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Autore: Continental Drifter    21/03/2013    3 recensioni
Soto si alzò in piedi. Lui era un gatto forte. La tigre forte si alzò, e diede uno sguardo malvagio al branco.
“Nove vite” sibilò malignamente, e le tigri gioirono.
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Diego, Shira, Sorpresa, Un po' tutti
Note: Traduzione, What if? | Avvertimenti: nessuno
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Salve, lettori! Allora, questa storia sarà formata da 4 capitoli, e non garantisco che tradurrò regolarmente.
Qui c'è il link della storia per chi volesse darmi una mano a rendere questa traduzione migliore.
http://www.fanfiction.net/s/7691520/1/Soto-s-Revenge 
Buona lettura!!!!!

                                                                     1       

In ogni qualsiasi momento, Diego avrebbe potuto giurare che la vita era perfetta. Era un genitore ora, di tre cuccioli di tigre che saltellavano in giro per l’eccitazione. Shira era felice, lui era felice e la vita era grande. Ma era troppo concentrato sul presente per vedere cosa stava arrivando per il futuro.
 
 
Il branco si muoveva a passo lento per la migrazione. Sembrava che dovessero sempre migrare, sempre cercando di trovare il posto perfetto in cui potessero restare. Diego credeva che gli ultimi sei posti fossero il posto perfetto, ma naturalmente, Manny aveva rifiutato ostinatamente e avevano dovuto continuare ad andare avanti.
Ancora non sapevano che a quasi 82 miglia a est da loro c’era il Mezzo Picco, dove Soto giaceva morto, come tutti credevano.
Ma sapevano che Soto era un gatto anche lui, proprio come Diego? Se Diego è sopravvissuto dopo essere stato attaccato da Soto nel tentativo di salvare il suo branco, perché Soto non lo è?
Perché non lo è? Lui è sopravvissuto. I rimanenti membri del branco erano rimasti leali con Soto finché non fu confermato che era morto.
Non più di venti minuti dopo la riunione del branco, Soto si alzò in piedi. Lui era un gatto forte. La tigre forte si alzò, e diede uno sguardo malvagio al branco.
“Nove vite” sibilò malignamente, e le tigri gioirono. “Abbiamo del lavoro da fare, tutti noi. Ma prima, dobbiamo fare in modo di avere Diego morto.”
Un ghigno malvagio fremette per tutto il gruppo. Soto era in piedi saldamente e condusse il branco su dove poteva trovare Diego.
 
“Chi è che ha preso una delle mie nove vite?” Ricordò bruscamente Soto quando le tigri cominciarono a stancarsi di procedere lungo la distesa innevata.
“è stato Diego,” disse il gruppo all’unisono.
“Chi ha deciso di avere un mammouth e un bambino come amico, e non come cibo?”
“è stato Diego!”
“Esatto, e ora muoviamoci.”Ordinò Soto e loro continuarono premendo, le loro tracce invisibili nella bufera di neve.
 
Soto stava pianificando vendetta su Diego. Non aveva idea di dove loro fossero, che cosa avevano fatto e stava ancora e sempre giurando vendetta. Voleva quel mammouth ora. Era fisicamente responsabile della sua morte e anche Diego lo era.
Tradimenti, si diceva Soto, tradimenti ancora e ancora e ancora. Davvero Diego era stato così stupido? Era andato via dal suo stesso branco e unito le forze con un mammouth e un bradipo anti-igenico.
Il  branco di tigri era veramente giù. Ora, dovevano lottare per la sopravvivenza, lottare a tutti i costi. Se ce l’avessero fatta, la loro vittoria sarebbe stato cibo, cibo che avrebbero dovuto aver molto tempo prima.
 
“Lo sai, Soto, potevamo seriamente solo lasciarti mesi fa, lo sai?” osservò Zeke, saltellando nella neve.
“Torna indietro, Zeke, e niente scherzi o la tua carne resterà a noi” lo minacciò Soto. “E solo per farti capire, mia cara tigre, voglio Diego vivo, così potrò ucciderlo.”
 
Il branco arrivò finalmente a un punto di ristoro e Sid era semplicemente esausto. Non poteva parlare e questo sollevò Manny. Ma secondi dopo, Sid si alzò e riprese a saltare.
“Vado nella foresta, ragazzi” annunciò Sid, puntando verso una grande foresta cespugliosa.
“Sto morendo di fame qui!”
“Vengo anch’io, Sid” disse Diego. “Solo per misure di sicurezza.”
Quindi i tre camminarono a est, verso la foresta e verso il luogo dov’era Soto! Mentre Diego camminava lungo la foresta abbandonata, ebbe una strana sensazione che sembrò un po’ pericolosa.
A Sid non importò perché era affamato e stava cercando frutta da sgranocchiare.
“Sid,” sibilò Diego, “Dobbiamo andarcene via da qui!”
“Non se ne parla, Diego!” esclamò Sid. “Voglio del cibo!”
Diego andò avanti, e avrebbe giurato di aver visto un’altra tigre dai denti a sciabola familiare. Accelerò, ansioso.
 
Ritornato al branco di Soto, Lenny corse da Soto e dichiarò le novità.
“Siamo vicini”, annunciò Lenny. “Posso fiutare Diego. Oscar è andato ulteriolmento in basso nella foresta”.
Soto annuì e vide Oscar ansimare duramente, fermandosi al fianco di Soto. Non poteva parlare, era così a corto di fiato. Alla fine, tossì e diede le notizie.
“Ho trovato Diego,” disse Oscar. “è nella foresta. È ancora abbastanza lontano.”
“Prendetelo!” comandò Soto. “Ho anche sentito altre notizie più allarmanti.”
Il branco si avvicinò a Soto, sospettoso. “Che vuoi dire, altre notizie? Pensavo che avremmo solo dovuto trovare Diego e portarlo qui vivo?”
Soto inspirò profondamente e poi espirò . Il suo voltò li guardò in cagnesco con rabbia.
“Mia figlia è lì in fondo.”
  

Non chiedetemi che vuol dire, non lo so neanche io....
Al prossimo capitolo!
  
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