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Autore: _SHEsStranger_    15/03/2013    3 recensioni
“Dio ha scelto uno dei fiori più belli” erano queste le parole del sacerdote il giorno del suo funerale .Lo stesso che celebrò la messa anche il giorno del funerale dei miei.Mi disse le stesse identiche parole e davvero non sapevo se lo diceva perché non aveva un'altra scusa o perché ci credeva davvero anche lui.
Io volevo crederci …
Ma tra tanti bei fiori che esistevano sulla faccia della terra perché Dio ha voluto toglierli proprio a me se erano gli unici che avevo?
A questa domanda non ebbi mai una risposta .Neppure don Rodrigo seppe darmela ,cosi decisi di renderla più facile .
“Che senso ha ora la mia vita senza di loro?”gli chiesi.
Ma lui non seppe rispondermi.
O forse non volle rispondermi perché magari sapeva già che a quella domanda ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe saputo darmi una risposta.
Quel qualcuno si chiamava Louis William Tomlinson…….
Genere: Drammatico, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Harry Styles, Louis Tomlinson
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao.
Il mio nome è Harry Styles e ho 18 anni.
Anzi no,ora più precisamente ne ho 30 ,ma sono dettagli.
Il problema è che la mia vita si è fermata a 12 anni fa ,o anche di più ..non saprei dirlo con certezza. So solo che in quest’arco di anni sono rinato due volte.
Ho appena guardato sul calendario e mi sono accorto che oggi è il 13 novembre .
Odio questa data .Odio queste mese.
Oggi fanno esattamente 11 anni dalla sua morte. Non ci posso credere,è passato già tutto questo tempo .Eppure mi ricordo tutto come se fosse stato ieri.
Ho la sua voce ancora impressa nella mente e la sua immagine ancora davanti agli occhi.
Perché non mi hai aspettato? Ti sarei venuto a prendere …..e invece no…

**Memories

Il cielo era cupo e i nuvoloni coprivano il cielo colorandolo di un grigio scuro e spento. Odiava quel periodo dell’anno .Odiava il mese di novembre ,tanto da segnarlo anche sul suo calendario con una X ,non solo perché lo aspettavano sempre giornate cupe e fredde ….no ….quella X segnava qualcosa di tremendamente doloroso  in lui e purtroppo non era l’unica ….sul corpo ne aveva molte altre.
Camminò ancora per un po’ ,fino a quando non arrivò a destinazione e si fermò davanti ad un cancello nero,molto grande .Ricordava che l’ultima volta lo aveva attraversato per i suoi genitori,ma non avrebbe mai potuto immaginare che questa volta lo stava facendo per lui…..era una cosa che nemmeno con gli anni era riuscito a metabolizzare del tutto.
Strinse i fiori al petto e dopo una buona manciata di minuti decise di entrare.
Ricordava che da piccolo aveva paura di quel luogo e che ogni volta che andava con sua madre a trovare i suoi nonni  voleva attraversare tutto il tratto che li separava dalla loro cappella in braccio a lei ,perché aveva paura che i defunti potessero svegliarsi , afferrarlo per i piedi e tirarlo con loro nella tomba .Ma all’epoca era ancora un bambino ,mentre ora era un ragazzo grande e vaccinato e se da bambino quell’idea gli faceva paura ,ora avrebbe pagato per far si che potessero risvegliarsi .Che potesse risvegliarsi.
Il fiato gli si mozzò in gola e il suo cuore perse qualche battito non appena ,camminando per le vie del cimitero, non trovò finalmente quella che cercava.
Deglutì stringendo maggiormente le dita intorno al mazzo di rose sentendo la sua pelle essere fitta dalle spine .Ma non era nulla a confronto delle fitte che stava ricevendo al cuore leggendo il suo nome scolpito in quel pezzo di marmo lucido .
Increspò le labbra stringendo la mascella e con una lentezza esasperante si avvicinò alla sua lapide poggiando lentamente le rose sotto il suo nome.
Sam Dickens
1992-2009
Intorno ad essa c’erano tanti fiori colorati e alcuno erano freschi ,quindi suppose che venivano a trovarlo spesso. Cosa che lui non aveva mai fatto …..come avrebbe potuto in fondo.
-Ciao Sammy- bisbigliò con un filo di voce fissando la sua foto ed immaginando quel sorriso ,ancora una volta, rivolto a lui.-S…..sei contento di vedermi? Mh?......sei contento? Sono venuto a trovarti finalmente-
Sentì i suoi occhi prendere a pizzicargli e la sua vista leggermente offuscata,ma doveva trattenersi…..Sam odiava vederlo piangere,lui gli diceva sempre di essere forte ,ma purtroppo non ci era mai riuscito.
-Mi dispiace che vengo a trovarti solo ora ,ma sai …sono uscito appena da una settimana dal centro- fece una piccola risatina sarcastica –Credo che i medici non riuscivano più a tollerarmi…….per due anni interi mi hanno tenuto davanti e io coglione riuscivo a procurarmi roba anche dall’interno. Ma….ma ora ho smesso però,s-sei contento Sam?-
Si morse il labbro inferiore alzando gli occhi al cielo per impedire alle lacrime di colargli lungo le guance, per poi riabbassarlo di nuovo sul suo amico.
-Scusa se non sono riuscito a mantenere la mia promessa ,ma …..-Strinse i pugni nelle proprie tasche del giubbino.-ora siamo pari ,no?-
Ma poi non ce la fece più. Le sue gambe persero stabilità e si lasciò cadere sulle ginocchia–Perché non mi hai aspettato Sam? perché? perché sei salito su quella dannata moto ? Ti avevo detto che sarei venuto a prenderti ,ma tu hai sempre avuto una testa di cazzo e hai sempre preferito fare quello che volevi e decidevi tu- Si passò una mano sugli occhi asciugando le lacrime che avevano iniziato a cadere senza preavviso sul suo viso ,tirando su col naso.
-Ti odio Sam…..Ti odio perché non mi sei mai stato a sentire,ti odio perché quella sera te ne sei andato senza di me ,ti odio per esserti ubriacato e poi salito su quella stupida moto e non avermi aspettato ,ti odio perché avevi promesso di resistere ma non hai resistito ,ti odio perché mi hai lasciato solo- fece una pausa durante la quale cercò di calmare un po’ i singhiozzi respirando a fatica. Si portò una mano sul petto mentre con quell’altra stringeva l’erba tra le dita . –Ti odio per tutto quello che hai fatto e odio me stesso per non essermi sbrigato a salire in quella fottuta macchina per venirti a prendere ,odio me stesso perché dalla tua morte non ho fatto altro che farmi del male sperando che un giorno mi venissi nel sogno e mi picchiassi a sangue rimproverandomi per quello che stavo facendo e invece non te ne è importato nulla di me .Mi hai sempre rimproverato perché ero debole e poi alla fine sei stato tu quello che si è dimostrato il più debole. Dovevi resistere !-
Si asciugò il viso con i palmi delle mani tirando più volte su col naso –………. Il fatto è che mi manchi tanto Sammy…..- Quelle ultime parole le sussurrò con il labbro tremante e in quel momento si sentì uno stupido -e senza di te ormai nulla ha più senso-
Probabilmente in quel momento Sam lo stava davvero ascoltando e magari se avesse potuto lo avrebbe prima sgridato e poi come era suo solito fare ,lo avrebbe abbracciato e sussurrato che tutto si sarebbe aggiustato ,come quando gli erano venuti a mancare i genitori .Ma ora era solo……..tutti lo avevano abbandonato.
Si alzò in piedi sentendo le gambe ancora leggermente tremanti .
–Nulla ,nulla Sammy…..-si chinò giusto per poter accarezzare la sua foto sulla lapide ,abbozzando un sorriso che sapeva di amarezza e di dolore . – Ho tanto bisogno di te…..-

**Memories

Quella fu la prima volta che riuscì ad andare da lui.
Tre  anni prima avevo perso i miei genitori per colpa di un incidente stradale e tre anni dopo ho perso il mio migliore amico nello stesso modo.
Ero distrutto,arrabbiato e non volevo accettarlo.
Oggi me ne sono fatto una ragione ,ma mi manca ancora.
Sam era tutto per me. Era la mia famiglia,il mio tutto.
“Dio ha scelto uno dei fiori più belli” erano queste le parole del sacerdote  il giorno del suo funerale .Lo stesso che celebrò la messa anche il giorno del funerale dei miei.Mi disse le stesse identiche parole e davvero non sapevo se lo diceva perché non aveva un'altra scusa o perché ci credeva davvero anche lui.
Io volevo crederci …
Ma tra tanti bei fiori che esistevano sulla faccia della terra perché Dio ha voluto toglierli proprio a me se erano gli unici che avevo?
A questa domanda non ebbi mai una risposta .Neppure don Rodrigo seppe darmela ,cosi decisi di renderla più facile .
“Che senso ha ora la mia vita senza di loro?”gli chiesi.
Ma lui non seppe rispondermi.
O forse non volle rispondermi perché magari sapeva già che a quella domanda  ci sarebbe stato qualcuno che avrebbe saputo darmi una risposta.
Quel qualcuno si chiamava Louis William Tomlinson…….
Come ? Non ve ne ho ancora parlato?
Oops scusate ,ero troppo preso dal raccontarvi la prima parte della mia vita (anzi la fine della prima parte) .
Ora vi racconto la seconda .
 
