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Autore: xingchan    13/03/2013    6 recensioni
Dopo gli eventi di 'The Dagger' molte cose sono rimaste in sospeso.
E molto ancora dovete sapere.
Questo è il momento.
(Spin-off conclusiva della fanfiction)
Genere: Comico, Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Akane Tendo, Konatsu, Nuovo personaggio, Ranma Saotome, Ukyo Kuonji
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Il Pugnale'
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Ukyo aveva appena finito di pulire il bancone del suo locale quando qualcuno comparve da dietro la tenda d'ingresso come se fosse un fantasma e tale da far fiondare Konatsu verso le gambe della cuoca come fanno i bambini alla vista del mostro cattivo.

E tale da trasformare una dolce donzella come lo era Ukyo in una vecchia isterica intoccabile. -MA CHE KUNOICHI SEI?! LASCIAMI ANDARE, MALEDETTO. O TI AMMAZZO!- lo minacciò agitando forsennatamente la gamba per levarselo di dosso.

-È permesso?-. Una voce maschile, piuttosto familiare, aveva invaso il locale di okonomiyaki come un'onda che avanza su una spiaggia. Ciò che aveva incuriosito la ragazza fu la sua voce malinconica, anche se in quel frangente risultava indagatoria, adatta per l'occasione.

-Ling!- esultò Ukyo, andandogli incontro. -Che ci fai in Giappone?-.

-Beh, il mio compito è terminato. Se fossi rimasto in Cina le amazzoni mi avrebbero trucidato!- proferì con una punta di inquietudine mista ad ironia.

Lei lo fece accomodare. -Ti preparo un'okonomiyaki, dimmi che condimento vorresti!- propose Ukyo cordialmente, sebbene avesse già lucidato la piastra per chiudere.

-Grazie mille... Sei gentile.- replicò quello sorridendo, e Ukyo si sentì leggemente a disagio. Ma la presenza del kunoichi affaccendato per le pulizie la tranquillizzò.

-UKYO!!-. Akane la stava chiamando dall'esterno, ansimando per la corsa. -Ciao! Meno male che il tuo locale è ancora aperto!- continuò cercando di riprendere fiato.

Nel mentre si accorse del ragazzo cinese, e sentiva di conoscerlo già. I suoi dubbi trovarono risposta non appena Ling si voltò verso di lei, stringendo le bacchette fra le mani. La giovane Tendo gli sorrise teneramente. Sapeva che in fondo non era così cattivo come sembrava in precedenza. Durante la prova della memoria, i suoi pensieri erano totalmente diversi dal suo modo di essere. Continuando a guardarlo negli occhi, si sedette al suo fianco.

-Akane...- la nominò Ling. -Quanto tempo, eh?-.

-Già. Sono passati sei mesi da quel giorno.- appurò lei. -Come va, ora?-.

-Bene. Non sono più costretto a rimanere in Cina, e oltretutto, non c'è niente di affettivo che mi tiene legato a quel paese. Tu lo sai, lo hai visto...-.

Aveva visto cosa lo rendeva così apparentemente invulnerabile, così arrogante e meschino. Aveva visto che il suo cuore era spezzato a causa della morte di una donna.

La sua insegnante e sua migliore amica. Che lui non ebbe mai il coraggio di rivelarle tutto quello che provava, e che non avrebbe mai potuto fare nulla per rimediare.

Che oramai non era più in vita, non essendo stato lui in grado di proteggerla.

I suoi occhi divennero tristi ed Akane tentò di intavolare un altro argomento. -Anche a me va abbastanza bene. Ci siamo tutti diplomati ed io adesso mi occuperò del dojo di famiglia.-.

Le parve così docile e naturale, al contrario di quello che voleva far sembrare qualche tempo prima. Per un attimo la ragazza provò una tale compassione. La sua vita sarebbe stata così piena da quel momento in avanti, mentre Ling l'avrebbe passata senza alcuno scopo sentito. Questo la rattristò molto.

