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Autore: _MyDark_    17/03/2013    1 recensioni
ecco il sequel (?) di schiavi non più. Quella storia ha riscosso così tanto successo (Yamino: smetti di sparar ca**ate -.-) che ho deciso di fare una long legata ad essa. Il primo capitolo è la ripresa, in pratica si ambienta in tutte le nazionalità e l' incoronazione dei vari personaggi. Vi anticipo (spoiler xD) che ci saranno solo squadre della FFI, perciò non vedrete tutti i continenti/nazioni/città/Paesi (Yamino: hai rotto con ste / -.-).
Evitando i commenti del mio amato fratellone (Yamino: mangiati subito questa frase) vi scrivo più o meno come andranno i fatti:
-vita nei vari regno -2capitolo-
-incoronazione francia, Italia, Egitto, Spagna ecc. -seguenti capitoli-
-matrimoni -shonen-ai, o ad OOC-
-Ricordo -i difetti e i modi dei vari re/imperatori/faraoni/baroni/mercanti/gitani-
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Laurent si alzò, le catene tintinnarono. Posò una mano sulla nuca del principe e sorrise.
-io sarò sempre con te.-
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-hahahahah!- il blu rideva vedendo il verde e la sue espressione.
-non ho mai visto uno schiavo ridere del faraone. Gradirei che tu non fossi il primo.-
-e io non ho mai visto un faraone fare la proposta ad uno schiavo e innamorarsi a prima vista! HAhahahahaha-
-stupido-
-ti amo anch'io-
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Genere: Angst, Fluff, Generale | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Altri, Sorpresa, Un po' tutti
Note: OOC, Raccolta, What if? | Avvertimenti: nessuno
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La Francia era diventato un paese molto bello: le catene erano state legate tutte su un ponte, il ponte della liberazione. La piramide sociale era andata distrutta, ora c’erano solo due generazioni:
i re/nobili: quelli che si occupavano del regno;
gli uomini liberi: tutto il resto della popolazione.
La gente lavorava sorridendo, ognuno si dava da fare per migliorare l’ amata città. C’erano panchine, ristoratori, paesaggio e aiutanti. Tutti si aiutavano, cercavano di non affaticarsi troppo dandosi il cambio, e nessuno ricordava più la parola “schiavo”. Nessuno tranne un ragazzino sulla quindicina.
Il ragazzo era seduto su una panchina, indosso una tunica un po’ strappata. Lo sguardo fisso sui segni lasciati dalle catene, gli occhi velati dalle lacrime e le labbra dischiuse. Mentre si guardava le caviglie vide un ombra avvicinarsi, non alzò nemmeno lo sguardo.
-Cosa posso fare per lei Maestà?-
-Wow, mi riconosci dall’ ombra?-
-no, lei è l’ unico che può permettersi un abbigliamento così lussuoso.- finalmente il biondo alzò la testa, i limpidi raggi del sole gli battevano contro le iridi cenere. I capelli biondi erano legati in un fiocchetto lilla; il principe guardò ammirato tanta bellezza, che si trasformava in un ritratto di tristezza.
-Avrei un favore da chiederti.- annunciò, sguainando la spada lucente.
-Mi dica.-
-Inginocchiati.- il ragazzo ubbidì, si inginocchiò. Il principe con la spada sfioro il petto del biondino, poi la poggiò su una spalla, sulla gemella, e infine sul capo.
-È strano, soprattutto per un nobile, ma vorrei chiederti di perdonare gli atti impuri di mio padre, e seguirmi al trono.- la voce del principe era fiera, la rosa stratta tra le labbra lo faceva più sensibile.
-Mi vuole come successore?- domandò stupito Laurent.
-No, non come successore, ma come marito. Mio marito. Non sentirti obbligato, hai tutto il tempo per decidere.-
-Non mi serve.- si alzò strofinandosi le ginocchia e liberandole dai sassolini. –Accetto.-
 
………………………………………
 
Laurent era alla reggia, una lunga tunica bianca gli arrivava alle caviglie, ai piedi delle piccola scarpette bianche con i laccetti in oro. I capelli lucenti e puliti, legati come sempre su una spalla.
Era la prima volta che vedeva da uomo libero una reggia, camminava guardandosi intorno con gli occhi di un bimbo che vede il mondo.
-Ti piace? È tutto tuo.- lo sguardo smeraldino di Julien lo fece tornare con i piedi a terra. Sorrise pensando a quanto quel ragazzo era diverso dal padre.

 
“Erano anni che ti guardavo ammirando la tua bellezza,
mentre cavalcavi quel cavallo bianco i capelli volavano col vento.
Eri bellissimo nella tua innocenza, quell’ uomo non meritava un figlio come te.
Erano anni che ti amavo in silenzio,
che lacrime di dolore rigavano le mie guancie
nel pensiero che non ti avrei mai avuto.
Ho sbagliato. Adesso sono tuo, Julien.”

Angolo autrice---
io adoro questa pairing. Li trovo troppo carini insieme.
per chi non lo avesse capito: Laurent é lo schiavo e Julien il principe. Entrambi sono della Francia.
spero vi piaccia questo capitolo, è un po cortino ma a me piace quel pizzico di romanticismo e tenerezza!
ringrazio quelli che hanno letto e quelli che recensiranno. ecco un immagine della coppietta!

  
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