Fanfic su attori > Cast Castle
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Autore: Tittili    17/03/2013    7 recensioni
ho scritto questa one shot qualche tempo fa ma non avevo avuto il coraggio di pubblicarla perchè mi sembrava un pò troppo scontata...ma sulle insistenze di una cara amica che la trova "fantastica" eccovela qua...naturalmente non è per niente fantastica ma fatemi sapere cosa ne pensate.Un abbraccione. Tittili
Genere: Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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SORPRESA


Ma come può essere ogni giorno più bella..pensò vedendola entrare negli studi con quello splendido sorriso sul viso.
Era in piedi vicino alla macchinetta del caffè e la seguì con lo sguardo, rapito dal suo muoversi così unico.
“Hei Nate…buongiorno…pronto per la giornata?” chiese Jon facendolo trasalire
“Si..si…certo..come sempre..” rispose sorridendo al simpatico collega.
“Io invece sono un po’ preoccupato sai…” replicò con un tono strano Seamus che seguiva a ruota l’ispanico.
“Preoccupato?...per cosa?..” chiese stupito Nathan
“Oggi dobbiamo girare una puntata difficile… non solo perché è l’ultima di questa serie…è che non mi piace passare per quello che tradisce gli amici…devo fare la spia e mettere nei guai sia Jon che Stana…”spiegò meglio il biondino con tono infastidito.
“Beh..a me non pare così male..in fondo senza di te la cara detective Beckett farebbe un bel volo dal quel palazzo..” intervenne Jon ridendo “ e poi vedrai che la prossima stagione facciamo pace…non ti preoccupare…”concluse battendo pugno contro pugno con l’amico.
“Già…in effetti…chi invece avrà un bel finale sarà il nostro canadese…” esclamò Seamus guardandolo divertito
“Che vuoi dire?” chiese Nathan un po’ sorpreso.
“Scherzi vero?..” replicò Jon guardandolo in modo strano
“No..assolutamente…anzi..il nostro Castle decide di mollare la presa e se ne va…non mi pare per niente divertente…” spiegò con calma non riuscendo a capire a cosa si riferissero i due amici.
“Ma hai letto il copione…la scena finale?” chiese incuriosito Jon
“Certo..ecco qua…” replicò Fillion porgendo il plico copioso che aveva in mano.
Jon e Seamus esaminarono immediatamente le pagine  e dopo alcuni secondi cominciarono a ridere.
“Beh…volete spiegarmi per cortesia cosa ci sia di così buffo?..anzi..se devo essere sincero sono rimasto un po’ deluso da un finale così triste…Esposito sospeso e arrabbiato con Ryan, Beckett che si dimette e …e Castle che lascia tutto e tutti…” disse Nathan pronunciando le ultime parole con un tono quasi addolorato.
“Amico…al tuo copione mancano le ultime pagine..” disse Jon continuando a ridere.
“M-Mancano cosa???” chiese con stupore e ansia il canadese ormai in preda all’agitazione.
“Certo…ecco qui la mia copia” replicò Seamus porgendogli un plico di fogli sgualciti.
Nathan iniziò a leggere quelle righe a lui sconosciute e lentamente iniziò a capire il significato delle battute che l’amico aveva fatto solo pochi minuti prima.
“O santo cielo..” esclamò ad un tratto.
“Caro Fillion..non tutti hanno la fortuna di poter baciare e tenere tra le braccia una donna come Stana..” lo prese in giro Jon osservando divertito l’espressione meravigliata del collega.
“Beh…neanche a me va male…tante donne pagherebbero per essere al mio posto..”
La voce allegra di Stana raggiunse il gruppetto in modo inaspettato tanto che tutti e tre arrossirono leggermente.
“Io sono molto più bello di lui” disse Jon cercando di stemperare subito l’atmosfera.
“Forse…ma lui ha qualcosa…” rispose Stana guardandolo negli occhi.
“Si..la pancia..” esclamò Seamus ridendo a crepapelle insieme a Jon.
Stana sorrise alla battuta ma continuava a guardarlo.
“No Seamus…c’è qualcosa che non si può spiegare..” continuò poi la donna.
Nathan abbassò lo sguardo imbarazzato mentre i due colleghi smisero di ridere guardandola in modo diverso.
Stana come rendendosi conto di aver detto qualcosa di troppo sorrise nervosamente.
“Intendo dire che il personaggio di Castle ha delle sfaccettature che vanno oltre all’aspetto” disse immediatamente cercando di togliersi dall’impaccio.
“Credo che tu abbia ragione..in fondo tu e Nathan siete i protagonisti..non potrebbe essere altrimenti…” disse con professionalità Jon.
“Siamo comunque una squadra e senza voi due e Tamala e tutti gli altri, Castle non sarebbe altro che un copione come tanti altri” replicò sorridendo Stana.
“Sono d’accordo…anche se in primo piano ci sono Kate e Rick non funzionerebbe nulla senza tutti gli altri…” incalzò Nathan rialzando lo sguardo ma evitando di incrociare gli occhi della donna.
“Truccoooo…si gira tra un’ora…” gridò il direttore di scena in quel momento attirando l’attenzione di tutto lo staff.
Tutti si diressero velocemente nei propri camerini tranne Nathan che rallentò la propria camminata restando leggermente attardato.
Non posso farcela…pensava con il cuore in gola.
 