-Sarai una maestra in gamba.-

L'altra arrossì e ringraziò.

-Cosa farai?-.

-Continuerò a praticare le arti marziali e ad andare a caccia di ragazze, sempre che ne abbia ancora la forza!-.

E presero a ridacchiare fra loro, quando Ranma fece la sua comparsa con un'espressione alquanto crucciata.

Si consolò del fatto di aver trovato la fidanzata, ma la scenetta svenevole che ebbe davanti lo irritò di molto.

-AKANE! MA è MODO DI SCAPPARE COSì?- disse lui sbraitando.

-SMETTILA DI URLARMI CONTRO! Era tardi e, dato che eri inpegnato come al solito a litigare con tuo padre io mi sono fiondata qui prima che chiudesse!- si giustificò guardandolo torva.

Subito l'attenzione di Ranma si spostò verso l'altro accanto alla sua fidanzata. Dapprima non lo aveva riconosciuto, ma concentrandosi sulla sua fisionomia si rese conto di chi aveva davanti.

-E TU DA DOVE SBUCHI?-.

-LA FINISCI DI GRIDARE, RANCHAN?!-. La povera Ukyo, esasperata per le urla e anche per essere stata ignorata completamente per tutto quel tempo, pose fine alle battute concitate dei due ragazzi.

Ling rise per un po' prima di intervenire. -Vedo che siete rumorosi come sempre!-.

-Non mi hai ancora risposto, maniaco! Perchè sei qui?-.

-Ah, hai ragione. Che sbadato che sono!- constatò dopo essersi ricordato di una cosa. Dalla sua giacca cinese trasse fuori una scatola grande e piatta di velluto blu. La porse ad Akane e lei, senza esitazione, la aprì rivelandone il contenuto.

-Ma... è il pugnale!- esclamò meravigliata. La lama era ancora rosso fuoco, ma non aveva più la sua forma caratteristica. Era deformato, molto probabilmente dalla fusione sprigionata da Yang stesso, e l'acciaio creava delle curve sinuose che terminavano in punte fini e taglienti. -Perchè è ancora rosso?-.

-Perchè Yang è ancora vivo- e qui indicò Ranma -e non è stato sottomesso da nessuno. Devi custodirlo, Akane. Se cadesse in mani sbagliate qualcuno potrebbe risvegliarlo contro il suo volere. E questo non deve succedere.-

Akane acconsentì convinta. Non avrebbe permesso a nessuno di passare tutto ciò che lei ed i suoi compagni ebbero il coraggio di affrontare. Era una custodia gravosa per lei, ma si ripromise di fronteggiarla con tutte le sue forze.

Gettò un'occhiata a Ranma, il quale ancora scombussolato per quello che aveva appena sentito, tentò di riprendersi e disse alla giovane con il caschetto che si era fatto tardi e che avrebbero dovuto rincasare.

Lei si alzò e così fece Ling. Quest'ultimo voltò il capo verso il ragazzo con il codino e, dopo avergli messo una mano su di una spalla, gli dedicò le sue ultime parole prima di lasciare il locale.

-Proteggila con tutto te stesso, Ranma. Ne vale la pena...- disse.

Era sul punto di andarsene, quando Ukyo gli chiese se mai si sarebbero rivisti.

-E chi lo sa?!- replicò lui, prima di incamminarsi.

***

-Bene… Ci siamo!-.

Aveva finalmente deciso di dire la sua nuova condizione a Soun. Il suo cambio di maledizione era così difficile da digerire per lui, e non voleva nemmeno immaginarsi come poteva essere per un tipo estremamente suggestionabile come il papà di Akane.

Tanto da prenderla come una sfida.

-Ma sei sicuro?- gli chiedeva Akane apprensiva.

-Certo!- rispose Ranma. –E poi… non posso nascondergli una cosa simile ancora per molto, non ti pare?! Tuo padre sta cominciando a chiedersi perché passo costantemente un paio di giorni fuori città e la scusa degli allenamenti secondo me non durerà a lungo.-.

