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Autore: RedHair    17/03/2013    6 recensioni
“Eh? Che c’è?”
“Come sarebbe a dire che c’è? C’è che gli avversari hanno appena segnato ed è tutta colpa tua!”
Sakura si portò le mani ai fianchi e strinse gli occhi verdi riducendoli a due fessure.
“Beh, sei tu il portiere! Se gli altri fanno gol la colpa è tua!”
Kiba sembrò sul punto di esplodere.
“Sakura, tu sei un difensore!” Abbaiò esasperato. “E cosa fa un difensore? Difende-la-porta!”
La ragazza gli lanciò un’occhiata carica di astio. “Non mi parlare con quel tono! Naruto, digli qualcosa!”
Quarta classificata al contest "Au power!" indetto da Nejisfan!
Genere: Commedia, Generale, Sportivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Kiba Inuzuka, Naruto Uzumaki, Sakura Haruno, Sasuke Uchiha, Un po' tutti | Coppie: Naruto/Sakura
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Nessun contesto
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DONNE E PALLONI






Sasuke correva, correva veloce con la palla al piede, il caldo sole di fine luglio a scottargli le spalle muscolose, i ciuffi nerissimi di capelli appiccicati ai lati del volto per via del sudore, sollevando ciuffi d’erba ad ogni falcata.
Dribblò con maestria sia Rock Lee che Neji e procedette la sua marcia trionfale senza trovare alcuna resistenza da parte della difesa (difesa che pareva più concentrata ad esaminare le doppie punte fra le ciocche dei suoi capelli rosa confetto, anziché sul gioco, a dirla tutta), ritrovandosi da solo davanti al portiere.
 
Si fermò solo per qualche breve attimo, il tempo sufficiente a prendere lo slancio, dopodiché calciò con quanta più forza aveva nella gamba.
 
Il pallone volò alto, dritto e veloce fino alla porta.
Kiba saltò, arrivando a sfiorarlo con la punta delle dita. Ciò non fu sufficiente però a fermare il  moto ormai inarrestabile della palla.
 
“GOOOOOOOOOL!”
Naruto corse come una furia verso Sasuke a braccia aperte, ma si fermò non appena quest’ultimo lo fulminò con un’occhiataccia.
“Non ci pensare neanche, idiota.” Lo ammonì.
 
Kiba tirò un pugno sul tronco di uno dei due alberelli che fungevano da porta.
“Sakura!” Gridò furibondo.
La ragazza sembrò tornare con la testa giù dalle nuvole solo in quel momento.
“Eh? Che c’è?”
“Come sarebbe a dire che c’è? C’è che gli avversari hanno appena segnato ed è tutta colpa tua!”
Sakura si portò le mani ai fianchi e strinse gli occhi verdi riducendoli a due fessure.
“Beh, sei tu il portiere! Se gli altri fanno gol la colpa è tua!”
Kiba sembrò sul punto di esplodere.
“Sakura, tu sei un difensore!” Abbaiò esasperato. “E cosa fa un difensore? Difende-la-porta!”
La ragazza gli lanciò un’occhiata carica di astio. “Non mi parlare con quel tono! Naruto, digli qualcosa!”
Il ragazzo biondo abbassò lo sguardo e cominciò a balbettare nervoso, incerto sul da farsi: Kiba non aveva tutti i torti, ma non poteva di certo contraddire Sakura come se niente fosse. Il bernoccolo causato dall’ultimo pugno che la giovane gli aveva mollato vicino alla tempia gli faceva ancora male…
 
Per fortuna arrivò Rock Lee in suo soccorso. “Avanti Kiba, non fare scenate! Piuttosto, dovremmo essere grati a Sakura-san per essersi unita a noi, visto che ci mancava un giocatore.”
“Bah…sarebbe stato meglio giocare in inferiorità numerica.” Borbottò Kiba tirando un calcio ad un sassolino con fare frustrato.
“Perché non abbiamo chiesto a Karin di venire con noi?” Intervenne Neji guardando Sasuke  con la coda dell’occhio. “Mi sembra che almeno  lei se ne intenda un po’ di calcio, visto che guarda le partite alla tv.”
L’Uchiha sbuffò, scacciando alcuni moscerini che gli svolazzavano intorno al viso con un gesto della mano. “Karin ne sa tanto quanto Sakura. Preferisce concentrare tutta la sua attenzione sui giocatori piuttosto che sulla partita o sulle regole del gioco.”
“Comunque sia, Sakura, per quale motivo hai deciso di giocare proprio con la nostra squadra? Non potevi stare con quella di Naruto visto che è il tuo ragazzo?” Chiese Neji con tono pacato.
“Non voglio giocare con Naruto! Io voglio batterlo!” Esclamò con decisione la giovane agitando un pugno davanti a sé.
Il povero biondino rabbrividì d’istinto notando la luce battagliera negli occhi della sua ragazza mentre lo fissava.
“Allora se vuoi batterlo ti conviene darti da fare!” La rimproverò Kiba per l’ennesima volta.
Sakura si voltò di scatto in sua direzione facendo ondeggiare i capelli rosa raccolti in una coda.
“Smettila di trattarmi come un’incapace! Farei del mio meglio se solo qualcuno mi spiegasse di preciso che diavolo devo fare!”
Kiba sospirò e poi cominciò a parlare lentamente, come se si stesse rivolgendo ad una classe di bambini dell’asilo: “Devi impedire che i giocatori della squadra avversaria si avvicinino alla porta. Quando vedi Naruto o Sasuke correre verso di noi, vagli incontro, togli loro la palla dal piede e passala a Neji o a Lee, chiaro?”
Sakura annuì decisa.
“Allora, possiamo ricominciare? Mi sto annoiando…” Chiese Shikamaru con un urlo dall’altro lato del campo.
 
