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Autore: hera85    16/03/2013    0 recensioni
[Perchè non ci sono.]
[Perchè non ci sono.]Ispirata alle tenute militari di Isa e Bea del numero 11 seconda serie. Le ragazze, vengono scelte per prestare servizio militare per combattere le forze magiche sulla terra.
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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- Un servizio Stregomilitare era proprio quello che ci voleva!- Pensò sarcastica, Bea.
Isa e Bea furono da subito "richiamate"per prestare servizio militare in Toscana. Prestare servizio per un gruppo di vecchietti che non si reggevano più in piedi. Maghi centenari che non volevano mollare il colpo. Lavorare per questi tizi, e per giunta nella base militar-magica era davvero l'ultima cosa che volevano.
Insomma, erano giovani, belle, atletiche, affascinanti, magiche ma dover usare i propri servigi per quel ramo dei militari magici proprio non era da fare!
Il campo d'addestramento era come quelli dei  soldati. Un edificio brutto, anzi orrendo, grosso e di un colore grigio che metteva tristezza addosso. Ciliegina sulla torta, un filo spinato  lo tracciava. Sembrava più un carcere di massima sorveglianza che una caserma militare.
Una volta entrate, le ragazze fecero conoscenza delle altre streghe, anch'esse richiamate per difendere la terra da una minaccia immane.
A quanto pare lì c'erano molte altre streghe che, come loro, non erano affatto entusiaste della loro posizione.
Ebbero il foglietto con la "scaletta "da seguire e...
Isa, sbiancò.
Bea storse il naso e cominciò a sbraitare!
No, non era affatto una cosa giusta: l'eddestramento era uguale a quello dei militari normali con la sola eccezione che, le loro armi erano un misto tra magia e tecnologia.
Un esempio elementare era questo: un fucile da dover smontare e rimontare sembrava più uscito da un film stemapunck che altro.
No, Bea in quel posto non ci voleva proprio stare! Andò subito a protestare e a far valere le sue ragioni quando...SCHIAFF. Un ceffone dato dalla più anziana della caserma la fece rotolare a terra, e quasi svenne dall'impatto col pavimento. Isa raggiunse all'istante la sua amica, a terra. Non sapeva che fare anche perché quell'armadio (sì, era grossa quanto un armadio) con un solo sguardo l'aveva fulminata. IL messaggio era chiaro: se avesse fatto un solo movimento in più sarebbe finita pure lei sul pavimento, agonizzante a suon di botte. Era la loro addestratrice, questo era sicuro. -Bene, mie care piccole streghe, da questo momento in poi siete sotto il mio comando e ogni vostra lamentela, verso o sospiro avrà delle conseguenze. Per ora uno schiaffo ma la prossima volta potreste anche dire addio alle vostre belle chiome - ringhiò. Isabella, in quel ghigno, vide tutta la malignità di quella strega dal cuore corrotto!
  
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