&&&

 
Le riprese proseguirono tutta la mattina con ritmi incredibili.
Vennero girate prima le scene di azione per poter sfruttare al meglio la luce del sole naturale e rendere il lavoro degli stuntman meno complicato.
Osservò con apprensione la scena di lotta che Stana doveva girare in cima al palazzo.
Alcune parti non potevano essere effettuate con l’aiuto della controfigura per evidenti motivi di inquadratura.
Vederla lottare, colpire, essere colpita e poi appesa a quel finto cornicione lo metteva in agitazione.
Non poteva partecipare in alcun modo perché il personaggio di Castle purtroppo non era mai chiamato in causa e questo lo faceva sentire così impotente.
Sto andando fuori di testa…disse a sé stesso quando sentì l’impulso di correre verso di lei per aiutarla a risalire.
Nathan…maledizione…tu non sei Castle e lei non è Kate..lo vuoi capire!!..urlò nella sua testa sentendola urlare il nome dello scrittore come previsto dal copione.
Decise di allontanarsi chiudendosi dentro al proprio camerino cercando di riprendere il controllo delle proprie emozioni.
Sorrise pensando alle parole del suo amico Adam Baldwin: “quando interpreti un personaggio per tanto tempo rischi sempre di identificarti con lui, quindi sempre attento a chi scegli…”
Prese il copione tra le mani e iniziò a ripassare le battute della scena che avrebbe dovuto girare nel pomeriggio.
Leggere quelle parole lo rendevano nervoso ma doveva recuperare assolutamente il controllo.
“Pausa pranzoooo” sentì annunciare e per un attimo ebbe il desiderio di rimanere chiuso per evitare di incontrarla.
Ma come avrebbe potuto poi giustificarsi.
Entrò lentamente nel grande ambiente adibito a mensa e si mise in coda per prendere qualcosa da mangiare.
Ad un tratto sentì la sua voce alle spalle.
“Dove sei sparito tutta la mattina?..di solito ci sei sempre..” chiese Stana con un tono un po’ deluso.
Si voltò di scatto trovandosi immerso nel verde dei suoi occhi.
“M-mi dispiace…ho avuto un problema con il copione e ho dovuto recuperare il tempo per prepararmi meglio..” spiegò lui sorridendo.
“Ah…meno male…pensavo di aver detto qualcosa di sbagliato stamattina e che fossi arrabbiato con me…” disse lei con tono  sollevato sorridendogli dolcemente.
“Tu non dici mai qualcosa di sbagliato..” sussurrò lui facendola leggermente arrossire.
“Beh…allora ci vediamo fra poco…” disse lei allontanandosi sorridendo.
Nathan rimase immobile ad osservarla raggiungere al tavolo Tamala che la stava aspettando.
Si mise in un tavolo in disparte cercando di ritrovare un minimo di concentrazione ma da lì a poco avrebbe dovuto girare, una di seguito all’altra, due scene che avrebbero potuto cambiare definitivamente la sua vita.
 