Tutto ebbe inizio cosi……
 
**Memories
 
-Scusa è occupato?-
Si trovava da circa mezz’ora seduto in un bar quasi solitario di Londra con in mano ormai la seconda tazza di caffè fumante che stava facendo raffreddare mentre con la mente vagava altrove
Il riccio staccò svogliatamente lo sguardo dalla finestra spostandolo sulla figura del ragazzo che lo aveva appena distolto dai suoi pensieri. Questo era un ragazzo alto quasi quanto lui,moro con il ciuffo che ricadeva appena sulla fronte e degli occhi chiari….nell’azzurro .
Si limitò a scuotere la testa e questo gli accennò un sorriso –Ti dispiace se mi siedo?-
In realtà si ,gli dispiaceva perché avrebbe preferito starsene da solo ,ma dato che non era sua solito essere scorbutico acconsentì facendogli un semplice cenno con la testa e quello si sedette di fronte a lui .
Riabbassò subito lo sguardo sulla sua tazza chiudendo gli occhi e lasciando che il fumo gli colpisse il viso sperando solo che quello non fosse il tipico ragazzo che con la scusa del posto ,voleva trovare qualcuno con cui fare conversazione .Ma ben presto si ricredette da solo.
 -Ti ho già visto !–affermò quello portandosi la tazza di tè alle labbra .
Harry sospirò silenziosamente alzando pigramente la testa.Lo  scrutò per qualche secondo non sforzandosi più di tanto per capire se quel viso gli fosse familiare, anche perché non gli interessava. – Mh,io no- rispose secco sperando che il moro capisse che non voleva alcuna forma di conversazione.
Quello però sembrò non capire. Gli sorrise poggiando entrambe i gomiti sul tavolo ,e da li i suoi occhi sembravano ancora più azzurri.
-Si ,sono abituato a passare inosservato– ridacchiò ,e Harry si limitò ad abbozzare un mezzo sorriso prima di poggiare la testa di lato contro il vetro.
-Ti ho visto ieri mentre parlavi al tuo amico,al…cimitero-
A quelle parole ebbe come una scossa al petto .
Perfetto Styles ora devi tener conto anche degli stupidi che possono origliare mentre parli alla lapide del tuo amico morto.
Socchiuse leggermente gli occhi espirando profondamente –Capisco….beh,come ho già detto…io non ti ho visto, mi dispiace - rispose stancamente .
- …..da quanto?-
 Harry non sapeva se quel ragazzo era stupido o tremendamente ingenuo. Era ovvio che non avesse voglia di parlare ,perché non si faceva i fatti suoi o semplicemente cambiava partner per conversare?
-Due anni- rispose velocemente .Si lasciò andare ad un sospiro spostando lo sguardo sulla strada e con la coda dell’occhio lo vide semplicemente annuire e continuare a bere il suo tè.
Seguirono diversi minuti di silenzio durante i quali pensò che probabilmente il ragazzo si fosse reso conto della sua scarsa voglia di fare conversazione ,ma proprio mentre l’idea gli stava attraversando la mente si ritrovò la sua mano tesa vicino al viso facendogli tirare la testa all’indietro quasi di riflesso.
-Comunque io sono Louis, e dovresti bere il tuo caffè prima che si faccia freddo –quello rise enon seppe nemmeno lui perché ma riuscì a strappargli un piccolo sorrisino sotto il labbro.
–Hai ragione-disse mettendosi a sedere dritto ,e fece combaciare le loro mani notando che quella di Louis era tremendamente calda rispetto alla sua gelata - Harry  -
Il ragazzo gli sorrise ma notò che il suo sguardo era fisso sulle loro mani e quando capì la ritirò in fretta nascondendosi i palmi con il giubbino. –Sono allergico alle rose- sussurrò freddo distogliendo lo sguardo per abbassarlo sul suo caffè.
-Tranquillo,capita anche a me –
Abbozzò un sorriso bevendo un po’ del suo caffè ,mentre l’altro aveva ormai finito e lo fissava incessantemente facendolo sentire un po’ in suggestione.
-ehm ….avrai capito che non sono di buona compagnia vero?-
Quello rise poggiando la schiena contro lo schienale e incrociando le braccia al petto.
-Si che l’ho capito ,ed è per questo che sono qui-
Harry aggrottò le sopracciglia guardandolo interrogativo –Cosa?-
Louis sorrise mettendo in vista i suoi denti dritti e bianchi .Aveva un bel sorriso –Si ti ho visto qui tutto solo e ho pensato che un ragazzo come te avesse bisogno di un po’ di compagnia,tutto qui-
-beh hai pensato male ,sono abituato a stare da solo-rispose freddo notando un leggero cambiamento nell’espressione del ragazzo di fronte a lui che posò una mano sopra la sua facendolo sussultare….aveva le mani tremendamente calde nonostante il gelo che faceva in quel periodo.
-Tu non sei solo….tu vuoi restare solo ,è questo il punto- sussurrò questo puntando le iridi azzurre nelle sue con fare serio. Il riccio sbarrò gli occhi ritirando la mano ,alterato –ma chi cazzo sei tu per dirmi queste cose? –
-Io nessuno ,ma ho sentito quello che hai detto ie..-
Harry si alzò di scatto dando un pugno sul tavolo che fece girare le poche persone che c’erano al bancone – Tu non hai sentito un bel niente,e non sai un cazzo di me – gli grugnì contro a denti stretti a pochi centimetri dal suo viso ,ma l’altro non si mosse di un centimetro ne rispose o reagì ,così senza aggiungere altro mollò la presa sul suo colletto lasciandolo solo al tavolo e avviandosi verso l’uscita del bar sotto gli sguardi straniti di tutti.
Sentì di nuovo qualcosa di umido cadergli lungo le guance e imprecò mentalmente maledicendo  per l’ennesima volta la sua stupida ed ormai inutile esistenza .Ci mancava solo il tipo che si credeva di sapere chissà cosa su di lui avendo solo ascoltato la sua conversazione con Sam.Certo che di gente strana ce ne era in giro e quel giorno guarda caso doveva capitare proprio a lui il tizio ficcanaso che non sapeva farsi i cazzi suoi.
Girò l’angolo e finalmente poté intravedere la sua casa da lontano e l’unica consolazione in quel momento fu il pensiero di poter prendere qualche sonnifero e dormire fino al giorno dopo, dimenticandosi di quello stupido incontro e di tutto ciò che lo circondava.
 
