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Autore: Miss_Panda    12/03/2013    5 recensioni
Salve :) Ci rivediamo! xD Allora riecccomi con una nuova OS molto dolce.... quasi diabetica! a parte gli scherzi è molto dolce e molto semplice! :) Ho volto descrivere tre parti della gravidanza di Videl, quelle più significative e ho cercato di descrivere le emozioni che dei momenti del genere possono suscitare! Spero vi interessi e che la leggiate (e la commentiate ovviamente ;)) ultimamente non vi vedo tanti! sapevo di fare schifo ma non così tanto U.U Vi lascio con un estratto... alla prossima! :)
(estratto)
(...). I minuti passavano e sembravano ore. Videl stava seduta sul letto sulle gambe di Gohan mentre lui la coccolava e le sussurrava parole dolci. Nell’animo del ragazzo si apriva la speranza. Se Videl fosse stata incinta, come si sarebbe comportato?(...)
(...)La sera, prima di andare a dormire, Videl prese dalla borsa la foto dell’ecografia e la guardò, immaginandosi di avere già tra le braccia quel piccolo esserino che la guardava con i suoi occhioni neri.
(...)Non appena la dilatazione fu tale da iniziare il parto, Videl fu portata nella sala adibita, seguita da Gohan, vestito von un camice verde e la mascherina davanti alla bocca, e solo lì si rese conto che quello sarebbe stato (...)
Genere: Fluff, Sentimentale, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gohan, Pan, Videl | Coppie: Gohan/Videl
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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BENVENUTA AL MONDO PICCOLA PAN


Era una fresca giornata di settembre, Videl era ai fornelli perché quel giorno a pranzo sarebbero venuti suo padre e i Son al completo, e si sa che con tre Saiyan c’era da cucinare leggermente di più! Gohan era andato a fare dei servizi in città con il fratello e sarebbe tornato un paio di ore più tardi. Girò svogliatamente lo sguardo verso l’orologio sul muro e, dopo aver visto l’ora, le 10 appena, decise di prepararsi un caffè.
Prese il pacco di biscotti dal tiretto e ne mangiò uno, poi verso il contenuto della caffettiera in una tazzina e ne annusò il profumo. Un senso di disgusto le salì alla gola e allontanò il recipiente dal naso; poi le salì un conato di vomito e un secondo dopo si ritrovò al lavandino della cucina a ributtare fuori il biscotto appena mangiato. Andò in bagno e si guardò allo specchio: la pelle era diventata pallida e sembrava una devastata. Si lasciò quell’immagine alle spalle e si lavò i denti, il viso e si sistemò i capelli in una croccia sulla nuca.
Ritornata in cucina, continuò a cucinare ma poco dopo le ritornò la nausea. Cosa poteva essere? Forse i biscotti erano scaduti? Controllò sulla scatola, ancora poggiata sul tavolo, la data di scadenza e constatò che segnava il mese dopo. Poteva essere un virus intestinale! In quel periodo stava incominciando a girare l’influenza. O forse poteva… corse in camera da letto e aprì il cassetto del comodino. Vide un pacco chiuso di assorbenti e incominciò a contare. Se il ciclo era passato il mese scorso, come poteva esserci un pacco ancora chiuso? Prese il calendario e controllò il mese precedente verso gli ultimi giorni: non era segnato niente. Rifece mente locale sui sintomi avuti poco tempo prima: la nausea, il disgusto a sentire l’odore del caffè, il vomito… se ricordava bene le lezioni di biologia, poteva solo trattarsi di una cosa.
Prese la giacca e volò verso la città. Entrò nel primo supermercato e si diresse verso lo scaffale dei medicinali. Comprò tre test e li nascose nella borsa.
Non appena tornò a casa, trovò Gohan che parlava con sua madre. Non appena vide la moglie, il Saiyan le andò incontro e le diede un bacio sulla guancia. Salì in camera e poggiò la borsa, cercando si nascondere le tre scatolette che erano incominciate a pesarle, sebbene pesassero solo 30 g l’una.
Dopo il pranzo, Gohan salì in camera per prendere una cosa e vide la borsa della giovane aperta e buttata per terra. La raccolse e la mise sul letto ma caddero le scatolette con tanto di scritta ”test di gravidanza”, finendo nelle mani del Saiyan. Che cosa ci facevano quelle scatolette nella borsa di sua moglie? Sospettava una gravidanza? Decise che le avrebbe parlato dopo, così chiuse la borsa e tornò giù.
Non appena rimasero soli, la chiamò in camera e lei lo raggiunse chiedendosi cosa volesse. Lo trovò seduto sul letto con le tre scatoline affianco.
<< Gohan, posso spiegarti! >> cercò di dire Videl ma si trovò un attimo dopo il marito che le cingeva i fianchi da dietro e le diceva nell’orecchio: << Perché non mi hai mai detto niente? >>
<< Perché solo oggi mi è venuto il dubbio e volevo esserne sicura prima di dirtelo… ho paura… come faremo se usciranno quelle lineette? >> spiegò, girandosi verso di lui e guardandolo negli occhi con tutta la paura e la felicità che poteva portare una notizia del genere.
<< Come abbiamo sempre fatto… andremo avanti e cresceremo questo bambino! >> le rispose con una dolcezza che sciolse il cuore, accarezzandole una guancia e baciandola dolcemente.
Prese la prima delle tre scatoline e la aprì, facendone uscire la stecca. Andò in bagno e fece il test. I minuti passavano e sembravano ore. Videl stava seduta sul letto sulle gambe di Gohan mentre lui la coccolava e le sussurrava parole dolci. Nell’animo del ragazzo si apriva la speranza. Se Videl fosse stata incinta, come si sarebbe comportato? Non di certo come suo padre! Goku era sempre stato un bravo padre, a modo suo: aveva insegnato a lui e a Goten il vero significato del coraggio e del sacrificio, ma se ne era andato molte volte, facendo soffrire la sua famiglia. Lui non avrebbe mai fatto così, sarebbe stato sempre vicino alla sua famiglia e non l’avrebbe mai lasciata.
Girarono insieme l’oggetto che avrebbe segnato il loro futuro e aveva una striscia blu marcata sullo sfondo bianco. La giovane incominciò a piangere per la gioia e abbracciò il marito che la baciò dolcemente, raccogliendo le sue lacrime.
 