&&&

 
“Bene ragazzi…mi raccomando…so che non è facile…Nathan…cerchiamo di coordinarci al meglio…faremo delle inquadrature diverse quindi quando hai bisogno di aiuto per le lacrime basta solo che ti fermi un attimo e la truccatrice interverrà immediatamente…” disse Andrew cercando di aiutare al meglio i suoi attori.
Nathan annuì silenziosamente e quindi iniziarono a girare.
Castle doveva confessare a Beckett di averle impedito di indagare sull’omicidio si sua madre per salvarle la vita.
Tutto proseguiva perfettamente e Andrew era soddisfatto su come stavano andando le cose.
Quando ad un tratto avvenne qualcosa di strano.
 
“Come hai potuto farlo!?” esclamò Stana/Kate
Perché ti amo Stana” rispose Nathan/Castle
 
“Stoooooop..” gridò immediatamente Andrew raggiungendo di corsa Fillion mettendosi tra lui e Stana impedendogli di guardarla.
“Bravo Nate!!...questo è quello che volevo..immedesimazione perfetta…un vero attore…ma attento ai nomi..mi raccomando…” esclamò guardandolo intensamente vedendolo in preda al panico.
Nathan si rese conto in quel momento di quando fosse profonda l’amicizia che lo legava a quell’uomo che gli si parava davanti e che lo aveva appena salvato da una situazione spinosa.
“S-Si..scusa Andrew…starò più attento…mi dispiace…” rispose con tono convinto aiutato dalla sguardo complice del produttore.
Stana era rimasta come paralizzata.
Non è possibile…pensava in preda all’emozione.
E’ stato solo un errore…come dice Andrew…continuava a ripetersi nella testa cercando di sembrare tranquilla.
“Bene…cinque minuti di pausa…” esclamò Andrew sotto lo sguardo riconoscente di Nathan.
Stana si allontanò immediatamente mentre il canadese cercava di sembrare indifferente.
Lo sapevo……ma come ho potuto fare una cosa così stupida…si ripeteva nella testa.
Se non era per Andrew…chissà Stana cosa pensa di me ora… che sono un vero idiota…e ha ragione…pensava mentre il tempo passava veloce e tutti si preparavano per ricominciare a girare.
Tutti si misero ai propri posti e via…di nuovo al lavoro.
 
“Come hai potuto farlo!?”esclamò Stana/Kate
“Perché ti amo ” rispose Nathan/Castle
 
Andrew trattenne per un attimo il respiro ma tutto proseguì per il meglio.
La scena proseguiva con una intensità che mai si era sentita prima.
 
“In nome di tutto quello che abbiamo passato insieme! Quattro anni sono stato qui! Quattro anni ad aspettare che aprissi gli occhi, per vedere che sono qui! E che sono più che un collega. Ogni mattina ti porto il caffè, solo per vedere un sorriso sul tuo viso, perché penso che tu sia la persona più interessante..esasperante..impegnativa..frustrante che io abbia mai conosciuto. E ti amo, Kate, e se…significa qualcosa..per te…e se ci tieni a me almeno un po, non farlo.”
 
Nathan aveva le lacrime agli occhi, le sue lacrime, e quanto pronunciò le parole “per te” fu come sentire il suo cuore spezzarsi dal dolore.
Tutta la troupe era immobile emozionata.
Stana rimase impietrita quasi senza riuscire a rispondere al suo collega completamente rapita dall’uomo che aveva davanti.
Da perfetta professionista riuscì a finire la scena in modo magistrale continuando però a sentire la voce di Nathan pronunciare “ e se”  e “ per te”.
Non erano le parole in sé a turbarla, ma come le aveva dette, con quella voce rotta dall’emozione, con quel sussurro così intenso da farla tremare.
 
