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Autore: GabrielleWinchester    17/03/2013    6 recensioni
Ogni sera in Transilvana il vecchio di un villaggio racconta una favola diversa ai bambini...La storia di Teseo, uno stalliere, che va incontro all'avventura per salvare la bella principessa...Una favola nata quasi per caso e che spero vi piaccia :-) Buona lettura :-)
Genere: Fantasy, Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Buonasera a tutti,
ecco a voi una favola che avevo scritto un bel pò di tempo fa e che volevo farvi leggere...Non mi resta che augurarvi buona lettura :-) Mi scuso per gli eventuali errori nella storia, ma sapete quando si scrive, certe volte, ci si perde nella fantasia :-) Ringrazio tutti coloro che la leggeranno e la recensiranno, la metteranno come storia seguita/preferita/ricordata e da recensire e a tutti coloro che mi hanno messo e mi metteranno come propria autrice preferita :-) Ancora buona lettura :-) Gabrielle :-)


Favola nel bosco
Era sera nel vecchio accampamento e il freddo si stava facendo sentire. Il vecchio del villaggio, in un bosco lontano della Transilvania, stava attizzando il fuoco per il suo clan, per quella gente che era la sua famiglia. Guardò il cielo che mutava letteralmente e si accorse che era tempo di raccontare favole. Era il bardo della famiglia ed era un ruolo che lo faceva sentire in pace con se stesso. Ogni sera raccontava una storia diversa, una favola diversa, di quella che anche il suo vecchio raccontava anche a lui. Era un lavoro ereditario.
Un'orda di bambini lo avvolse con la sua allegria e lo fece sorridere.
“Vecchio saggio raccontaci una storia” esclamarono i bambini
“Che cosa volete che vi racconti?” domandò il vecchio con un sorriso.
Uno dei bimbi, uno dei più piccoli disse con voce squillante “ Io voglio un racconto con un cacaliere”
Ci fu un momento di ilarità tra il gruppo di bambini. Poi un altro bambino rispose “ Io voglio invece un racconto con un mago”
“ Io con una principessa”
“ Io con un vampiro”
Il vecchio rise deliziato dall'entusiasmo dei bambini e presa la piccola Marianne in braccio, si apprestò a raccontare...
“ E se vi raccontassi una storia in cui ci sono tutti questi elementi?” dichiarò il vecchio con uno scintillio malizioso negli occhi.
Tra i bambini scoppiò l’entusiasmo e il vecchio si apprestò a raccontare… Il sole stava ormai sparendo tra le nuvole...
 
