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Autore: fabcyruss    12/03/2013    3 recensioni
"Rose, la maledizione dice che il giorno del tuo diciottesimo compleanno la tua anima dovrà scegliere se essere nella parte del bene o del male"
Genere: Sentimentale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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*Flashback*

M: "Dobbiamo andare e anche velocemente, avanti prendi le valige e mettile in macchina Rose"
R: "Calmati, sto facendo, tu aspettami in macchina devo prendere una cosa"
M: "Okay, ma se ci metti più di 10 minuti io parto senza di te"

Salii sopra e pensandoci, era la mia ultima volta che potevo salire/scendere quelle scale, mi venne un colpo al cuore, era incredibile, non riuscivo ad abbandorare il luogo in cui ero nata, cresciuta, mi mancherà da morire tutto ciò.
Arrivai in camera mia, mi abbassai fino al livello del letto, infilai la mano sotto il materasso e presi il libro, non un semplice libro ma il libro preferito di mia madre.

M: "Rose avanti sbrigati!" tuonò mio fratello da fuori casa, aspettandomi impaziente.

Dovevo affrettarmi, misi il libro nella borsa, mi diressi verso la porta e mi voltai per l'ultima volta.
"Beh è arrivato il momento, addio" sentii gli occhi bruciare per le lacrime.

Scesi le scale frettolosamente, uscii di casa, chiusi la porta a chiave e salii in macchina.

M: "Finalmente eccoti, stavo per partire senza di te"
R: Zitto e muoviti"
M: "Oh vuoi vedere che ti lascio qui? Sta zitta tu, emotivona"
R: "Senti dovrò passare la mia vita con te almeno cerchiamo di non litigare, okay?"
M: "Va bene" roteando gli occhi.

Marcus accese il motore e partimmo.

*Fine Flashback*




Fissando fuori la finestra pensavo dove potrei essere in questo momento se tutto questo casino non fosse successo.
"Signorina Puckett, risponda alla mia domanda!" urlandomi contro.
R:"Emh.. mi scusi professoressa, non stavo seguendo, davvero mi dispiace, starò attenta d'ora in poi" con tono dispiaciuto.
"Okay, le ripeto la domanda per l'ultima e spero, veramente l'ultima volta la mia domanda, quali fur.."
 
La campanella suonò.
Pensai fra me e me: "oh finalmente quanto tempo ci voleva per far suonare la campanella?"

"Risponderai alla mia domanda la prossima volta signorina Puckett"
R:"Oh certo professoressa"

Presi i libri sotto il banco e gli infilai nella borsa
"Buon pomeriggio professoressa"

Uscii dalla scuola soddisfatta, per la seconda volta la campanella mi aveva salvato dall'interrogazione.

"Oh cavolo ho perso l'autobus, di nuovo, merda" mi tirai uno schiaffo in fronte.
Non fui molto soddisfatta di questo invece.
Incominciai a camminare verso casa mia, da sola, e da come vedevo il cielo si stava scurendo, ti predo la pioggia no.
E ovviamente dopo qualche minuto la pioggia si fece sentire, una leggera pioggierella che mi bagnava i capelli.

Vidi una macchina arrivare verso di me, si accosto vicino al marciapiede dove stavo camminando.
La persona all'interno abbasso il finestrino.
"Signorina Puckett salga, la accompagno io a casa, con questa pioggia prenderà una febbre tremenda" mi sorrise. 
Era la prof, sapeva che se continuavo a camminare sotto quella pioggia mi sarei presa la febbre per saltare l'interrogazione, furba.

R:"Emh grazie" gli sorrisi accomodandomi in macchina.


Accendendo il motore si voltò verso di me dubbiosa.
"Non metti la cintura?"
La guardai tipo "ma pensi che abbia cinque anni?"
Allacciai la cintura come ordinato e partimmo, durante il tragitto gli spiegai dove si trovava casa mia.

