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Autore: Nikka Neil    15/03/2013    3 recensioni
Era da tanto non passavamo una giornata così normale tra noi cinque...
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Piccola OS,su come i Crue hanno festeggiato il loro 5° anniversario della band, assieme alla loro groupie Nancy.
Come passeranno il loro compleanno quei 4 scalmanati e la loro allegra amica Nancy?
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Premetto che, l'ho rivista, ho corretto tutti gli errori grammaticali e ortografici che ho trovato. E ho aggiunto alcune cose, tipo, un bacio slash Nikki&Tommy e un bacio tra Nancy e Vince.:)
Detto ciò:
ENJOY:D
_NikkaSixx
Genere: Commedia, Demenziale, Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het, Slash | Personaggi: Mick Mars, Nikki Sixx, Nuovo personaggio, Tommy Lee, Vince Neil
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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                         “IL COMPLEANNO DEI CRUE
 
Era da tanto che non passavamo una giornata tra noi cinque così normale...
 
Ah! Non mi sono ancora presentata! Sono Nancy, ho ventidue anni,  e vivo assieme ai Motley Crue, quattro pazzi schizofrenici… SCHERZAVO! Quattro ragazzi un po’(un po’ tanto!) strani, sono la loro groupie… 

Comunque, dicevo.
Quella fu una giornata molto, molto speciale…
 
Suonò la sveglia. La tapparella si alzò pochi secondi dopo, aprii gli occhi, constatando che era Mick, venuto per svegliarmi.
Chiesi il motivo della sveglia a quell’orario pazzesco, e mi rispose che Vince aveva avuto un’altra delle sue strampalate idee: un pic-nic.
 
Mi alzai, indossando la maglia dei Sex Pistols che Nikki mi aveva regalato al compleanno e un paio di pantaloni in pvc, che, invece, mi aveva regalato Tommy, e mi aveva costretto a non farglieli cambiare acquistando un semplice paio di jeans, leggins, o, almeno, pantaloni in pelle. Andai in bagno per truccarmi un po’ e sistemarmi i capelli. Uscii, dirigendomi verso la cucina, e trovando la mia compagnia di matti davanti ad una colazione più abbondante del solito. Peccato che,
Tommy e Nikki fossero letteralmente addormentati sul piatto.
Mick sfogliasse un giornale senza occuparsi di niente e nessuno.
Mentre invece, l’unico che mangiava e sembrava dotato di anima, in quel momento, era il platinato Vince, a cui augurai un buongiorno dal tono scocciato, ricevendo, in risposta, un sorrisone affettuoso a trentadue denti.
Mi sedetti in mezzo ai miei adorati Terror Twins, di cui, anche io, in un certo senso, facevo parte, e li chiamai per nome, tentando di destarli dal sonno.


"Tommy... Nikki... sveglia..." sussurrai.

Tommy, si svegliò prima dell’amico bassista. Mi salutò con un mugolio roco, stropicciandosi gli occhi e allargando le braccia per stiracchiarsi, dando per sbaglio una botta sulla testa di Nikki, che si tirò su con una faccia incavolata, e patibolare. Quando il bassista mi vide le sue labbra s’incresparono in un sorriso affettuoso e ci abbracciammo fraternamente, mentre mi toccava il bis per la gelosia del dolce batterista Tommy.
Quando tutti fummo ben svegli, cominciammo a far la predica al platinato


"Ma ti sei accorto di che cazzo di ore sono?!" strillò come una cornacchia Nikki

"Ma tu sei completamente fumato! Ma guarda te, che cantante ebete che ci ritroviamo!" lo sgridò Tommy, con la sua solita voce roca

"Non ho fumato proprio niente! Per tua informazione, l’unico fumato, qui sei tu!" rispose Vince, tornando col suo acidissimo umore

"Vince, mi rammarica molto dirti che hanno solo ragione. Non puoi pretendere di farci svegliare alle 2:30 di mattina perché vuoi fare un pic nic! E che cazzo! Hai presente a che ora andiamo a dormire tutte le sere?! Non voglio morire a ventisette anni!"

"Devo farvi presente che giorno è oggi?..." s’incupì il biondo, mentre stringeva i pugni e teneva lo sguardo sulla sua tazza di cappuccino caldo

"Oggi è oggi, perché ieri era ieri e domani sarà domani" disse T-Bone, scettico, alzando un sopracciglio

"Si, faccelo presente, biondo" Nikki si mise le mani sui fianchi, mentre tutti guardavamo Vince, ansiosi di una delle sue risposte per cui si sarebbe meritato un ceffone dritto in faccia, del tipo ‘E’ il compleanno della mia ex ex ex ragazza’

"Ragazzi. E’ il compleanno…" non fece nemmeno in tempo a finire la frase che la mano di Nikki lo colpì in pieno viso, tanto forte da sentire lo schiocco. Tommy corse subito a fermare il bassista, mentre io mi precipitai tra il biondo e Nikki, intanto Mick metteva una mano sulla spalla di Vince, che non reagì assolutamente, tenendosi solo una mano coperta dal consueto guanto di velluto bianco, sulla botta.

