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Autore: Pletto_    14/03/2013    1 recensioni
E' una storia completamente inventata, un'avventura in un argomento ostico come quello dell'omosessualità. Un ragazzo che racconta se stesso attraverso delle lettere i cui destinatari sono persone a lui care.
Genere: Drammatico, Introspettivo | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Non so proprio come iniziare... Voglio dire, scrivere una lettera ad una persona che non c'è più è molto difficile. Inizierei col dirti: Ciao. Ciao mamma, sono cinque anni che sei morta, e io non riesco a credere di non averti mai salutato.
Vorrei dirti che le cose con papà vanno bene, che io, lui ed Emma siamo felici insieme, che Giulio torna dall'Australia volentieri e che ci riuniamo davanti al caminetto a parlare di tutto; ma purtroppo non è così, Emma ed io siamo andati a vivere insieme, da soli, perché papà, da quando sei morta, ha abbandonato tutto, si trova costantemente in bilico tra la vita e la morte, non lo vediamo mai e gli parliamo poco, quasi mai, una visita ogni tanto, giusto per fargli sapere che stiamo bene, anche se gli importa poco.
Io, credo di aver fatto outing, anche se lo sapevano praticamente tutti. Sono stati tutti molto dolci, soprattutto zia Marina, mi ha abbracciato dicendomi: <> mi sono commosso, perché oltretutto mi ha anche paragonato a te, per la mia caparbietà e la mia sensibilità.
Ti ricordi quando mi raccontavi le favole? E io ti chiedevo, come se già sapessi cosa mi sarebbe successo raggiunta la maturità sessuale: <> e tu mi rispondevi con una sicurezza confortante <> Beh credo che parte del mio lieto fine è già arrivata, mi sono fidanzato con un ragazzo. Si chiama Luca, è fantastico, i suoi genitori non sono omofobi, lo hanno accettato, tutta la sua famiglia lo ha accettato. Sono contento, perché mi vogliono bene, a Natale ci hanno invitato a casa loro, hanno invitato anche Giulio, Emma e papà, che ovviamente diserta sempre. Come potrebbe mai passare la notte di Natale con due froci? Io continuo a sperare in un suo cambiamento, ma temo che non arriverà mai.
Vorrei provare a riallacciare i rapporti con lui, secondo te, cosa devo fare? Vorrei che capisse che io non sono un mostro, non sono una copia mal riuscita di un uomo, non sono una checca... Sono semplicemente suo figlio, non sono un figlio modello, non lo sono mai stato, ma non esistono le persone perfette, se ci fossero il mondo non avrebbe senso. Qualche tempo fa Luca mi ha portato davanti casa sua, siamo rimasti fermi davanti casa per un'ora, avevo paura ad entrare, o forse non volevo che mi vedesse con LUI. Chissà come avrebbe potuto reagire...
Grazie mamma, grazie di tutto. Mi manchi...
  
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