandendo un ritmo dimenticato da tempo. Non riesce a combattere le onde.

“Sarebbe stato abbastanza.” Sussurra, sentendosi troppo debole per resistere ancora alla corrente. “Tu saresti stata abbastanza.” Si sente sommergere, trascinare verso il fondo.

Per la prima volta, decide che abbandonarsi alle onde non sarà un problema.



~End




Note:
LA TRISTEZZA, GIUSTO CIELO.
Cora, ti ho odiato per UNA STAGIONE INTERA, e sul finale mi uccidi in tal modo? Shame on you.
Also, povera Regina ç_ç io non so voi, ma mi sento malissimo per lei ad ogni episodio che vedo ç_ç
Spero che la ff sia piaciuta <3

Harl <3

   
 
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Once Upon a Time / Vai alla pagina dell'autore: Harleen