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Autore: _MyDark_    16/03/2013    2 recensioni
[Questa storia partecipa al contest "Parallel Times" indetto da Destroyed Fairy e The Pridestalker]
la schiavitù è sempre esistita, Bjorn ne era a conoscenza.
Bjorn ignrava quest'elemento fino al giorno in cui si innammorò di uno schiavo: Rococo Urupa.
Niente accade per caso, tutto ha uno scopo preciso; e lo scopo di Bjorn é quello di rendere il popolo uguale, senza classi sociali.
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1753 parole secondo Word. buona lettura!
ps. scusate (se ci sono) errori
Genere: Avventura, Generale, Poesia | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Autore: _MyDark_
Titolo: Schiavo non più
Prompt: //
Epoca: Antico Egitto, inizio repubblica
Personaggi: Bjorn, Rococo, un po’ tutti.
Parole: (secondo Microsoft Word)
Pairing: Bjorn x Rococo(Crack (?) ) e molte alter
Coppie: shonen-ai
Note: la fanfiction si svolge in Egitto. Non ci sono riferimenti religiosi, e questa è tipo una “E se…”: le squadre della FFI saranno quasi tutte presenti, anche se per poco, nella storia.
Bjorn Kyle, prossimo al trono, suo padre era l’ attuale faraone. Quell’ uomo era un padre veramente eccezionale: cercava sempre il meglio per il figlio, non lo viziava e gli lasciava la libertà di camminare nel popolo, sia di nobili che di schiavi.
Bjorn aveva quindici, quasi sedici anni. Guardava la gente con la schiena segnata di cicatrici, guardava i bambini che trascinavano enormi caraffe d’ acqua, i venditori di cammelli che facevamo soffrire quelle povere bestioline … gli occhi del ragazzo vedevano cose inimmaginabili.
-Umile Padre, perché la fuori c’è gente che muore per malattia e qui dentro no?- la voce non era quella di un bambino o un ragazzo, ma di un adulto.
-Perché esistono le classi sociali, figlio mio. Oggi hai studiato?- il padre cambiava subito argomento: sarebbe stato doloroso spiegare al figlio, tanto innocente quanto sensibile, che la povertà regnava dagli schiavi agli scriba.
……………
Il ragazzo dai capelli verdi stava in riva al Nilo; era notte fonda e nessuno lo avrebbe trovato.
Guardava il suo riflesso nelle acqua limpide del fiume, illuminate dalla luce perlacea della luna e il lieve chiarore delle stelle. La sabbia bollente fremeva sotto le sue mani vellutate, mentre lacrime di sofferenza si infrangevano nel riflesso.
Nel cuore, il viso sorridente di quel ragazzo era stato scolpito. Aveva solo una certezza: nessuno gliel’ avrebbe mai fatto dimenticare.
I suoi occhi, ormai arrossati e lucidi dal pianto, elaboravano ogni momento passato insieme a quello schiavo. Erano notti che piangeva soltanto. Non dormiva più …

Se poi era triste o affranto come in quel momento, si metteva a scrivere frasi sulla sabbia. Sapeva che il vento le avrebbe portate via, ma il segno sarebbe rimasto.
Quella era una di quelle notti.
 