"Arrivati".
Presi la borsa che avevo posato sulle mie ginocchia e me la misi sulla spalla e aprii lo sportello per scendere dall'auto.
R: "Emh grazie mille per il passaggio professoressa, ci vediamo, arrivederci" 
Stavo per chiudere lo sportello cosi da finalmente ritornare a casa a mangiare
"Aspetti signorina"
R:"Mi chiami pure Rose" sorrisi.
"Eh Rose, volevo chiederti, perchè i tuoi genitori non sono mai venuti ad una riunione? vorrei tanto incontrarli"
Rimasi immobile fissandola negli occhi.
R:"Sono morti..un paio di anni fà"
"Oh cavolo, mi dispiace io n-non volevo"
R:"No si figuri, in fondo lei non poteva saperlo, sono stati ritrovati morti la mattina del mio primo compleanno, non li ho mai conosciuti neanche io quindi.."
"Mi dispiace tantissimo, saresti la benvenuta qualche sera a cena a casa mia, vorrei passare più tempo con te, adoro conoscere i miei alunni" mi sorrise.
R:"Oh prof, non so che dire, accetterei volentieri" da quando volevo andare a casa delle professoresse? "Ma ho anche mio fratello, non sa cucinare quindi non posso lasciarlo solo, chissà cosa combinerebbe alla cucina" ridacchiai, infondo era vero, Marcus era capace di bruciare persino l'intera casa. 

"Potrebbe venire anche lui insieme a te, sabato sera a cena da me" 
R: "Emh glielo chiederò" certo, come se mio fratello sprecherebbe un sabato sera per passare il tempo con la mia professoressa di storia.

"Quindi domani fammi sapere se venite" mi fece l'occhiolino.
Spalancai gli occhi per quel gesto "Sisi a domani, professoressa"

Chiusi lo sportello, mise in moto e se girando si allontanò con l'auto.
Io rimasi sul marciapiede pensando quanto sarebbe stato strano l'incontro, se ci penso mi viene l'ansia, ora dovrò trovare il modo di annunciarlo a mio fratello.

Mi incamminai verso il vialetto di casa mia.


Entrai, prima di posarla a terra presi il mio telefono, incamminandomi verso la sedia in cucina.
R:"Marcus, scendi in cucina devo chiederti un favore, fai veloce"
M:"Okay eccomi"
Scese le scale con una lentezza assurda, sembrava lo facesse apposta.

R:"Oh andiamo accellera il passo" dissi alzando di poco il tono della voce mentre digitavo sul telefono.
Obbedì e venne davanti a me, posò i gomiti sul tavolo, sedendosi di fronte a me.
Mi alzai dalla sedia facendo la disinvolta, sapevo che se gli avrei chiesto di venire con me alla cena mi avrebbe detto di no, quindi farò con calma.
Mi diressi verso il frigo, lo aprii, come al solito, pizza fredda, oh avanti, siamo io e mio fratello in casa, non possiamo permetterci chissà cosa.

R: "Senti dobbiamo andare a cenare dalla mia professoressa di storia sabato sera, ti chiedo per favore, puoi venire? mi aumenterebbe il voto del comportamento se gli faccio da leccaculo" ridendo.
M: "Pensi davvero che io sprechi un sabato sera con gli amici per pararti il culo? No grazie, preferisco divertirmi" disse ridendo
R: "Ma quanto sei gentile con tua sorella, la prossima volta che mi chiederai un favore, beh, puoi scordartelo" affermai "gettando" una fetta di pizza nel suo piatto.

M: "Puoi riscaldarla?" mi chiese con voce bassa.
R: "Okay" dissi con tono rigido.

Presi il piatto e lo misi nel microonde, passarono due minuti, presi il piatto e glielo posai davanti.
Finito il "pranzo" misi i due piatti nel lavandino e andai in camera mia.
Mi distesi sul letto, a pancia in giù, pensando a come sarebbe stato sabato a cena a casa della prof.
Mi addormentai, passarono le ore, mi svegliai, feci i compiti, cenai e poi a letto.

Il giorno seguente a scuola dissi alla professoressa che non poteva venire Marcus perchè aveva un evento importante per lavoro, odiavo mentire, Marcus non lavorava, si faceva mandare via posta soldi da mio nonno in Australia, passarono i giorni, si fece sabato.

