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Autore: forgivemyfins    12/03/2013    4 recensioni
[Upside Down]
Due mondi. Due forze di gravità. Un'attrazione incontrollabile.
Adam, viene dal Mondo di Sotto. Adesso dovevo solo trovare il coraggio di alzarmi, voltare pagina e ricominciare di nuovo. Ma sapevo che, tutte le volte che la mente sarebbe sfuggita al mio controllo, avrei ricominciato inevitabilmente ad annegare nei ricordi, più profondi dei suoi occhi blu.
Eden, del Mondo di Sopra. Vorrei ricordare per capire di cosa parlano i miei sogni ultimamente: immagini confuse, volti sconosciuti e quel ragazzo. Il suo viso mi appare sfuocato ma i suoi lineamenti dolci mi ricordano il profumo dei melograni che mangiavo da piccola. Lui è importante.
È come se avessi nostalgia di quello che non ho più.
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: Movieverse | Avvertimenti: nessuno
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2013 © forgivemyfins. I personaggi non mi appartengono e sono di proprietà
degli autori del film, io li ho utilizzati liberamente per divertimento
senza alcun fine di lucro.

 


I am drowning in memories.


Sotto.
Sto lavorando ancora a quella crema. Tutti gli sforzi di questi ultimi anni solo per questo, sperando poi di riuscire a guadagnare abbastanza da acquistare il brevetto e poi fare successo, assieme ai miei amici. Qui, nel Mondo di Sotto, non siamo mai stati abituati alla possibilità del guadagno e, per la prima volta, questa prospettiva sembra raggiungibile.
Prendo un po' della polvere rosa, il mio ingrediente segreto, e con attenzione ne lascio cadere una piccola quantità nel liquido dentro la provetta. Mescolo il tutto e attendo ancora qualche secondo, pieno di speranza. Mi infilo i guanti di lattice poi, con estrema cautela, prendo un po' del composto sui polpastrelli e delicatamente comincio a massaggiarlo sugli zigomi decadenti della testa di cera che ho scelto come cavia.
Due secondi e accade la magia. Le profonde rughe si rialzano e il viso è perfettamente liscio e dall'aspetto giovane e sano, per quanto la cera ne possa dare l'impressione.
Mi concedo un sospiro di sollievo, asciugandomi la fronte imperlata di sudore. Sto sorridendo incosciamente e l'euforia sta crescendo dentro di me. Sono circondato dalle facce curiose dei miei compagni Albert e Pablo e, quando vedo i loro sorrisi spegnersi, capisco che qualche cosa è andato storto. Di nuovo.
Giro la testa e vedo che l'effetto della crema è già svanito. Dannazione, sarei stato sveglio un'altra notte ancora pur di riuscire a completare il mio progetto. Non potevo permettermi altri fallimenti, i fondi e gli strumenti erano sempre meno. « Ci riuscirò », affermo.
Alzandomi, noto che Pablo, il mio migliore amico, è riuscito ad aggiustare la nostra televisione scassata. Stanno mostrando un programma dal Mondo di Sopra. Uno sguardo alla ragazza che sta entrando in scena e la mia mente già viaggia nel tempo.

 

« Come ti chiami? », chiedo curioso.
« Non posso parlare con te », mi risponde la ragazzina con le trecce.
« E perchè? »
« Vieni dal Mondo di Sotto », spiega, come se la cosa fosse ovvia e io fossi troppo ottuso per capirla. Sorrido spontaneamente. « Io sono Adam », mi presento.