“   خبأةمنخلالالمسافة
أمليلايزاليضيء
لأننيأعرفأنأينماكنتجزءمني
وذلكلأنمندونأيإجابات
وسوفتجدالقوةل بقيالمقبل “
Sapeva scrivere in tutte, o quasi, le lingue. Le poesie o i pensieri si scriveva in arabo, cosicché la gente che avrebbe letto non lo avrebbe capito *.
- nascosta dalla lontananza
la mia speranza brilla comunque
perché so che dovunque tu sia sei parte di me
e che in qualunque perché senza risposte
io troverò la forza di rimanerti accanto-si girò sentendo che i suoi pensieri avevano preso voce e si trovò lui d’ avanti. Il lui che voleva, il lui che non avrebbe mai potuto veder legalmente.
-Come ti chiami? L’ altra volta sei corso via e non ho fatto in tempo a chiedertelo …-
-Rococo Urupa. Scusa se sono scappato, solo che sono uno schiavo e … se le guardie ci avessero visti vicini mi avrebbero ucciso …- a quelle parole i suoi occhi verdi si rigarono di lacrime: perché le guardie, sempre buone disponibili, avrebbero ucciso?
………………
-Umile Padre! Le guardie uccidono gli schiavi quando sono “inutili”, ma come si può definire inutile una persona?!- dal palazzo del faraone si innalzavano urla e pianti sommessi. Il successore al trono era sempre stato trattato come un bambino: gli si nascondevano le cose più brutte.
Solo nel momento il cui il ragazzo dai capelli blu gli mostrò la schiena, piena di cicatrici e tagli, capì cosa succedeva.
Il faraone fece per tirargli uno schiaffo, ma Bjorn lo evitò e artigliò il padre.
…………….
-imperatore, il faraone egiziano Bjorn Kyle lo convoca. Convoca lei, suo marito e gli altri capi e cime sociali. Declina o accetta?-
-Accetto!- l’ imperatore del Giappone era un ragazzo castano, dai grandi occhi nocciola e la pelle normale. Era sempre abbracciato al suo sposo Kazemaru – e sì, in Giappone i nobili si potevano sposare anche tra uomini dello stesso sesso- .
Il figlio del faraone era ben voluto da tutti: si faceva viaggi di anche due settimane a piedi e andava ad aiutare i regni. Per lui l’ importante era la pace e la benvoluta dei popoli.
…………..
-Imperatore Fidio, imperatore! Ma dove si è cacciato?-
-scusatemi Nakatà, come posso aiutarla?-
-Imperatore, quel buon uomo di Bjorn la convoca, insieme a lei sono stati convocati tutte le persone importanti già sul trono o prossime. Accetta vero?-
-come posso dire di no a colui che nella caduta dell’ impero d’ occidente ci ha aiutato? Accetto, mandategli anche tutti i miei omaggi.-
…………
-Principe, Bjorn Kyle, figlio di Hedson Kyle, chiede di vederla. L’ invito è stato mandato a lei come a tutte le altre persona importanti!-
-ditegli che accetto, e sono veramente lusingato del suo invito.-
-Lo farò, Signorino Valtinas, con peremsso.-
…………..
-Marchese, la smetta di pomiciare con il barone Midorikawa e venga fuori: il faraone le fa un invito. Cosa risponde?-
-ma che seccatura … si! Mido-chan, pensi che a casa del faraone ci sia una stanza da letto?-
-sei fortunato che non abbia una mazza sotto mano, altrimenti ti avrei già ridotto a tappetino!
……………-
all’ invito tutti accettarono. Il luogo era la reggia riunioni.
Bjorn entrò vestito come sempre: una “gonnellina” –o per meglio dire: un asciugamano messo a gonna- a coprirgli l’ intimo, mentre uno scalda cuore a mezze maniche con i ricami in oro gli copriva le spalle. I piedi scalzi e al collo uno specie di scialle d’ oro massiccio al collo, segno che era lui il faraone. Quando lo vedettero tutti si complimentarono. Lui ringraziò con un cenno del capo e iniziò a parlare.
-Quasi tutti voi siete sposati o prossimi al matrimonio con un nobile. Ora vorrei fare una domanda a quelli che non hanno mai parlato di quest’argomento: lo fate perché veramente non volete sposarvi o solo perché amate uno di grado inferiore? Ecco, questo è un argomento strano da toccare ma … non vi scoccia? Non vi scoccia non poter frequentare delle persone per via di una classe sociale? Beh, visto che ora al trono ci siamo noi … è nostro diritto fare le scelte migliori per il popolo. Vi ho chiesto di riunirvi qui con me e di portare uno schiavo a cui volete particolarmente bene per due motivi. Uno è questo. – si bloccò, si alzò e prese per mano Rococo, lo schiavo che aveva portato lui.
-Io, con in mano il cuore, affermò di amare di uno schiavo. L’ amore è una cosa molto particolare a cui non si può comandare, concorda principe?- chiese rivolgendosi ad un ragazzo biondo, con grandi occhialini blu e i capelli legati in una coda. –sbaglio o lei come me, prova un sentimento tanto puro verso uno schivo? Beh, vorrei che questi sentimenti non venissero chiamati “amor profano”. Vorrei eliminare questa discriminazione. Vorrei che aiutare un uomo che lavora non sia più un atto al limite dell’ umano. Obbiezioni?-
-io.- si alzò un ragazzo dai capelli biondi e fluenti, con una rosa in bocca.
-dica pure, principe.-
-io posso amare il mio schiavo quanto voglio, ma queste sono leggi che esistono da secoli, anzi millenni! Come possiamo noi, appena sedicenni, ricostruire tutto da zero?-
-qualcuno dovrà pure farlo. E poi sbaglio o in Francia non è consentito il matrimonio tra gente dello stesso sesso? Questa regola verrebbe abolita insieme alle altre.- il biondo si sedette di scatto, mentre un ragazzo dai capelli biondo cenere lo guardava con gli occhi velati di lacrime.
-altre obbiezioni o domande?-
-io, se mi permette faraone, avrei una domanda.- l’ imperatore del giappone si era alzato.
-a cosa porterebbe tutto ciò? A chi come me ha già tutto, come potrebbe aiutare?-
- la felicità del popolo. Ecco cosa avrà. E comunque avrà appoggio e aiuto.-
Si sentirono tintinnare delle catene, poi il ragazzo dai capelli biondi si alzò, e si avvicinò come poteva al tavolo
-obbiezione, mio signore.- disse con flebile voce il ragazzo. Un mormorio generale si innalzò.
- noi veniamo frustati, uccisi, umiliati. Veniamo privati di ogni diritto, anche di amare. Come possiamo cancellare queste cose, questi segni impressi sui nostri dorsi, come se nulla fosse mai accaduti? A me il precedente re di Francia mi ha ucciso i genitori, mi ha usato fino all’ esaurimento. Mi ha maltrattato e non mi ha degnato di attenzioni se non quelle che voleva lui dal mio corpo. Come potrei mai cancellare certi ricordi?-
-sfogati. Non aver paura e sfogati come vuoi. So che non si può cancellare il dolore ma così almeno avrai un po’ di pace in più.- dette queste parole lo schiavo cadde in ginocchio implorando perdono per il suo comportamento inadeguato, il ragazzo con la rosa si alzò e lo abbracciò.
-La Francia accetta. Laurent, smetti di piangere.-
-L’Inghilterra accetta.-
-Il Giappone accetta.-
- La Spagna … non rifiuterà mai tal proposta.-
- L’ Italia è più che felice di accettare!-
-L’ Australia accetta-
-Anche l’Oceania.-
-La Germania non rifiuterà tal proposta.-
- Mi complimento per il coraggio e per le idee. Ovviamente la corea accetta.-
-L’argentina non declina.-
-bene, allora torniamo tutti ai nostri popoli? Mi sembra andato a buon fine tutto. Grazie per non aver deriso me e le mie opinioni…-

