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Autore: Billie_Jean    13/03/2013    3 recensioni
Seven Spells - o Perchè Harry Styles e Niall Horan sono una pessima coppia; una storia di Louis Tomlinson.
Louis Tomlinson è un fiero Serpeverde dell'ultimo anno, e ci tiene a precisare che non ha assolutamente una cotta per Harry Styles. Non siamo ridicoli, quel ragazzino gli piace soltanto perchè ha le labbra più belle di tutta Hogwarts, e perchè i suoi occhi s'intonerebbero benissimo alla sua divisa; e poi, andiamo, Niall Horan? Lui è mille volte meglio di quel Tassorosso da strapazzo, e ha un piano perfetto per farlo capire anche a Harry. Basta un piccolo incantesimo, e il gioco è fatto.
Hogwarts!AU
[Dal secondo capitolo]
-Se ti do retta, poi te ne vai?- sospirò rassegnato. Louis si concesse un ghigno soddisfatto, prima di replicare:
-Certo. A meno che non sia tu a chiedermi di restare-.
Genere: Comico, Commedia, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson, Niall Horan, Un po' tutti
Note: AU, Cross-over | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Capitolo 1 - Accio

Louis Tomlinson sapeva di essere bello, e non è che se ne vantasse; era nato con una faccia da copertina, un sorriso irresistibile, due occhi magnetici e aveva un fisico da urlo, e ne prendeva atto senza darci troppo peso. Inoltre, Louis non era affatto viziato, solo molto determinato ad ottenere ciò che voleva; e poco importava se questo si estendeva alla prevaricazione di prepotenza – se Louis ci aveva messo sopra gli occhi, era suo di diritto.

 

Quel giorno il giovane e talentuoso cacciatore Serpeverde aveva fatto il suo ingresso nella Sala Grande portando con sé un'aura di morte e apocalisse che aveva rapidamente creato il vuoto attorno a lui, facendo scappare tutti i primini schiamazzanti nell'arco di due o tre metri. Il suo sguardo dardeggiante era rivolto al tavolo di Tassorosso, dove una ben nota chioma riccioluta sedeva a cavalcioni della panca, praticamente in braccio alla cloaca divoratrice meglio nota come Niall Horan, che stava imboccando di ali di pollo fritte.

 

Harry disse qualcosa e Niall rise forte, con la bocca ancora piena; e il Grifondoro si chinò a baciarlo, incurante della salsa appiccicosa che gli era colata sul mento. Louis represse a stento un conato di vomito, costringendosi a distogliere lo sguardo. Assolutamente disgustoso.

 

-È disgustoso- dichiarò deciso, non appena Zayn si fu seduto accanto a lui. Questi sospirò rassegnato, prima di replicare.

 

-Buongiorno a te, Louis- fece, sarcastico -Deduco che hai saputo la notizia?-

 

Il Serpeverde lo fulminò con un'occhiata assassina, digrignando i denti.

 

-Sì- ringhiò -Ed è scandaloso. Cosa diavolo ci trova Harry in uno come Horan?-

 

Zayn fece spallucce, servendosi una porzione di uova e salsiccia come se la cosa non lo riguardasse. Come se l'accoppiamento di Harry Styles e Niall Horan non fosse la più grande tragedia che Hogwarts, ma che dico, l'umanità, avesse mai dovuto affrontare.

 

-Pensavo che ti fosse passata, questa cotta per Harry- fu la risposta del Corvonero, che fece spalancare gli occhi di Louis di indignazione pura.

 

-Non ho mai avuto una cotta per Harry- sibilò, guardandosi intorno per accertarsi che nessuno avesse sentito -Penso solo che sia un crimine che delle labbra come le sue si sprechino per quello sfigato di Horan-.

 

Zayn gli lanciò un'occhiataccia e Louis maledisse tutto il suo albero genealogico per avergli dato un cugino – seppur di quinto o sesto grado – che se la faceva con gli sfigati della scuola.

