Un dardo, una freccia sola aveva colpito il bersaglio.
Zanna era stato l'ultimo a scoprire come usare i poteri della sua armatura dei sentimenti. Gli altri ci erano arrivati molto prima e, infatti, lui si sentiva quasi inutile nel gruppo. Miriel cercava di risollevargli il morale, ma niente.
Così, in un momento di grande difficoltà, mentre si combatteva ilo nemico, all'improvviso era comparso un arco, ma senza corda, per scoccare le frecce e le frecce erano comparse da sole dal simbolo sul petto. Entrambe dello stesso colore dell'armatura. Ed erano presso chè illimitate!
Fu un solo secondo. La decisione e la destrezza dell'arciere che era in lui ( pur non avendo mai teso un arco in vita sua) era bastata per distruggere il nemico.
Era stato strano sentire sulla pelle e fin dentro le ossa una scossa. Un "legame" tra lui e la sua arma.
Scoccare quella freccia era stato come scoccare una parte di sé.
Era riuscito a fare centro! Ce l'aveva fatta e sorrise di gusto quando vide i suoi amici allibiti. Isa, Bea, Fede, Gurth e Giò non erano riusciti a fare molto mentre lui era riuscito dove gli altri avevano fallito. Bè, era anche un cacciatore di licantropi e dunque, la sua vasta esperienza lo aveva aiutato. Aveva letteralmente inchiodato i loro nemico alla parete, era stato davvero grande anche perché nessuno sarebbe arrivato a quella distanza pazzesca. Quella freccia era il suo simbolo, il suo potere, la sua forza e ora riusciva a maneggiarla e sapeva che non sarebbe mai più potuto stare senza di essa. La freccia della lealtà, così si chiamava. E dire che agli esordi non era stato "amore" a prima vista. Con questa prima vittoria "l'attaccamento", l'alchimia e "l'imprinting" c'era stato, finalmente! Da quel momento in poi, Zanna decise che al collo avrebbe portato non solo la sua zanna ma anche il simbolo della sua armatura: la freccia.