“Fantastico Nathan..fantastico..” gridò Andrew battendo le mani “..Stana…unica…incredibile..” continuò sorridendo compiaciuto.
“Ora riposatevi per una mezz’ora che dobbiamo girare la scena finale..” concluse sparendo nel suo ufficio.
Tutti gli addetti si spostarono dalle loro postazioni per preparare il set della casa di Castle.
Nathan e Stana si ritrovarono da soli senza avere il coraggio di guardarsi.
“Sei stato bravissimo” sussurrò lei alle sue spalle
“Mai quanto te..” rispose lui con un filo di voce
Stana appoggiò dolcemente la mano sulla spalla di lui e lo sentì tremare.
“Beh…a dopo” riuscì solo a dire allontanandosi velocemente temendo cosa avrebbe potuto fare o dire se fosse rimasta li con lui.
Quando sentì la porta chiudersi Nathan sospirò guardando a terra.
Lo sapevo…pensò sentendo il cuore pesante.
 
Stana era seduta in disparte con il copione in mano cercando di non pensare a niente.
Quando Tamala si sedette vicino a lei quasi non si accorse della usa presenza.
“Katic…che ti succede!?” chiese frizzante cercando di rallegrare un’atmosfera piuttosto pesante.
“Tam…non ti avevo sentita arrivare…tutto bene..tutto bene…” rispose calma la donna cercando di mascherare al meglio la sua ansia.
“Hei Stana…guarda che stai parlando con me…” rispose seria Tam guardandola fissa
“Sono tesa…per l’ultima scena da girare…è molto impegnativa…” rispose lei cercando di essere convincente.
“Impegnativa?..io avrei altri aggettivi in mente tesoro..ma cosa ti preoccupa..non è mica la prima volta che devi fare scene di questo tipo…sei un’attrice fantastica e sono certa che tutto sembrerà vero…” rispose sorridendo l’amica pensando ad un problema professionale.
“E se fosse troppo vero?...per me almeno…” disse in un soffio di voce Stana guardando la donna con sguardo impaurito.
Tamala la guardò con la bocca aperta.
“Stana…io..non credevo…pensavo fosse…atteggiamenti per i fan…tu..tu..ma come…” balbettò cercando di rimanere calma
“Sono un pazza…ecco cosa…mi sono innamorata Tamala..di un uomo che neanche sa che esisto se non come collega…” concluse con le lacrime agli occhi
“Ma sei sicura che lui…non..non..” chiese ancora l’attrice prendendole mani tra le sue.
“Ma come potrebbe Tam..sai com’è fatto…lo conosci anche tu…figurati…” rispose cercando di controllarsi
“Quindi non lo sai!! Non gli hai mai detto nulla!!” la incalzò l’amica
“No..certo che no…ma mi sembra chiaro che per lui…” cercò di rispondere Stana
“Beh a me non pare proprio!! Hai visto cos’è successo poco fa?? Anzi..hai sentito??” disse Tamala riferendosi al lapsus di Nathan nella scena appena girata.
“Non dire sciocchezze…è stato un errore da attore…lo ha detto anche Andrew..” giustificò lei l’evento con poca convinzione.
“Davvero?..credo cara la mia detective che tra poco scopriremo la verità..” sussurrò l’amica voltandosi e vedendo arrivare l’attore che sembrava profondamente turbato.
 
Il set era pronto. I tecnici del suono stavano creando i rumori della pioggia e dei tuoni e mancava solamente il ciak di inizio riprese.
Nathan era evidentemente agitato e si torturava le mani quasi fosse un principiante.
Stana invece era già pronta dietro la porta alla quale avrebbe dovuto bussare subito dopo il via.
“Siamo alla fine ragazzi…mettetecela tutta…come sempre…” incitò Andrew
E la scena iniziò come previsto.
Toc Toc Toc
Nathan aprì la porta trovandosi di fronte Stana che lo guardava come stupita.
Mio dio come sei bella…pensò un attimo prima di dire la sua battuta.
 