Un forte giramento di stomaco lo fece sobbalzare dal divano facendolo correre d’urgenza nel bagno e chinarsi davanti al water rigurgitando tutto quello che aveva in corpo ,per poco anche la sua anima. Si portò una mano sull’addome restando per qualche minuto ancora chinato davanti ad essa per via degli attacchi di vomito che stavano andando a momenti e solo quando non sentì più qualcosa salirgli lungo la gola tirò lo scarico reggendosi contro il marmo del lavandino per mettersi in piedi.
Aprì l’acqua mettendo le mani a cono per sciacquarsi la faccia almeno una decina di volte .Era sicuro che da quel momento in poi prima di prendere tre pasticche tutte d’un fiato doveva prima mangiare qualcosa.
Chiuse il rubinetto fissando la sua figura riflessa nello specchio.
La figura di una persona stanca….stanca della propria esistenza.
 E stupida…..stupida perché lo stava facendo ancora……
Si,si stava di nuovo facendo del male da solo,e Sam non lo avrebbe mai voluto. Lo aveva deluso una volta e proprio un giorno dopo che gli aveva promesso di ricominciare si stava facendo abbattere nuovamente dai sensi di colpa e dal dolore ,ma non voleva ricadere di nuovo in quel buco nero dal quale aveva faticato tanto per uscire o almeno dal quale aveva provato ad uscire.
Doveva farlo per lui. Doveva farlo per Sam e per se stesso.
Ma per farlo aveva bisogno di uscire , prendere aria fresca ,distrarsi per allontanare completamente da se la tentazione di farsi.
Afferrò la sua giacca uscendo di casa .
Erano le sei di sera ma sembravano di gran lunga le otto ,era buio. Aveva dormito praticamente tutta la giornata e non se ne vergognava nemmeno un po’.
Sentì delle goccioline iniziare a cadergli sulla fronte segno che stava per iniziare a piovere “Fanculo” imprecò storcendo il naso,e aumentando il passo senza avere una meta precisa.
Camminò per un po’ incurante del fatto che stesse praticamente camminando sotto la pioggia e solo quando vide che la essa stava diventando più forte decise di trovarsi un riparo almeno fino a quando la situazione non si sarebbe calmata un po’.
Fortunatamente poco lontano intercettò un portone abbastanza largo di un magazzino e fece una piccola corsetta riparandosi sotto di esso.
Si chinò scompigliandosi leggermente i ricci bagnati –sembrava un cane appena dopo la essere stato lavato- .
-Ti dispiace farti un po’ più in là ,mi stai bagnando tutto- quella voce cristallina gli era familiare ,ma lo colse alla sprovvista facendolo sobbalzare.
-Cazzo,mi stavi facendo prendere un infarto .Ancora tu-sbottò aggrottando le sopracciglia e portandosi una mano sul petto.
Il moro ridacchiò estraendo un fazzoletto dalla tasca–Si anche per me è un piacere rivederti Harry - ironizzò alzandosi dal gradino e porgendogli il fazzoletto che subito accettò- Tieni prendi questo Mister gentilezza fatta  in persona-disse poi dandogli le spalle con lo sguardo rivolto fuori dove stava piovendo ancora a dirotto.
Harry si asciugò il viso con il fazzoletto che gli aveva appena dato il ragazzo rendendosi conto di quanto era stato aggressivo nei suoi confronti quando lui invece si era dimostrato per la seconda volta cosi gentile con lui,anche dopo che il giorno prima gli aveva fatto fare una figuraccia in bar.
Lo affiancò guardandolo per qualche istante e senza nemmeno accorgersene gli stava porgendo il fazzoletto ormai bagnato .
Louis rise guardando prima la sua mano e poi lui –cosa vuoi che me ne faccia ora?-
-Pensavo lo volessi indietro-
Il moro sorrise scuotendo la testa e intimandogli di gettarlo via ,ma Harry lo stropicciò mettendoselo in tasca dove vi affondò anche le mani successivamente.
Improvvisamente cadde il silenzio ,sia lui che Louis guardavano fuori la pioggia cadere violentemente sull’asfalto .Solo Harry ogni tanto con la scusa di guardare qualche passante si voltava a guardarlo per un centesimo di secondo ,ma poi ritornava a fissare il vuoto. Quel ragazzo era strano.
Il giorno prima non aveva fatto altro che blaterare fino a farlo arrivare all’esasperazione e ora sembrava una mummia .Lo si sentiva solo sospirare ogni tanto e canticchiare qualcosa. In quel momento non sapeva per quale insensato motivo voleva che cominciasse a parlare a raffica ,perché tutto quel silenzio lo metteva tremendamente a disagio.
-Ma quando cazzo la smette di piovere–mormorò tra se e se prendendo il pacchetto di sigarette che aveva in tasca .Ne prese una mettendosela fra le labbra e porgendo il resto al moro che storse il naso .
Alzò un sopracciglio sorridendo appena –Ma che bravo ragazzo-disse ironico frugando nelle tasche sia del giubbino che dei jeans.
Louis sorrise poggiandosi contro il muro con le mani dietro la schiena e le gambe incrociate senza dire una parola mentre lui si palpava dappertutto in cerca del suo accendino che sicuramente aveva dimenticato a casa.
-Mannaggia a me e alla mia testa di cazzo-gettò la sigaretta per terra schiacciandola con la punta del piede come un insetto ,sentendo improvvisamente il ragazzo ridacchiare sotto voce.
Assottigliò lo sguardo fulminandolo –Puoi dirmi perché mi fissi e ridi ? Ho la faccia da cretino?-sbottò scocciato da quel continuo ridacchiare.
Quello scrollò le spalle sorridendo –No solo da uno che ha bisogno di una buona camomilla-
In quel momento un lato diceva di incazzarsi e andarsene da li a costo di arrivare a casa come un sorcio bagnato e d’altra parte gli veniva da ridere .Doveva ammettere che era parecchio isterico nell’ultimo periodo .Gli dava fastidio anche solo se una mosca gli passava davanti ,ma aveva i suoi motivi.
Abbassò la testa coprendosi il viso fino sotto il naso per non far vedere di star ridendo anche lui ,ma quello gli si avvicinò prendendogli il mento fra le dita e puntato le sue iridi azzurre nelle sue ,e per un attimo rimase colpito dalla freddezza di quello sguardo e allo stesso tempo dalla bellezza di quel ragazzo.
-Perché ti nascondi? Sei bello quando ridi ,dovresti farlo più spesso-ammise quello facendolo sentire leggermente in imbarazzo, perché inaspettato.
-Grazie…ma–bisbigliò distogliendo il suo sguardo dal moro –…da quando….-lasciò la frase in sospeso, ma Louis gli fece intendere di aver capito e continuò –ecco….non ho più alcuna voglia di farlo-
Lo vide annuire piano e posargli una mano sulla spalla –Invece io al tuo posto  lo farei di più ,lo farei per lui. Sai se sei felice tu lo è anche lui-
Sbuffò una risata sarcastica alzando lo sguardo al cielo – Beh caro Sam allora dovrai odiarmi ancora per un po’ ,perché credo che mi ci vorrà ancora un bel po’ per esserlo-
-Perché dici questo?-
-Perché io con lui ero felice ……era ….la mia famiglia ……capisci?Quella sera io doveva andarlo a prendere. Mi chiamò blaterando una marea di stronzate–ridacchiò strizzando gli occhi per non piangere –Era ubriaco fradicio……. –deglutì –Io gli dissi di aspettarmi e di non combinare nessun guaio ma soprattutto ….lo raccomandai di non  guidare e non salire su nessuno fottutissimo mezzo–Strinse i muscoli del viso in una smorfia di pianto –Ieri è stata la prima volta che lo sono andato a trovare-
-E…..Perché?- il suo tono di voce sembrava calmo.
Girò lo sguardo verso di lui sarcastico –vuoi proprio saperlo ?-
Quello ammiccò con la testa fissandolo serio e in quel momento gli occhi di Harry andarono a finire sulle sue labbra sottili e leggermente schiuse che il moro andò ad inumidire inconsciamente con la lingua.
Strinse la mascella avanzando lentamente verso il ragazzo  fissandolo quasi come a volergli incutere terrore,ma Louis non si mosse nemmeno di un mezzo centimetro dalla sua posizione .Harry gli arrivò a qualche centimetro dal viso ,tanto da far sfiorare quasi le punte dei loro nasi e improvvisamente vide il moro irrigidire  e deglutire silenziosamente . C’era da dire che quel ragazzo era di una bellezza unica e se non fosse stato perché sembrava un ragazzo cosi per bene ,non ci avrebbe pensato due volte a baciarlo.
-Beh piccolo ragazzo ingenuo ,hai qui davanti a te un ex Squilibrato , ex autolesionista ed ex tossico dipendente- elencò pacato marcando la parola EX.
Se ora stava cercando una scusa per levarselo di torno quella sarebbe stata sicuramente una buona ,ma a quanto pare doveva metterci un po’ più di durezza nelle sue parole perché Louis non sembrò affatto inquietato da quella sua “confessione “ ,anzi.Quest’ultimo ridusse gli occhi a due fessure fissandolo come se volesse leggergli dentro ,lo fissava come per due lunghissimi anni lo avevano fissato quei maledetti psicologi che cercavano di strappargli informazioni dall’interno nonostante volesse semplicemente dimenticare ,loro non glielo avevano permesso.
E ora che finalmente si era liberato di loro ,quel ragazzo sconosciuto dagli occhi cielo stava facendo lo stesso.
Lo fissava con la stessa intensità in cui lo aveva fissato il giorno prima quando gli aveva detto quelle cose senza nemmeno conoscerlo da 15 minuti,e ora era lui quello terrorizzato.Voleva distogliere lo sguardo, aveva paura …paura che gli riuscisse davvero a leggere dentro e lui non voleva ,ma allora perché non riusciva a staccare quel contatto visivo cosi intimo e tremendamente imbarazzante seguito dal solo rumore della pioggia che cadeva prepotentemente sull’asfalto freddo della strada?
-Perché non scappi?-chiese con un filo di voce sentendo una sensazione strana pervaderlo in tutto il corpo. Si sentiva strano…..si sentiva leggero.
-Perché tu non mi fai paura-bisbigliò quello abbassando lo sguardo verso il basso, capì che lo stava incitando a seguire il suo sguardo. E Harry lo fece. I suoi occhi  gli scivolarono lungo il braccio fino a finire sui suoi polsi che Louis i scoprì con lentezza mettendo alla luce man mano i segni che vi regnavano sopra,e ad Harry mancò il fiato .Erano tagli grandi ,rossi e contornati di un leggero colore violaceo. Erano segni di tagli profondi,ma vecchi .Lui le conosceva bene .
Harry deglutì rialzando piano di sguardo per far incontrare i suoi occhi con quelli del ragazzo di fronte a lui che però lo tenne ancora basso.
-Perché?-chiese leggermente titubante e questa volta Louis lo guardò e si sentì come  se che con quella  domanda stava per riaprire un capitolo forse chiuso dal moro e che non voleva riaprire.
Louis accennò un piccolo e lieve sorriso spostando poi lo sguardo sulla strada dove improvvisamente aveva smesso di piovere .
-Ha smesso–disse e Harry fece lo stesso ammiccando con la testa.
-Meno male–soffiò schiarendosi la voce imbarazzato e indeciso sul fa farsi .Anche se c’era poco da pensare .Muovi il culo e vai a casa no?....
-Ora è meglio se io vada-disse Louis alzandosi il cappuccio sulla testa lasciando scoperto solo il ciuffo che ricadeva sulla sua fronte.
-ASPETTA!-
Harry si portò una mano davanti alla bocca pentito di quella sua affermazione improvvisa .Louis si voltò guardandolo interrogativo .
-cioè….-sospirò – Mi chiedevo….. Ti va di vederci domani?-
Non seppe nemmeno lui perché glielo avesse chiesto, cosi come non sapeva perché avrebbe tanto voluto rivederlo.
Il moro a quelle parole chinò leggermente il capo e per un attimo Harry credette di sapere già la risposta –S-se non ti va non..-
-Domani non posso-disse quello con un leggero filo di malinconia nella voce .
Scrollò le spalle -beh …allora ,dopo domani?-azzardò ancora.
Louis alzò di nuovo lo sguardo su di lui con un mezzo sorriso stampato in viso ed un leggero luccichio negli occhi che seppur la distanza fu visibile ai suoi occhi grazie al loro colore cosi chiaro e vivo.
-Al solito bar?-chiese con una voce piccola che quasi gli fece tenerezza.
Sorrise –Al solito bar-
**Memories
E cosi fu.
Il giorno dopo ci incontrammo al solito bar e cosi anche il giorno successivo e l’altro ancora ….
Iniziammo ad uscire insieme e man mano che passava il tempo Louis ed io diventammo sempre più intimi.
Io mi aprìì con lui perché era l’unica persona che mi capisse veramente ,e lui fece lo stesso con me ….o almeno in parte.
Quel ragazzo dagli occhi cielo diventò il mio angelo custode .Lui mi tirò fuori da quel enorme buco nero in cui ero caduto anni prima e dal quale nemmeno due anni di terapia e i più bravi specialisti riuscirono a tirarmi.
Ma lui ci riuscì ,perché Louis non era un semplice rompiscatole che casualmente avevo incontrato in un bar….
 
