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Autore: nevediluna    20/03/2013    0 recensioni
Volevo provare a raccontare il primo momento in cui ho incontrato delle persone speciali nella mia vita, il primo sguardo, il primo sorriso...
Genere: Introspettivo, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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La prima volta che li vidi era una sera, una di quelle non calda ma che ricorda ancora il profumo fresco dell'estate. Il celo era limpido, ma nonostante ciò, si scorgevano sottili e leggere nuvole di zucchero a velo. Una di quelle sere dove fa troppo caldo per la giacca ma troppo freddo per andare in giro in maglietta a maniche corte.Camminavamo piano, arrivando da viuzze del centro, ridendo e scherzando, come facevamo di solito, e voltando l'angolo, la prima cosa che notai era il grande lago scuro che si estendeva, immenso, racchiuso tra braccia forti di roccia che lo cullavano come un bambino, che a sua volta dondolava, con un flusso leggero le piccole imbarcazioni ormeggiate.Il mio amico mi aveva parlato spesso di loro, li aveva descritti come due ragazzi simpatici ma io dubitavo che avrei trovato qualche affinità. Il mio carattere di rado mi concedeva l'onore di trovare qualcuno con cui stringere amicizia, anche solo con cui parlare.
Non mi sarei mai potuta sbagliare di più. Da quel giorno le nostre esistenze si incontrarono e unirono per un breve ma intenso tratto della nostra vita.
Quando mi vennero indicati, li scrutai per alcuni secondi. Non dimenticherò mai quel momento. Uno, attirava l'attenzione su di lui, quasi in modo natura. Non che fosse bello, ma aveva un atteggiamento che eclissava quasi in parte l'altro ragazzo. Era alto e magro, con quella postura tipica delle persone longilinee che tendono a curvarsi, quasi troppo leggeri per resistere alla spinta del vento. Teneva le mani nascoste nelle ampie tasche dalla giacca e ci scrutava con sguardo tra il vigile, il curioso e il timido. Subito capì che doveva essere una persona molto carismatica ma allo stesso tempo che nascondeva un altro lato più nascosto, segreto. L'altro ragazzo invece lo giudicai subito decisamente più carino, ma notai anche come avesse un aurea di timidezza, forse involontariamente cercava di sparire, nascondersi, di passare inosservato agli occhi degli osservatori. Aveva un lungo ciuffo di capelli a coprigli gli occhi, sembrava quasi che il solo contatto visivo con le persone bastasse a metterlo a disagio. Non potevano apparire l'uno più diverso dell'altro. Ma quando il mio amico ci presentò capì subito che non avrei mai potuto rifiutarli. Mi mostrarono due sorrisi sinceri, l'uno deciso e diretto, l'altro timido ma pieno di aspettative che non potei fare a meno di ricambiare con il più caloroso che possedevo.
Così iniziò la nostra amicizia che ci portò in seguito in tante situazioni tra il comico e il surreale, ma anche forti, tristi e piene di significato che ci unì inesorabilmente per quel lieve periodo della nostra vita.

  
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