Era pomeriggio.
R: "Marcus fra mezz'ora verrà a prendermi la professoressa, mi serve il bagno" strillai.
M: "Ecco, tutto tuo"

Entrando mi catapultai sullo specchio, un filo di trucco ed ero pronta.
Uscii dal bagno guardando l'orario dal cellulare, le sette e mezza, dovrebbe essere arrivata.

Presi la borsa ci misi dentro il telefono, e misi la giacca.

R: "Marcus io vado, chiudi la chiave quando esci"
M: "Okay mammina" disse in modo ironico, anche se a me non faceva ridere cosi tanto.

Uscii dal vialetto, lei era lì, ad aspettarmi, la intravedevo dai finestrini abbassati, la salutai con la mano da lontano, sorrideva, "wow" pensai "è bellissima senza quei orrendi occhiali da anziana, lei è giovane, con i capelli sciolti sta ancora meglio, infondo non è cosi tanto una strega come la descrivono a scuola"

"Buonasera Rose, come siamo carine" mi sorrise.
R: "Oh grazie, beh anche lei non è da meno" e lo dissi con tutta sincerità, era davvero meglio del solito.

Salii e ci dirigemmo a casa sua, viveva in una villa enorme, ci credo, fa l'insegnante, moglie del capo della polizia di Holmes Chapel, non poteva non avere una casa enorme con piscina.
Parcheggiò in garage, uscimmo dalla macchina, e ci dirigemmo verso il portone principale, prese le chiavi di casa e aprì.

"Beh, benvenuta, fa come se fossi a casa tua, ti presento intanto mio figlio, sai mio marito è fuori città quindi siamo solo noi tre" disse con tono accogliente. 
R: "Oh non si preoccupi, siamo pari, neanche Marcus è venuto quindi" 
"Harry vieni in sala, c'è una persona da presentarti" alzò il tono della voce per farsi sentire da suo figlio

Vidi un ragazzo alto, moro. riccioluto, occhi verdi, che attraversava il corridoio venendo verso di me presentandosi.

H: "Piacere sono Harry" e sfoggiò un sorriso a 32, diciamo 33.
R: "P-piacere sono Rose" 
Non sapevo cosa mi stava succedendo, sentivo le guance andarmi a fuoco, quel ragazzo era davvero carino, non sapevo che dire, volevo scappare per l'imbarazzo.

"Beh, ora che vi siete presentati io vado a preparare la cena, Harry, cortesemente, offri qualcosa alla nostra ospite" sorrise.
H: "Certo mamma, con piacere" disse guardandomi negli occhi sorridendo anche lui.
La prof, Anne se non mi sbaglio, non ricordo mai i nomi delle professoresse, andò in cucina.

E giuro, era dannatamente carino quando sorrideva.

H: "Vieni ti accompagno di là in salotto, ci sono degli stuzzichini e possiamo guardare la tv se vuoi"

Era cosi gentile e carino che non potrei dirgli di no, andammo in sala, lui mi guidava, ci sedemmo sul sofà, era morbido.

R: "E' comodissimo questo sofà, d-dove l'avete preso?"
Mio Dio Rose, non poteva uscirti una frase più decente? che vergogna, d'altronde non sapevo veramente come aprire un discorso.

H: "Emh, l'abbiamo preso da KlauSofà, sono, come hai detto tu, comodi, per questo li abbiamo scelti" dal suo sguardo potevo intuire che anche lui era in imbarazzo.
R: "Interessante" no, okay, per niente interessante "Senti, ma tu che classe fai? non ti ho mai visto a scuola"
H: "Forse perchè sono sempre in biblioteca, adoro leggere, ho appena finito di leggere Il Buio Oltre La Siepe, è un bel libro, direi che è il mio preferito, il tuo invece?"

Okay, panico assoluto, non leggo un libro da dieci anni e pensare che ho 16 anni, quindi all'età di sei anni, non è che leggevo libri interessanti.

R: "Harry Potter, sisi, direi che è proprio Harry Potter" dissi il primo nome del libro che mi venne in mente.
H: "Davvero? è una saga bellissima, hai letto tutti i libri?"
R: "Si certo, il mio preferito è il secondo"
H: "Sai, abbiamo tante cose in comune, che ne dici di vedere la mia collezione di libri?"
R: "Ma certo, volentieri" sorrisi.