**Memories
 
Picchiettava nervosamente il piede per terra guardando per l’ennesima volta sul suo orologio da polso.
-Okay prima che ti arrabbi ti chiedo scusa-  
Si voltò di scattò con uno sguardo omicida rivolto verso il moro lo aveva appena affiancato sulla panchina dove era seduto da circa …mezz’ora?
-30 minuti!!! L’ultima volta sono stati venti. Oggi 30 ….la prossima volta aumenterai a 45 e poi a direttamente un ora?-
-Scusa Hazza- quello cacciò il labbro inferiore spalancando quei bellissimi occhietti celesti assumendo un espressione da cane bastonato come ogni volta che faceva tardi,ovvero sempre.
Il riccio roteò gli occhi al cielo cercando di trattenersi dal ridere.-E questa volta il motivo sarebbe ?-
-Ho dovuto fare il bagno a Mr. Eddy -
-e chi è ?-chiese stralunato aggrottando le sopracciglia.
-è il mio vicino di casa –
-COSA??-
Louis gli scoppiò a ridere in faccia chinandosi in due–scherzavo stupido è il mio cane-
Harry lo fissò torvo per una buona manciata di minuti mentre lui se la rideva alla meglio pensando che avesse una risata davvero bellissima ,e poi scoppiò anche lui.
Si portò una mano davanti al viso scuotendo la testa .Succedeva sempre cosi. Non riusciva mai a fingersi arrabbiato per più di cinque minuti perché puntualmente Louis faceva una delle sue solite battutine stupide che per un altrettanto stupido motivo lo  facevano ridere .Forse era per  la sua risata contagiosa .
-Dai camminiamo scemo che è meglio-
Il moro annuì ancora ridacchiando e insieme presero a camminare per le strade ormai addobbate di Londra .Il solo pensiero che fra meno di un mese sarebbe arrivato il giorno di natale gli metteva un leggero senso di malinconia addosso.
Avrebbe trascorso un altro natale da solo come un cane .O forse no.
In realtà erano giorni che ci pensava e ci rifletteva giungendo sempre alla stessa patetica conclusione . “Avrà una famiglia con la quale festeggerà il giorno di natale come tutti gli essere umani sulla terra –tranne te-  “ .
 
Ma dai Hazza chiedere non costa nulla,se ti andrà male, pazienza.
 
-Senti Lou……io è da un po’ che ci penso e vorrei chiederti una cosa-
Il moro annui rivolgendogli tutta la sua attenzione e lui continuò–Sai che tra poco arriverà la vigilia di natale e ..-
-e il mio compleanno-disse quello allegro battendo le mani come un bimbo felice e Harry non poté che trovarlo adorabile .
-Davvero? Non me avevi mai detto-
-Beh ora lo sai-sorrise .
Harry storse il muso sospirando–sembra che per tirarti fuori qualcosa ci voglia la pinzetta- sbottò come irritato.
Improvvisamente si sentì prendere per  mano (quella di Louis era calda nonostante il gelo) .Il moro lo portò sul retro di un negozio dove vi erano solo dei cassonetti dell’immondizia e delle moto parcheggiate ,forse dei proprietari del negozio.
Louis lo adagiò con la schiena al muro guardandolo fisso negli occhi e per un momento Harry dovette abbassare lo sguardo perché non voleva far notare le il rossore che percepiva ben forte sulle guance.
-Hazza cos’è che volevi dirmi?-chiese Louis con voce flebile alzandogli il viso con due dita e costringendolo a guardarlo negli occhi.
Harry rabbrividì e qualcosa sembrò scuotersi dentro di lui. Quella visuale paradasiatica era forse troppo per lui?.
Quella labbra sottili ,quel naso leggermente all’insù contornato di un piccolo colore roseo per via del freddo e quegli occhi …..Era un angelo.
-B-bhe ci conosciamo da un bel po’ di tempo ormai e mi chiedevo ,se per te non è un problema ……Ti va di trascorrere il natale insieme Lou?-
Contrariamente da quanto aveva pensato l’espressione di Louis cambiò e le sue labbra si velarono di un sorriso angelico.
Era cosi bello..
-Speravo che me lo chiedessi tu avevo paura di farlo-
Harry lo guardò interrogativo –paura di cosa?-
-Di rimanerci male …-
Harry lo fissò e il suo sguardo si addolcì mentre dentro di se sentiva il cuore accelerare.
-Anche io ho paura di fare una cosa-
Louis sorrise .Harry fremette. –cosa? –chiese il moro accarezzandogli la guancia come se fosse qualcosa di fragile e delicato.
-M-mi prometti che non ti arrabbierai?-
Louis ridacchiò scuotendo lievemente la testa –Io non potrei mai arrabbiarmi con te Haz..-
Harry non riuscì a trattenersi ancora. Stava accadendo qualcosa dentro di lui.
Qualcosa che per anni aveva creduto di non avere più. Un sentimento che aveva voluto sopprimere per sempre ,ma che non era abbastanza forte da controllare quando Louis era al suo fianco.
Harry prese il viso di Louis  e fece incontrare loro labbra con tutta la dolcezza del mondo. Fu un semplice bacio a stampo che però lo mandò su un altro pianeta.
Il moro non sembrò rimanerci troppo stupito ,anzi ….se non era lui che stava dando i numeri,lo aveva realmente sentito fremere ma non si era mosso più di tanto.
Dopo quella che a lui parve un’eternità si staccò dalle sue labbra .Lo guardò e Louis riaprì piano le palpebre fissandogli le labbra.
-e-era per questo che avrei dovuto arrabbiarmi?-chiese il moro senza fiato sulle labbra .Sembrava quasi che stesse tremando e Harry non seppe spiegarsi il perché.
-Perché stai tremando ,boo?-
-p-per tanti motivi…….uno di questi è perché v-vorrei che tu lo facessi di nuovo-
Harry si morse il labbro inferiore sorridendogli .Era felice……ed era strano.
-Speravo con tutto me stesso che me lo chiedessi-
Harry premette di nuovo le labbra contro quelle di Louis e questa volta le schiuse per poterle assaporare per bene .L’altro ricambiò timidamente lasciandosi più che altro trasportare da lui .Harry si chiese se Louis avesse mai baciato qualcuno e se cosi fosse stato….era felice di essere il primo e l’unico.
Perché lui voleva Louis …….perché Louis era di sua proprietà.
 