"E’ il nostro compleanno… i Crue compiono 5 anni"

Tutti spalancammo la bocca e strabuzzammo gli occhi.

Nikki si calmò, assumendo una faccia mortificata, Tommy lo teneva ancora per un braccio, ed aveva la bocca spalancata, come del resto ce l’avevamo io e Mick.
 
Ci eravamo dimenticati del compleanno della nostra band. 5 anni di peripezie. 5 anni di avventure, di amicizie, incidenti, arrabbiature, ubriacature, risate, feste, concerti. 5 anni insieme.


"Scusa per lo schiaffo, Vince..." si avvicinò lentamente Nikki

"Facciamo a pari..." rispose il biondo, mollando uno schiaffo altrettanto forte al bassista, e risero di gusto, mentre io e gli altri due sorridevamo dolci.


"Allora! Lo facciamo o no 'sto pic nic benedetto?!"
 saltai su io, il resto della band annuì. Finimmo la colazione, preparammo tutto l’occorrente, cibo, bevande, un paio di palloni per una partita a volley o a calcio, e la radio per ascoltare un po’ di musica.
Salimmo tutti nel 4x4 nero cromato, di Tommy e partimmo. Arrivammo in una spiaggetta pulitissima e deserta, che erano, ormai, le 6:00. Tirammo fuori le carte da gioco, i palloni e la radio, con qualcosa da sgranocchiare nelle tasche dei pantaloni di pelle/pvc, di ognuno di noi. Optammo inizialmente per una partita a beach volley, squadre stabilite
‘Io e Tommy’
‘Nikki e Mick’
Mentre Vince, faceva da arbitro, atteggiandosi da primadonna e non giocando nessun match con la scusa che aveva passato lo smalto nero striato di azzurro bluastro la sera prima, e non poteva permettere che la sua manicure si rovinasse in dodici ore per una partita a volley.
Vincemmo io e Tommy, dal momento che a fare il muro non ci batteva nessuno, dato il suo metro ottanta e il mio metro settantacinque. Mentre Nikki, aveva la mia altezza, forse un po’ di più, e Mick sarà stato 1 e 65, ma anche no!
A forza di giocare ci venne caldo e sete, così, andammo a bere qualcosa.
Come era prevedibile, io fui l’unica a non optare per la birra a quell’ora, ma a lasciarla per il pomeriggio. Riuscii a convincere, dopo tanti sforzi, anche i miei Twins, ma, per Mick e Vince, non ci fu verso.
Guardai l’orologio da polso di Mick e notai l’orario: le 9:30.
Vince si lamentò del fatto che noi quattro avessimo già ricominciato a giocare a volley, chiedendoci di cambiare passatempo, così prendemmo le carte e la radio.
Optammo per una partita a scala 40. Subito dopo che Tommy ebbe finito di distribuire le carte, Vince si alzò, e tornò dopo pochi secondi con una bottiglia di birra vuota, probabilmente quella sua, o di Mick, che si erano scolati prima. Lo guardammo con aria interrogativa, ci spiegò che aveva voglia di giocare ad ‘Obbligo o Verità’, e nessuno, ripeto, NESSUNO, poteva mai negare niente a Vince Neil. Così, ci ritrovammo seduti in cerchio, il biondo fece il primo giro, la bottiglia si fermò da Nikki, che si coprì la faccia con ambedue le mani.
Vince chiese con un sorriso di sfida

“Obbligo o Verità?”

“Obbligo”

“…mhmm…” Mick sussurrò qualcosa all’orecchio del cantante, che sorrise sghembo. A quel gesto Nikki sbiancò, ciò non era un bene, quando Vince Neil sorrideva così, voleva dire che aveva in mente un’idea imbarazzante per la vittima

“… Sotto consiglio di Mars, il tuo obbligo sarà… baciare Tommy” il bassista deglutì, seguito da Tommy

“Sulla guancia, non sono così sadico”

I due amici tirarono un sospiro di sollievo, Nikki fece ciò che gli era stato ordinato, e fu il suo turno di far girare la bottiglia. Continuammo a giocare a quel gioco da adolescenti un paio d’ore, facendo obblighi memorabili e verità mai venute fuori prima d’allora. Sbirciai nuovamente sull’orologio di Mick, era finalmente ora di pranzo.

