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Autore: virginbell    19/03/2013    2 recensioni
Rivolse i suoi occhi azzurri in quelli verde smeraldo del piccolo.
Gli stessi occhi di Scrooge.
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Goldie O' Gilt, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Venne svegliata dal suono di un vagito che diventava sempre più insistente.
Si alzò con una certa calma, non era uno di quei pianti che normalmente l'avrebbero buttata giù dal letto o fatta correre a perdifiato per le scale per capire cosa fosse successo.
 
La culla l'aveva strategicamente posizionata affianco al letto.
 
Delicatamente sollevò l'agitato fagottino, si  sedette sul letto ed iniziò ad allattarlo.
 
'Mio figlio è decisamente affamato', pensò insonnolita.
 
Jacob non era un bambino capriccioso; si faceva sentire forte e chiaro per le sue esigenze, ma aveva una predilezione speciale per le tre di notte in cui richiedeva la sua poppata oppure voleva semplicemente coccole. Questo era uno di quei casi in cui richiedeva entrambe le cose.
 
Dopo che ebbe finito, Goldie se lo posizionò sulle spalle battendogli lievemente la schiena per fargli fare il ruttino.
 
"Sei proprio un piccolo ingordo" gli sussurrò, "Mamma dormiva così bene... Cosa direbbe il tuo papà se ti vedesse far così?"
 
Si alzò in piedi continuando a tenerlo in braccio e si mise a cullarlo canticchiando una canzoncina che le cantava sempre sua madre quando era molto piccola, infine si fermò davanti alla grande vetrata.
 
Londra si stendeva sterminata sotto di lei.
 
 
Si era trasferita qualche mese dopo aver scoperto di essere incinta. Restare a Dawson avrebbe comportato l'aumentare delle dicerie e dei pettegolezzi che non aveva più la forza di affrontare.
 
Aveva bisogno di ricominciare in un posto dove non la conoscesse nessuno.
 
All'inizio era stato difficile, nessuno era disposto a prendersi la responsabilità di assumere una ragazza madre, ma infine era riuscita a trovare un posto come cantante in un locale.
La paga era buona e la proprietaria le aveva affittato l'appartamento proprio sopra il locale, per consentirle di non stancarsi troppo e di non separarsi a lungo da Jacob.
 
Probabilmente la sua gentilezza era dovuta al fatto che Goldie aveva il potere di attirare molti clienti...
La maternità non aveva intaccato affatto il suo fascino, esercitava ancora lo stesso effetto sugli uomini. Ma a Goldie non importava più.
 
Per lei la seduzione non era stata altro che un gioco divertente fino a quando non si era ritrovata lei stessa col cuore spezzato.
 
Stava iniziando a convincersi che Scrooge non sarebbe tornato.
 
Il lavoro e Jacob erano ottime distrazioni ma a volte, specialmente la notte, il dolore la assaliva ad ondate e sentiva il bisogno di sciogliersi in lacrime, ma si era sempre trattenuta.
 
Non aveva più pianto da quel giorno.
 
Era stata debole una volta, non lo sarebbe stata di nuovo. Ora non era più sola. Doveva essere forte per Jacob, non poteva permettersi di crollare.
 
Molte donne si sentivano complete dopo essere diventate madri; lei si sentiva completa per metà.
Adorava il suo bambino, lo aveva desiderato sin dall'inizio, ma era terrorizzata all' idea di crescerlo da sola. Terrorizzata all'idea di non avere accanto l'unica persona che avrebbe potuto aiutarla.
 
'Non avrei mai dovuto permettergli di lasciarmi andare', pensò. 
'Se solo mi fossi imposta di più, forse ora staremo ancora insieme. Saremo una famiglia.'
 
 
Come se avesse colto la sua angoscia, Jacob le sfiorò il viso con la manina. Goldie gli sorrise e rivolse i suoi occhi azzurri in quelli verde smeraldo del piccolo.
Gli stessi occhi di Scrooge.
 
"Non ce l'ho con te amore" lo rassicurò dandogli un bacio, "Ora fai la nanna, da bravo."
Riprese a cullarlo piano mentre una collera amara iniziava ad assalirla.
 
Voleva che Scrooge la vedesse. Voleva che vedesse in che razza di casino l'aveva messa.
 
Se quelli stupidi della croce rossa non l'avessero portata via avrebbe avuto la possibilità di parlargli.
Ma in quella lettera era come se si fosse messa a nudo una seconda volta per lui, gli aveva dichiarato tutto quello che provava come non aveva e non avrebbe mai fatto per nessun altro, gli aveva accennato della futura esistenza di Jacob.
 
 
Eppure... Eppure lui non era tornato.
 
'Cosa racconterò a Jacob quando sarà abbastanza grande da chiedermi di te? Che sei morto? Che hai abbandonato sua madre per ragioni che conosci solo tu? Maledizione Scrooge è anche tuo figlio! Possibile che non ti importi? Possibile che sei più orgoglioso di quanto credessi?'
 
 
E se lui non avesse letto la lettera?
 
Il pensiero la colpì come una frustata.
 
Questo poteva spiegare tante cose.
 
Ma perchè lo avrebbe fatto? Non aveva senso.
Per Goldie il motivo era un altro : aveva paura di amare tanta quanto ne aveva avuto lei.
 
Jacob si era finalmente addormentato. Goldie allungò la mano verso la vetrata.
 
 
'Nostro figlio ti aspetta Scrooge...E ti aspetto anch'io. Ti amo.'
 
 
Si concesse il lusso di un'unica solitaria lacrima.
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
 
Angolo dell'autrice :
 
Grazie per avermi letta =)
I momenti persi si recuperano sempre! XD
Non è niente di particolare,
solo una mia idea di come potesse essere eventualmente andata, quindi qualche piccola libertà
me la sono presa.
Ma siccome amo il rischio volevo condividerla
con voi.
Quindi... Sono veramente curiosa di sapere
cosa ne pensate! Le critiche, se esposte in modo 
corretto, danno il giusto stimolo per far meglio
la prossima volta.
Mica mordo eh, regalo dolcetti! ^____^
Con affetto,
Virgi <3
  
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