**Memories
 
I giorni che susseguirono per me furono come una rinascita,perché c’era lui con me .
Louis.
Louis per me equivaleva a sorriso, a gioia ,felicità…..a ragione di vita ….
Quando arrivò il 24 dicembre ,il compleanno di Louis e la vigilia di natale, lui mi invitò a casa sua e lo trascorremmo insieme con sua madre e i suoi zii.
 Conobbi gran parte della sua famiglia e allora capii il motivo per cui Louis era cosi fantastico. Erano tutte persone deliziose .Erano gentili,coordiali ,simpatici e invidiosamente allegri e giocherelloni.
Proprio come lui,e forse quello era uno dei motivi principali per cui mi innamorai di lui. Anche se a volte mi faceva arrabbiare *ride*
L’unica persona che non conobbi fu suo padre che a quanto mi aveva detto tempo prima aveva divorziato da sua madre .
Beh,una delle poche cose della sua vita che mi aveva raccontato....
Passammo una serata fantastica .Dopo la cena aspettammo la mezza notte tutti insieme giocando,ridendo ,scherzando …mi sentì come parte della famiglia e ci furono attimi in cui pensai anche alla mia .
Appena scattò la mezza notte ci demmo tutti gli auguri,brindammo e ci fu anche il bacio sotto il vischio,ovviamente mio e di Louis.
Io inizialmente non volevo perché avevo vergogna davanti a tutti ,ma poi Louis insistette e io non mi opposi ulteriormente e ci baciammo. Infondo se dicevano che portava bene baciarsi sotto il vischio il giorno di natale doveva pur esserci un motivo tanto valeva crederci…
 
**Memories
 
Corsero su per le scale entrambi ridendo, avendo ancora il sottofondo i fuochi d’artificio che scoppiavano nel cielo stellato.
Si chiusero la porta alle spalle avvicinandosi alla finestra per guardare lo spettacolo .Harry abbracciò Louis da dietro poggiando il mento sulla sua spalla fingendo di guardare il cielo ,ma in realtà preferiva di gran lunga guardare Louis,perché per lui non esisteva spettacolo più bello di lui.
Il suo viso angelico e delicato, illuminato dalle luci colorate che emettevano i fuochi d’artificio prendevano tutt’altra bellezza sul suo viso e nel riflesso dei suoi occhi.
Louis spostò lo sguardo su di lui e il suo cuore perse un battito.
Quello gli sorrise e portò una mano ad accarezzargli il viso dolcemente–Sei felice?-gli chiese in un sussurro .
Harry annui–Da quando ci sei tu con me sono il ragazzo più felice del mondo-rispose poggiando la fronte alla sua e cingendogli i fianchi per attirarlo maggiormente a se.
-Tu sei felice?-
Il moro alzò gli occhi leggermente lucidi su di lui arricciando le labbra e senza rispondergli lo baciò prima con dolcezza e poi con più passione facendo intrecciare le loro lingue e fondendo anche le loro anime .
Quando si staccarono per riprendere fiato Harry notò che gli occhi di Louis avevano preso un colorito roseo e che stringeva le labbra come per impedire di piangere e gli si strinse il cuore nel vederlo cosi.
-Piccolo cos’hai?-sussurrò preoccupato raccogliendo una lacrima che gli era sfuggita .
Quello scosse la testa mostrandogli comunque un sorriso–Nulla –
La solita risposta di Louis … era una cosa che lo infastidiva da morire generalmente ,ma in quel momento non riuscì proprio ad arrabbiarsi perché vederlo in quello stato gli faceva male .
-Perché stai piangendo?-
Harry gli bloccò il viso fra le mani costringendolo a guardarlo negli occhi e al moro fu ancora più difficile trattenere le lacrime.
Ma perché stava avendo quella reazione?
Louis tirò su col naso asciugandosi le guance con entrambe i palmi delle mani ,sembrava quasi un bambino.
-H-Harry a-avrei un ultimo desiderio per questa sera….. –
Harry annuì continuando a guardarlo preoccupato –dimmi tutto piccolo-
Louis allungò le mani sul suo viso guardandolo dritto negli occhi ,la voce che gli tremava. –v-voglio fare l’amore con te-
Quelle parole suscitarono in Harry un susseguirsi di emozioni di tutti i tipi .Louis gli aveva appena chiesto di fare l’amore con lui .Non sesso….l’amore.
Aveva desiderato tanto quel momento .Desiderava tanto Louis ,ma appunto ,aspettava il momento giusto con lui ,perché Louis era diverso dagli altri con cui era andato,lui era speciale.
Ma nonostante ciò....qualcosa gli diceva che quelle lacrime erano dovute a qualcosa di cui lui non era ancora a conoscenza……
Sorrise stampando una serie di baci su tutto il viso del moro sentendo quello sospirare ,come beandosi dei suoi baci .Poggiò la fronte alla sua accarezzandogli il viso .
-Sarò felice di esaudire il tuo desiderio mio piccolo angelo custode. Ma prima dimmi…..c’è qualcosa che dovrei sapere?-
Louis si morse un labbro scuotendo la testa impedendo le lacrime di uscire .Artigliò il colletto della sua maglia attirandolo a sè con tutte le forze che aveva in corpo.
-T-ti prego non farmi dire ,ne fare altro ,non era questo che …..-deglutì –Fammi tuo Harry …..ti prego fai l’amore con me non ti chiedo altro ….. –e poi senza che potesse replicare ancora ,Louis si impossessò delle sue labbra.
A quel punto Harry dedusse che seppure Louis in quel momento avesse qualcosa che lo turbava ,lui voleva essere la ragione per leviare le sue preoccupazioni.
Sollevò Louis dal pavimento facendolo adagiare delicatamente sul letto, fra i cuscini. Louis tremava e il riccio capì che quella probabilmente era la sua prima volta ,ed era felice che la sua prima volta sarebbe stata con lui.
Gli sbottonò la camicia lentamente gettandola a terra dove poco dopo finì anche la sua maglietta .Il moro alzò il busto e  gli sorrise circondandogli il collo con le braccia per poterlo baciare .Si baciarono inizialmente con dolcezza e poi sempre più con foga lasciando le loro lingue esperte dentro le loro bocche mentre i loro petti nudi combaciavano fra di loro come fatti apposta per essere uniti.
Era indescrivibile quella sensazione paradasiatica che provava nel toccare e baciare quella fonte di calore come il corpo di Louis.
Harry fece ricadere nuovamente Louis all’indietro sulla coperta facendosi strada lungo la linea della sua mascella e giù lungo il collo , per poi tracciare una linea immaginaria sul suo petto con la lingua.
-H-Harry-mormorò quasi boccheggiando facendogli alzare lo sguardo.
Quello gli sorrise dolcemente mordendosi il labbro con fare inconsciamente malizioso che lo mandò in iperventilazione.–Sei bellissimo –
Harry sentì dei brividi lungo la spina dorsale e un dolore al petto ,forse dovuto al fatto che il suo cuore ormai avesse deciso autonomamente di uscire dal petto. Si alzò all’altezza del suo viso schiudendo le labbra su quelle di Louis ,il quale gli accarezzò la schiena sinuosamente mentre i sapori delle loro bocche si mischiavano nuovamente.
-Sii gentile okay?-
Harry sorrise premendo nuovamente le labbra contro quelle del moro-Fidati di me amore mio -
Dopo quello, Harry decise che era ormai ora di privare Louis anche dei suoi ultimi indumenti ,cosi sfilò i pantaloni al moro e quello lo aiutò anche con i suoi che ben presto finirono dimenticati sul pavimento .
E Harry si soffermò ad osservare il suo corpo in tutta la sua bellezza. Riusciva a stento a crederci….davvero quell’angelo stava per diventare suo?
 
Alzò gli occhioni lucidi per l’eccitazione verso Louis ed esitò un attimo.
D’improvviso, l’immagine di quella notte gli tornò in mente come in un incubo: poteva sentire di nuovo le lacrime, le urla, il sangue, il dolore..
Scosse la testa portandosi una mano davanti al viso e subito dopo, a questo ricordo si sovrappose un’immagine di Louis, sorridente, che stringeva la sua mano, e dopo ancora Louis che gli sussurrava qualcosa di dolce all’orecchio, e poi ancora Louis gli dava conforto,che lo baciava, che lo stringeva a sé come se non volesse più lasciarlo andar via.
-Haz tutto bene ?-Louis gli poggiò una mano sulla spalla preoccupato e lui annui prendendolo per il mento e baciandolo per rassicurarlo, e ben presto il ricordo di quella sera andò dimenticato.
Entrambi si liberarono anche dei loro ultimi indumenti che erano quelli più fastidiosi e subito Harry si ritrovò a strusciarsi sinuosamente contro il corpo caldo, stupendo ed eccitato di Louis.Quest’ultimo non sembrava più cosi impaurito ,il che era un’altra gioia perché significava che si fidava effettivamente di lui  e decise che comunque avrebbe fatto di tutto per renderlo indimenticabile per entrambi.
Lo fece distendere sulla pancia avendo una perfetta visuale della sua schiena e del suo fondo schiena maledettamente tondo e perfetto.Se solo avesse potuto ,gli avrebbe fatto scolpire una statua.Passò a prepararlo con dolcezza infilando piano un primo dito nella sua apertura sentendolo irrigidirsi ,e cosi aspettò prima di infilarne un altro per farlo abituare meglio.
Quando Louis rilassò lievemente i muscoli procedette con un secondo dito e poi un altro muovendole lentamente dentro di lui .
Louis ansimava stringendo la coperta sotto le dita probabilmente per il dolore iniziale ,ma era normale quindi mosse le dita con più rapidità cercando di trovare il suo punto .Louis sussultò e rabbrividì . Senza accorgersene Harry trovò il suo punto e lo toccò ancora pregustando quello che sarebbe arrivato dopo.
-H-Harry-Questo  sentì il moro contrarsi intorno alle sue dita con un gemito, e capì che era completamente pronto.E lui era impaziente.
Lo prese per i fianchi sostituendo le sue dita con qualcosa di più grande ,vedendolo contrarsi sotto di lui con un gemito strozzato.
In quel momento una miriade di emozioni si scatenarono dentro di lui.Lo aveva desiderato troppo e ancora stentava a crederci che ora si stavano unendo davvero.
Si abbassò su di lui per potergli baciare l’orecchio e Louis gettò la testa all’indietro solleticandogli il viso con i capelli.
-Vado piccolo….-
Il moro si morse il labbro annuendo e cosi Harry cominciò a muovere piano il bacino spingendo lentamente dentro di lui dovendosi trattenere dal gemere già dall’inizio.
Quando sentì che Louis aveva ormai registrato per bene la sua presenza dentro di lui decise mettere più decisione nelle sue spinte .Poggiò la fronte sulla spalla del moro ,il quale ansimava pesantemente sotto di lui .Lasciò scivolare le sue mani sulle lenzuola facendo intrecciare le loro mani dando un’altra spinta che li fece gemere entrambi.
-Ha-Harry-
-mh?-il riccio si sporse leggermente oltre la sua spalla per poterlo guardare e Louis gli rivolse uno dei suoi sorrisi più belli che potesse mai custodire.
-è…è bellissimo-sussurrò con un filo di voce facendolo rabbrividire dalla tanta dolcezza che aveva messo in quel sussurro.
Harry lo baciò sorridendo a fior di labbra tu sei bellissimo-
 