 

Sopra.
Non riesco ancora a sopportare l'idea di aver perso la memoria. Sento che alcuni ricordi importanti sono ancora dentro di me, scivolati troppo a fondo perché li possa riafferrare.
Vorrei ricordare per capire di cosa parlano i miei sogni ultimamente: immagini confuse, volti sconosciuti e quel ragazzo. Il suo viso mi appare sfuocato ma i suoi lineamenti dolci mi ricordano il profumo dei melograni che mangiavo da piccola. Lui è importante.
È come se avessi nostalgia di quello che non ho più. Ho partecipato a diversi incontri molto simili a quelli per gli alcolisti anonimi, tempo fa. Purtroppo nemmeno parlare delle mie visioni offuscate alla luce del sole era riuscito a stimolare la mia mente.
Sto tornando a TransWorld per finire il mio lavoro. Mi posso definire una maniaca della perfezione perchè ogni origami creato da me o dal mio staff deve sempre essere impeccabile. Ma ultimamente, da quando abbiamo progettato di realizzare una riproduzione della torre che collega i due Mondi, sono sorti alcuni problemi. Il modellino non è mai perfettamente verticale e, vista l'ingente altezza, tende sempre a piegarsi di lato.
« Eden, non era necessario che tornassi », mi dice Paula non appena mi vede varcare la soglia scorrevole. « Stiamo andando tutti a casa », mi fa notare. Alzo lo sguardo per incontrare l'orologio appeso alla parete. « Oh », esclamo. « Non pensavo fossero già le otto », constato. Ultimamente il tempo mi sfugge dalle mani.
Lei mi sorride, comprensiva. Sospetto che stia pensando che la mia sbadataggine sia dovuta all'incidente e che sia frutto del problema con la memoria. La abbraccio, senza pensarci, e mi dirigo nei bagni dell'edificio.
Prendo la mia borsa ed estraggo il mio solito vestito blu notte e le scarpe da ballo nere. Indosso il tutto e, dando uno sguardo veloce allo specchio, mi precipito fuori. Ballare é la mia passione e non c'é posto migliore del Cafè Dos Mundos.
Non appena entro sento le inconfondibili note di El Ultimo Cafè spargersi nell'aria. Vado subito al bancone e ordino il mio cocktail preferito, Upside Down, a base di ananas e tequila. Decisamente ho bisogno di qualche cosa di forte per distrarmi. Mi viene servito quasi immediatamente e ingoio in un solo sorso quella squisita bevanda color cobalto.
Aspettando che l'alcool entri lentamente nelle mie vene e mi infonda la spensieratezza di cui ho bisogno, mi lascio andare tra le braccia del mio insegnante di ballo e gli concedo di guidare i miei passi anche quella sera.
Una giravolta fatta male e cado involontariamente a terra. Passa solo un istante prima che la mia mente mi riporti a giorni lontani o ad immaginari ricordi.

 

Ci avevano scoperto, dovevamo fuggire o non avrebbero avuto pietà.
Mi lego di nuovo la corda alla vita mentre Adam, con cautela, comincia a farmi tornare nella mia parte di mondo. Tutta la mia fiducia era pienamente riposta in lui.
Sentiamo degli spari in lontananza e siamo entrambi spaventati.
Dei passi si avvicinano. Adam si sta sforzando di andare più veloce ma io non sono nemmeno a metà strada. Mi sento in colpa, se non fosse per me lui sarebbe già al sicuro.
Uno sparo. Adam molla la corda e si afferra il braccio destro, urlando di dolore.
« Eden, no! », urla. Ma l'ultima cosa che sento è l'impatto violento con la roccia.

 

Sotto.
Ho fatto questa pazzia solo per rivederla. Non avrei mai creduto che fosse ancora viva, mi ero rassegnato al dolore molti anni prima. Ma ora lei era tornata, come un fulmine a ciel sereno e io non avevo potuto fare altro che seguire il mio cuore e correre nell'unico posto che permettesse un contatto tra i due Mondi: TransWorld.

E sto infrangendo tutte le leggi nascondendo l'Antimateria.
Bob mi sta aiutando. Non avrei mai creduto che un uomo del Mondo di Sopra mi avrebbe offerto il suo appoggio in cambio di vecchi francobolli. Mi aveva procurato un completo elegante e altri molti oggetti che mi sarebbero tornati utili. Non avevo idea del perché avesse deciso di aiutarmi e, sinceramente, all'inizio sospettavo che volesse incastarmi.
La cosa fondamentale è che sono riuscito ad incontrare Eden e ad avere un appuntamento con lei, al Cafè Dos Mundos. Prima di finire ustionato, ero riuscito a capire perché non mi riconoscesse. Aveva perso la memoria dieci anni prima, quando ci avevano scoperti.
Sorrido amaramente, pensando a quanto fossimo felici e spensierati a quel tempo e di come, in poco tempo, la nostra amicizia si fosse trasformata in amore. Quello vero.

