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Autore: Gailycurly    20/03/2013    1 recensioni
“Aspetta!” lo fermai. “Come ti chiami?” chiesi.
“Harry…Harry Styles.” Disse lui, lanciandomi uno sguardo e sparpagliando il suo ciuffo qua e là prima di rimetterselo al posto.
“Oh, beh, Harry, grazie. Te l’ha mai detto nessuno metteranno in vendita il colore dei tuoi occhi?” chiesi, infine.
Genere: Avventura, Mistero, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Harry Styles, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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3. Secrets.

“Oh mio dio, sei tu?!” mi ripeté ancora, la mora.
“Gabrielle!” urlai, presi la rincorsa e gli saltai letteralmente addosso, abbracciandola tutta. “Cosa diamine ci fai qui? E poi che fine hai fatto?!” continuai, ridendo felice.
“Cosa ci fai tu qui! Sei cresciuta, quanto tempo! Hai ragione, non mi sono fatta sentire, ho perso il telefono e quindi anche il tuo numero, e ho disattivato Facebook! Quanto mi sei mancata!” mi rispose, altrettanto entusiasta.
“Mio Dio, mio Dio non ci credo!” dissi, abbracciandola.
“Emh, qualcuno può farci capire qualcosa?” chiese un biondino, Niall, credo.
“Ecco, io e lei siamo cresciute assieme, ma poi io mi sono trasferita, e allora abbiamo perso i contatti…” spiegai, tornando ad abbracciarla.
“Non ci credo Hope, tu, qui, io, Londra, è un sogno!?” disse Gabrielle.
Le si affiancò prontamente il biondino e l’afferrò per la vita. “No, non è un sogno, ma se non ti dispiace io avrei fame… potremmo andare a mangiare?!” disse, facendo ridere tutti.
“Sei sempre il solito ingordo!” disse il moro molto, molto attraente, di nome Zayn.


Ci recammo tutti nel giardino dove c’era la piscina, un tavolo da ‘pic-nic’, ed alcune sedie a sdraio. Quella casa era un sogno!
“Emh, ecco, io non avrei il costume!” annunciai, attirando tutta l’attenzione a me.
“Oh, sì hai ragione, te ne presto uno di Gemma, mia sorella…” disse Harry. “seguimi” continuò poi, prendendomi per mano.
Salimmo le scale ed entrai nella camera di sua sorella accompagnata da lui, che mi mostrò un cassetto pieno di costumi da bagno, a dir poco favolosi.
“Scegli tu!” disse, sorridendomi.
Annuii  e ne scelsi uno con il pezzo di sotto nero, e il pezzo di sopra turchese con dei fiori neri a fantasia.
“Ti mostro il bagno.” Disse ancora il riccio.
Entrai nel bagno, immenso come tutta la casa del resto, e misi il costume. Quando usci trovai Harry ad aspettarmi fuori la porta, quando mi vide mi guardò attentamente, fin quando non caddi in un imbarazzo profondo. Lui, accorgendosene, distolse lo sguardo e mi sussurrò un leggero “ti sta da favola!”
Ringraziai e tornammo dagli altri.