Beckett..cosa vuoi?”disse con voce ruvida
Tu” rispose lei con una passione nella voce che lo fece trasalire.
Come previsto dal copione Stana gli prese il viso tra le mani e lo baciò con impeto.
Non riusciva neanche a respirare per l’emozione, rimanendo con le mani a mezz’aria cercando di contenere quello che stava provando.
Sono Castle…sono Richard Castle…continuava a ripetersi per impedire a sé stesso di stringere tra le braccia quella donna che, nei panni della detective Beckett, gli stava chiedendo perdono.
Stana era come stordita e nonostante stesse continuando a recitare le battute previste dal copione, non riusciva a non pensare alla sensazione meravigliosa che aveva appena provato baciando quell’uomo a cui era adesso aggrappata.
Doveva avvicinarsi di nuovo a lui che avrebbe dovuto respingerla.
Quando Nathan le impedì di baciarlo di nuovo le lacrime le scesero sul volto spontaneamente tra lo stupore di Andrew e dello staff.
 
Cos’è successo?”chiese Castle/Nathan fissandola con quegli occhi che sembravano pezzi di cielo.
E’ scappato, e non mi importa. Sono quasi morta, e tutto quello a cui riuscivo a pensare eri tu. Voglio soltanto te.”rispose Beckett/Stana guardandolo come mai aveva fatto prima.
 
Andrew era stupito da ciò che stava vedendo nel video che aveva davanti. Quelle che gli si presentava davanti era qualcosa di incredibilmente emozionante.
Tamala era al suo fianco insieme a Jon e Seamus che, se all’inizio della scena sorridevano in modo un po’ ironico e adolescenziale, ora erano seri e rapiti da ciò che traspariva dallo schermo.
“Quei due fanno sul serio” sussurrò Seamus voltandosi verso Jon che annuì senza dire una parola.
 
 
In quel momento, come diceva la sceneggiatura, Stana, che era stata nuovamente per un attimo allontanata da Nathan, sfiorò dolcemente le sue labbra mentre il tecnico del suono simulava il suono di un tuono.
Nathan…ricordati che sei Castle…ricordati che sei…che sei..sei pazzo di lei…cercò di concentrarsi mentre la spingeva con passione contro la porta.
Ma quando sentì nuovamente le sue labbra non riuscì più a contenersi.
La baciò con tutto l’amore che in quegli anni aveva represso e che in quel momento non riusciva più a trattenere.
Stana si trovò con le spalle appoggiate all’uscio e invece di controllare il suo istinto si lasciò andare rispondendo totalmente ai baci e alle carezze del suo collega non riuscendo a evitare che i suoi sentimenti per lui prendessero il sopravvento.
Quando Nathan aprì con mani tremanti la camicetta non riusciva neanche a respirare ma ad un tratto sentì la mano di Stana che lo guidava con dolcezza fino ad appoggiarsi sulla cicatrice della detective Beckett.
Tremavano entrambi violentemente e guardandosi come fosse la prima volta si baciarono ancora con dolcezza lasciando a bocca aperta tutti quelli che stavano assistendo alla scena.
 
