Storie originali > Romantico
Segui la storia  |       
Autore: anna17595    19/03/2013    0 recensioni
2 amiche : Lisa e Margherita, Meggy per gli amici
e un ragazzo dolce, apprensivo Harry
Genere: Suspence | Stato: in corso
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Raccolta | Avvertimenti: Triangolo | Contesto: Contesto generale/vago
Capitoli:
 <<  
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Lisa sentì sulla sua spalla appoggiarsi una mano calda e calma.
-Ehi?! tranquilla.. non ci conosciamo ma posso volentieri darti una mano… !
 
Lisa si girò ancora molto agitata e senza aggiungere altro gli disse-Seguimi!
Prima di chiudersi la porta alle spalle gridò senza nemmeno degnarla di uno sguardo-Abbey, la prossima volta facciamo i conti!
Era davvero furiosa ma non poteva perdere tempo:aveva lasciato  Margherita da sola in appartamento in quelle condizioni.

Il ragazzo la fermò mentre lei iniziò a dirigersi verso la macchina:
-Prendiamo la mia macchina, faremo sicuramente molto prima- disse indicando a lisa una macchina,Range Rover nera.
-Ok!-rispose Lisa.

La scena era la seguente:Lisa che dava le indicazioni per condurli al nostro appartamento, in modo assai confuso ed agitato in quanto lei non era davvero capace a controllare le sue emozioni e tanto meno in queste situazioni assai critiche. Lui guidava davvero tanto veloce, e più di qualche volta evitarono incidenti.

-Siamo arrivati!parcheggia qui!
-Ok!
Dopo aver parcheggiato scesero velocemente assieme e si diressero verso la porta del palazzo…
-Non trovo le chiavi, porca miseria! tutte adesso mi devono capitare-Continuava a dire Lisa guardando nella sua borsa di pelle nera
-Ehi, guarda che le hai in mano!


Non era mai stata agitata più di quel momento! MAI

-Abitiamo al quinto piano, quindi prendiamo subito l’ascensore-consigliò lei
-Credo sia una buona idea!

L’ascensore iniziò a salire e sul display comparvero le cifre azzurre :
1° piano
2° piano
3° piano
4° piano
5° piano DLIN… Era il suono dell’ascensore che avvisava l’apertura delle porte nel piano prescelto.
Io e Lisa abitavamo nell’appartamento davanti all’ascensore. Così si diressero verso la porta, che era ancora socchiusa da quando lei era andata a cercare aiuto e mi vennero a cercare in bagno.
Ero ancora li, come Lisa mi aveva lasciata: con il corpo a terra.
-Ti prego aiutami- iniziò di nuovo a dire lei, con gli occhi pieni di lacrime che sarebbero cadute sul suo volto davvero poco dopo.
-Ehi calmati, se ti agiti non si risolve niente. Dai, aiutatemi ! La spostiamo sul divano…
-Si, forse hai ragione
Lui mi prese in braccio, con molta delicatezza ma, allo stesso tempo, con molta grinta perché aveva capito che non era affatto una bella situazione. Mi appoggiò sul nostro divano, e Liz mi alzò le gambe, come era giusto che facesse quando una persona sviene. Lui invece mi continuava a guardare in modo tenero  e allo stesso tempo preoccupato, mentre mi accarezzava il volto per cercare di svegliarmi.
-Ma com’è successo ?- chiese lui alla mia amica
-Guarda eravamo qui a mangiare la pizza, mentre guardavamo la televisione-disse indicando ancora i piatti pieni appoggiati sul tavolino di vetro – lei ha detto che doveva andare in bagno; dopo 10 minuti non era ancora tornata qui in soggiorno, così preoccupata sono andata a vedere cosa stava combinando e l’ho trovata così a terra. Presa dal panico ho subito cercato aiuto nel posto in cui lavoriamo qui a Londra, e grazie al cielo ho trovato te! Guarda davvero ancora grazie! Sono, anzi siamo in debito! Anzi mi dispiace averti disturbato, ma qui non conosciamo molta gente e sei stato davvero importante. GRAZIE!!
-Tranquilla, calmati. Hai preso proprio paura ma, credo che non sia nulla di grave è solo svenuta. Comunuqe piacere:HARRY!
-Giusto, ci dobbiamo presentare: io sono Lisa, la migliore amica di Margherita- disse il mio nome proprio indicandomi sul divano
-Davvero piacere di conoscervi, comunque se non sbaglio prima hai detto che sei andata al Mc a cercare aiuto perché è il vostro posto di lavoro. Ma ripensandoci bene, per caso avevate il turno questa mattina?
-Si, esatto dalla mattina e abbiamo finito purtroppo alle 17:30. M a perché, scusa?
-No.. Cioè perché sono venuto proprio questa mattina a fare colazione!Ma a servirmi non c’eri tu ma una ragazza con gli occhi verdi, castana, abbastanza alta e davvero con un bel sorriso.
Cavoli!! pensò lisa:era occhi verdi, il ragazzo che Margherita aveva servito la mattina stessa;quello di cui avevano iniziato a discutere perché Lisa, si era accorta che lui l’aveva osservata e ne era rimasto colpito.. ma anche a  Margherita  non era rimasto indifferente, anche se non lo voleva  confessare. A lei non piaceva essere al centro dell’attenzione e nemmeno mettere in prima linea le sue sensazioni. Era lui cavoli!!
-Si, si ho capito chi era la ragazza…
-Sai mi è rimasta impressa questa mattina, perché al polso portava un bracciale di pietre azzurre e aveva con due lettere ML con un cuore accanto!
Lisa iniziò a ridere, le era tornata tutto ad un tratto la gioia…
-Che c’è scusa? ho detto qualcosa di sbagliato? –chiese lui
-no, no,hahaha
Lui si guardò attorno e vide che proprio la ragazza che era andata a soccorrere portava lo stesso bracciale azzurro e per di più aveva lo stesso identico tatuaggio. E si sentì in imbarazzo ma gli scappò una risata rumorosa.
-Ehi- si senti una voce debole in mezzo a tutte quelle risate… -Cos’è successo?- chiesi davvero intontita e con gli occhi stretti come fessure da quanto mi dava fastidio la luce.
Entrambi smisero immediatamente di ridere.
-Ehi tesoro, come ti senti? tutto bene? – mi chiese immediatamente Lisa
-Mi fa male la testa, e ho un po’ di nausea
-Forse è meglio che la tiriamo su in modo che stia seduta e non distesa, altrimenti le aumenta la nausea.- disse Harry a Lisa, ignorando totalmente la mia presenza e anzi mi si avvicinò con l’intenzione di aiutarmi a sedermi sul divano
-No!- alzai la voce io
-Ce la faccio anche da sola, non provare a toccarmi!
Lui rimase basito, come bloccato.
Io vidi la sua reazione, ero stata fredda con lui , maleducata..
-Meggy !!- mi rimproverò Lisa, lui è Harry e è venuto qui apposta per te per aiutarmi perché, eri svenuta e non sapevo cosa fare visto che non ti riprendevi.
-A scusami- dissi nemmeno guardandolo negli occhi
-Niente- disse lui in modo dolce, come se si fosse scordato del modo in cui lo avevo trattato pochi secondi fa
-Ti ricordi di me?-aggiuse


Alzai lo sguardo, per guardarlo e…
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<  
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Romantico / Vai alla pagina dell'autore: anna17595