 

-Niall non è uno sfigato- protestò; come volevasi dimostrare -anzi è piuttosto simpatico, ed è molto bravo a Quidditch; magari è per questo che a Harry piace- aggiunse l'ultima frase con una malizia che aveva imparato ad utilizzare in quegli anni passati in compagnia di Louis, e poco ci mancò che il Serpeverde gli saltasse al collo; se c'era qualcosa di cui andava fiero, era il suo talento nel volo, e non accettava che Zayn insinuasse che fosse inferiore a quella mammoletta di Horan.

 

-Sai- replicò malignamente, un ghigno sul viso -Da come ne parli si direbbe che sei tu qui, ad avere una cotta per Horan, quindi non disturbarti a ringraziarmi, quando avrò fatto in modo che Harry lo molli: sarà un vero piacere-.

 

Louis si dedicò alla sua colazione, sogghignando tra sé e sé al vedere il rossore diffondersi sulle guance rasate di Zayn, che lo fissava a bocca aperta.

 

*

 

Louis sbuffò sonoramente, roteandosi la bacchetta fra le dita e tenendo lo sguardo fisso sulla porta del bagno in cui Harry Styles era scomparso più di dieci minuti prima. Teneva fra le mani un quaderno dalla copertina consunta che portava il nome del ricciolino, e che aveva provveduto ad Appellare poco prima, in biblioteca; non era stato facile farlo senza che Harry se ne accorgesse ma hey, il marchio Tomlinson era garanzia di successo dal 1991.

 

Finalmente la massiccia porta di legno si schiuse cigolando sui cardini e ne emerse Harry, tutto intento a scombinarsi la chioma castana; Louis si raddrizzò e mise su la sua migliore espressione accattivante, tirando un angolo della bocca e sfoggiando il suo sguardo da conquista. Harry tuttavia non parve notarlo, e il Serpeverde si schiarì la gola, contrariato.

 

Il Grifondoro si voltò sorpreso, e Louis fece un passo avanti.

 

-Ciao- gli disse, fissandolo dritto negli occhi -Credo che questo sia tuo. Ti è caduto prima in biblioteca- disse.

 

Harry abbassò lo sguardo perplesso, e un lampo di comprensione balenò nei suoi occhi quando riconobbe il quaderno che gli stava tendendo.

 

-Oh!- esclamò -Accidenti, che sbadato, non me n'ero neppure accorto- Louis gli sorrise gentilmente, il suo volto una maschera di innocenza -Grazie mille. Louis giusto?-

 

-Giusto- confermò -Perdonami se ti sembro invadente, ma non ho potuto fare a meno di notare che hai qualche difficoltà in Pozioni, o mi sbaglio?- proseguì, con tono gentile. Dire che aveva delle difficoltà era un eufemismo: aveva letto i suoi appunti e in ogni pagina Harry aveva scarabocchiato punti interrogativi e commenti su quanto fosse incomprensibile quello che aveva appena scritto.

 

Per tutta risposta, Harry arrossì violentemente.

 

-Hai letto il mio quaderno?- sbottò, e Louis inarcò le sopracciglia, sorpreso.

 

-Ho solo dato un'occhiata- si difese -Per capire di chi fosse-.

 

Harry lo squadrò dubbioso, poi afferrò il quaderno dalle sue mani e lo cacciò nella borsa con malagrazia. Louis non si lasciò turbare dalla piega inaspettata che aveva preso il suo piano, e proseguì, accomodante:

 

-Posso aiutarti se vuoi. Sono molto bravo in Pozioni- disse.

 

Harry lo squadrò dall'alto in basso per qualche secondo, con fare dubbioso, poi scosse il capo.

 

-No grazie- fece -Sei stato molto gentile a riportarmi il quaderno, ma non ho bisogno di aiuto. Ci si vede- e lo liquidò così, incamminandosi lungo il corridoio. Louis rimase a fissarlo per qualche secondo, con la bocca spalancata, senza capacitarsi di quello che era appena successo; Harry l'aveva rifiutato?

 

-Che cosa?- strillò sbigottito, la voce più acuta di almeno due ottave. Harry si voltò sorpreso in mezzo al corridoio e Louis arrossì leggermente, dandosi dell'idiota per non aver messo filtri tra bocca e cervello. Ora il Grifondoro lo stava fissando come se fosse stato pazzo, e questo non combaciava esattamente con il piano per conquistarlo che si era prefissato. Si schiarì la gola, imbarazzato.