 

Eden se ne sta appoggiata alla roccia, come sempre, e ci siamo appena dati un bacio.
« I melograni del Mondo di Sopra sono squisiti », commento mentre ne divoro uno. Se non mangiavo i semi in fretta, questi ritornavano verso la gravità opposta, sollevandosi in aria come palloncini spinti dal vento.
« Sono i migliori! », esclama Eden. Non posso fare altro che concordare.
« Sul serio, sono ottimi », aggiungo.
Eden sorride e io ricambio, notando ancora una volta quanto sia bella con quei capelli biondi e quegli occhi azzurri e profondi. « Aspetta, anche io ho una cosa per te, é di entrambi i Mondi », dichiaro gonfiando il petto. Quello era il segreto di zia Ella.
« Che cos'è? », chiede spalancando gli occhi per lo stupore.
« Non posso dirtelo, devi chiudere gli occhi », gioco. « Chiudi gli occhi e non li aprire, mi raccomando », la prendo in giro. Sorrido di nuovo e, frugando nello zaino, tiro fuori un vasetto di vetro e un cucchiaino. Quello é il miele delle api rosa, una specie molto rara che vive tra i due Mondi e che si trova diffusamente in queste zone montagnose.
« Sei pronta? », chiedo. Lei acconsente così ne prendo un po' e glie lo porto alle labbra.
« Come fa ad essere di entrambi i Mondi? »
« Non lo so, dovresti chiederlo alle api », ironizzo.
Sono così contento di averle portato qualche cosa di solo mio.

 

Sopra.
Ora ricordo. E mi sento tremendamente in colpa per non essere riuscita a farlo prima. La lampadina si era accesa quando Adam, alla presentazione della sua crema miracoloso, aveva rivelato il suo volto e il suo nome. Il mondo mi era caduto addosso.
Avevo avuto accanto l'amore della mia vita e non ero stata in grado di accorgermene.
Adesso lo sto aspettando, certa che avrebbe rischiato la vita ancora una volta per vedermi. Mi sento piuttosto egoista a pensare una cosa del genere ma la voglia di rivederlo é talmente grande che non riesco a pensare ad altro.
La musica cambia, mi volto e lo vedo entrare in tutta la sua bellezza. I capelli corvini sempre in disordine, gli occhi castano scuro e l'inconfondibile viso dolce. Gli sorrido.
Sulle prime lui non sembra capire cosa i miei occhi stiano cercando di dirgli con tanta urgenza. « Comincio a ricordare », gli dico. Vedo il suo viso esplodere nella felicità e non mi lascia nemmeno il tempo di apprezzare quei denti perfetti che subito mi bacia.
In questo momento, non posso desiderare altro se non lui.

 

Non c'è senzazione più bella di quella che riesco a provare avendo Eden tra le mie braccia ma, purtroppo, tutta dura troppo poco e l'irruzione della polizia ci costringe a separarci di nuovo. Lei non vuole che vada ma non posso fare altro, così la bacio per l'ultima volta, promettendole di ritrovarci al più presto. Spero tanto di poterlo fare davvero.

 

Sotto.
Hanno vinto loro.
Mi sento così stupido ad aver solo pensato di poter sfidare delle forze più grandi di me. Avevamo provato a fuggire ma, sul più bello, avevo lasciato la mano di Eden e mi ero lasciato andare al vuoto. Ero vivo per miracolo.
Adesso dovevo solo trovare il coraggio di alzarmi, voltare pagina e ricominciare di nuovo.
Ma sapevo che, tutte le volte che la mente sarebbe sfuggita al mio controllo, avrei ricominciato inevitabilmente ad annegare nei ricordi, più profondi dei suoi occhi blu.

