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Autore: Alexia_xxy    18/03/2013    5 recensioni
"Zio Silius!" Accolse Harry il nuovo arrivato, correndo verso di lui e aspettando che Sirius lo alzasse da terra per fargli fare un giro.
Non attese molto. Sirius lo sollevò velocemente in aria, facendo due giri su se stesso.
"Ti ho portato una sorpresa, Harry."
Genere: Fantasy, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Harry Potter, James Potter, Lily Evans, Sirius Black | Coppie: James/Lily
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Durante l'infanzia di Harry
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Un getto di luce bianca, poi gialla, arancione, rossa e nuovamente bianca uscì dalla bacchetta che James teneva saldamente in mano mentre osservava Harry allungare le piccole manine nella direzione del flusso cambiacolore.

"Paplà, dovl'è la luce?" chiese il piccolo Harry, notando che la luce fosse andata a sfumarsi, fino a smettere di uscire dal pezzetto di legno.
James rise a quell'affermazione. 
Rise perchè ancora non credeva di avere un bambino tutto per lui.
Rise perchè adorava il faccinio dubbioso che comparve nel volto del piccolo mentre si mise a gattoni per ritrovare la luce perduta.
Il piccolo Harry, dopo aver guardato da tutte le parti, osservò finalmente in faccia il padre e, vedendolo sorridere, l'increspatura delle sue labbra si trasformò immediatamente in un sorriso, che costrinse James a ridere ancora più sinceramente.
"Cosa avete voi due da ridere?" Arrivò la dolce voce di Lily dalla cucina, intenta a pasticciare per produrre chissà quale genere di piatto. Perchè, James doveva ammetterlo, la cucina di Lily poteva essere raramente considerata tale. Bruciava ogni genere di alimento Lily, sempre e comunque.
"Non starete complottando contro di me, vero?" Lily arrivò in salotto dove i due stavano giocando, incrociò le braccia e iniziò a battere il piede sul pavimento aspettando una risposta. Cercó di sembrare severa, tradita dal suo stesso sorriso e da quegli occhi verdi che irradiavano gioia pura.
James assunse uno sguardo da angelo caduto dal cielo, che fece scoppiare a ridere il figlioletto:"Noi, Lily cara? Il tuo piccolo Harry e Jamie a complottare contro la regina indiscussa di questa cas..." Non riuscì a completare la frase che Lily lo zittì con un leggero bacio sulle labbra.
"Risparmia la fatica, James."
"Ma Lily, davanti al piccolo..?!" Sospirò profondamente James: "Chissà che cosa penserà di me Harry: vedere suo padre zittito dalla madr..."
Nuovamente, non terminò la frase che un morbido cuscino gli arrivò dritto in faccia, facendogli cadere gli occhiali. 
James si alzò, e si avvicinò lentamente alla sua vittima. Contò mentalmente fino a tre e si fiondò su Lily, la quale iniziò a ridere come solo il solletico è in grado di far ridere e continuò inutilmente a divincolarsi dal marito, ma le braccia di James erano forti.
Harry, intanto, rideva come un matto vedendo la madre e il padre divertirsi.
Il magico momento venne interrotto dopo qualche minuto dal suono del campanello.
A quel suono, un silenzio agghiacciante riempì la stanza dove si trovavano i tre; persino Harry capì che i genitori erano preoccupati.
Lily e James si lanciarono una breve occhiata preoccupata, carica di tensione e di qualcosa che forse corrispondeva alla paura. Paura di perdersi.
James si diresse alla porta per capire chi fosse "il visitatore".
Guardò dallo spioncino della porta color noce, e il suo sguardo si tranquillizzò vedendo il viso di un amico..
Aprì la porta e fece entrare un uomo alto, magro, dai capelli lunghi e neri nell'accogliente salone.
Abbracciò sinceramente l'amico, felice di poter rivedere nuovamente il suo Felpato.
"Sirius!" Esclamò Lily con gioia, vedendo il miglior amico del marito.
"Ciao, Lily. Tutto bene?" Rispose questo, ricambiando l'abbraccio di Lily.
"Felp, dì un pò, come mai non hai usato il codice?" Domandò James, conoscendo talmente bene l'amico da poter azzeccare senza fatica la risposta che non tardò ad arrivare.
"Ehm, vedi Jam mi sono dimenticato com'era il ritmo e per evitare..."
James rise di gusto, ricordando l'effettiva memoria corta di Sirius.
Poco dopo essere andato a vivere con Lily, James aveva infatti deciso di concordare un suono preciso da riportare al campanello della porta con gli amici, in modo da non doversi preoccupare ogni dannata volta che quel campanello suonava.
"Zio Silius!" Accolse Harry il nuovo arrivato, correndo verso di lui e aspettando che Sirius lo alzasse da terra per fargli fare un giro.
Non attese molto. Sirius lo sollevò velocemente in aria, facendo due giri su se stesso.
"Ti ho portato una sorpresa, Harry." Disse Sirius, estraendo un oggetto incartato da una forma strana.
"Apri tesoro." Corse Lily incontro alle difficoltà di Harry, che ancora fissava il pacchetto nella mani di Siruis con stupore e dubbio.
Sirius gli porse il pacco, e Harry lo afferrò e si sedette a terra.
Iniziò a spacchettare il regalo con gioia febbrile, e l'espressione che gli si dipinse in volto contaggiò velocemente i genitori e il padrino del piccolo.
Harry impiegò parecchi minuti prima di riuscire a distruggere completamente ogni millimetro di cartaregalo. 
"Waoh." Riuscì solamente ad emettere Harry, vedendo una piccola scopa giocattolo immacolata.
James si emozionò quasi quanto il figlio, immaginando tutte le giornate che avrebbero trascorso lui ed Harry attorno a quel manico di scopa.
"Bel gioattolino, eh? Conoscendo James, sono sicuro che la passione per il Quidditch scorra nelle vene di Harry." Dichiarò fieramente Sirius, convinto di non avere mai trovato un regalo più adatto di quello; nemmeno il paio di calzini sudici trovati ad Hogsmeade, regalati al fratello Regulus parecchi anni prima per Natale.
James aiutò Harry a salire sulla scopetta, mentre Lily fece accomodare Sirius in cucina.
Prima però, non esitò a sgombrare la "Zona Quidditch" da ogni genere di oggetti, onde evitare disastri catastrofici che sarebbero avvenuti con quel pacioccone del figlio su una mini-scopa.






