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Autore: sunneh    14/03/2013    2 recensioni
'...E forse era questo a cui lei pensava mentre si incideva sulle braccia quei tagli,storti,con migliaia di parole al loro interno,parole che lei non gli aveva mai confessato. ..'
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Era sicura di amarlo.
Con tutta se stessa. Ma sapeva che lui mai e poi mai si sarebbe accorto di lei.
Si,mai. Perché? Perché?
La sua testa era diventato un enorme punto interrogativo,uno di quelli,che un Perché non ce l’hanno.
Ma allora come mai non si rassegnava?Per quale motivo continuava a sperarci? Tanto lei per lui,era a mala pena una di quelle che un giorno ci parli,e quello dopo le lasci appese ad un filo.
Come un burattino.
Si,era il termine esatto,’burattino’.
Perché questo lei era. Una marionetta. Un pupazzo che lui si divertiva a strapazzare con le mani. A giocarci. A giocare con i sentimenti di quel burattino,che dall’inizio era consapevole di non aver mai avuto una possibilità con lui.
Però ci sperava.
‘Stupida’ ,si ripeteva. Ma tanto a chi sarebbe importato?A chi importa dell’amore di una ragazzina? A lui no di certo.
Ci provava a farsi notare. Ci aveva provato svariate volte,ma a lui non era mai passato per la testa di considerare l’idea di lei.
E forse era questo a cui lei pensava mentre si incideva sulle braccia quei tagli,storti,con migliaia di parole al loro interno,parole che lei non gli aveva mai confessato.
Di sicuro,lui,non avrebbe voluto ascoltarle. E lei lo sapeva.
Era consapevole del fatto che era una delle ‘tante’.
Le ‘altre’,come lei le chiamava. Le altre che lui amava. Quelle che avevano le forme. Quelle ‘belle’.
Non come lei,che si sentiva cosi brutta,tanto da lacerarsi la pancia,sperando che il sangue,prima o poi,sarebbe riuscito a sciogliere il grasso da lei tanto odiato.
Però questo lui non lo sapeva. Non sapeva tante cose.
Una delle quali,era l’amore di lei.
Quello avrebbe dovuto intuirlo. Dai segnali che lei gli mandava.
I ‘mi manchi’.
I ‘sei davvero importante’.
I ‘ti amo’ mai corrisposti.
Era convinta che lui facesse finta di non accorgersene. E lei,anche con questa convinzione,continuava a sperare nel contrario.
Ma infondo l’amore è una delle cose nelle quali lei credeva da sempre. E non si sarebbe abbattuta facilmente.
Ma lui era diverso. Per lui si abbatteva continuamente. Lui aveva un posto speciale nel cuore di lei.
Ma lei,per lui,era nulla.
Forse era questo che la lacerava.
Più di ogni lama.
Più di ogni vetro.
Più di qualsiasi cosa.
Quella sera non ci pensò più di tanto.
Dopo uno dei suoi pianti liberatori,corse fuori dalla sua stanza,arrivò al bagno e si sedette a terra,come era solita fare quando non reggeva l’alcool che ingeriva di continuo.
Pensava che l’aiutasse a tener tutte le sue emozioni al loro posto. Ma non era mai cosi. Mai.
Ma,quella volta,non era ubriaca.
Alzò una mattonella rotta,e dal buco che c’era sotto,estrasse una lama,una di quelle arrugginite,quelle che lei teneva  ‘di scorta’ quando decideva di spezzare le sue altre,in uno dei suoi numerosi tentativi di smettere una volta per tutte.
Di ultime lame spezzate,però,ce ne furono a migliaia.
Ormai quella procedura l’aveva imparata a memoria.
Si alzò la maglia dalla pancia,scoprendo anche i tagli che sarebbero dovuti essere gli ultimi.
Fissò,per un solo istante,la cicatrice biancastra che le squarciava in due la pancia. Chiuse gli occhi grandi,ed impugnò saldamente ciò che più di una volta,era stata la sua migliore amica.
Quella sera non ci pensò.
Con gli occhi chiusi,ed un sorriso sulle labbra,incise la cicatrice più profonda,la sua favorita. S’incise il nome di lui sulla pancia.
  
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