 

Non so nemmeno quanto tempo sia passato ma a me sembra un'eternità.
Lentamente, ho ripreso la mia vita di sempre, nonostante il vuoto incolmabile che possiede il mio cuore. Cerco solo di non pensarci e di andare avanti. Evito anche di alzare lo sguardo perché tutto ciò che riguardava il Mondo di Sopra mi ricorda anche lei.
Sono di nuovo al lavoro quando, improvvisamente, dalla porta sbuca Bob.
Un secondo. Bob?!
Mi alzo di scatto dalla sedia e comincio a boccheggiare, non sapendo come capacitarmi della sua presenza. Subito mi abbraccia e spiega di essere riuscito a costruire un nuovo gilet, molto più pratico del mio e sicuramente non pericoloso, realizzato con l'Antimateria.
Sono così contento che non faccio altro che sorridere. Poi però Bob mi guarda con intensità negli occhi e capisco che non è tutto. Incosciamente inizio a sperare in qualche notizia su Eden. Bob mi porge una busta bianca e, senza troppi preamboli, la apro e tiro fuori il biglietto che contiene. È un cartoncino color avorio accuratamente piegato. Ne sollevo subito un lembo e scopro l'origami all'interno rappresentante il globo con una scritta sotto.
Café Dos Mundos.
Afferro la giacca e corro fuori più veloce del vento.

 

Sottosopra.
Sono sempre più ansioso mentre consumo con gli occhi il balcone rovesciato che sta sopra alla mia testa. Non aspetto altro che vedere la figura di Eden sbucare da quella porta.
D'improvviso però sento un rumore forte e mi giro a destra, osservando il punto dal quale sono entrato poco prima. Eden si avvicina a me con un sorriso raggiante e penso di essere in un bellissimo sogno che non potrà mai diventare realtà.
« Adam! ». Quando urla il mio nome non capisco più nulla.
« Eden, non riesco a crederci, come hai fatto a venire quaggiù? », esclamo per poi prenderla tra le mie braccia. Di nuovo, finalmente, per sempre.
« Bob mi ha aiutato », spiega. Le accarezzo i capelli ed è così bella da sembrare un angelo.
« È troppo bello », dico commosso. « Ti amo », le confesso prima di baciarla.
« Amore, ero così preoccupato, stai bene? », le chiedo poi.
Lei sorride raggiante e si avvicina al mio orecchio. « Sono incinta, avremo due gemelli », mi rivela. Sono così contento che scoppio a ridere, mentre prende la mia mano tra le sue e la appoggia sul suo ventre. Non riesco a credere che diventerò padre dei figli di Eden.
« È meraviglioso, non ci posso credere », dico ancora incredulo. Poi improvvisamente una consapevolezza mi assale. « Ma per quanto tempo potrai rimanere qui sotto? », chiedo.
La vedo sorridere e questo mi tranquillizza all'istante. « Per sempre, a quanto pare. Bob dice che è merito della gravidanza e che tu capirai perché questo mi rende diversa ».
Certo, i nostri esperimenti per combattere la gravità. Bob è un genio.
Il fatto che i nostri futuri figli stessero salvaguardando il nostro amore mi rendeva ancora più fiero e non vedevo l'ora di poter sposare Eden e di vivere per sempre con lei.
La bacio all'istante, prendendole il viso tra le mani. La stringo forte perchè non l'avrei lasciata più andare per nulla al mondo, non l'avrei fatta cadere.
Il nostro amore è più forte della gravità.
 

ANGOLO AUTRICE
Un film che mi ha totalmente stregata, non solo per la fantastica fotografia
ma anche per la storia d'amore che ti fa rimanere col fiato sospeso
fino all'ultimo. Mi dispiace solo che molti non l'abbiano capito. (:
Fatemi sapere che ne pensate perché eventualmente vorrei scrivere una long
su questo film. Per Twitter: @forgivemyfins . Un abbraccio,
xoxo

   
 
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