Tutti tornarono alla propria posizione e la partita venne ripresa.
 
Dopo pochi minuti, Naruto, in possesso di palla, cominciò a muoversi in direzione della porta avversaria.
 
Sakura si asciugò velocemente un rivolo di sudore che le colava lungo la fronte con il palmo della mano.
Con un grugnito piegò leggermente le ginocchia e si sporse in avanti esponendo le spalle toniche al sole cocente, preparandosi allo scatto.
“Sakura…” Gemette Kiba mentre Naruto cominciava ad avvicinarsi pericolosamente a loro.
“Sì lo so!” Lo zittì con un sussurro gelido, senza neppure voltarsi a guardarlo per timore di distrarsi.
E forse fu meglio così, perché se si fosse girata avrebbe potuto notare l’agitazione del giovane portiere, combattuto tra la sua volontà di concentrarsi su Naruto e il suo istinto che lo spingeva a puntare gli occhi sul fondoschiena di Sakura, messo in risalto dai suoi pantaloncini attillati.
Se Sakura se ne fosse accorta, le conseguenze per il povero Kiba sarebbero state piuttosto dolorose.
 
Il biondo intanto era ormai giunto nei pressi  della porta.
Con un bagliore di eccitazione nei limpidi occhi verdi, Sakura scattò in avanti decisa e quando fu abbastanza vicina a Naruto…
 
BAM!
 
“AAAAAAAAH! Cristo che male!!” L’Uzumaki si gettò a terra piagnucolando e tenendosi il ginocchio stretto verso il petto.
Sakura gemette, coprendosi la bocca con la mano “Oddio, amore, scusa!”
 
Tutti i ragazzi accorsero attorno al capezzale di Naruto, che continuava a lamentarsi e a dimenarsi disteso sull’erba.
“Diamine Sakura, ti avevo detto di provare a fermarlo, non di renderlo storpio!” Esclamò Kiba scioccato.
La rosa lo ignorò completamente, accucciandosi accanto al suo ragazzo travolta dai sensi di colpa.
“Ti fa molto male?” Chiese con apprensione sfiorandogli una gamba.
Con uno scatto veloce Naruto  l’afferrò per un braccio e la trascinò sotto di sé ridendo sguaiatamente.
“Ci sei cascata Sakura-chan!”
Cominciò a farle il solletico su tutto il corpo, approfittandone per tirarle qualche strizzatina ai seni e al sedere mentre la distraeva con dei baci sul collo.
“Piantala…piantala idiota!” Sakura si dimenava sotto di lui cercando senza successo di trattenere le risate.
 
“Ok, questo è troppo. Io me ne vado.” Sasuke si voltò e abbandonò il campetto, profondamente infastidito.
Si allontanò a grandi passi raggiungendo la piccola collinetta del parco dove i ragazzi avevano lasciato i loro zaini e dove Ino prendeva beatamente il sole ignara di tutto e di tutti.
Sentendolo arrivare alzò lievemente il capo, abbassandosi gli occhiali scuri.
“Uh, che c’è? Già finita la partita?”
“Per quel che mi riguarda, sì.” Sbottò seccato togliendosi la t-shirt e gettandola con noncuranza vicino alla sua tracolla.
“E perché mai, di grazia?” Chiese fissando spudoratamente gli addominali scolpiti del moro.
“Naruto e Sakura stanno letteralmente copulando in mezzo al campo. Vai a vedere tu stessa.” E così dicendo si voltò e si diresse verso la fontanella poco distante, mentre Ino si alzò dal suo giaciglio tutta eccitata e accorse giù lungo il lieve pendio verso il campetto, smaniosa di godersi la scena. 
  
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