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Autore: FrancyCece9    20/03/2013    10 recensioni
Emma ha 16 anni, una sorella gemella e una storia difficile alle spalle. Marco è il compagno di banco di Emma, non la sopporta o forse in fondo no. Rimarranno sempre Corvaglia e Ferri o diventeranno Emma e Marco?
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Het
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale/vago
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Facciamo un gioco?
                                                                    Chi s'innamora prima perde




-Emma! Muoviti –urlò mia sorella Chiara fuori dal bagno dove sono da soli cinque minuti
-Chià smettila- le risposi io scocciata mentre cercavo di mettermi la matita nera. Dopo alcuni minuti uscii dal bagno
-Senti principessina, la mattina siamo tutti in ritardo, non puoi impiegarci dieci minuti solo tu- urlò Chiara appena aprii la porta del bagno
-Se ti svegli prima il bagno è libero- risposi io tranquilla, oramai ci avevo fatto l’abitudine, Chiara è la mia gemella, e siamo molto legate ma la mattina lei era intrattabile ed io ero l’unica che riusciva a sovrastare le sue urla con la mia calma. Dopo aver fatto una colazione veloce, mi precipitai a scuola
-Buon lunedì Corvaglia. Quanto hai studiato questo week-end? 48 ore?- mi chiese Marco Ferri, il mio odiosissimo compagno di banco
-Ma buon lunedì anche a te, Ferri. Quante te ne sei scopate questo week-end?- gli domandai io sfidandolo
-Corvaglia, Corvaglia. Cosa ti porta a fare supposizioni simili a uno come me?- mi chiese lui
-Lo sappiamo benissimo tutti e due che alla festa della Marta te le sei fatte tutte e che il sabato fai a gara con quel demente di Montali a chi se ne fa di più in discoteca- gli rinfacciai quasi schifata dal suo abituale comportamento con le ragazze
-Bè, devo dire che la mia lista si allunga sempre di più, ma me ne manca ancora una che sarebbe scopabilissima- mi disse guardandomi con un sorrisetto malizioso
-E chi sarebbe la fortunata?- chiesi io fintamente interessata mentre tiravo fuori i libri dalla cartella
-Tu- disse con voce roca, io mi fermai a metà tra la cartella e il banco, lentamente mi tirai su e lo guardai con un sorrisetto
-Quindi io sarei scopabile?- gli chiesi incredula che avesse fatto un commento del genere, su di me poi
-Si, hai un bel culetto e le tue tette sono veramente grosse- disse come se fosse la cosa più naturale del mondo, dopo alcuni secondi gli tirai uno schiaffo
-Aho! Perché l’hai fatto?- mi domandò massaggiandosi la guancia
-Smetti di fare commenti cretini su di me- gli dissi proprio mentre entrava in classe la professoressa
-Corvaglia e Ferri! Basta, siete sempre voi a fare baccano!- ci riprese la prof andando verso la cattedra –Avevo proprio bisogno di due ragazzi che venissero domani alla presentazione della scuola- disse lasciando intendere che io e Ferri eravamo i prescelti
-Ma io ho da fare, non sono come Corvaglia, prof- si lagnò il mio compagno di banco
-E come sarei io?- chiesi spazientita a Ferri
-Una secchiona con una vita sociale pari a zero- disse a bassa voce, io lo fulminai con il solo sguardo
-Niente scuse Ferri. Tu e Corvaglia domani pomeriggio siete convocati a scuola- ribatté la prof, mi abbandonai sulla sedia sbuffando
-Ti odio- dissi a Ferri, mentre aprii un libro
-Perché, io no?- mi domandò sarcastico incrociando le braccia. Al termine della seconda ora mi alzai e andai a salutare Carlotta, la mia migliore amica.
-Totta!!!- le dissi, quando arrivai al suo banco –Sei sempre in ritardo e poi ti addormenti in classe- la ripresi dopo che ebbe alzato la testa
