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Autore: Feux    01/10/2007    2 recensioni
E poi, in mezzo ad un macchia di arbusti, tutti con una sfumature di marroni e rossi, ne scorgo un altro.
È verde. Ed è ancora fiorito.
Non ho idea di che pianta sia, so solo che, non essendo un sempreverde, a questo tempo dovrebbe essere già sfiorito. Invece i suoi fiori resistono, bianchi e luminosi, bellissimi, ma diversi.
Ecco.
Genere: Romantico, Triste, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Dean Thomas, Seamus Finnigan
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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In autunno il parco di Hogwarts si colora di stupende tonalità di marroni, rossi e gialli

Eccomi qui!

La mia prima fic Dean/Seamus

Forse un po’ strana…ma ormai è nel mio stile!

Ah, un ultima cosa: è dedicata ad una persona….SakJune!

Certo, è per te!

Baci a tutti

Feux

 

 

 

 

Autumnal light

 

 

 

In autunno il parco di Hogwarts si colora di stupende tonalità di marroni, rossi e gialli.

In estate le piante e i prati  ingialliscono sotto il cocente sole, ma all’arrivo dell’autunno pare che un pittore decida di tingere gli alberi per ravvivare la stagione, e i cuori, prima di un gelido inverno.

Indubbiamente è la mia stagione preferita. È sempre così…incerta. Come me.

Autunno. La stagione delle castagne. Ci sono anche qui, nel parco, i castagni, con i loro ricci.

Castagne. Color marroncino, una scorza dura fuori, ma dentro… molto buone. Come me.

No. Non è vero. Io non posso paragonarmi all’autunno, od a una castagna.

Perché non è ciò che sono.

Passeggiando per il parco mi accorgo che iniziano a cadere le prime foglie. Quelle dei castagni, chiaro.

E poi, in mezzo ad un macchia di arbusti, tutti con una sfumature di marroni e rossi, ne scorgo un altro.

È verde. Ed è ancora fiorito.

Non ho idea di che pianta sia, so solo che, non essendo un sempreverde, a questo tempo dovrebbe essere già sfiorito.

Invece i suoi fiori resistono, bianchi e luminosi, bellissimi, ma diversi.

Ecco.

Quell’albero sono io. Diverso. Non bello, luminoso o bianco. Solo differente.

Diverso da tutti e, soprattutto, diverso da te.

Però, in fondo, tu mi ricordi questo fiore. Così bianco, così candido…così puro?  No.

Ma ti assomiglia. Così…imprudente.

E allora lo raccolgo, quel fiore che mi ricorda tanto te, ed è come se fossi veramente tu, nei miei sogni, nei miei desideri.

Perché tu per me ci sarai solo nelle mie utopie, vero?

Lo so…lo so. Non ho mai tentato. Non posso sapere. Ma come potrei ancora starti vicino…no. Come potresti tu, piccolo fiore imprudente, guardarmi ancora, sapendo che io sono diverso?

Se solo sapessi….

Guardo lontano, verso l’orizzonte. Il parco, che sembra estendersi per miglia e miglia, brilla in questa luce autunnale.

E le foglie, loro continuano a cadere. Vorrei essere uno di loro, a volte.

No! Non ti avrei mai conosciuto, così.

Io devo dirtelo! Ma…ma non voglio rovinare tutto.

Nella mia mente, mi figuro già una scena. Io che confesso la mia diversità, tu, disgustato, te ne vai e tutti, tutti, che mi voltano le spalle. E io, rimango solo.

Come quell’albero, l’unico verde in mezzo al marrone. L’unico che osa, che si azzarda.

Ma sono un Grifondoro! Dove è andato a finire il coraggio, l’audacia?

Se io sono come quell’arbusto, devo provare. Devo sapere. E anche tu.

Ormai è sera, è buio. Ma i fiori risplendono.

Così brillanti, come stelle, ed io allora ne prendo una.

Sì! Finalmente.

Mi incammino verso il castello, verso la sala Comune, verso la mia sorte e, soprattutto, verso di te.

La sala è vuota e silenziosa. Il dormitorio invece pieno e strepitante, di respiri, del tuo russare.

E il fiore, che tengo in mano, è come se mi guidasse verso di te.

Verso…

 

 

“ Lo vedi, Seam, quel fiore bianco? Sei tu. E sono io. Fra qualche giorno appassirà, lo sai. Senza linfa non può vivere. Questo fiore, così inconsiderato, spuntato proprio adesso, morirà. Questo fiore, che è come il mio amore. Amore verso di te. Io, senza di te non posso vivere.

Domani, dimmi quello che vuoi. Sii disgustato, per la mia diversità.

Perché è vero, sono diverso. Ma ti amo. Forse non è un amore puro. Ma è amore.

 

 

Dean

 

 

 

È solo un biglietto, lo so. Sono stato vigliacco, in un certo senso. Ma non potrei sopportare un confronto faccia a faccia, con te.

Ma ci ho provato, in un modo o nell’altro.

Ed ora, è tempo di sognare.

Tu ed io, insieme.

E, magari, domani o dopo, sarà una realtà.

 

 

 

 

  
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