“Stoooooop” esclamò Andrew con il cuore in gola.
Un applauso incredibile scattò spontaneo tra tutti gli addetti ai lavori e sia Nathan che Stana si guardarono per un attimo intorno come si fossero svegliati da uno strano sogno.
Ma quando i loro occhi si incontrarono nuovamente uno strano imbarazzo si impossessò di loro.
Si divisero velocemente mentre venivano circondati dai colleghi.
“Accidenti Nate…mai vista una cosa del genere…” disse visibilmente emozionato Jon.
“Già…credo che tu debba raccontarci qualcosa…che dici?” incalzò Seamus guardandolo in modo curioso.
“R-raccontare…non c’è n-niente da raccontare…” rispose titubante il canadese cercando di mascherare il suo imbarazzo.
A quelle parole Stana rimase come di ghiaccio cercando di trattenere le lacrime.
Sono una stupida…pensò mentre velocemente lasciava il set per chiudersi nel proprio camerino.
Dopo pochi secondi sentì bussare.
“Stana..tesoro..aprimi per favore” la supplicò Tamala
Aprì lentamente trovandosi davanti gli occhi interrogativi dell’amica che entrò chiudendo immediatamente la porta.
“Allora…vuoi dirmi cosa è successo?” chiese la donna prendendole il viso tra le mani.
“Sono una stupida Tamala..credevo che lui…ho pensato…sembrava…” balbettò Stana non riuscendo a parlare.
“Credevi?..Pensavi?.. io non so cosa sia capitato..ma ti assicuro che quello che ho visto io pochi secondi fa ha una sola spiegazione tesoro…quell’uomo ti ama almeno quanto lo ami tu!!” esclamò sorridendo l’amica.
“No Tamala…ha solo recitato…l’ha appena detto a Jon e Seamus…lui non prova niente per me…sono una povera illusa…” sussurrò Stana lasciando libero sfogo alle lacrime che ora scendevano copiose sul suo volto.
“Ma Stana…” cercò di replicare la donna.
“NO…lasciami sola…ho bisogno di rimanere sola” la bloccò Stana aprendo la porta.
Tamala uscì mestamente senza dire una parola ma sempre più convinta che l’amica si stesse sbagliando di grosso.
Chiuse la porta appoggiando poi la fronte allo stipite e le mani sul muro quasi a sostenere il dolore che in quel momento le attanagliava il cuore.
Toc toc
“Ho detto che voglio stare sola…ti prego…” esclamò aprendo di scatto l’uscio credendo di trovarsi di fronte di nuovo l’amica insistente.
Quando vide quegli occhi azzurri come il mare che la fissavano si sentì come morire.
“N-Nate..” riuscì solo a sussurrare
“P-posso entrare..” disse lui con un  filo di voce.
In mezzo alla confusione che si era creata appena finita la scena l’aveva vista allontanarsi di corsa e con l’ansia nel cuore l’aveva seguita convinto di averla offesa.
Ma cosa mi è saltato in mente…come diavolo farò a guardarla ancora negli occhi…sono stato un pazzo…si ripeteva mentre raggiungeva di corsa il camerino di lei.
Quando aprì la porta e vide i suoi occhi segnati dal pianto fu come sprofondare all’inferno.
Stana si spostò leggermente senza dire una parola lasciandolo entrare nel piccolo ambiente.
Si trovano ora al centro della stanza dandosi le spalle l'un l'altro.
“S-Stana perdonami…” iniziò Nathan con voce rotta “sono stato veramente un animale..non so cosa mi ha preso..un uomo non può comportarsi in questa maniera…” continuò con impeto.
“Non devi scusarti Nate..” lo interruppe lei facendolo trasalire “era tutto sulla sceneggiatura…sei un professionista..e dovevi essere credibile…” continuò cercando di essere convincente.
“C-Credibile?…” ripetè come un automa lui voltandosi di scatto.
“Certo…stavi recitando..giusto?” disse lei con un filo di voce voltandosi a sua volta.
Ora erano uno di fronte all’altro respirando entrambi a fatica.
“..e tu?...recitavi anche tu?” chiese Nathan avendo il terrore per la risposta che stava per sentire.
“io…” balbettò lei perdendosi nei suoi occhi profondi come il mare.
“..io no Stana…non stavo recitando…” sussurrò ad un tratto il canadese abbassando lo sguardo per l’imbarazzo.
“c-cosa?” chiese Stana con le gambe che le tremavano.
“Mi spiace Stana…so che sono uno stupido idiota..ma non posso più andare avanti così…non posso starti vicino e fingere ancora…” continuò tenendo sempre gli occhi a terra “m-mi sono innamorato di te…pazzamente..come mai avrei pensato mi potesse succedere…e anche se non ho la minima idea di ciò che accadr…”
Le labbra della donna gli impedirono di continuare a parlare.
Un bacio dolce e timido, quasi impercettibile.
La guardò stupefatto trovandosi immerso in quei meravigliosi occhi verdi che lo fissavano intensamente.
“Neanche io stavo recitando…” disse lei con un filo di voce prendendogli il viso tra le mani.
Lui sorrise dolcemente baciandola nuovamente con delicatezza.
"Siamo due imbranati..lo sai...altro che Caskett...e ora?" scherzò lui avvicinandola a sè.
“Credo che la quinta stagione sarà un successo…sia sul set…che a casa…” rispose lei allungando le braccia attorno al collo dell’uomo.
“Specialmente a casa…” rispose lui sorridendo impacciato.
 
 
 
 
 
 
 
  
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