Era un ragazzo dolcissimo, davvero, aveva un colore degli occhi stupendo, verde, un profondo verde, mi ci sarei persa dentro.

Mi guidò verso la sua camera, di fianco la porta aveva un enorme scaffale con minimo cento librine aveva di tutti i tipi.

R: "Sono tantissimi libri, li hai letti tutti?" dissi meravigliata.
H: "Si, amo leggere, amo anche la musica, molto"
R: "Anchio amo la musica, ho un pianoforte a casa, era di mio padre, me lo donò prima di.. emh.. essere trovato morto insieme a mia madre.." la mia voce pian piano si abbassò-
H: "Oh cavolo, mi dispiace, ma se vuoi non torniamoci più su questo argomento, ti capisco, anchio ho perso una sorella"
R: "Mi dispiace per te, ma parliamo d'altro.."
H: "Certo, emh, sei, f-fidanzata? sei davvero una ragazza carina, dovresti avere un ragazzo" mi sorrise, cacciò anche due fossette sulle guance, cavolo, è dolcissimo, sembra un angelo, okay Rose stai delirando.
R: "No, niente ragazzo, sono uscita da una relazione da poco e non me la sento di ricominciare da capo così presto"
H: "Ah ti capisco, neanche a me va poi così bene"

Quindi si era appena lasciato? Bene, hai il via libera Rose.

A: "E' pronto, a tavola!" sentimmo Anne urlare da sotto.

Io e Harry andammo in cucina, cenammo e nel frattempo parlammo dei nostri hobby.
Soprii che veramente io e Harry avevamo tante cose in comune, chissa se potremmo passare del tempo assieme.

M: "Sono quasi le 23:00 sarà meglio riportarti a casa"
H: "Tranquilla mamma, mentre pulisci i piatti l'accompagno io a casa" mi guardo e sorrise.
R: "Saresti davvero gentile, grazie" ricambiai il sorriso.

Ci alzammo, salutai Anne e la ringraziai per la magnifica cena, salimmo in macchina ma Harry non partì, stava succedendo qualcosa.

H: "Senti, abbiamo molte cose in comune, che ne dici se domani usciamo? sempre se ti va" si mise una mano dietro la testa grattandosi, fissando i miei occhi.
R: "Penso di si, non ho molti amici qui, uscire ogni tanto mi farebbe bene" arrosii.
H: "Awh quindi è un si?" disse dolcemente

Le mie guance, a fuoco, di nuovo.
Accese il motore e andammo verso casa mia.
Arrivati scesi dall'auto ma non chiusi lo sportello, dovevo confessare una cosa.

R: "Comunque non ti ho risposto alla domanda di prima e si, accetto, ora vado buonanotte Harry" sorrisi.
H: "Evvai" esultò ridendo "Quindi b-buonanotte Rose" mi sorrise per l'ultima volta.

Mise in moto la macchina e partì.

Tornai a casa, più che felice, Marcus rise a crepapelle quando mi vide salterellare per le scale, strano, non era uscito.
Mi struccai e andai a letto, pensando a quanto la cena sia stata un successo, non me la immaginavo cosi.
Misi il pigiama e andai a letto.


Stavo per addormentarmi, quando vibrò il cellulare da dentro la borsa che avevo posato sulla sedia.
Mi alzai, ero davvero stanca, mi incamminai verso la sedia, aprii la borsa, dov'era il cellulare? ah, eccolo, coperto dai fazzoletti.
Presi il telefono, sbloccai lo schermo..

"Oh merda.."




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buuuuuuuonasera, sono @ineedciasten e questa è la mia prima fanfiction, i personaggi vorrei che li immaginaste voi, ovvio, tranne Harry, oppure anche lui, boh HAHAHAHHAHAHAHAHHA, volevo suggerirvi che potete anche recensire la storia, questo è il primo capitolo quindi non è un granchè, devo ancora esercitarmi meglio, e mi scuso se ci sono errori grammaticali, ma ho fatto tutto di fretta e non potevo ricontrollare. spero vi piaccia, ciaao c:
  
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