Lei annuì, riflettendo. Ranma si accorse della sua titubanza e cercò di rasserenarla. –Dai, non dirmi che sei preoccupata?- insinuò ironico.

-Preoccupata io?! Cerchi guai?- si accigliò la ragazza. –Guardati bene dal dire certe idiozie o ti faccio fare un volo fino in Europa!-.

-Calma, calma!! Uff... che iena! Sei peggio di tua sorella!-.

Il ragazzo entrò nel dojo, dove Soun lo stava aspettando proprio per sapere cosa dovesse dirgli. Gli aveva accennato soltanto che era una questione di vitale importanza.

-Ah, eccoti! Dimmi figliolo, dovevi parlarmi a proposito di qualcosa?-. La sua espressione era così serena che per un attimo il giovane con il codino ebbe un ripensamento. Akane se ne accorse e lo spinse verso il centro della palestra, guadagnandosi un'occhiataccia da parte del fidanzato.

E poi era lei quella che non voleva!

-Sì, vede... Io ho subito un cambiamento. La maledizione, intendo. Io...-. Man mano che andava avanti con il suo discorso, la faccia di Soun mutò da gaia a stravolta.

Finché non cadde a terra svenuto.

Poco male

, si disse Ranma. Almeno non si era trasformato in un oni.

-L’ha presa bene, no?!-.

Quella stessa sera Ranma si sarebbe trasformato. E, come sempre, si sarebbe rifugiato fra le montagne cosicché nessuno avrebbe visto il drago rosso battere le sue imponenti ali vermiglie.

-Ranma, portami con te stavolta!-.

-No, è troppo pericoloso. Non preoccuparti. Ho un patto con lui.-.

-Lui vuole soltanto sentirsi vivo, niente di più e niente di meno...-.

Ranma si fece pensieroso e, con impeto, abbracciò Akane lambendole i fianchi. Finchè non la premette contro tutto il suo corpo.

Quel calore gli sarebbe mancato. Anche se si trattava solo di qualche ora.

Il viaggio gli impegnava ore di cammino. Voleva arrivare il più lontano possibile per salvaguardare tutto e tutti. Arrivato in una foresta distante decine di kilometri dai centri abitati, si fermava in una radura e metteva ciò che portava con sé da parte. Voltava il suo sguardo verso la luna, la quale, pallida e lucente, segnava il corso di quelle nottate.

Dal suo cuore dipartivano fiamme e tracce di combustione che salivano frementi verso il cielo, come se fosse il suo corpo stesso a consumarsi in mezzo al fuoco. Ricordò che la prima volta fu orrendo, e quella paura prendeva sempre più piede durante la trasformazione. Non lo avrebbe mai raccontato ad Akane come si sentiva durante il mutamento. Conoscendola, ne avrebbe sofferto troppo.

Dalle fiamme, Yang prendeva sempre più consistenza, fino a materializzarsi del tutto. Si guardava intorno e, di tanto in tanto, lanciava una colonna di fuoco verso la luna, interrompendosi soltanto quando un ruggito gli saliva in gola e pretendeva essere buttato fuori.

Ranma svaniva, ma soltanto durante quelle notti. E con lui, anche il suo onore.

Ma all'alba, tornato se stesso e uomo, se ne compiaceva e ritornava a casa.

Yang aveva mantenuto la sua promessa anche quella volta.

Yang manteneva sempre la sua promessa.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Questo è il meglio che ho saputo fare, senza contare che è uscita proprio di getto, senza pensarci troppo. Non scagliatemi frecce addosso come se foste tanti Robin Hood altrimenti la cancello!!

Scherzo! XD

Sicuramente ci sono alcuni errori. Gomen!!

FINALMENTE è FINITAAAAAAAAAAAAAAAAAAAA!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!

 

   
 
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