First chapter 
Ciao, sono Angelica e ho 16 anni. Mi descrivo così: Capelli biondo scuro, lisci e lunghi e occhi marroni. 
Amo i One Direction, sono i miei idoli; mi danno la forza per andare avanti e sognare anche solo attraverso delle stupide cuffie.
Vivo a Roma, con i miei e mio fratello. In casa, è da un po’ che si respira un’aria pesante: i miei litigano e si avvicinano sempre più al divorzio, mio fratello fa di tutto per trovarsi fuori casa più tempo possibile e io… bhè, io mi chiudo in camera, con le cuffie nelle orecchie e le lacrime che scendono una dopo l’altra poco a poco.


“Oh tell me tell me tell me how to turn your love on…” 
Ed eccoli qui, pronti a svegliarmi. Ascoltare le loro voci di prima mattina, era l'unico modo per alzarmi "bene"! :)
Mi alzo, spengo la sveglia e vado a prepararmi per un altro maledetto giorno di scuola.
Scendo per fare colazione, e trovo mio padre già pronto per andare.
A: “Buongiorno. Ma che ore sono?”
Papà:”Sono le 7:15, quindi muoviti.
A:”Va bene, farò colazione da te!”
Finalmente dopo 30 minuti siamo arrivati e , dopo aver fatto colazione, mi misi in cammino verso scuola.
Appena uscita dall’ufficio, presi le mie adorate cuffie e me le misi. 
Camminai per un bel po’, fino a quando mi ritrovai circondata dai miei amici che mi tolsero le cuffie e iniziarono, come sempre, a prendermi in giro.
Ormai ci avevo fatto l’abitudine, anche se faceva ancora male.. ma grazie a loro (i One Direction), alla loro musica riuscivo a non dar peso alle parole degli altri.
*driin driin driin*
Ed ecco anche la campanella. Entrata in classe, mi sedetti al mio solito posto sperando che anche quel giorno passasse in fretta e, per fortuna, fu’ così.
Tornata a casa, andai direttamente in camera.. Non avevo voglia di sentire nessuno, tanto meno mia madre. 
Non avevo un brutto rapporto né con lei né con papà, ma ultimamente non li sopportavo.
Arrivata in camera, misi la musica a palla e iniziai a contare i giorni che mancavano alle vacanze di Natale: esattamente, due settimane. 
Quest’anno avevo voglia di cambiare, di non fare le solite vacanze natalizie giù a Napoli con i parenti, volevo partire e volevo farlo con la mia migliore amica,Romina.
Non ci ripensai due volte e subito presi il telefono e la chiamai.

*premessa*
Io e lei ci conosciamo da anni e ci consideriamo sorelle, non possiamo fare a meno l’una dell’altra, anche se passiamo il maggior tempo a urlarci contro. L’adoro; è la parte più bella di me. E' sempre pronta a tutto pur di vedermi felice e io non posso far altro che amarla. E' bellissima, tutto il contrario di me: bionda, capelli lunghi e lisci, occhi marroni e magra.. PERFETTA.
*tornando a noi*

Le spiegai che quest’anno avrei voluto passare le vacanze di Natale con lei, magari andando in Inghilterra. Lei acconsentì subito e iniziò a parlare con i suoi. Dopo averla salutata, presi tutto il coraggio che avevo dentro e andai giù, per parlare con i miei.