-Ehy! Qualcuno doveva pur farlo!- l’ americano si levò gli occhialini e sorrise. –complimenti, il tuo popolo è fortunato ad aver un Faraone come te!-

Due anni dopo.-----------------------

Tutti erano re, tutti erano sposati. I popoli erano felici e gli ex-schiavi anche. Chi come Laurent, era diventato una tra le persone più importanti nel mondo, chi come Rococo più conosciute e chi come Bjorn … amate.


هناك مسافات بعيدة وبطيئة الاقتراحات
في لحظات مهمة من الحب
بلدي الطائرات الشراعية الصمت يد
قطع الهواء من أنفاسنا
مشاعرك كما أشجار الزيتون القديمة
تترسخ في قلبي

ci sono spazi distanti e movimenti lenti
negli attimi importanti dell'amore
le mie mani silenziosi alianti

tagliano l'aria dei nostri respiri
i tuoi sentimenti come centenari ulivi
mettono radici nel mio cuore

فيهذاالعدالتنازليلأيامبلانهاية
I كمةالأشواكمنالوقت
لأنلبدةالمخالخاصبكهونشوةللنظر
منذقطرةقطرة
لتصبحالبحر
جعلكليتقعفيالحبمعي


in questo conto alla rovescia di giorni senza fine
mi pungo alle spine del tempo
perchè il tuo tomento è un estasi da considerare
da quando goccia dopo goccia
fino a diventare mare
mi hai fatto innamorare di me


Angolo autrice
nota *: parlano tutte le lingua, ma in quel posto parlano l' ebbraico.
nota due: spero vi piacciaaA
  
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