“Gente! Si mangia!” urlò Tommy, appena gli sussurrai l’orario, ci alzammo in piedi, dirigendoci verso il suo 4x4, recuperammo il cibo, e ci sedemmo su degli scogli vicino al mare, cominciando a mangiare.
Era la pizza avanzata la sera prima, con la rispettiva Coca-Cola e birra. Mangiammo di gusto, chiacchierando del più e del meno, e parlando di qualche nuovo brano da buttar giù su carta, mi includevano nei discorsi. Anche se ero una groupie, mi consideravano un elemento fondamentale nella stesura dei testi, tanti versi li avevi scritti io, quindi, ritenevano opportuno, avvisarmi dell’idea di un nuovo brano o, addirittura, di un nuovo album.
Quando finimmo di mangiare e chiacchierare, erano, oramai, le 14:00. Su accordo comune, quindi, anche con l’approvazione della signorina Vince, decidemmo di fare una partita a calcio. Questa volta fu Mick a fare da arbitro, e, nelle squadre, mi separarono da T-Bone, spedendomi con Nikki, mentre il batterista e Vince, fecero duo, giocando meglio del previsto. Dato che da piccola aveva fatto un paio di anni di calcio a Seattle, io e Nikki vincemmo, usando la forza di entrambi, la mia tattica e il suo saperla migliorare.
Dopo la quinta partita filata, ruzzolammo a terra esausti. Nikki propose la partita a carte rimandata per il gioco di Vince, e tutti fummo d’accordo.
Tre partite a scala ci stancarono, così, decidemmo di fare un bagno.
Sfilandoci le magliette/canottiere, e i pantaloni, rimanemmo in costume da bagno, buttandoci in acqua solo dopo aver stabilito l’orario per rincasare.
Salimmo su un pezzo di faraglione a cui si poteva facilmente arrivare senza rovinarci i piedi. Ci tuffammo io e Mick con un po' di contegno, Tommy e Nikki come due idioti, infatti, appena toccarono l'acqua, lanciarono una mezza bestemmia per il colpo al culo che avevano preso nell'impatto. Mnetre Vince... beh, Vince entrò in acqua lentamente, un passo alla volta, sembrava ancora più checca del solito, così. Rimanemmo in acqua un’oretta circa. Uscimmo, asciugandoci con i teli. Ci disperammo di non avere un phon asciuga capelli, odiavamo avere i capelli in disordine, era insopportabile. Ce li asciugammo alla meglio con i teli usati prima. Poi, ci sedemmo a guardare il tramonto.
"Hey... guarda che bello, T-Bone..." mormorò Nikki. Ormai tutta la band sapeva della loro relazione omosessuale, e nessuno aveva avuto nulla da obiettare, io ero stata la prima a sostenerli.
"Già..." rispose Tommy, i due si scambiarono un tenero bacio sulle labbra. Intanto, Vince stava provando spudoratamente a toccarmi il culo, così, mi girai verso di lui, e gli diedi un bacio, che fu tutto fuor'ché casto. I ragazzi presero a fischiare e ad applaudire, vedendo che Vince ci stava eccome.
"Vaaaaaai Vinceeee!!" ululò Tommy, mettendo un braccio attorno alla spalla di Nikki.
"Siiiii!!! Grande brooo!!!" gli fece eco Sixx, per poi baciare ancora T-Bone, più intensamente di prima. Anche Mick partecipò a tutto l'applaudire dei ragazzi. E fu l'unico a non baciare nessuno. La sua ragazza l'avrebbe vista quella stessa sera.
Finito di raccogliere tutto ciò che avevamo sparso in giro, dopo esserci sistemati il pesante trucco e i capelli(per modo di dire) e rivestiti, ci mettemmo in marcia verso casa.
Ci vollero un paio d’ore per giungere alla nostra amata villetta. Dove ci contendemmo il turno per andare in bagno a sistemarci i capelli come si deve. Passammo il resto della serata con i cameraman, il manager Doc McGhee, i truccatori, e le mie colleghe groupies e roadie. Alle 1:00 di notte, andammo, sfiniti, a dormire.

Fu la giornata più normale che avessi mai passato con i Crue in quei 5 anni che viaggiavo con loro.
Non potevo chiedere di meglio, così, mi addormentai nel mio letto, accanto a Tommy e Nikki-mi sentivo proprio come la loro figlia adottata, ma in realtà, loro mi consideravano come una sorella che faceva anche da angelo custode-. Tutti i ricordi di quella fantastica giornata stavano stampati ben a fuoco nella mia mente. 
Infatti, ve li ho appena raccontati. 
 
  


Holaaaa!!!!!!!
Premetto, che è la prima fic sui Crue che scrivo, quindi, abbiate pietà. La mia professoressa ha detto che è un capolavoro, e ha creduto che l'avessi copiata da un libro, ma le ho assicurato che l'ho scritta io.
So che non è un gran che, ma non mi andava di scrivere di Nikki che si infilava la siringa nel braccio, di Tommy che fumava tanto, ma tanto da non ricordare più il suo nome, di Mick che beveva come se non ci fosse un domani, e di Vince che si faceva una ragazza contro il muro del cesso.
Ecco, non mi andava per niente, così, mi è uscita questa cosuccia.
Spero che vi piaccia, e lasciate un commento per farmi sentire che ne pensate:D
_Nikka
   
 
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