Erano già tutti in piscina e quando ci videro arrivare puntarono tutti lo sguardo verso di noi. C’era chi sghignazzava, chi si dava gomitate.
“Emh, tutt’ok?” chiesi.
“Lasciali stare, è che sono tutti dei coglioni.” Mi disse Harry, facendomi ridere.
Stavo tranquillamente andando a sdraiarmi per prendere un po’ di sole, quando mi sentii afferrare da dietro, dalle mani e dai piedi.
“Che cazzo succede!? Toglietevi dai coglioni!” sbottai, ridendo.
“Ehy ma mi hanno detto che sei miss finezza 2013, eh!” mi disse Liam, ridendo.
Risi anche io, di buon gusto.
“Dai, non buttatemi, vi prego.” Dissi, facendo il labbruccio, cercando invano di convincere quelle tre bestie quali Zayn, Harry, Liam.
“Tre…due…uno…” Sbam, in acqua.
“Stronzi! Vi odio!” dissi, ridendo e prendendo Harry per un piede, facendolo catapultare in acqua con tutti gli occhiali da sole.
Tutti scoppiarono a ridere quando Harry, tornato a galla, fece una faccia da cane bastonato ft. Demonio omicida.
Mi prese per i polsi ed istintivamente, dato il dolore, gettai un piccolo urletto accompagnato da un’imprecazione.
“Ehy scusa, non…non credevo di farti male.” Mi disse, mollandomi all’istante.
“No, ma che dici! Non… non mi hai fatto male, è che… niente, scusami tu!” dissi, mettendo sott’acqua i polsi.
Il suo sguardo incuriosito misto alla preoccupazione, squadrò la mia espressione e mi sollevò le braccia.
Gli altri erano rientrati, credendo, da perfetti pervertiti quali erano, avremmo fatto qualcosa di poco casto.
“Cos’hai fatto?!” mi chiese, guardando gli svariati tagli sul mio polso.
“Oh, niente.” Dissi, cercando di essere evasiva.
“Hope.” Mi richiamò.
“Che c’è?!”
“Parla.”
“No, Harry. Non preoccuparti per me, davvero, sto bene…” dissi.
“Però mi preoccupo. Promettimi di non rifarlo.”
“Non posso promettertelo, vorrei non rifarlo, ma purtroppo… non posso dirti che non lo rifarò.”
Hope, sappi che se hai bisogno di qualcosa, ecco, io sono qui. Okay, ci conosciamo da sì e no 2 ore, ma, voglio dire… sento di essere… essere in dovere di farti stare bene. Ed io voglio accertarmi di questo. Se ti serve una spalla su cui piangere, un consiglio, una persona a cui sorridere, anche se ti servisse un sacco da boxe, o qualcuno da picchiare, ecco, io sono qui.
“Grazie Harry.”
“Non devi ringraziarmi.” Disse, per poi abbracciarmi teneramente. Ricambiai il suo abbraccio.
“Andiamo di là, quei pervertiti si staranno facendo i peggio pensieri.” Dissi, ridendo e facendo ridere anche lui.
“Hai ragione, andiamo, carne e salsiccia ci aspettano!” disse, per poi salire sulla scaletta e porgendomi la mano per aiutarmi, che io afferrai molto volentieri.
Tornati in cucina, stavano tutti a fissarci.
“Ragazzi, non abbiamo fatto niente di male, ok? Non guardatemi come se fossi extra-terrestre.” Dissi, ridendo.
“Io e te ci sentiamo dopo.” Mi sussurrò Gabrielle. Sempre la solita doppio sensista, se esiste questo vocabolo.
Il pomeriggio passò così, tra tuffi in piscina, sole e musica.
“Hey ragazzi, rimanete anche stasera? Ordiniamo della pizza.” Annunciò Harry.
“Io passo, sto fuori da tutto il giorno, come minimo papà avrà chiamato ‘Chi l’ha visto?!’” Dissi scherzando.
“Passiamo anche noi.” Dissero in coro Danielle e Gabrielle.
“Sarà per la prossima volta.” Si accostò a noi Zayn.
“Va bene, allora ci sentiamo domani, Hope?!” mi chiese Harry.
Arrossi leggermente, dato che tutta l’attenzione era rivolta a me.
“Ehm, ok, ok!” dissi, abbassando lo sguardo. “Allora io vado con la mia piccolina.” Dissi, riferendomi alla moto.
“Sei uno spettacolo ragazza!” disse Louis. “Piacciono tanto anche a me, le moto.” Continuò.
“Allora un giorno di questi te la faccio provare.” Dissi, sorridendogli. “Ciao ragazzi, ci sentiamo! Gabr, lasciami il tuo numero, così ti invio il mio indirizzo.” Dissi, porgendo l’iphone alla mia amica.
Mi scrisse il suo numero e lo salvai in rubrica, dopo di ciò aprii la porta, salutai un’ultima volta ed uscii fuori casa.
“Ehy aspetta.” Sentii una voce chiamarmi. Harry.
“Dimmi riccio.”
“Domani ti va di andare a pranzo fuori?!”  mi chiese, grattandosi la nuca, imbarazzato.
Sorrisi teneramente, vedendolo in quello stato.”
“Certo, ti lascio il mio numero, fammi sapere a che ora.” Dissi, scrivendo il mio numero sul suo telefono e lasciandogli un bacio tenero sulla guancia. “Grazie di tutto.” Continuai, sorridendo ancora.
Salii sulla mia piccola e sfrecciai via da quella casa, lasciando un ragazzo dagli occhi magnetici e dei capelli selvaggi fuori casa a guardarmi andare via. 

Gaily's corner. 
Ciao ciao :33
Ho continuato, anche se nello scorso capitolo non ho avuto recensioni. Ma okay, fa nulla :)
Niente, in questo capitolo vediamo che Hope ha altri problemi, che purtroppo, tende a tenere nascosti molto bene. Che riguardino il suo passato? Eh, chi lo sa, magari se mi lasciate qualche recensione ve lo dico? :D 

SE AVETE DELLA FF, LASCIATEMI IL LINK QUI SOTTO.
PUBBLICIZZO E RECENSISCO, SE RICAMBIATE.
Gaily x 

 

  
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