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Erano passati sei mesi da quella sera e tutte le paure che avevano si erano, in parte, dissolte. Tutti avevano accolto la notizia bene: Chichi e Bulma andarono subito ad abbracciare la giovane, Goten per poco non svenne mentre Goku sorrise come il bambino che in fondo era.
Quel giorno andarono dalla ginecologa per scoprire il sesso del loro bellissimo futuro pargolo e combattente. Videl già dal mese prima sentiva il suo bambino muoversi, ma dire così era un eufemismo! Lo sentiva fare giravolte e tirare calci, anche forti a volte… bhe era un Saiyan in fondo!
Arrivarono allo studio della ginecologa che fece stendere la ragazza sul lettino e portò una sedia a Gohan. Si sedette e aiutò Videl ad alzarsi la maglia mentre la dottoressa iniziava la visita. Sullo schermo della macchina iniziò ad uscire l’immagine di un feto semi-sviluppato con il cordone ombelicale e la coda. La donna si meravigliò. Che potesse essere un difetto della macchina? La spense e la riaccese ma il difetto rimaneva. Gohan e Videl sorrisero. Il loro piccolo stava bene, anzi benissimo e si muoveva. La dottoressa, malgrado ciò che era successo, riuscì a vedere che il nascituro sarebbe stato una bambina e lo comunicò ai due futuri genitori.
Non appena uscirono dallo studio medico, decisero di non dire niente a nessuno fino alla nascita della bambina, l’avrebbero scoperto al momento del parto. Gohan era sicuro che si sarebbe beccato un paio di strillare da sua madre, la quale già dal quarto mese aveva iniziato a chiedere insistentemente il sesso di suo nipote, come Mr Satan che, ogni volta che andava a trovare la figlia, non smetteva mai di coccolarla come fosse ancora una bambina.
La sera, prima di andare a dormire, Videl prese dalla borsa la foto dell’ecografia (alla fine, dopo un paio di volte che visualizzava la coda, la ginecologa diede la foto alla donna e provò a convincerla a ritornare per fare un altro controllo con un’altra macchina ma lei rifiutò, dicendole che non serviva perché la loro bambina aveva un DNA molto particolare) e la guardò, immaginandosi di avere già tra le braccia quel piccolo esserino che la guardava con i suoi occhioni neri.
<< Secondo te come sarà? >> chiese all’improvviso Videl al marito che si tolse gli occhiali e le sorrise, rendendosi conto che non avevano mai parlato di quello esplicitamente.
<< Secondo me sarà bella come la sua mamma >> le rispose il Saiyan che, dopo aver poggiato il libro sul comodino, si stese e si avvicinò la moglie che si mise la foto sul cuore e, allungando il braccio, spense la luce, addormentandosi sereno con la foto della sua bambina sul cuore.
 