Dovete sapere,
piccoli miei, che c’era una volta un tempo in cui la Terra era popolata da Dee e Dei invincibili, persone con cuore nobile, persone cattive, principesse, maghi e chi più ne ha più ne metta. Era il tempo in cui tutti gli abitanti volevano essere dei cavalieri. Era il sogno desiderato da tutti.
“Un cacaliere” strepitò il più piccolo, saltando sulla sedia felice “Un cacaliere”
Il vecchio sorrise di fronte all'entusiasmo del bambino e poi senza alcuna fretta continuò a raccontare.
Questo era il sogno di Teseo, uno stalliere che lavorava nelle stalle di un re. Era figlio di poveri servitori, sua madre era una sguattera, suo padre era un agricoltore. Erano una famiglia che viveva di stenti e il sogno di Teseo era riuscire a riscattare le sorti della famiglia. Ma la sua povera famiglia non voleva, non avevano i soldi per mandarlo a combattere, ma lo accontentava in ogni altra cosa. Era il loro unico figliolo e il suo sorriso era la loro risorsa per andare avanti.
“Lo stalliere era innamorato di qualcuno?” domandò una bimba curiosa.
“Piccoli, date tempo al tempo” rispose il vecchio ridacchiando.
Teseo voleva essere un bravo cavaliere per conquistare la principessa, la bella principessa Calliope, una bellezza in tutto il regno. Lo stalliere non aveva visto niente di così bello, capelli come i raggi del sole al tramonto e occhi azzurri come il mare. Era una delle principesse più ambite del suo regno e sembrava che nessuno potesse sperare di avere il suo cuore. La bella Calliope aveva deciso che avrebbe sposato qualcuno, solo dopo una nobile impresa
La bella Calliope era la figlia di un re molto generoso che tutti volevano bene. Il loro regno, Mynosse, era stato creato dalle dee Afrodite e Artemide al largo della Grecia ed era caratterizzato da un regno completamente ricco di mura d’oro e d’argento. Gli abitanti erano famosi per essere dei grandi amatori e dei grandi cacciatori, come erano i poteri delle Dee. Essi erano vicini di un regno creato da Mercurio e Zeus.
Tra i due regni esisteva un’amicizia lunga, in quanto Mynosse dava cacciatori e Dora invece medici. Un giorno però venne un mostro a rapire la bella Calliope.
“Chi era?” interruppe la piccola Marianne, strattonando l’orlo della veste.
“Un vampiro?” domandò il più grande dei bambini speranzoso.
Il mostro, miei cari, era un drago lungo, dalle scaglie dorate e occhi fiammeggianti che viveva in una grotta lì vicino e che si cibava di principesse ancora in età da marito. Il vecchio re, ormai stanco, appena vide che la sua figliola era scomparsa, decise di emettere un bando per cercare un uomo dal cuore nobile che potesse salvare la sua bella figliola. Vennero da ogni dove, ma nessuno voleva salvare la bella principessa solo per le nobili azioni.
“Povera principessa” dissero le bambine stringendosi forte forte.
Non appena Teseo ebbe la notizia che nessuno voleva salvare per il suo buon cuore, si presentò di fronte al re. Il re non voleva che un povero stalliere andasse a salvare la sua bella figliola, sperava che un cavaliere di nobili origini andasse a salvarla, ma nessuno si era presentato e dovette fare affidamento allo stalliere. Gli diede un cavallo nero, uno dei più imponenti, una spada affilata, una lettera da consegnare al re di Dora e uno specchio, in quanto non si poteva guardare il drago negli occhi.
Finalmente lo stalliere aveva avuto la sua avventura. Salutò i suoi vecchi genitori e andò alla ricerca dell’avventura. Cavalcò giorni e giorni, incontrò strane creature, venne anche un po’ derubato, ma quando videro che era uno stalliere, lo lasciarono stare e gli diedero anche un po’ di monete d’oro. La banda di briganti rubò la lettera e la bruciò. E alla fine Teseo incontrò un vecchio mago.
Il vecchio mago si era addormentato nelle prossimità di un ponte di legno e ostruiva la strada. Teseo smontò dal cavallo e tentò di svegliare il vecchio. Ma non ci fu nulla da fare. Il mago continuava a dormire e lo stalliere non sapeva come scavalcare il vecchio senza fargli del male.
A un certo punto, quando le speranze sembravano perdute, il vecchio mago si svegliò e fece una riverenza allo stalliere, facendogli i complimenti per essere riuscito a raggiungere il ponte. Avrebbe avuto in cambio un solo desiderio.
Teseo che era un povero stalliere e che il suo unico desiderio era quello di conquistare la bella Calliope, rifiutò l’offerta del vecchio e rimontò nella sella. Il vecchio sorrise e si trasformò in una bella ragazza dai capelli rossi. Ella era la Dea Afrodite che si era messa in quel punto per mettere alla prova i sentimenti delle persone. E Teseo aveva superato la prova. La Dea diede a Teseo una ciocca dei suoi capelli, in quanto poteva essere un rimedio contro il drago.
“Stai attento” fu l’avvertimento della Dea, mentre vide lo stalliere andare via.
Il ragazzo cavalcò e finalmente raggiunse la grotta, dove il drago aveva portato la bella principessa. Smontò dalla sella e si avvicinò lentamente nella grotta, sguainando la spada e pronto a fare del male al drago, non appena avesse visto la principessa morta. Il sole stava tramontando e ormai la luce era poca. Con coraggio entrò nella grotta, utilizzando lo specchio per muoversi.
La scena che si presentò davanti ai suoi occhi non era una delle solite che era abituato. Il vecchio drago era sdraiato su un fianco con una brutta ferita e la principessa impugnava un bastone con due serpenti. Teseo era stupefatto, quello era il famoso caduceo, un bastone che riusciva a guarire persone e animali. Lo stalliere notò il cuore d’oro di Calliope e decise di lasciare la principessa al suo lavoro. Ma mentre stava per andarsene, calpestò un piccolo ramoscello caduto e la principessa si accorse che lo stalliere era lì.
Lo chiamò con voce gentile e delicata e gli fece vedere il drago. Da lontano sembrava un mostro, ma visto da vicino sembrava solo un animale stanco.  Aveva una brutta ferita e cantava per sopportare il dolore. Non sembrava essere un drago pericoloso. La principessa spiegò che era stata rapita perché era l’unica che poteva guarire il drago in tutto il regno. Il ragazzo tentò di convincerla a venire con lui, di andare dal re suo padre e a queste parole la principessa scoppiò a piangere.
Il drago spiegò che la bella principessa era scappata dalla sua famiglia, in quanto la voleva far sposare a un uomo che lei non voleva. Mentre lei amava un altro uomo.  Teseo aveva il cuore in gola, aveva davanti a sé la donna più bella che avesse mai visto. Voleva dirle quando l’amava, quando all'improvviso il vecchio drago si alzò impennandosi e sputacchiando fumo.
Un plotone di cavalieri era lì a circondarli, insieme al vecchio re. Il padre della principessa smontò da un vecchio cavallo, tutto disordinato e si avvicinò alla bella principessa.
La principessa si mise di fronte al drago e intimò ai cavalieri di andarsene, di non fare nessun male all'animale. Il vecchio re rimase colpito dalla bontà della sua figliola e si avvicinò al vecchio drago. Non appena il drago si accorse che il vecchio re si stava avvicinando, il mostro sorrise. Il re ricambiò il sorriso inconsciamente.
“Non ti ricordi di me amore mio?”
Il re spalancò la bocca, incredulo. Quella voce era da tanto tempo che non la sentiva, era la voce della sua cara moglie, morta chissà da quanto tempo. Il plotone di cavalieri, non appena sentì la voce della regina, si inchinò.
“Amore mio..” sussurrò il vecchio re “Ti credevo..”
“Già” disse la donna mesta, prendendo la faccia del marito e sorridendo “Mi credevi morta”
“Ma come?”
“Mio caro” disse la donna “Io sono stata trasformata per colpa della tua smania di potere”
“Che cosa dovrei fare?”
La donna guardò Calliope e Teseo e in quello sguardo c’era tutto l’amore di questo mondo “Lasciarli andare”
Il re non disse nulla per un po’ e poi annuì contento. Alla fine erano tutti felici e contenti. E la bella Calliope si sposò con l’intrepido cavaliere e tutti nel regno godettero di salute e felicità”
Il vecchio spense il fuoco nell'accampamento e rimboccò le coperte ai bimbi. Nel cielo brillava la luna. L’indomani sarebbe stata un’altra sera, un’altra favola nel bosco.


  
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