-Emma, ma che problemi hai?- mi domandò
-Hai sentito la prof? Devo venire qua, domani pomeriggio, con Ferri. Voglio spararmi- mi lamentai
-Sei sempre così tragica, ma cosa puoi farci? Niente, quindi verrai, starai zitta e pregherai che finisca in fretta- mi disse proprio mentre stava entrando in classe il prof di scienze, svogliatamente mi trascinai fino al mio banco
-Allora ragazzi! Ho un’idea da proporvi- disse il prof entusiasta –Ho deciso di farvi fare una ricerca a coppie- dette le ultime parole mi girai verso Carlotta e le sorrisi, era il nostro tacito accordo –Ma- ecco –Le coppie le ha scelte io- concluse, lo sapevo era troppo bello per essere vero, il prof tirò fuori un foglio  e cominciò a leggere le coppie –Malesani e Fantini, Lonardi e Montali, Corvaglia e Ferri- no, con tutti ma non con lui. Mi girai sconvolta verso di lui che mi guardava quasi schifato, feci una smorfia di disappunto
-Cosa c’è Corvaglia, non le sta simpatico Ferri?- mi chiese il prof dopo avermi visto
-No,no prof, va bene così- mentii sorridendo, mi girai verso Carlotta che stava ridendo –Ma cosa ridi?- le chiesi sottovoce -Tu sei con Montali, io starei zitta- la sua espressione cambiò, come se non si fosse accorta che era in coppia con il migliore amico di Ferri. La mattinata passò in fretta e dopo aver salutato Carlotta presi l’autobus dove incontrai Chiara
-Indovina con chi devo fare la ricerca di scienze?- le domandai
-Non lo so, con chi?- mi domandò lei a sua volta
-Con Ferri- dissi secca
-Con Ferri?- mi domandò stupefatta Chiara –Quel gran figo di Ferri?- continuò lei tutta contenta, bè, su questo Chiara aveva ragione, Ferri era il classico bello, biondo, occhi azzurri e fisico scolpito, ma oltre a quello non aveva altro
-Dai Chià, non ti piacerà mica?- le chiesi stupita
-No, ma voglio dire, io farei la firma per dovermi incontrare con uno come lui per fare una ricerca- mi spiegò cercando di farmi cambiare idea
-Chià no!- replicai io tentando di troncare la conversazione
-Be, bacia bene- commentò Chiara, la guardai sconvolta
-Chià! Te lo sei fatto?- le domandai sottovoce
-si, ad una festa, circa un anno fa. Ma è finito tutto li- mi raccontò quasi imbarazzata. Scendemmo alla nostra fermata e c’incamminammo verso casa senza dire una parola
-Ciao!- salutammo all’unisono appena entrate in casa
-Ciao amori miei- disse nostra madre facendo capolino dalla cucina -Guardate chi è tornato?- ci disse poi con un sorriso da un lato all’altro del viso, dietro di lei comparve Emanuele, mio fratello più grande che era tornato dalla settimana bianca con la scuola
-Ema!- urlai io buttandogli le braccia al collo, seguita da Chiara
-Come stanno le mie gemelline preferite?- ci domandò abbracciandoci
-Bene, anzi benissimo- disse Chiara sciogliendo l’abbraccio
-Ci sei mancato un po’- gli dissi io
-Anche voi, mi mancavano le vostre urla la mattina- disse ridacchiando
-Si, insomma, il solito simpaticone- lo apostrofò Chiara
-Grazie anche tu non sei niente male- ribatté Emanuele ironico.
Emanuele aveva 18 anni e frequentava l’ultimo anno dell’accademia di scultura, era l’unico fratello che avevo e d eravamo molto legati, era il mio consigliere e migliore amico.
-Ragazzi c’è pronto- dichiarò mia mamma interrompendo lo scambio di battute tra Chiara ed Emanuele.

 

Angolo dell'autore

Eccomi qui con la mia prima fanfic a capitoli, la storia è ancora in esecuzione. Per ora sono arrivata al quarto capitolo, circa a metà, vi anticipo che non sarà una storia lunga. Come vi sembra il primo capitolo (che è molto di presentazione, le cose si faranno subito chiare nel secondo capitolo)?
Un bacio
Francesca


  
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