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Era una bella giornata di Aprile e tutti si erano riuniti in ospedale per assistere alla nascita della nuova piccola combattente di famiglia. Mr Satan fu il primo ad arrivare e diede disposizioni per far isolare l’ospedale dai giornalisti (infatti, l’annuncio della nascita del primo nipote del campione del mondo aveva fatto sì che i giornalisti per poco non assediassero l’edificio), Chichi fu la seconda, seguita dal marito e da Goten che non aveva proprio voglia di andare.
Gohan e Videl decisero di fare venire al mondo la loro primogenita con parto naturale e la ragazza decise anche di non fare l’epidurale “per sentire la sua bambina”. Bulma e Chichi avevano cercato di convincerla a cambiare idea ma niente: Videl si era intestardita su quella decisione, anche se avrebbe sentito molto più dolore rispetto a un parto normale (i nascituri Saiyan ci mettevano più tempo a nascere e ponevano una maggiore resistenza). Reduci di due gravidanze erano, infatti, Chichi e Bulma (la seconda aveva partorito un annetto prima) che solo con i poteri curativi di Dende avevano potuto partorire con un dolore “normale”.
Non appena la dilatazione fu tale da iniziare il parto, Videl fu portata nella sala adibita, seguita da Gohan, vestito von un camice verde e la mascherina davanti alla bocca, e solo lì si rese conto che quello sarebbe stato il più grande dolore della sua vita. Le contrazioni si facevano più forti e più vicine e il dottore le disse di iniziare a spingere. Le spinte erano molto forti ma non abbastanza perché la bambina era molto lenta e poneva più resistenza, però, alla fine, uscì la testa e il dottore chiamò Gohan e gli disse di far nascere lui la sua bambina. Lasciò la mano di Videl e andò vicino all’uomo e, seguendo le sue indicazioni, prese per le spalle la piccola, sporca di sangue e placenta, e la portò alla luce dopo nove mesi dentro l’utero materno.
La piccola aveva una piccola coda pelosa, anch’essa sporca di sangue, e lo staff medico la guardava stranito. Come faceva una bambina a nascere con una coda? Il dottore, ripresosi dalla prima vista di quella parte così insolita, diede uno schiaffetto sul sederino della nuova arrivata che incominciò a piangere, levando un grido acuto, segno che stava bene. Dopo averla avvolta in un telo, la porse nelle braccia di Gohan e fece le congratulazioni; poi lui la portò da Videl che, una volta che toccò la sua pelle e la vide, si commosse e incominciò a piangere.
Quando una giovane infermiera gliela tolse per andarla a lavare, lei protestò ma sorridendo l’infermiera le rispose che l’avrebbe riavuta poco tempo dopo tra le sue braccia. La mandarono in camera e, dopo una mezz’oretta, vide che entrava l’infermiera di prima con una culletta in plastica con  dentro la bambina che dormiva beatamente. Chiese al marito di prenderla e portarla da lei. Quante volte aveva sognato quel momento?
La bambina la svegliò e si guardò intorno, poi alzò lo sguardo verso quello della sua mamma e fu come se ne rimase incantata. Era davvero bella la sua mamma, anche il suo papà lo era. Sembravano tanto felici di averla li con loro.
Quel tenero momento fu interrotto dal rumore della porta che si apriva piano. Da dietro di essa uscirono Mr Satan con tanto di palloncini blu e rosa (non sapeva ancora il sesso di suo nipote) e i Son con tanti regali.
Si avvicinarono alla neo-mamma e chiesero di vedere la bambina. Gohan si alzò con sua figlia in braccio e la fece vedere a tutti; come risultato Chichi incominciò a piangere commossa, insieme a Mr Satan, Goku sorrise, Goten, anche se non lo avrebbe mai ammesso, si commosse e, di nascosto, scattò una foto col cellulare alla sua nipotina.I neo-genitori le diedero il nome di Pan.
Pan era bellissima, aveva molti capelli che erano neri come gli occhi, le gote leggermente rosee e la pelle nivea che sembrava porcellana. Indossava una tutina arancione (regalo di nonna Chichi, nonno Goku e zio Goten) punteggiata all’altezza del cuore con un cuoricino blu ricamato dalla stessa nonna. Nelle ore successive tutti gli altri giunsero a vedere la piccola Pan e le portarono molti regali.
Rimasero in ospedale per un po’ di giorni per esami obbligatori ma poi tornarono a casa con la loro piccola. La misero nella culla dove, non appena tocco con la testa il cuscino, chiuse gli occhi e iniziò a dormire spensierata.
Gohan e Videl la guardavano quasi con ammirazione. Se all’ospedale, sotto la luce artificiale delle lampade a neon, era bellissima, ora, alla luce naturale del sole, era stupenda. I suoi genitori le diedero un bacio sulla fronte e si sedettero sulla sedia a dondolo (Videl era seduta sulle gambe), guardandola dormire… era proprio bella la loro bambina. Sicuramente vita avrebbe dato loro delle cose bellissime, e lei era la prima di tutte queste.
<< Benvenuta al mondo piccola Pan… >> pensò Gohan, sorridendo tra se e se e dando un bacio sui capelli della sua Videl.

Ciaooooo! Rieccomi xD Volevo esordire oggi con una Fluff molto lunga ma anche molto diabetica! Come avrete letto si tratta di tre momenti della gravidanza di Videl, quelli più significativi per una donna incinta: il momento della scoperta della gravidanza, quando si scopre se il futuro pargolo sarò un maschietto o una femminuccia e la nascita.
Spero di aver descritto bene ciò che provavano (o che almeno si intuisca) perchè in un momento del genere cosa si può provare oltre a quello? 
Questa OS è dedicata alla mia cucciola che ora non sta molto bene (povera piccola! :C) e che spero si riprenda molto presto! Ti lovvo amore mio! <3 <3 
Spero che vi sia piaciuta e che vi abbia fatto uscire un sorriso... a me è piaciuta alla fine dei conti... fatevi sentire mi raccomando! :) A prestooooo :D
  
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