 
Quando entrambi vennero Harry si accasciò di fianco a Louis cingendogli il busto con un braccio e respirando affannosamente nell’incavo del suo collo.
Era stato bellissimo,proprio come lo aveva immaginato,forse anche più bello….
Quella non fu la prima volta solo per Louis ,bensì anche la sua prima volta….
Si,perché era sicuro che non aveva mai fatto l’amore con nessuno fino ad allora.Perchè sesso e amore erano due parole completamente differenti,e di quest’ultima parola Louis quella sera gli aveva mostrato il significato .Cosi come gli aveva insegnato tante cose da quando si erano conosciuti….da quando lo aveva fatto sentire come rinato.
Il moro girò il volto verso di lui spostandogli dolcemente delle ciocche di capelli dalla fronte sudaticcia per stamparvi un bacio sopra.
Sorrise – Quanto sei bello……sembri un angelo sceso dal cielo –sussurrò accarezzandogli il mento con l’indice.
Il moro sfoggiò un sorriso stampandogli un lieve bacio sulle labbraè quello che mi dicono in molti-
Ridacchiò –allora di a questi molti che se li sento gli spacco la faccia-
-riferirò-rispose semplicemente Louis ed entrambi risero .
-Ti amo Louis-
Non seppe come riuscì cosi facilmente a pronunciare quelle parole ,per lui in quel momento troppo importanti,ma fu come un gesto istintivo proveniente dal profondo del suo cuore che Louis aveva ormai occupato da un bel po’.
La scena che vide dopo però non gli piacque affatto.
Louis rabbuiò lo sguardo abbozzando un sorriso che sembrava quasi forzato Lo so-
Esitò ….-non era questa la risposta che mi aspettavo-bisbigliò poi sentendo una stretta allo stomaco.
Louis gli accarezzò una guancia –t-tu non sei davvero innamorato di me Harry……tu credi di esserlo ….ma non..-
-Ma che cazzo stai dicendo?-
Il riccio si mise a sedere scacciato bruscamente la sua mano facendolo quasi sussultare. Quelle parole fecero più male di mille pugnalate al petto.
-H-Harry quello che voglio dire è-
 -Non posso crederci…..-corrugò la fronte amareggiato –Ma per chi mi hai preso? Credi che in tutto questo tempo e dopo aver fatto l’amore con te ,io possa avere dei dubbi su quello che provo per te? O peggio …..come puoi pensare una cosa del genere dopo tutto quello che….-scosse la testa mordendosi un labbro sentendo gli occhi cominciare a pizzicargli- Louis tu non mi ami vero?......Tu….stai con me solo per compassione per quello che mi è successo?-Quelle parole riscossero in lui una  forma di tempesta.
Louis scosse la testa deformando il viso in una smorfia di dolore –Ma cosa stai dicendo ,una cosa del genere non la devi pensare nemmeno per scherzo-
-Allora rispondimi! –Gli afferrò il viso fra le mani puntando gli occhi nei suoi e quello abbassò lo sguardo come a voler evitare quel contatto –Louis guardami.Dimmi…..t-tu mi ami?-
Lo sguardo di Louis si abbassò di nuovo il suo cuore sembrò frantumarsi in mille pezzi.
Non voleva costringerlo a dire qualcosa che non provava ,ma pensava che dopo tutto quello……si sbagliava.
Abbassò lo sguardo annuendo pianoHo capito-si alzò dal letto raccogliendo i suoi vestiti che poco prima aveva lasciato cadere  sul pavimento freddo indossandoli con non chalance.
-Harry ,dove vai?-
-A casa,sono stanco-
-Ma puoi dormire q..-
-No! Vado a casa-rispose con tono pacato facendo per aprire la porta ,ma Louis lo bloccò cingendogli il busto da dietro .Abbracciandolo.
Quel gesto fu inaspettato e allo stesso tempo cosi dolce che avrebbe voluto tanto prendere di nuovo quell’angelo e farlo suo di nuovo,ma qualcosa lo bloccava.
-Lou….-sospirò ma quello scosse la testa strofinando il viso contro la sua maglietta dietro la sua schiena.
-Non andare via,non essere arrabbiato con me ,non è colpa mia ,non doveva andare cosi-
Corrugò la fronte liberandosi dalla stretta per poterlo guardare di nuovo negli occhi,quegli occhi pieni di lacrime causate da lui….?
-Che significa Lou?-
-resta con me questa sera…..ti prego-
Sospirò afferrandolo per le spalle–Louis dimmi……cosa sono io per te?-
-sei la persona più importante della mia vita- sussurrò quello piangendo…
-Allora dimmi cos’hai ,perché ti comporti cosi?,perché continui a dire cose insensate senza un filo logico,cosa sta succedendo Lou?Che significa non doveva andare cosi?- chiese ancora con un tono più severo.
Il moro abbassò di nuovo la testa e questa volta si sentì davvero stanco.
Strinse la mascella mollando le sue spalle .
-Sono stanco del tuo comportamento .-Sospirò schiudendo gli occhi-Quando ti faccio una domanda o ti chiedo spiegazioni  non mi rispondi mai seriamente. Il rapporto fra due persone è basato in primis sulla fiducia e se tu non ti fidi di me e non mi parli di ciò che ti turba allora non posso aiutarti.Ti ho appena detto che ti amo ,credi che sia stato facile per me ,dopo tutto quello che ho passato, aprirmi con te e farti una tale dichiarazione?....-
Louis non rispose ,continuava a piangere silenziosamente e a fissare il vuoto.
Sospirò sentendo anche lui qualcosa di umido prendere possesso dei suoi occhi .
Scosse lievemente la testa aprendo la porta
Buon natale Lou-
 
 
**Memories
 
Non potete nemmeno immaginare quanto mi pentìì di non aver insistito ,di non avergli tirato fuori le parole anche a costo di stare giornate intere .
Perché se lo avrei fatto ,oggi mi sarei risparmiato di tutto questo.
Perché?Semplice.
Quella fu l’ultima volta che vidi Louis….