Caro Harry,
Ti scrivo nella speranza di vederti presto.
Sono passati già tredici anni dall'ultima volta che ci siamo visti.
Oggi è il 31 ottobre.
"È una semplice data, una come tante" direbbe qualcuno.
Forse qualcun altro si ricorderebbe che tanti anni fa, Lord Voldemort scomparve grazie a un bimbo.
Ma io no. Io ricorderò sempre questa maledetta giornata come il giorno in cui ho perso parte di me. 
Ho perso tuo padre, James.
Non ero al suo fianco quando è morto. Avrei potuto aiutarlo, combattere, morire con lui.
Avrei dovuto farlo.
Mi sento terribilmente in colpa per questo. Lily e James sono morti per colpa mia.
Se solo avessi accettato l'idea di essere io il Custode Segreto dei tuoi genitori , loro sarebbero con te.
Se solo non avessi consigliato loro quello schifoso traditore, loro sarebbero con te.
Perché sarei morto pur di non tradire James.
E ora sono qui, a chiederti scusa per tutto il male che ti ho causato.
Ti ho visto giocare, l'altro giorno.
James sarebbe orgoglioso di te, ne sono certo. Voli proprio come lui.

Ricordi la prima scopa che ricevetti?
Te la donai io stesso. Il tuo vecchio zio Sirius, come mi chiamavi tu.
Ti dono questa Firebolt, Harry.
Devo ammettere che l'ho comprata per me, per avere un ricordo di tuo padre. Per potermi ricordare di tutte le giornate passate al Campo di Quidditch.
Lui adorava le scope, così come te.
Ma ora è tempo che tu ti metta in gioco. Dimostra agli altri che sei Harry Potter. 
Spero di trovare un briciolo di coraggio per poterti spedire questa lettera, Harry.

Con affetto,
Tuo Sirius

  
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