 

-Insomma- borbottò -Speravo davvero avresti accettato il mio aiuto- disse, cercando di rimediare al danno che aveva commesso. Harry incrociò le braccia, guardandolo dritto in faccia, e replicò:

 

-Senti Louis, non è che non apprezzi la tua gentilezza, davvero. Ma so cosa si dice in giro, e so che non fai mai nulla senza che ci sia sotto un tornaconto vantaggioso per te; per cui scusami, ma questa volta passo-.

 

Harry voltò nuovamente i tacchi e Louis rimase a bocca aperta, effettivamente ammutolito davanti al plateale disinteresse, peggio, disprezzo del ragazzo nei suoi confronti; e rimase a fissarlo come un ebete, mentre il suo tornaconto vantaggioso spariva lungo il corridoio.

 

*

 

Louis non sapeva cosa fosse peggio: se la vista di Harry che pomiciava con Niall davanti a tutta la Sala Grande all'ora di cena, o le risate sguaiate di suo cugino e il suo migliore amico che gli facevano venire voglia di affogarli entrambi nel Lago Nero prima che avessero finito il purè. Ma perchè, si chiese, si ostinava a uscire con i Corvonero?

 

-Scusa Louis, ma questa è proprio bella- disse Liam asciugandosi una lacrima dovuta al troppo ridere, mentre Zayn singhiozzava con il volto nascosto nell'incavo del gomito -E ti ha lasciato così, senza fare altro?- domandò retoricamente, scosso da un altro attacco di ilarità mentre Zayn ululava dal ridere. Louis lo fulminò con un'occhiataccia, puntandogli contro il cucchiaio della zuppa.

 

-Lo vedi questo, Payne?- sibilò. Liam inarcò un sopracciglio, divertito.

 

-Louis, la paura dei cucchiai mi è passata quando avevo nove anni, lo sai- gli disse, ridacchiando ancora.

 

-Anche se te lo ficco su per il culo, simpaticone?- ringhiò il Serpeverde, estraendo la bacchetta. Liam impallidì, memore della volta in cui Louis lo aveva minacciato di appenderlo dalla torre di Astronomia in mutande – e l'avrebbe fatto, non fosse stato per il tempestivo intervento pacificatore di Zayn – e si zittì.

 

Louis riprese a mangiare, soddisfatto che l'ordine delle cose fosse stato ristabilito, e attese che anche Zayn avesse finito di ridere.

 

-Comunque- annunciò, sicuro di sé -Questo non è che un piccolo incidente di percorso. È chiaro che Harry si è trovato spiazzato dalla mia presenza lì, e non ha saputo come tenere a bada le sue emozioni senza risultare scortese; ma non è un problema, so esattamente cosa fare-.

 

Zayn sbuffò un'altra risata e Louis lo guardò infastidito.

 

-Finirà malissimo per te Lou, se non la smetti di metterti in mezzo- gli disse, con tono di chi la sa lunga. Per tutta risposta, il Serpeverde levò il mento, scegliendo l'indifferenza elegante come migliore arma di replica; ma Zayn proseguì -Harry sta con Niall e non vorrà mai mettersi con te, fidati-.

 

Louis continuò a ignorarlo e rimestò la sua zuppa di fave con il cucchiaio, ignorando il sapore amaro che gli aveva improvvisamente riempito la bocca. Harry si sarebbe messo con lui, punto e basta; l'indomani avrebbe messo in azione il suo nuovo piano, corretto e rivisto, e il Grifondoro sarebbe stato suo: ne era certo.


Salve a tutti! Torno sulle lande di EFP con una mini-long che dovrebbe contare circa sette capitoli. Ovviamente è ambientata a Hogwarts (perchè sto amle fisicamente se non scrivo una AU) e conterà, all'incirca, sette capitoli. Può essere letta come una specie di seguito a "A Christmas Tale", anche se alcuni dettagli sono stati modificati; ad ogni modo, spero vi piaccia; fatemi sapere cosa ne pensate, e grazie mille anche solo se leggete!
Un bacione :D

   
 
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