**Memories
 
 
Louis gli mancava .Gli mancava tutto di lui e due settimane senza di lui erano state un inferno. Senza quel sorriso,senza le sue battute che ormai non lo innervosivano più ,senza la sua risata cristallina che lo faceva stare bene.
Erano passate due settimane da quando avevano in un certo senso litigato,gli mancava ,ma era troppo orgoglioso per farsi sentire anche perché aveva fatto e detto fin troppo,ora toccava a lui.Giusto?
….No….non era giusto.
Se c’era una cosa che Louis gli aveva insegnato era che con le persone che ami l’orgoglio va messo da parte .
Si ,lui lo amava e glielo aveva detto e dimostrato e per questo avrebbe anche tanto voluto mettere l’orgoglio da parte ,ma se lui non aveva fatto nulla  in tutto quel tempo allora stava a significare che non il suoi sentimenti non erano ricambiati?.
No non era possibile….
Louis lo amava proprio come lo amava lui, e come se lo erano dimostrati la notte di natale. Ancora gli venivano i brividi pensandoci…ma perché allora faceva cosi difficoltà a dirlo?
“Cazzo Louis chiamami,mandami un messaggio fa qualsiasi cosa”
Gli sarebbe bastato anche un semplice squillo ,almeno avrebbe saputo che lo aveva pensato e che presto avrebbero risolto e tutto sarebbe tornato come prima.
Ma che razza di stronzo era se non si era degnato nemmeno di mandargli un messaggio con scritto anche solo “Scusa” o meglio ”Ti amo”.La cosa che più avrebbe desiderato sentirsi dire dal suo piccolo angelo custode in quel momento.
Strinse la coperta sotto le dita fissando lo schermo del cellulare.
“Chiamami cazzo. Louis…chiamami….ti prego…..”
Sentì qualcosa colargli lungo la guancia e decise che cosi non poteva continuare .
Lui aveva bisogno di Louis.Aveva bisogno di respirare e senza ossigeno non gli era possibile.
Si alzò dal letto prendendo la decisione più scontata in quel momento a parte chiamarlo ,perché odiava dover risolvere per telefono, preferiva il contatto visivo. Soprattutto se si trattava di Louis Tomlinson .
Prese l’autobus per arrivare davanti casa sua  ,elaborando durante il tragitto tutto quello che gli avrebbe detto e anche quello che si sarebbe aspettato che gli avrebbe detto Louis.
Sospirò percorrendo quel piccolo tratto di strada che lo separava dalla fermata dell’autobus a villa Tomlinson ,ma ebbe un colpo al cuore quando arrivò davanti alla porta e sopra il campanello ci trovò l’etichetta “Smidth”.
Assottigliò lo sguardo sentendo un senso di paura invaderlo .
Si guardò in torno per controllare se magari aveva sbagliato indirizzo….ma no ….l’indirizzo era quello. Non si sarebbe mai potuto  sbagliare .
In quel momento una serie di paranoie si impossessarono di lui.
Aveva lasciato la città senza dirgli nulla.
A quel pensiero si sentì quasi mancare ,cosi ….alzò una mano tremante premendo il dito sul campanello sentendo il cuore sobbalzare dentro il suo petto nel momento in cui sentì dei passi avanzare dall’interno.
Ma si sentì ancora peggio quando ad aprire fu una signora sulla cinquantina ,che non aveva per nulla le somiglianza di Jay.
La donna gli sorrise con fare accoglienteBuon giorno lei chi è?-
Harry non riuscì ad abbozzare nemmeno un mezzo sorrisoBuon giorno,m-mi scusi se la disturbo ,è che non vengo qui da un po’ e credo di essermi perso qualcosa-fece una pausa vedendo che la donna lo seguiva con attenzione.
-Ecco,qui ci abitava una famiglia di nome Tomlinson e non so…ehm…-
Al nominare Tomlinson la donna sembrò incupire leggermente lo sguardo e Harry ebbe un brivido –Beh si in effetti ,ma …-
-ma cosa?-chiese titubante torturandosi il labbro dall’interno.
-Ma la signora che prima abitava qui ora si è trasferita in Germania-
-Ma come in Germania? Perché?- Harry sbarrò gli occhi cominciando ad agitarsi.
-si è triste che questa volta non ce l’abbia fatta-
Harry ebbe un colpo al cuore ,questa volta più forte.
-N…non la sto seguendo –
Quella sospirò–Si purtroppo suo figlio non ce l’ha fatta e ….il cancro se l’è portato via-
 
Harry si sentì mancare il fiato e le gambe troppo leggere da reggere il peso del suo corpo. –Ma J-Jay aveva solo L-Louis-
-Si esatto ,Louis-la donna davanti a lui fece una smorfia di dispiacereera un ragazzo davvero splendido,sempre sorridente ….quando camminava per strada ti dava come l’impressione che stesse andando da qualche parte a spassarsela con gli amici ,e invece stava soltanto andando alle solite terapie di chemio .
Harry si portò una mano sul petto respirando a fatica.
 
-30 minuti!!! L’ultima volta sono stati venti. Oggi 30 ….la prossima volta aumenterai a 45 e poi a direttamente un ora?-
-Scusa Hazza -Ho dovuto fare il bagno a Mr. Eddy
 
 
-Chi lo vedeva ,sempre felice e sorridente non avrebbe mai pensato a lui come un ragazzo malato che stava lottando contro una malattia cosi brutta-
 
 
–sembra che per tirarti fuori qualcosa ci voglia la pinzetta-
 
 
-A volte però dubitavo che fosse davvero cosi felice o se sapesse solo recitare maledettamente bene –
 
 
–Sei felice?-
-Da quando ci sei tu con me sono il ragazzo più felice del mondo-
-Tu sei felice?-
 
 
 
Harry sentì nel giro di un secondo il mondo cadergli addosso ed essere schiacciato da esso ancora una volta come una formica .Improvvisamente tutto intorno a lui si fermò e con esso desiderava tanto che si fermasse anche il tempo.
Nella sua testa si stava scatenando un uragano e no….non poteva essere …..non gli stava accadendo di nuovo……era tutto un sogno.
Senza nemmeno accorgersene in tempo si ritrovò a doversi reggere contro lo stipite della porta e la donna spaventata lo afferrò per un braccio aiutandolo a sollevarsi.
-Oh mio dio ,ti senti bene ragazzo?-
No che non si sentiva bene ,gli aveva appena tolto l’aria per respirare …come poteva sentirsi bene ?
-Non è possibile…l-lei mi sta prendendo in giro…..ha confuso qualche altra persona ….me lo dica .Ha cambiato casa ? Ha cambiato città ? Non vuole più vedermi? Io accetterò tutto ,non mi farò più vedere ,scomparirò dalla sua vita .Ha ragione l’ho trattato male   e posso capire se è arrabbiato con me ,ma –ma no…noo il mio Louis non è quello di cui sta parlando lei .Il mio Louis è vivo ….il mio Louis mi ama ,io lo so anche se non me lo ha detto,abbiamo fatto l’amore e io lo so che mi ama .Lui è mio ,e io sono suo ,io –io-
Harry ebbe un crollo di nervi durante il quale cominciò a blaterare le prime cose che gli passavano per la mente .E poi incurante che stesse tra le braccia di una completa sconosciuta scoppiò in un pianto isterico .
 -me-me-me lo avrebbe detto …..lui m-me lo avrebbe detto …..l-lui non era malato….lu-lui stava b-bene- singhiozzò ininterrottamente per poi liberarsi dalla presa di quella donna e correre ,fuori da quel cancello,correre via da quell’incubo…….
Nel suo cuore aveva un solo desiderio in quel momento.
“Che fosse tutto un sogno”
**
Si risvegliò in una stanza completamente bianca .L’odore sprezzante di medicina e disinfettante gli arrivò alle narici facendogli fare una smorfia di disgusto e solo quando aprì le palpebre dedusse di trovarsi in una stanza d’ospedale.
Si guardò in torno confuso ,chiedendosi in primis come ci fosse arrivato e poi chi lo avesse portato lì,ma poi pian piano ricordò e il dolore ricominciò a farsi strada dentro di lui.Il dolore fisico era solo un problema secondario.
Stava correndo per strada quando volontariamente si era fermato nel bel mezzo di essa ,e volontariamente si era ritrovato scaraventato per terra ed era rotolato per un po’ sull’asfalto fino a perdere i sensi.
Tutto volontariamente……ma allora perché era ancora li?
Avrebbe dovuto risvegliarsi con affianco I suoi genitori,Sam….Louis…
-Louis…-bisbigliò piano sentendo un nodo alla gola e gli occhi riempirsi di lacrime,ancora.
Come aveva fatto in tutto quel tempo a non accorgersi della sua malattia?
Come aveva fatto Louis a nasconderglielo cosi bene?
Come aveva fatto a non capire che sotto quello sguardo di sghiaccio e quel sorriso capace di scaldarti  il cuore in realtà c’era nascosto un ragazzo che nascondeva tanta sofferenza ?…..
Era stato cosi accecato dall’amore che provava per lui?
Perché Louis non glielo aveva confidato?
Perché Louis?
 
Il suo sguardo si andò a posare sul crocifisso attaccato al muro sopra il suo letto e con gli occhi pieni di lacrime ,voce corrotta dal pianto e il viso deformato in una smorfia di dolore e odio verso se stesso e verso il mondo intero :
-P-Perché mi regali tutti i tuoi fiori più belli…p-per poi portarmeli via?-strinse gli occhi lasciando le lacrime colargli lungo le guance– P-perchè sei cosi crudele con me ? Con loro?.....-singhiozzò- Nel momento in cui riesco a dare un senso alla mia vita ,me lo porti via .Allora perché non prendi anche me ? Sono forse troppo imperfetto per te?- spostò lo sguardo sul suo braccio dove aveva attaccato una flebo e strizzò gli occhi in una smorfia di dolore .
-Perché mi hai portato via Louis? Perché?- urlò in singhiozzando e gettando la testa sul cuscino .
-Louis…..-la sua voce echeggiò per le mura di quella stanza vuota. Era solo…di nuovo.
Poi improvvisamente qualcosa attirò la sua attenzione .Tirò su col naso aggrottando la fronte confuso quando vide una busta bianca pendere proprio dal suo giubbotto nero un po’ strappato che si trovava ai piedi del suo letto.
Allungò un braccio per poterla prendere sentendo diversi dolori per tutto il corpo ,ma quello era l’ultimo dei suoi problemi.
 
Per Hazza .
 
Hazza…….solo Louis lo chiamava in quel modo…Ed ecco che dentro di lui si riaccese una qualche speranza ,ma…
 

 
Mio caro e piccolo Hazza .
 
Era la scrittura di Louis.Era Louis che gli aveva scritto….il suo cuore prese ad accelerare e le lacrime aumentarono.
 
Mio caro e piccolo Hazza prima che tu legga ciò che sto per scriverti voglio che ti asciuga immediatamente quelle lacrime salate che stanno rigando le tue bellissime e paffute guance .Sai che odio vederti piangere e poi quando piangi ti si gonfiano gli occhi e le labbra ,e perdi tutta la tua bellezza diventando un anatroccolo .
 

Harry scosse la testa sbuffando a stento una piccola risatina .Si asciugò il viso con il palmo della mano e poi continuò a leggere…

 
Ecco bravo cosi va meglio .Comunque scherzavo ,tu sei sempre bellissimo.
 

Sembrava tutto cosi assurdo,era come se nel momento in cui aveva scritto quella lettera ,avesse già avuto quella scena davanti costruendone ogni singolo gesto nei minimi dettagli.

 
Ora che sono sicuro che le tue piccole fossette sono apparse sulle tue bellissime guance ,devi promettermi che le manterrai fino alla fine di questa lettera ,lo farai?

 
Il riccio strozzò un gemito portandosi una mano davanti alla bocca e annuendo come se stessero avendo una conversazione.

 
Allora …non so da dove cominciare amore mio,penso però che faccia prima ad iniziare partendo dall’inizio.
Spero che tu non mi odia per come mi sono comportato ,e se si allora ti prego di perdonarmi anche se ora è tardi….non per te,ma per me………..
Ti prego Harry so che per te sarà difficile ,ma perdonami….
Avevo da poco scoperto di essere malato di cancro….e cosi da vent’enne codardo quella sera decisi mettere fine alla mia esistenza perché avevo paura …paura di quello che mi avrebbe aspettato ,paura di soffrire…Ma non avrei mai voluto coinvolgere un’altra persona che invece aveva davanti a se ancora un’intera vita sana da vivere……ti giuro che non me lo perdonerò mai.
 

Harry non capiva………….

 

In realtà per me doveva essere finita già da un bel po’…..esattamente il 13 novembre 2009,ricordi? Si,ricordi benissimo purtroppo.
Perché quella sera ero io quello che guidava la moto che andò a sbattere contro quel maledettissimo camion in quell’ altrettanto maledettissimo incidente in cui il tuo migliore amico perse la vita.
 


 
Harry deglutì sbarrando gli occhi sentendo il cuore ristringersi nel petto.
Ma cosa stava dicendo? Quella sera non si salvò nessuno,o almeno cosi gli avevano detto i dottori quando era corso in ospedale ormai troppo tardi
 

Lo so ora probabilmente ti stai ponendo milioni di domande alle quali ti darò una e una sola risposta.
Sam.
È stato lui a chiedermi di aiutarti ,di non lasciarti solo quando ancora aveva quel minimo di fiato i corpo nei suoi ultimi istanti prima di chiudere gli occhi per sempre.
Ti voleva cosi bene ,Harry, che pur di non lasciarti solo ,aveva preferito chiedere ad uno sconosciuto di starti vicino.
Bada a Harry,ti prego non lasciarlo solo…mai.
Testuali parole sono uscite dalla bocca di Sam pochi istanti prima che morisse.
Li per li non mi resi nemmeno conto  di quello che quel ragazzo sdraiato ormai in fin di vita sul lettino ospedaliero accanto al mio stava cercando di dirmi,ma poi quando ti vidi entrare da quell’enorme porta bianca ….capì tutto.
Tu nemmeno mi notasti ,beh come avresti potuto ,eri distrutto e avevi appena perso la persona più importante della tua vita,l’unica che riusciva a farti sorridere in quel modo che amo vederti fare.
Ma come potevo restare al fianco di una persona e farla sorridere quando non riuscivo a farlo nemmeno per me stesso e per le persone che mi amavano?
……Questa risposta ,amore mio l’ebbi solo quando ti incontrai……
Ora capisci il mio essere cosi misterioso?
Non l’ho mai fatto perché non mi fidavo di te …..ti prego credimi….
Harry Edward Styles tu sei stato,sei e sarai sempre la persona più importante della mia vita ,anche quando ormai non ci sarò più.
Solo dopo l’incidente mi resi conto che mi era stata concessa un’altra possibilità,che non era ancora ora per me perché prima dovevo mantenere una promessa,quella di  dare un senso alla vita di questo ragazzo dai capelli ricci,gli occhi smeraldo e un sorriso che ogni qual volta riusciva ad illuminarti il mondo .Un ragazzo che nella sua vita aveva sofferto molto e che aveva bisogno di una ragione per vivere ……e io avrei dovuto essere quella ragione ,ma è stato tutto l’esatto contrario……
Perché alla fine sei stato tu che hai dato un senso alla mia vita che per me era finita due anni prima in quell’incidente stradale.Hai rubato un cuore che aveva deciso di smettere di battere tanto tempo prima ,facendomi innamorare perdutamente di te. ….e questo non era previsto,perché al termine  del mio incarico sapevo di doverti lasciare ,prima o poi la mia malattia mi avrebbe portato via da te e più ci pensavo e più dicevo a me stesso “Louis devi lasciar perdere ,allontanarti da lui prima che lo farà qualcos’altro e lui soffrirà di nuovo” ma poi pensavo a Sam ,a quanto glielo dovevo, e soprattutto pensavo a te.E quando poi ti vedevo cosi bello e sorridente  non riuscivo a capacitarmi del fatto che ero io la ragione per tutto ciò.
Si Harry ,io ti amo…
Ti amo dal primo momento in cui ti ho visto e continuerò ad amarti fino a quando le mie mani saranno stanche di tenere questa dannatissima penna in mano ,e i miei occhi si stancheranno di fissare la tua foto che porto sempre con me  e che in questo momento mi sta facendo compagnia come tuo ultimo ricordo.
E mi dispiace di non avertelo detto prima ……non sai quanto me ne sia pentito .
 

Chiuse gli occhi stringendosi le gambe al petto i affondando il viso tra di esse.
Non sapeva cosa pensare ,era solo maledettamente confuso…..
Non riusciva a capire cosa stesse provando in quel momento,ma era certo che non era rabbia.
Era dolore,malinconia ,disperazione…….
Gli aveva detto che lo amava…..
Alzò gli occhi al soffitto inspirando profondamente .
-L-L-Louis io non ti odio.Come potrei odiarti? Ho-ho solo tanto bisogno di te …..non c-ce la fac-cio a vive-re senza di te.Ti prego torna da me ….- implorò in lacrime come se stesse parlando con lui.

 
 
Voglio chiederti un ultima cosa ,e devi promettermi che lo farai.

 
-No ,ho bisogno d-di te e basta-

 
Ti prego amore mio promettimi che continuerai la tua vita , e che cercherai di essere felice anche se io non ci sarò.

 
-No-no-non lo farò mai-
 
 

Promettimi che continuerai con gli studi,che realizzerai il tuo sogno di andare all’estero e di trovarti un lavoro .

 
Harry scosse la testa singhiozzando incessantemente.
 

Promettimi che smetterai di farti del male ,che ti rifarai una vita con una persona che ti amerà almeno la metà di quanto ti ho amato io e che la smetterai di soffrire.
Sappi che anche se non potrò asciugare le tue lacrime io ti osserverò sempre ,sarò sempre al tuo fianco quando ne avrai bisogno .Io, e con me ci sarà anche Sam.
Me lo prometti?.......

 
Harry questa volta non seppe se il movimento della sua testa stava a significare un si o un no.
 
 

Grazie amore mio,grazie di tutto.
E ricorda sempre c’è un angelo che veglia su di te.
Non ti libererai facilmente di me piccolo cretinetti dai ricci incantevoli. Haha.
Approposito qui c’è Sam che ti saluta ci tiene a dirti che ti vuole un mondo di bene e che anche lui vuole vederti felice.
 

 
 
Sorrise anche se le lacrime continuavano a colargli lungo il viso vedendo le ultime due righe del suo foglio sfumate a causa delle lacrime che vi caddero sopra .
Ma nonostante ciò riuscì a leggerne le ultime parole.
 

Always in my heart ,your sincerely Louis .

** Memories
Ora capite perché odio questa data?
Ma nonostante tutto ,ho mantenuto le mie promesse.
Ho continuato gli studi, sono andato all’estero intraprendendo un lavoro da avvocato, col passar del tempo la rassegnazione e il pensiero di un Louis felice che mi osservava dall’alto mi ha portato a diventare una persona migliore ,mi sono rifatto una vita e si ,forse c’è anche stato un periodo della mia vita in cui sono stato felice .
Ma per quanto riguarda l’amore……beh
Non sono mai più riuscito ad amare una persona più di quanto ho amato Louis William Tomlinson, per il resto della mia vita..
 
 
 
 
 
 
 
 
_SHE’sStranger_
 
 
Ciao a tutti : )
Ho scritto questa one in seguito ad un sogno che ho fatto un po’ di tempo fa,anche se era un po’ diverso,infatti l’ho modificata moltissime volte e alla fine avevo deciso persino di non pubblicarla ma poi ho pensato a tutto il tempo che ho impiegato a scriverla ed eccola qui :3
Spero vi sia piaciuta anche se è un po’ malinconica.
Fatemi sapere cosa ne pensate : ))
Hasta la vista bella gente,un beso  ;) <3
Ah ,e come sempre non può mancare la mia frase finale di ogni storia.
PEACE LOVE AND LARRY STYLINSON FOREVER !
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 




  
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